mercoledì 31 marzo 2010

Barone Ricasoli al Vinitaly con tutte le nuove annate e la carta delle unità tipologiche del suolo


Il castello di Brolio è stato al centro di una serie di sperimentazioni vitivinicole che sono culminate nell’Ottocento nella famosa formula messa a punto da Bettino Ricasoli destinata a dare origine al moderno concetto di Chianti Classico.

La tradizione di ricerca e innovazione di famiglia ha trovato in Francesco Ricasoli  un fervente sostenitore, e i vigneti e le cantine di Brolio sono tornate a essere un luogo di sperimentazione costante, condotta in collaborazione con Università e Centri di Ricerca.

Barone Ricasoli è forse la prima azienda italiana che ha deciso di “mappare” l’intero parco vigneti per poter poi conoscere alla perfezione la composizione dei terreni di ogni singola parcella. Ha quindi affidato al Centro di Ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia di Firenze lo studio dei 250 ettari di vigneto che si estendono tutti intorno al castello di Brolio per poterne poi conoscere alla perfezione le particolarità di ognuno.

La ricerca è andata avanti per alcuni anni, e adesso gli autori hanno realizzato la carta delle unità tipologiche di suolo che sono state riscontrate all’interno dell’azienda. Per ogni unità viene descritta la tessitura del suolo, la composizione minerale e le caratteristiche di drenaggio.

La caratterizzazione dei suoli di Brolio in funzione della zonazione viticola è senza dubbio un punto di arrivo estremamente importante per un’azienda privata, e nelle intenzioni di Francesco Ricasoli va di pari passo a quell’altra fondamentale ricerca da lui voluta e stavolta tutta incentrata sul Sangiovese. In questo caso si tratta di un progetto di selezione clonale portato avanti dall’Università di Firenze e dall’Istituto Sperimentale di Agricoltura di Arezzo e che porterà all’omologazione di un clone di Sangiovese autoctono di Brolio.

Il progetto è in fase ormai avanzata e tra qualche anno il Sangiovese di Brolio sarà una realtà che andrà a caratterizzare ancor più i vini dell’azienda.
Al Vinitaly 2010 Barone Ricasoli arriva dunque con una carica di novità scientifiche di alto profilo, insieme alle nuove annate dei vini che raccontare quanto questa azienda sia capace di anno in anno di crescere non soltanto dal punto di vista qualitativo, ma anche da quello – forse più impegnativo – del tenersi al passo con i tempi.

Francesco Ricasoli e il suo staff vi aspettano dunque al Vinitaly per farvi degustare le nuove annate dei vini che nascono intorno a allo splendido castello di Brolio.
 

I vincitori 2010 del Best of Wine Tourism



Si è tenuta il 25 marzo, in Palazzo Medici Riccardi, la premiazione dell’edizione 2010 del premio Best of Wine Tourism, competizione rivolta alle aziende che operano nel settore del turismo del vino. Un premio internazionale, giunto alla settima edizione, pensato per valorizzare le migliori offerte nel campo turistico enogastronomico nelle città aderenti alla rete internazionale Great Wine Capitals, ossia Firenze, Bordeaux, Bilbao, Christchurch, Città del Capo, Mainz, Mendoza, Porto e San Francisco-Napa Valley. Alle aziende vincitrici è stato consegnato un trofeo ideato dallo scultore e pittore spagnolo, José Antonio Olarte. Tra gli intervenuti, anche l’Assessore provinciale al Turismo e allo Sviluppo Economico, che ha detto che “Tra gli asset principali del nostro territorio che sono stati individuati dal Piano Turistico Triennale della Provincia di Firenze, figura la concreta integrazione fra territori e sistemi produttivi, fra iniziative promozionali e proposte commerciali. Ecco perché consideriamo il Best of Wine Tourism uno strumento prezioso per la valorizzazione, anche a fini turistici, delle tante eccellenze presenti nel territorio fiorentino”.
Quello del turismo enogastronomico, hanno detto i rappresentanti di Camera di Commercio di Firenze e di Great Wine Capitals, è un comparto che muove in Italia 6 milioni di turisti all’anno, per una spesa complessiva di 3 miliardi di euro. Nel corso di un tour enogastronomico, inoltre, un turista appassionato di vino spende mediamente 150 euro al giorno.

Ecco i vincitori dell’edizione 2010

Categoria Ristoranti del vino
Best of d’Oro e premio della giuria internazionale: La sosta del Gusto – Castello del Trebbio www.vinoturismo.it (Pontassieve)
Motivazione - Perché promuove il piacere del cibo attraverso ingredienti essenziali quali la creatività, la qualità, lo stile, la semplicità, oltre alla ricerca di materie prime che si identificano con il territorio e ne raccontano la storia, incluso il vino.

Categoria Ricettività - parimerito
Best of d’oro: Castello di Gabbiano www.castellogabbiano.it (San Casciano Val di Pesa)
Motivazione - Per la suggestiva ambientazione delle camere nel castello e nella casa colonica del XVI secolo, con l’offerta di ambienti particolarmente curati, dove il comfort e la qualità raggiungono ottimi livelli e si abbinano alla professionalità dell’accoglienza.
Best of d’oro: Castello di Vicchiomaggio www.vicchiomaggio.it (Greve in Chianti)
Motivazione - Per la varietà dell’offerta che comprende appartamenti nel castello e camere nella ristrutturata canonica, tutti arredati con stile ed eleganza, inseriti in un ottimo contesto di valorizzazione della cultura del vino e della vite.

Categoria Architettura, parchi e giardini
Best of d’Oro: Castello di Verrazzano www.verrazzano.com (Greve in Chianti)
Motivazione - Per il castello, dimora storica riconosciuta, probabile luogo di nascita di Giovanni Da Verrazzano, che offre ai visitatori la visita delle cantine storiche e la possibilità di conoscere la figura di questo importante antenato. L’accoglienza è molto ben organizzata e offre diverse opportunità di approfondimento.

Categoria Arte e cultura
Best of d’Oro: Castello di Brolio – Barone Ricasoli www.ricasoli.it (Gaiole in Chianti)
Motivazione - Per la collezione permanente all’interno del Castello di Brolio che racconta la storia di una delle più antiche dinastie italiane, tra i cui membri spicca la figura di Bettino Ricasoli, fondatore della moderna storia del vino Chianti Classico.

Categoria Esperienze innovative nel turismo del vino
Best of d’Oro: Villa di Petriolo www.villapetriolo.com (Cerreto Guidi)
Motivazione - Per l’iniziativa denominata We Wine, con la quale si vuole portare nelle case private o nelle strutture ricettive la conoscenza approfondita del vino, con un sommelier che conduce una degustazione professionale in un contesto personalizzato e molto conviviale.

Categoria Pratiche ecologiche nel turismo del vino
Best of d’Oro: Casina di Cornia www.casinadicornia.com (Castellina in Chianti)
Motivazione - Per la certificazione biologica dal 1983 e l’attenzione alla peculiarità stagionale che porta a valorizzare le diverse annate del vino. Interessante l’offerta integrata di degustazioni, ospitalità laboratorio di ceramica.

Menzione speciale categoria Architettura, parchi e giardini
Poggio Torselli www.poggiotorselli.it (San Casciano Val di Pesa)
Motivazione - Per la valorizzazione data al complesso della villa e del giardino, sapientemente ristrutturati e arredati con mobili d’epoca a cura del proprietario. Come incoraggiamento per migliorare la promozione a fini turistici delle visite e delle degustazioni nella splendida sala delle carrozze.

Menzione speciale categoria Ricettività
Salvadonica – Borgo del Chianti www.salvadonica.com (San Casciano Val di Pesa)
Motivazione - Per la piacevole atmosfera accogliente e conviviale che i proprietari trasmettono e per l’attenzione che riservano alla comunicazione via web, dimostrando una volontà di costante rinnovamento, anche dopo molti ani di attività.

L’iniziativa – promossa dalla Camera di Commercio di Firenze, con il supporto operativo dell’azienda speciale Promofirenze – è realizzata in collaborazione con la Provincia e l’APT di Firenze.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 11 marzo 2010

Riconfermato Giovanni Busi alla guida del Consorzio Chianti Rufina


Busi è stato rieletto Presidente del Consorzio Chianti Rufina durante l’assemblea convocata per il rinnovo ordinario delle cariche di qualche giorno fa svoltasi presso la sede sociale di Villa Poggio Reale a Rufina: si tratta del suo secondo mandato consecutivo alla guida dell’omonimo Consorzio.

I soci hanno quindi dato la loro conferma e fiducia apprezzando l’impegno per il lavoro svolto sino ad oggi: un’intensa attività consortile che ha portato a degli egregi risultati promozionali e di stampa.

Giovanni Busi è stato inizialmente consigliere dal 1998 al 2000, vice Presidente dal 2001 ad oggi; dal 2004 è componente di Giunta e del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Chianti e dal 2001 Vice Presidente Unione Provinciale Agricoltori di Firenze, consigliere Assoprol e della CCIAA Dipartimento Agricoltura Firenze.

“Questi tre anni, sono serviti a creare ed a sviluppare avanti molti progetti, con anche importanti investimenti economici ed umani, in cui il Consorzio ha fortemente creduto e continua a sostenere, come la nostra Anteprima (durante il secondo fine settimana di novembre), evento di punta che quest’anno è alla sua quarta edizione, manifestazione fortemente voluta da tutta la compagine consortile, manifestazione di largo richiamo per stampa italiana ed estera, e ancora, Gustarufina, iniziativa promozionale a diffusione regionale, con un calendario denso di appuntamenti: degustazioni guidate presso enoteche, serate a tema in ristoranti, aperitivi nei wine bar della città di Firenze e provincia. Progetti concepiti per la valorizzazione di un territorio, di un’identità territoriale che passa proprio attraverso i vini del Chianti Rufina: sono questi i punti di forza che si vuole continuare ad espandere.

Continua Busi “Si prosegue quindi con tanto entusiasmo e si spera che questa nuova fase possa incrementare i rapporti con le pubbliche Amministrazioni, come le recenti e proficue collaborazioni con Comunità Montana Montagna Fiorentina in occasione della prima edizione di Gustarufina, e, l’anno scorso con CCIAA Firenze. Ciò risulterebbe essere molto utile per la realizzazione di nuovi progetti legati al territorio: alleanze che potrebbero rafforzarne l’immagine attraverso l’attività di promozione e di comunicazione anche al di fuori dell’area in questione”.


Nicoletta Curradi