venerdì 29 settembre 2017

Aperto il ristorante Fabbrica di Pedavena a Firenze

Gustosa car­ne alla brace, verdu­re dell’orto, crocca­nti pizze e gallo ru­spante da agricoltura biologica, il tutto annaffiato dalla spumeggiante birra ar­tigianale Fabbrica di Pedavena, l’unico birrificio 100% ital­iano: sono queste le proposte d’eccellen­za del nuovo ristora­nte Fabbrica di Peda­vena Firenze all’int­erno del Camping Fir­enze, che si è presentato al pubblico giovedì 28 settembre con una festa per tutti.Destinato a diventare un nuovo punto di incontro per cittadi­ni e turisti nel Qua­rtiere 2 di Firenze, il nuovo ristorante coniuga la calda at­mosfera dello storico birrificio, il più antico d’Italia div­enuto ormai patrimon­io nazionale, con un­’offerta gastronomica genuina e di quali­tà a base di prodotti stagionali e a fil­iera corta, provenie­nti da aziende agric­ole locali e allevam­enti virtuosi. Giovedì 28 settembre la festa di present­azione è iniziata con la birra Pedav­ena non filtrata spi­llata dal mastro bir­raio, specialità alla griglia, pizza del forno a legna, gioc­hi e animazione per grandi e piccoli. Da­lle 21 la festa è continuata
con il concerto dei White Russian. Partner dell’evento Ffò, Prinz e Caffè Corsini.



Ristorante Fabbrica di Pedavena c/o Camping Firenze viale Generale dalla Chiesa 1/3.Aperto tutti i giorni a pranzo (12.30-14­.30) e cena (18.00-2­3.00). Info e prenotazioni: tel. 055 4698307,fabbricadipedavena@e­cvgroup.com.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 25 settembre 2017

Fiction Day alle Poli Distillerie


La storia di Giovanni Franza è la vera storia della famiglia Poli?
L’aperitivo Franza Rosso esiste davvero?
Queste sono alcune delle domande che ci vengono rivolte tutti i giorni da chi viene in distilleria per visitare i luoghi dove è stata girata gran parte della fiction RAI “Di Padre in Figlia”.
Domenica 1 ottobre, in occasione della 21ª edizione di Distillerie Aperte, esaudiremo la curiosità dei nostri ospiti, facendo rivivere le vicissitudini della famiglia Franza, grappaioli bassanesi, interpretati da Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Stefania Rocca e Matilde Gioli.
Siamo giunti alla 21° edizione di questo evento, sempre gratuito,  l’anno scorso abbiamo fatto il record di presenze, ospitando 3500 persone in distilleria, che vengono anche da fuori regione per vedere gli alambicchi in funzione.
Riproporremo le scene più toccanti della serie Rai, vista da sette milioni di telespettatori, negli stessi luoghi in cui sono state girate.
All’interno dei locali della distilleria di Schiavon sono state ambientate le parti fondamentali della vicenda di Giovanni Franza, come il gesto drammatico del figlio prediletto, Antonio e la confessione di tradimento della moglie Franca.
Per due settimane abbiamo accolto la troupe in distilleria e nelle nostre vite, insegnando il dialetto vicentino agli attori e raccontando al regista cosa significa essere una famiglia di grappaioli da oltre cent’anni.
Se volete scoprirlo anche voi, vi aspettiamo il 1 ottobre, dalle ore 10.00 alle 18.00, alle Poli Distillerie di Schiavon, dove la Grappa è una storia vera, dal 1898. Dalle ore 10.00 alle 18.00. Ingresso gratuito.

Per maggiori informazioni:

Nicoletta Curradi

Cave du Rhodan, perla vinicola del Vallese

Visitando  il meraviglioso Canton Vallese, in Svizzera, gli amanti del buon vino non possono mancare una visita alla Cave du Rhodan, una prestigiosa realtà vitivinicola gestita da Sandra e Olivier Mounir, le cui mani esperte, grazie a decenni di attività, hanno consentito di mantenere e migliorare il livello qualitativo della produzione. 






La missione della nuova generazione é di quella di preservare il miglior equilibrio tra tradizione ed innovazione attraverso  una viticoltura responsabile sotto il profilo dell’impatto ambientale. Certo, in una zona come quella della Cave du Rhodan è difficile coltivare sia per la conformazione del territorio, sia per òa situazione climatica: per questo le quotazioni dei vini possono risultare elevate, ma esse riflettono tutti i rischi che i produttori corrono nel loro lavoro.





Ecco, tra i tanti prodotti della Cave,  due ottimi vini che si consiglia vivamente di assaggiare.

La Perle du Rhodan Pinot Noir Salgesch AOC  ha vinto l'Oro al Mondial del Pinot, è campione del mondo dei vini rossi, il migliore Pinot Noir in Svizzera e vincitore di vari altri premi nazionali ed  internazionali.
La Perle è un eccellente vino rosso caratterizzato da gusto fruttato e carattere ardente.
Abbinamenti gastronomici: carne cruda, maiale, filetto di vitello, agnello, petto d'anatra, formaggi.
Temperatura di servizio: 10 ° - 12 ° C




Deliziosa la Malvoisie "Fut de chene" AOC, vincitrice di medaglia d'oro al Mondial del Pinot Noir 2014.
I suoi sono profumi complessi, con tono leggero di legno, gusto dolce e corposo.
Si abbina perfettamente a selvaggina, fegato d'oca, tartufi, formaggi morbidi, tipo Roquefort.
Temperatura di servizio: 7° - 10° C

Facilmente raggiungibile, situata sullo Chemin des vignobles e sulla via ciclabile, ecco i dati di riferimento dell'azienda:

Cellulare : +41 79 408 69 69


Nicoletta Curradi

domenica 17 settembre 2017

VItAE, Chianti Classico e Chamoagne in mostra a Palazzo Vecchio


Dal 18 al 26 settembre il Cortile della Dogana ospita “VItAE – Ritratti di vita e vino”, mostra fotografica dedicata alle due denominazioni, unite dal 2016 da un accordo di collaborazione sancito tra Firenze e Reims in occasione dei 300 anni dal bando di Cosimo III de’ Medici
 Quarantanove scatti per raccontare il territorio delle due denominazioni di vino più famose al mondo, il Chianti Classico e lo Champagne, ma soprattutto la sua gente: dal 18 al 26 settembre il Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio ospita “VITAE – Ritratti di vita e vino”, mostra fotografica dedicata all’elemento umano, che rende unici questi due territori. 
E’ proprio in questi luoghi che la fotocamera indaga, catturando usi, costumi, tradizioni, volti e colori che insieme compongono quel che in gergo tecnico si chiama il terroir di un grande vino, un patrimonio umano e culturale, prima che agronomico, non replicabile in nessun altro luogo. Testimoni di queste storie nella storia sono i protagonisti di due lavori fotografici dedicati alla gente del Chianti Classico e alle confraternite dello Champagne. Un racconto per immagini di grande efficacia e suggestione sviluppato da due fotografi italiani, Dario Garofalo e Paolo Verzone, che hanno reso protagonisti i volti, l’opera quotidiana e le tradizioni secolari di questi due territori di vino, uniti nel 2016 da uno storico accordo di collaborazione, sancito proprio a Firenze, in occasione del Trecentesimo anniversario dal bando di Cosimo III de’ Medici che individuava per la prima volta la zona di produzione del Chianti Classico. “Nel caso del Chianti Classico, come in quello dello Champagne, - afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico - Il vino è un prodotto complesso: non solo il frutto delle articolate interazioni tra caratteristiche agronomiche, climatiche e enologiche, ma anche il risultato di tante storie di vita quotidiana, di generazioni che si succedono, di radici che affondano nel passato di questi territori. In questa mostra insieme a Dario Garofalo abbiamo voluto dare spazio all’elemento umano che, insieme a quello naturale, firma in maniera inconfondibile uno dei vini italiani più famosi, il vino Gallo Nero.” “L’iscrizione di Coteaux, Maison e Cantine di Champagne avvenuta nel 2015 ha rafforzato lo sviluppo dell’enoturismo della Champagne, - ha dichiarato Vincent Perrin, Direttore Generale del Comité Champagne. Con il nostro partner Chianti Classico condividiamo la convinzione che i luoghi fanno la differenza. La nostra regione è celebre in tutto il mondo per il suo terroir unico, ma anche per il savoir-faire di uomini e donne della Champagne che Paolo Verzone ha saputo rappresentare al meglio”. Ad inaugurare l’evento una straordinaria degustazione in Sala d’Armi (ore 16.00 – su invito) “Le Cuvée di Champagne incontrano le Gran Selezione di Chianti Classico”: quattro Champagne e quattro Gran Selezione, il top di gamma dei vini del Gallo Nero, che saranno presentati e raccontati dal Doctor Wine Daniele Cernilli e dal Sommelier Informatico (come lui stesso si definisce) Andrea Gori, nella veste di Ambasciatore dello Champagne 2011.


Le mostre
Chianti Tellers - Il Consorzio Vino Chianti Classico rende così omaggio a chi abita il suo territorio, a chi nella propria quotidianità e con le proprie opere è espressione di un territorio che ispira e vive di una creativa laboriosità, legata inscindibilmente alla terra, non più solo luogo di origine, ma anche identità storico-sociale da tramandare e diffondere in tutto il mondo.
Confraternités, Les Saint Vincent du Champagne - Inaugurata nel 2016 e promossa dal Comité Champagne, la mostra «Confraternités» è dedicata all’Arciconfraternita di San Vincenzo, fondata negli Anni Trenta dall’unione delle confraternite di tutti i villaggi della Champagne. I ritratti di Paolo Verzone illustrano il patrimonio vivente della Champagne, con un tocco personale dell’artista. Maison e viticoltori hanno lavorato insieme per oltre tre secoli per tutelare e trasmettere l’eccellenza della denominazione Champagne.

I fotografi
Dario Garofalo si approccia alla fotografia nel 2002, contemporaneamente agli studi universitari in Sociologia. Il racconto fotogiornalistico è infatti da subito il genere che più lo appassiona e a cui si dedica. Parallelamente sviluppa un percorso artistico grazie al quale inizia a collaborare con gallerie d’arte, in modo da poter così divulgare le proprie immagini in più canali. Il taglio narrativo ed evocativo caratterizzano le sue fotografie e negli anni sono molteplici le collaborazioni con riviste internazionali. Di particolare importanza le pubblicazioni su New York Times e la versione americana di AD, per la quale si occupa di testimoniare i restauri operati grazie alle griffe della moda.
Paolo Verzone, nato nel 1967 a Torino, vive a Parigi, membro dell’agence VU’, è “inclassificabile”, esce dagli schemi. Proviene dal mondo della stampa, col quale peraltro continua a collaborare, sa da molto tempo che la carta stampata non è l’unico luogo privilegiato in cui esprimersi. Dunque, da solo o con il suo complice, Alessandro Albert, si lancia in progetti di ampio respiro, per delle serie che affrontano tematiche dai grandi interrogativi del mondo attuale. E’ apparso su riviste internazionali quali Time, Newsweek, Sunday Times Magazine, Wall Street Journal, The Independent, The Guardian, Le Monde, Vanity Fair, Geo. La sua opera è stata insignita di numerosi riconoscimenti quali World Press Photo, American Photography, International Photography Awards. Le sue fotografie fanno parte delle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra e della Biblioteca Nazionale di Francia.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi