mercoledì 23 dicembre 2020

Accogliamo il 2021 con il Prosecco Ca' di Rajo


La cantina Ca' di Rajo  produce grandi vini e spumanti n provincia di Treviso e si identifica nella produzione di vini fortemente legati al territorio, come il Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene e il Raboso. 
Nei fertili terreni dell'azienda si coltivano, però, anche, il manzoni bianco 6.0.13, che trova nel bacino del Piave un terreno adatto al suo pieno sviluppo, proprio come auspicato da colui che lo ideò, ovvero il Prof. Luigi Manzoni, il pinot grigio, lo chardonnay, il traminer, il sauvignon blanc, il cabernet sauvignon, il cabernet franc e il merlot. Ca' di Rajo si distingue, inoltre, per il particolare sistema scelto per la coltivazione della vite, ovvero quello a Bellussera, detto anche ""a raggi""; si tratta di un antico sistema diffuso principalmente in Veneto e messo a punto dai fratelli Bellussi, alla fine dell’800, per combattere il flagello della filossera.
Nonostante questo metodo di coltivazione sia ormai, quasi del tutto, caduto in disuso e soppiantato da sistemi di allevamento meccanizzabili, l'azienda, ancora oggi, ricava grande parte della propria produzione da vigneti coltivati a Bellussera, impegnandosi con grande passione ad esaltarne il valore e l’unicità.
Questi filari, infatti, rappresentano per Ca' di Rajo un patrimonio storico da custodire, perché su di essi si fondano l'identità e la tipicità del territorio trevigiano; è da questi vigneti storici nel territorio del fiume Piave, che oggi hanno raggiunto i 70 anni di vita, che l'azienda è quindi ripartita per costruire, con grandezza, il futuro.







Novità 2020, il Prosecco Doc di Ca’ di Rajo Rosé  firmato dalla cantina trevigiana debutta sul mercato con una sfumatura nuova che unisce la varietà glera, presente al 90%, con un 10% di pinot nero. Il nobile vitigno a bacca rossa viene mantenuto a mosto per estrarre profumi e colore, donando così allo spumante una nuance di rosa tenute.
Destinato ad animare gli aperitivi e i brindisi più importanti in tutto il mondo, il Prosecco Doc Treviso Rosé Millesimato 2019 nasce dalla grande tradizione spumantistica del Trevigiano, sede della prima Scuola Enologica d’Italia a Conegliano.
Ca’ di Rajo ha scelto di realizzare un Prosecco Doc Treviso Rosé in versione Brut, con solo 8 grammi di residuo zuccherino.
Metodo charmat lungo con 90 giorni in autoclave, presenta un perlage elegante, finissimo e persistente. Il colore rosa esprime tutta la ricercatezza di queste bollicine. Di buona struttura, equilibrato e sapido, al palato risulta gradevole e armonico. Al naso rivela note di rosa, frutti di bosco freschi e fragoline.
Questo spumante rosé è destinato a divenire un successo internazionale, nuovo emblema dell’Italian style nel mondo. ​
Ottimo da degustare con piatti della cucina orientale, si appresta a riempire i calici degli “happy hour” in ogni città, dall’Asia agli Stati Uniti.
"Il nostro Prosecco Treviso Doc Rosé Brut è versatile, fresco e fine al palato – spiegano i giovani titolari di Ca’ di Rajo, Alessio, Fabio e Simone Cecchetto –. Alle sue spalle questa nuova etichetta ha la nostra esperienza nella produzione di Prosecco Doc e Docg e il sapere di un territorio da sempre vocato alla tradizione spumantistica. Siamo sicuri che si affermerà in tempi rapidi come nuovo trend di consumo negli oltre 50 Paesi in cui già esportiamo ma che ci permetterà anche di aprire il dialogo con nuovi mercati"
Nicoletta Curradi

sabato 12 dicembre 2020

Rosé 1821, l'anima rosé di Zonin

 



Rosé 1821 rappresenta l’anima rosé di Zonin: dopo il grande percorso tracciato da Zonin Prosecco e 
Cuvée1821, icona dell’azienda, è tempo di Prosecco Rosé. 
Rosé 1821 non rappresenta solo la versione rosé di un prodotto di grande successo come Cuvée 1821, ma 
l’inizio di una ricerca dedicata al Pinot Nero, che insieme all’uva Glera contribuisce al processo di vinificazione 
del Prosecco Rosé. Le due tipologie vengono vinificate e successivamente spumantizzate insieme per ottenere 
un vino spumante che riposa almeno sessanta giorni sui propri lieviti prima di poter affacciarsi sul mercato. 
Anche in questo caso a marchiare il prodotto c’è l’anno di fondazione dell’azienda, il 1821, che rimanda a un  percorso storico e umano di duecento anni e che rappresenta la continua ricerca della perfezione nell’arte della  spumantizzazione secondo il Metodo Charmat. 
Zonin crede fortemente nelle potenzialità del Prosecco DOC Rosé e in Rosé 1821, con cui intende giocare un  ruolo da protagonista in quello che è destinato a diventare il nuovo fenomeno delle bollicine italiane. 


Zonin Prosecco & Pininfarina ancora insieme
La partnership con Pininfarina prosegue e segna un futuro fatto di italianità e capacità di visione grazie a un progetto che mira a ridefinire il futuro del Prosecco. La forma della bottiglia è ancora sintesi dell’heritage del brand e della sua capacità di guardare oltre: un risultato concreto che unisce armonia di linee, senso della proporzione, innovazione e bellezza. Da un percorso fatto di ricerca e riflessione sul marchio e sul prodotto emerge un segno puro e distintivo, veicolo di comunicazione e sintesi di un’identità chiara. Una retta verticale e precisa, che rappresenta un’expertise fatta di precisione, tecnica e rigore. La forma circolare è simbolo di apertura, socializzazione e umanità. La sua forma rappresenta l’attitudine del marchio Zonin, il suo heritage e l’idea precisa che ha per il futuro del Prosecco. Rosé 1821, risultato di anni di ricerca dal punto di vista dell’esperienza gustativa, mira ad essere un punto di riferimento nel mondo delle bollicine in rosé, completando allo stesso tempo la Sparkling Experience di Zonin: sempre più autentica, italiana, aperta al mondo.

Note di degustazione
Rosé 1821 si presenta con un colore rosa tenue molto elegante. Un perlage finissimo ne esalta la lucentezza nel calice. Il suo profumo è intenso e ricorda all'inizio la mela renetta, seguito da sentori delicati di frutti rossi e violetta. In bocca è morbido e passa dalle note floreali fino ad arrivare alla pesca bianca. È coerente con lo stile del Prosecco firmato Zonin, che da sempre punta a un gusto distintivo, riconoscibile, senza rinunciare all’immediatezza. Perfetto per i brindisi natalizi e di fine anno. 


Nicoletta Curradi 


venerdì 27 novembre 2020

Attems, nome imprescindibile della storia del vino in Friuli Venezia Giulia


È una storia antica, quella di Attems::  risale  al 1106 il primo documento che attesta i possedimenti di terre vocate alla viticoltura nel Collio da parte della dinastia Attems e la produzione di Ribolla Gialla e Refosco è registrata nei libri mastri del 1764.Una tradizione millenaria che ha reso questa azienda il punto di riferimento sul territorio e che ha visto il conte Douglas Attems protagonista, avendo pure fondato, nel 1964, il Consorzio dei Vini del Collio.
Dal 2000 Attems è  stata acquistata dalla famiglia Marchesi Frescobaldi che continua a gestirla nel rispetto delle sue caratteristiche. Frescobaldi è un altro nome di grande prestigio della viticoltura italiana, con base in Toscana. L’impegno è quello di preservare le radici storiche dell'azienda,  ma interpretando il territorio friulano in una prospettiva contemporanea, producendo vini pregiati ed  eleganti, espressione del territorio. La tenuta si estende per 79 ettari, di cui 44 vitati, nel comprensorio del Collio Goriziano, la parte più orientale del Friuli. Ad un’altitudine media di 130 metri, i vigneti sono coltivati a Ribolla Gialla, Sauvignon Blanc, Pinot Grigio, Chardonnay e Merlot. Il processo di vinificazione ha inizio con la raccolta delle uve per parcelle distinte. A questa seguono le fasi di pressatura e di macerazione, mediante tecniche che limitano il contatto con l’ossigeno, allo scopo di preservare il più possibile il patrimonio aromatico di ogni varietà. La fermentazione, a temperatura controllata e con tempi variabili a seconda dei vitigni, conferisce alle uve il giusto grado di complessità.

Conosciamo la produzione da vicino, aggiungendo le note di degustazione. 




Il  Pinot Grigio Friuli Doc 2019 è un assemblaggio di uve coltivate in vigneti diversi, tra le piane e i pendii della provincia di Gorizia.  Colore giallo paglierino chiaro, al naso note di mela e frutta gialla matura come albicocca. Il retrogusto anarognolo e la sapidità  ne fanno un vino a tutto pasto. L'etichetta  appare minimal... Sarebbe più accattivante un'etichetta più elaborata per un vino così buono. 



Il Pinot Grigio Ramato Friuli DOC 2019 è un grande classico che affonda le sue radici nella storia della Repubblica di Venezia.  Il disegno dell' etichetta riprende lo stile liberty dei primi del Novecento, illustrando il tipico paesaggio friulano che va dalle Prealpi Giulie al Mare Adriatico. Convince l’intensità e la varietà dei profumi: dai fiori di campo alla pesca gialla, alla fragolina, al pompelmo rosa. Al palato si avverte una struttura consistente e delicatamente minerale. Il finale è sapido con un piacevole ritorno aromatico. Adatto come aperitivo e per i piatti a base di pesce e crostacei




Lo Chardonnay 2019 è ottenuto da uve Chardonnay 100% cresciute su terreni in parte di natura alluvionale, ricchi di ciottoli, e in parte composti da arenarie di origine eocenica. I vigneti originari si trovano nella provincia di Gorizia a un’altitudine media di 60 metri sul livello del mare. Si  presenta nel calice con un intenso colore giallo paglierino. Al naso esprime profumi di frutta a polpa gialla matura che si intrecciano a delicate note di agrumi e di frutti esotici Al palato è corposo e avvolgente, sostenuto da un gusto pieno e fruttato e da una decisa freschezza minerale che persiste nel lungo finale. A tavola si accompagna bene a formaggi freschi e semi-stagionati, a piatti vegetariani e di mare. Ottimo anche in abbinamento a carni bianche.




Il Venezia Giulia Ribolla Gialla 2019 nasce nei vigneti di Lucinico, situati nella zona del Collio Goriziano e dell'Isonzo, sulle colline del Friuli Venezia Giulia.
Prodotto con uve Ribolla Gialla in purezza, raccolte unicamente a mano verso la fine di settembre,  è un vino dal colore giallo paglierino brillante con riflessi leggermente dorati. Al naso presenta un profumo floreale delicato. Al gusto risulta fresco ed elegante, con piacevoli note di frutta tropicale, pesca gialla, pera e mirtillo. Nel complesso risulta armonioso e sapido sul finale. Accompagna sformati di verdura e torte salate e si abbina a primi piatti ed aperitivi




Il Sauvignon Blanc Venezia Giulia IGT 2019 è ottenuto da uve 100% 
Sauvignon Blanc   coltivate a circa 60 metri sopra il livello del mare, tra i colli e le pianure della provincia di Gorizia. La vendemmia avviene tra fine agosto e inizio settembre ed è effettuata rigorosamente a mano. 
Nel  calice  appare di un colore giallo paglierino brillante con riflessi verdolini. Vivace nei suoi sentori erbacei di salvia, foglia di pomodoro e frutta a polpa gialla, è agile e rinfrescante al palato con un finale sapido e piacevolmente aromatico. Adatto per ogni occasione, questo vino si esprime al meglio con piatti a base di verdure, pesce e crostacei. 

Info: www.attems.it

Nicoletta Curradi


domenica 15 novembre 2020

L'aquila della Tenuta Sanoner domina la Val d'Orcia



La giovane Tenuta Sanoner di Bagno Vignoni ha scelto le dolci
colline toscane e una posizione panoramica di straordinaria
bellezza per realizzare un interessante progetto  volto a
produrre eccellenti  vini biologici che esprimono pienamente il carattere e la bellezza del territorio toscano.  Un paesaggio idilliaco circonda sia l'Adler Spa Resort Thermae, nella splendida zona di San Quirico D’Orcia, sia la cantina della Famiglia Sanoner, proprietaria sia del resort che dell'azienda agricola "Tenuta Sanoner". 
Alla Tenuta si produce con passione una piccola ma preziosa selezione di vini ed olio di oliva biologici.
Sui filari si coltivano soprattutto Sangiovese ed Il vino reca il carattere di questo vitigno tipicamente toscano, quindi genuino, elegante e raffinato, per una bevibilità eccezionale.
La posizione della cantina è davvero spettacolare: una terrazza che si affaccia sulle morbide colline della Val d'Orcia, immersa tra olivi e vigneti e dagli ambienti di stile, creata per accogliere al meglio i visitatori. 
I vini della Tenuta recano il nome Aetos che in greco antico significa aquila, la maestosa regina dei cieli, che da sempre è il simbolo delle aziende della famiglia. Sono vini prodotti con impegno e passione, seguendo il disciplinare biologico e i principi della coltivazione biodinamica: sono l’espressione tipica del territorio nel cuore della Toscana, del suo suolo e del suo clima.





I prodotti sono:
Aetos Sangiovese Biologico Orcia DOC
Aetos Sangiovese Riserva Biologico Orcia DOC
Aetos Rosé Biologico Orcia DOC
Aetos Sparkling Rosè Brut Millesimato
Aetos Olio Extra Vergine di Oliva Biologico 250ml
Aetos Brandy Single Oak.

La  nuova cantina della Tenuta, è un vero gioiello architettonico e tecnologico che si apre su una terrazza panoramica con vista spettacolare su tutta la Val d'Orcia
Ma, com'è nato il progetto di questa perla? 






Nel 2007 alla famiglia Sanoner venne proposto un piccolo lotto di terreno sulla collina sopra l'Adler Thermae: tre ettari adatti all'agricoltura, il resto era ricoperto dal bosco. Nel 2009 vennero piantate le prime viti.
A gestire la tenuta sotto l'aspetto vinicolo è Giuseppe Basta, un giovane  nato e cresciuto in Toscana dotato di grande competenza: suo padre lavora da 30 anni nel settore vitivinicolo nel territorio del Brunello di Montalcino. Lo affianca  Alessandro Fonseca, rinomato agronomo fiorentino proveniente da una famiglia di agronomi ed enologi,  fautore dell'agricoltura biodinamica, che considera poco necessari gli interventi  esterni dell'uomo nella gestione dei vigneti. 
È perfettamente d’accordo anche Matteo Giustiniani, giovane enologo esterno della Tenuta Sanoner con una solida formazione acquisita nel Bordeaux e che lavora anche per due aziende agricole toscane di fama mondiale con coltivazioni biologiche e biodinamiche. L'agricoltura biodinamica si fonda sul principio secondo cui gli interventi esterni devono essere per quanto possibile limitati per consentire al processo di crescita di seguire il suo corso naturale.
Solo dopo pochi anni è stato possibile ottenere vini eccezionali come Aetos Orcia Sangiovese DOC, affinato in botti di rovere, Aetos Rosé e lo spumante Aetos Sparkling. 



Ecco le nostre note di degustazione:
Aetos Orcia Sangiovese Riserva Biologico DOC 2017
È ottenuto da 100% uve Sangiovese certificate biologiche, integralmente prodotte in azienda seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica. 
Il vino è  di colore rosso rubino tendente al granato tipico di un Sangiovese dopo un lungo periodo di affinamento. Complesso al naso, si caratterizza per note floreali di violetta, frutta rossa matura come amarena, note di sottobosco e terrose. Il passaggio in legno conferisce a questo vino note speziate dolci e tostate. In bocca è intenso e potente. Al palato è fresco, corposo, con tannini equilibrati.  Un grande vino che ben si accompagna a piatti di selvaggina e arrosti.

Aetos Orcia Sangiovese Biologico DOC 2018
Vino rosso ottenuto da 100% uve Sangiovese certificate biologiche, integralmente prodotte in azienda seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica.Le uve sono raccolte a mano e fermentate spontaneamente grazie alla sola azione dei lieviti indigeni in tini speciali di cemento provenienti dalla Francia. Dopo la fermentazione in tini di acciaio, il vino è affinato per almeno 12 mesi in barriques, tonneaux e piccole botti da 10/15 hl di rovere, provenienti da Francia e Austria.
Il suo colore rosso rubino abbastanza carico, tipico di un Sangiovese proveniente da suoli argillosi e calcarei. Intenso al naso e caratterizzato da note floreali di mammola e di frutta rossa, come ciliegia,. In bocca è fresco e piacevole, al palato si evidenziano tannini delicati . 
Si abbina piacevolmente a salumi e  carni rosse

La novità 2020 è lo spumante Aetos Sangiovese Extra-Brut Metodo classico. 
È un vino spumante metodo classico ottenuto da 100% uve Sangiovese certificate biologiche.
Le uve, selezionate nella vigna denominata Collina, vengono raccolte a mano con vendemmia precoce che permette di mantenere una buona acidità e freschezza.
Si tratta di un progetto assai innovativo per la Toscana, soprattutto in riferimento al vitigno utilizzato, il Sangiovese appunto, solitamente sinonimo di vini rossi di alta qualità.

Lo spumante Aetos Sangiovese Extra Brut Metodo Classico è il risultato di un lungo percorso con 24 mesi di rifermentazione e affinamento in bottiglia.  Il risultato è eccezionale fin dal primo sorso.
Il perlage è fine e persistente, il profumo  intenso con sensazioni floreali, note di frutta a polpa bianca e ribes nero. In bocca è pulito, dotato di grande eleganza e complessità con finale fresco e sapido.

Info: www.tenuta-sanoner.it

Nicoletta Curradi



mercoledì 14 ottobre 2020

Monterosola, passato, presente e futuro di vini pregiati



Un'esperienza veramente unica è quella offerta dalla Tenuta Monterosola, nelle vicinanze di Volterra.  Le sue origini risalgono al XV secolo come avamposto fortificato per il Castello di Pignano; in seguito divenne una fattoria per alcune famiglie di agricoltori. I prodotti principali erano olio d'oliva, vino e grano. Quindi si può dire che il vino e l'olio d'oliva sono stati prodotti A Monterosola nel corso di circa  600 anni. Le colline che circondano Volterra si innalzano per oltre 600 metri e sono spazzate dal vento per gran parte dell'anno. Il carattere della terra e lo speciale microclima sono particolarmente adatti per la produzione di vino e olio d'oliva grazie alle sane condizioni di crescita. L'intenso lavoro manuale in vigna e oliveto è integrato con moderne tecnologie agricole per il raggiungimento dei più alti standard di qualità.


Nel 1999, Gottfried Schmitt e Carmen Vieytes acquistarono Monterosola, iniziando un rigoroso processo di rinnovamento e restauro, preservando il carattere originale della tenuta. Vennero così piantati un uliveto e un vigneto all'avanguardia. 
Nel 2013 Bengt ed Ewa Thomaeus hanno acquisito la proprietà e oltre 120 ettari di terreno circostante. La famiglia Thomaeus ha trasformato l'intera tenuta in azienda di agricoltura biologica. La nuova Eco-Cantina è stata inaugurata a maggio 2019.  La famiglia Thomaeus insieme a personale esperto si dedica alla produzione di vini eccellenti, sia bianchi che rossi, tutti rigorosamente biologici. 




I vigneti di Monterosola si trovano tra le famose regioni vinicole del Chianti, Bolgheri e Montalcino, dove il terroir offre l'ambiente ottimale per la coltivazione di uve di prima classe. I vini incarnano la natura ricca e vibrante del variegato paesaggio di Volterra e trasmettono note complesse che li rendono  molto interessanti.




Alcune note di degustazione:

Mastio 2018 
Sangiovese 90  % Cabernet Sauvignon 10 %
Color rubino con note di frutti maturi come  ciliegia, fragola ed erbe verdi.

Crescendo 2016 

Sangiovese 100 %

Colore granato intenso con sentori di ciliegia matura

Corpo Notte 2016 
Sangiovese 70 % Cabernet Sauvignon 30 %
Di colore rosso rubino intenso e profumo di frutta rossa matura.

Cassero 2019  
Un sofisticato Vermentino, di colore giallo paglierino con riflessi verdi

Primo Passo 2019
Blend di Grechetto, Manzoni bianco e Viognier
Dal colore dorato chiaro con aromi intensi ed eleganti di albicocca matura, pesca, scorza di agrumi

Info: www.monterosola.com

Nicoletta Curradi

mercoledì 2 settembre 2020

Un'estate di premi per Col Vetoraz

 


Anche un’estate senza dubbio anomala come quella 2020 si profila generosa in termini di nuovi riconoscimenti per l’annata 2019 degli spumanti Col Vetoraz.   



Apriamo con la prestigiosa guida The Wine Hunter, frutto della competenza ed esperienza di Helmut Köcher, già patròn del MWF, uscita a ridosso di Ferragosto, che assegna due Medaglie d'Oro rispettivamente al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze e al Valdobbiadene DOCG Extra Dry mentre il Rosso Award, sempre nell’ambito della stessa guida, va al Valdobbiadene DOCG Millesimato Dry, al Valdobbiadene DOCG Extra Brut Ø e al Valdobbiadene DOCG Brut.


L’IWSC - International Wine and Spirit Competition 2020, che lo scorso anno ha celebrato i suoi 50 anni, ha assegnato la Medaglia di Bronzo a ciascuno dei vini iscritti, ossia rispettivamente : 

Valdobbiadene DOCG Extra Brut Ø 2019, Valdobbiadene DOCG Brut 2019, Valdobbiadene DOCG Extra Dry 2019, Valdobbiadene DOCG Millesimato Dry 2019, Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze 2019.  


L’edizione 2021 della guida 5StarWines – The Book assegna 91/100 punti al Valdobbiadene DOCG Extra Brut Ø 2019. 


In Italia, la 6° edizione del Concorso Enologico Nazionale assegna il Premio Qualità Italia 2020 per la Categoria Vini Spumanti Bianchi Secchi al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Dry.  Infine in ambito regionale l’Enoconegliano - 22° Concorso Enologico Regionale – “Selezione Vini Veneti”  assegna il Sigillo di Bronzo al Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG Dry 2019.  


Col Vetoraz Spumanti S.p.A.  

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.  


Col Vetoraz Spumanti S.p.A.  

Strada delle Treziese, 1

31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv)  

www.colvetoraz.it


Nicoletta Curradi 

martedì 14 luglio 2020

Da OrmaeVinae due vini molto interessanti


Eccellenti gli assaggi che ho avuto l'occasione di effettuare negli ultimi giorni. 


Da OrmaeVinae, azienda di Pontassieve (Consorzio Chianti Rufina) che ancora non conosco e di cui scriverò più ampiamente in un altro articolo, ho ricevuto un vino rosso ed un rosato che mi hanno veramente colpito. 




Ho abbinato il rosso ad un piatto di melanzane alla parmigiana ed è stata una bella esperienza. 

Ecco la scheda del vino:
PRIMÆ IGT Toscana 2017 Produzione:.2.900 bordolese & 125 Magnum 

Singolo vigneto 'Il Monte 1.2 ha
350 m slm/ Sud-Ovest

Terreno argilloso calcareo
50% Sangiovese + 50% Cabernet Sauvignon 

Solo annate selezionate  2017 prima annata
22-24 mesi in botti di rovere: per il 40% in botti da 10hl, per il 40% in barriques di rovere francese, e per 20% in tonneaux di rovere francese. Minimo 6 mesi.


Note di degustazione:
Presenta  un bel colore rosso rubino, intenso e profondo, con sfumature violacee. 

Il profumo è meno intenso all’ inizio, dopo pochi secondi inizia a sentirsi prepotente il frutto a bacca rossa, ciliegia matura e mirtillo. Si avvertono anche sentori di spezie e di legno. 
Il sapore è forte, energico, pur essendo un vino giovane, con grande potenzialità di evolversi ma già piacevole ed equilibrato. Vibrante dall’ inizio alla fine, con tannini delicati. 

Abbinamento: carni rosse, arrosti, ma anche verdure grigliate. 


Il rosato l'ho accompagnato a formaggi di montagna ed è risultata un' ottima scelta.  È comunque perfetto per aperitivi o abbinato a piatti di pesce e frutti di mare.
Ecco la, sua, scheda:

GIOIÈLLÆ IGT Toscana rosato

2018 Produzione 3.000 bottiglie 
100% Sangiovese

Tank di acciaio Inox
4 mesi sui lieviti

Note di degustazione:
Colore rosa salmone chiaro e brillante.

Profumo: note di pompelmo rosso e fragole fresche,
Il sapore è caratterizzato da una fresca acidità  che termina con un

delicato aroma di scorza d'arancia. 
È un vino fresco e molto gradevole, adatto al periodo estivo.


Queste due interessanti esperienze  mi fanno desiderare di visitare presto la cantina in cui questi vini sono nati.

Nicoletta Curradi



giovedì 9 luglio 2020

Dolce Emporio in Fase 3 si assaggia a casa o in San Frediano



Sono riprese le  degustazioni nella storica bottega dell’Oltrarno fiorentino in cui si possono   trovare le eccellenze dell’enogastronomia selezionate dallo chef Fabio Barbaglini.
Sul web invece è possibile ordinare pacchetti già pensati per aperitivi e cene gourmet casalinghe
Consumazioni sul posto, spesa sfiziosa ma anche pacchetti già pensati con tutto l’occorrente per organizzare un aperitivo o una cena gourmet a casa, da ritirare personalmente o farsi recapitare a domicilio: la Fase 3 del Dolce Emporio, storica bottega di San Frediano recentemente riaperta come atelier del gusto, unisce l’insostituibile esperienza dal vivo della ristorazione alle nuove modalità di consumo.
Da giugno attorno allo scenografico bancone, ristrutturato utilizzando materiale d’epoca, è di nuovo possibile degustare le eccellenze della gastronomia italiana selezionate dallo chef Fabio Barbaglini, compresa la linea gourmet Fiori di Spezie, firmata dallo stesso Barbaglini. Foie gras, caffè, biscotti, confetture e preparati dolci e salati, le cui ricette sono state studiate in sinergia con una rete di produttori di alto livello.


Al tempo stesso è possibile comporre la propria spesa sfiziosa in bottega o sul sito web dolcemporio.shop, ritirando sul posto o scegliendo la consegna a domicilio (spedizioni in tutta Italia). A disposizione sul web anche una serie di proposte già studiate per vivere a casa propria l’atmosfera del Dolce Emporio. Tra queste il kit da aperitivo “Un americano a Parigi”, comprensivo di istruzioni per l’allestimento di un aperitivo accompagnato da foie gras e lingue di suocera, quello per la pausa pomeridiana “Un tè con Mussolini”, ma anche combinazioni studiate per risolvere la cena come “Pane, amore e fantasia”, con finocchiona artigianale di cinta senese, Barbera d’Asti superiore e pan d’aria, o “Sabores d’Espana”, che include acciughe del Cantabrico e una bottiglia di Cava, lo spumante catalano.
La ristrutturazione dei locali ha lasciato intatta l’atmosfera del negozio storico, dominato dal calore del legno degli scaffali e del bancone centrale, introducendo l’attenzione alla sostenibilità: il nuovo Dolce Emporio è plastic free e fa uso esclusivamente di stoviglie in materiale compostabile e conferibile nella raccolta dell’organico. Nella stessa direzione va la scelta di dotarsi di un impianto all’avanguardia per servire acqua ultrafiltrata.
Il restyling ha permesso inoltre di creare una zona relax, dove sostare per fare due chiacchiere o leggere un libro. Il nuovo Dolce Emporio, infatti, non si presenta unicamente come boutique dove acquistare produzioni di qualità, ma mira a coinvolgere il quartiere di San Frediano, diventando un luogo di ritrovo, dove conoscere etichette particolari, coccolarsi, regalarsi una pausa o portarsi a casa uno sfizio da condividere.


Già al lavoro a 14 anni, nelle cucine del Lago Maggiore, Fabio Barbaglini, che  lavora qui con la moglie Federica ed una collaboratrice fiorentina, perfeziona gli studi in Svizzera, per poi lavorare in diversi stellati internazionali, fino ad aprire il primo ristorante a 23 anni, il “Caffè Groppi” a Trecate (No), premiato con la stella Michelin nel 2004. Tra le esperienze più significative quella come capo partita all’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (3 stelle Michelin), ristorante che riaprirà poi nel 2012 in qualità di chef-patron. La filosofia dietro il rilancio de “La Cassinetta” si può sintetizzare in “naturale concezione del gusto”, concetto che tornerà nelle successive esperienze come consulente nel campo della ristorazione italiana e internazionale. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nell’arco della carriera, come la stella Michelin del Mont Blanc Hotel Village di La Salle, nel 2011, e il premio per la migliore performance conferito più volte dalla Guida dell’Espresso. Nel 2017 l’approdo a Firenze, dove il progetto si sta ampliando dalla ristorazione alla selezione e vendita di prodotti di alto livello.
Ottimi i vini che ho assaggiato:  Procanico Lazarus 2018  Valle di Lazzaro dell'isola d'Elba,  un bianco Le Piane 2018e un Bordeaux Domaine de Valmengaux 2012.

Dolce Emporio
Borgo San Frediano 128/r - Firenze
Tel. 055 3897066 – info@dolcemporio.shop
lun-sab dalle 10-12.30 e 15.30-21 wwww.dolcemporio.shop

Nicoletta Curradi

Laura Donadoni ha presentato il suo libro a Firenze


Il 7 luglio scorso ha fatto tappa a Firenze il roadshow di presentazione del volume di Laura Donadoni dal titolo "Come il vino ti cambia la vita".



Come afferma l'autrice:
«Il vino può essere quell'elastico che ci riporta indietro. Per me è stato un'occasione di rinascita personale ma può esserlo per chiunque voglia cambiare vita.» Dopo gli inizi come giornalista nella sua Bergamo, Laura Donadoni è stata costretta a trasferirsi in America dove ha ricominciato da zero diventando in poco tempo esperta di vino e sommelier di successo e fondando uno dei wine blog e canali Instagram più seguiti, The Italian Wine Girl. In queste pagine racconta la sua storia insieme a quelle di molti imprenditori e produttori che sono arrivati alla viticoltura da altri settori o che hanno avuto il coraggio di percorrere strade innovative: rimanendo in territori difficili, non cedendo alle sole regole commerciali nella scelta dei vitigni, ma ascoltando soprattutto e sempre il territorio. Vicende appassionanti che possono insegnare qualcosa su noi stessi e che hanno in comune qualcosa di più profondo: la speranza di vedere rinascere un Paese in crisi dove le nuove generazioni stanno intuendo che è possibile ripartire da uno dei nostri beni più preziosi. La prefazione è di Oscar Farinetti.





Laura Donadoni è giornalista professionista, ha diretto la “Voce Di Bergamo” e lavorato in radio a Rtl 102.5 e in tv con il gruppo Mediapason. Nel 2014 si è trasferita in California ma continua a fare la ‘pendolare’ con l’Italia per la sua agenzia di comunicazione che opera negli Stati Uniti ed è focalizzata sulla promozione del vino. È sommelier professionista, wine educator, Vinitaly International Ambassador e, unica donna italiana, membro della prestigiosa associazione internazionale Circle of Wine Writers di Londra.

La presentazione fiorentina si è svolta presso il ristorante Lo Scudo di via dell'Oriuolo ed è stata accompagnata da una degustazione di vini dell'azienda Pietro Beconcini di San Miniato.
La storia di Pietro Beconcini Agricola è iniziata nei primi anni 50.
Leonardo Beconcini è la quarta generazione di vignaioli in famiglia e il suo progetto aziendale prende  corpo nei primi anni 90, e con la prima annata del Sangiovese in purezza nel 1995: il RECISO. Dal 1997 Eva Bellagamba condivide con lui la scelta di gestire la Pietro Beconcini agricola che ad oggi comprende 14 ettari di vigneto in conversione biologica. I più importanti risultati sono stati:
la scelta di incrementare la presenza di Malvasia Nera , fedele compagno di viaggio del Sangiovese e  l’aver individuato la presenza insospettabile a San Miniato di una pianta fantastica che nel 2004 con un’analisi di DNA si rivelò tempranillo. 

L'azienda produce  sette vini rossi e due vinsanto:
Reciso sangiovese in purezza; Maurleo sangiovese e malvasia nera; IXE tempranillo in purezza; VignaleNicchie tempranillo in purezza;
Fresco di nero tempranillo in purezza; Antiche Vie Chianti docg; Pietro Beconcini Riserva Chianti  docg; Caratello Vinsanto doc;
Aria Vinsanto occhio di pernice doc.

Nicoletta Curradi 

martedì 7 luglio 2020

Nella Tuscia spicca l'eccellenza della Tenuta Sant'Isidoro

Nell'ambito del tour organizzato  in Tuscia da Daniela Corti Event e Undiscovered Italy Tours, una tappa molto interessante ha visto protagonista  la Tenuta Sant'Isidoro, nata alla fine degli anni ‘30 lungo la costa della Maremma Laziale, ed estesa per una superficie di circa 817 ettari.

Molto interessante la descrizione dell'azienda che ci ha dedicato il Sig. Palombi, ma la chiacchierata informale a tavola con la Sig. ra Simona Bonanni è stata ancor più coinvolgente per il suo entusiasmo e per i tanti progetti narrati. 

Una parte dell’azienda, convertita in “biologico”, è stata destinata all’allevamento allo stato brado di vacche “maremmane”, pecore e cavalli. Non ultimo, ma fiore all’occhiello, è il settore vitivinicolo che investe una superficie di circa 57 ettari, dislocati nella zona collinare a nord, a circa 10 km dal litorale tirrenico, tra i comuni di Tarquinia e Montalto di Castro, e comprende impianti effettuati a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 e parte di un appezzamento del 1978 di Trebbiano Toscano.


Le nuove varietà impiantate sono: Montepulciano e Sangiovese, vitigni autoctoni, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Chardonnay, ormai  adattatesi al  territorio. La cantina è stata completamente ristrutturata nel 2001 e attrezzata con macchinari tecnologicamente all’avanguardia. Anche l’imbottigliamento viene effettuato in azienda. Tutto l’investimento è stato effettuato con la supervisione dell'enologo Riccardo Cotarella


(www.santisidoro.net)

Nicoletta Curradi 

martedì 9 giugno 2020

Il Birrificio della Granda presenta un grande evento e tante novità




Birrificio della Granda presenta il nuovo sito web, annunciando 
l’evento “Cyberbeer 2020”, in cui lancerà due nuove linee di birra. 



Il team di Granda ha in serbo molte novità: da una  nuova veste per il sito internet alla creazione di un evento quasi totalmente online – Cyberbeer 2020 – per il lancio di nuove birre.
Investire e mantenere attiva la propria azienda non è facile in questo periodo di crisi economica,
ma è fondamentale: il Birrificio della Granda sta compiendo questo sforzo per dare un messaggio 
di speranza e dimostrare la voglia di ripartire. 
Per questo da pochi giorni è online il nuovo sito internet, con contenuti aggiornati e una grafica 
completamente rinnovata. Un menù pulito e agile, che favorisce la navigazione,    contenuti   di 
approfondimento del blog e uno shop più efficiente. Oltre alla versione per il pubblico, è presente 
un sito dedicato ai professionisti del settore, per aumentare la fruibilità e l’efficacia delle operazioni.
Con questo website Granda definisce la nuova immagine, presentata in anteprima al 
BeerAttraction 2020 e riconferma il proprio impegno, specificato nel manifesto, di voler. fare   la  propria 
 parte per dare forza al settore della birra artigianale italiana come insieme!
Da questa nuova piattaforma sarà possibile inoltre seguire i dettagli del lancio di un evento innovativo
 il “CyberBeer 2020 - New’n’Tasty”, l’iniziativa online che Granda ha pensato per  introdurre succose novità con un pensiero alla sicurezza dei propri appassionati e clienti professionali al fine di limitare gli assembramenti.
“Non era facile dover presentare delle novità davvero importanti senza un evento dal vivo” –
spiega Ivano Astesana, il titolare – “stavamo sondando alcune importanti location a Torino, ma 
non potevamo più attendere. Così abbiamo deciso di creare un format innovativo di evento: una 
vera e propria trasmissione come quelle che si vedono in TV per creare intrattenimento e nel 
contempo poter lanciare le nostre nuove birre e qualche altra sorpresa per cui   abbiamo   lavorato 
davvero tanto. Coinvolgeremo anche i locali nostri clienti, ma in maniera ibrida in modo da non 
mettere in pericolo nessuno! Vi consiglio di esserci perché per gli spettatori sono previsti molti  premi.

L’evento si terrà  il 29 giugno 2020 dalle 18:00 in poi, il Birrificio terrà un live nella propria pagina Facebook, degustando le nuove birre con ospiti del settore e interagendo con gli utenti. 
Sarà una serata a cui sarà possibile partecipare gratuitamente da casa propria.


Ecco le nostre note di degustazione:

LiveD
Birra ad alti livelli di qualità, ispirata al potente stile birrario nato nelle abbazie del Belgio. Diabolica (il palindromo è infatti Devil) ed avvolgente come in un incantesimo. Si avvertono forti i sentori di orzo tostato, di luppolo. Non deve essere servita troppo fredda e si abbina benissimo ad un piatto di luganega. 



Alchemy

Rappresenta l'’incontro, gradevolmente alcolico e perfettamente riuscito, tra la birra e il vino, raggiunto mettendo insieme il mosto di uve aromatiche e luppolo e malto. Una meravigliosa ricetta ideale  per accompagnare piatti impegnativi come arrosti di carne rossa.


Danger
Una birra dal gusto  davvero indimenticabile. Molto alcolica e corposa, con un aroma ricchissimo e profondo, con note di caffè, è una birra da meditazione.


Aero
È la bionda Gluten free adatta a tutti e ad ogni occasione. Molto gradevole e rinfrescante.


Kloe 
Ispirata alla birra tradizionale di Colonia, è una birra leggera, gradevole, direi quasi ruffiana! La
sua semplicità e il suo colore dorato la rendono irresistibile. 


Sweetch
Una birra chiara, leggera e aromatica, adatta ad ogni momento della giornata. Il finale è amabile e invoglia a berne ancora.


Flooke
Birra  stile belga, ambrata e corposa. Dal gusto avvolgente che accompagna perfettamente pranzi impegnativi.


Ghost
Infine, sempre in stile belga, una birra dal colore ambrato e dal carattere forte e deciso. Birra da meditazione, per sollevare il morale.

Info: www.birrificiodellagranda.it

Nicoletta Curradi 
Foto di Fabrizio Del Bimbo 


domenica 31 maggio 2020

I prossimi nuovi brindisi di Col Vetoraz



Cuvée 5 e Cuvée 13 sono  i due nuovi Valdobbiadene DOCG,  di Col Vetoraz,  frutto dell’esperienza di 25 vendemmie.


In un momento indubbiamente non facile per tutti, Col Vetoraz si impegna a mantenere un atteggiamento positivo e pensa con fiducia ai prossimi nuovi brindisi. 
L’azienda si è sempre distinta per la scelta di produrre esclusivamente Valdobbiadene Docg. Un principio a cui è sempre stata fedele, che è parte integrante della sua filosofia e che esprime il profondo legame con le radici di una terra eletta, preziosa quanto affascinante. 
Dalla vendemmia 2019 nascono ora due nuovi Valdobbiadene Docg che si vanno ad aggiungere alla gamma degli spumanti: il Cuvée 5 extra brut, e il Cuvée 13 extra dry.

“Col Vetoraz, ad ogni vendemmia, raccoglie l’uva di 102 vigne delle colline pedemontane del Conegliano Valdobbiadene DOCG – spiega l’a.d. ed enologo Loris Dall’Acqua – L’esperienza raccolta in 25 vendemmie ci ha dato la conoscenza per poter scegliere le vigne più adatte: 5 vigne per il Cuvée 5, 13 vigne per il Cuvée 13. Ognuna di queste uve possiede specifiche peculiarità, sono state vinificate separatamente, e solo successivamente unite per ottenere un insieme di profondo spessore da cui sono quindi state create le due cuvée.”
Da questa scelta abbiamo intuito di poter produrre un Valdobbiadene Docg extra brut, Cuvèe 5, dalle espressioni   rotonde e con un residuo zuccherino pari a 5 gr/litro e un Valdobbiadene Docg extra dry, la Cuvée 13, dalle linee asciutte ed un residuo zuccherino più alto; due vini che rispettano a pieno i tratti distintivi delle produzioni di Col Vetoraz; l'equilibrio, l'armonia e l'eleganza ma che nel contempo sanno dimostrare un carattere di grande trasversalità. Dote questa che si può intuire durante l’assaggio, perché entrambe si fondono perfettamente in molteplici abbinamenti e si adattano a momenti diversi della giornata.

Col Vetoraz Spumanti S.p.A  è 
situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, a quasi 400 mt di altitudine, nel punto più alto dell’omonimo colle, parte delle celebri colline del Cartizze da cui ha origine questo vino pregiato. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi, crescere e raggiungere in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée, hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.  
E’ proprio in un periodo in cui positività e slancio sono elementi chiave per intraprendere un nuovo cammino, Col Vetoraz annuncia di aver ottenuto la Medaglia d’Oro alla 26 edizione del Gran Premio Internazionale Mundus Vini assegnata al Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze. 

E’ il secondo anno che il prestigioso concorso internazionale, sostenuto da un regolamento particolarmente severo, premia questo spumante di Col Vetoraz. Un interprete eccellente dell’armonia, eleganza ed equilibrio che sono la chiave della piacevolezza di tutti i vini dell’azienda di Valdobbiadene.  
Al tasting di primavera, che si è potuto svolgere appena prima della chiusura totale dovuta al Covid_19, l’Italia si è rivelato il paese vincitore del maggior numero di premi.    

Note di degustazione :

Col Vetoraz Valdobbiadene DOCG
Extra Brut Cuvée 5

Proviene dalle colline più favorevolmente esposte della vocata zona di Valdobbiadene. È un vino assolutamente secco, ma ugualmente vellutato e rotondo, fruttato e floreale.
Abbinamento
È un ottimo aperitivo, perfetto per accompagnare conchiglie, crostacei e pesci pregiati.

Col Vetoraz, Valdobbiadene DOCG
Extra Dry Cuvée 13 
Proviene dalle colline più favorevolmente esposte della vocata zona di Valdobbiadene. È un vino assolutamente secco, ma ugualmente vellutato e rotondo, fruttato e floreale.
Abbinamento

Ottimo aperitivo, ideale con primi piatti di pesce o di verdura.
Col Vetoraz Spumanti Spa 
Strada delle Treziese, 1
31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Tv)  
Sito Web: www.colvetoraz.it


Nicoletta Curradi



 

giovedì 21 maggio 2020

Syrah e Merlot, il nuovo blend di Tenute Folonari



Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute è tra le aziende vinicole più antiche d’Italia, operando  nel settore a partire dalla fine del XVIII secolo. Oggi l’azienda è guidata da Ambrogio Folonari e dal figlio Giovanni e ha 5 tenute di proprietà, tutte localizzate in Toscana tra Montalcino, Bolgheri, Chianti Classico e la provincia di Grosseto, per un totale di 350 ettari, producendo annualmente 1 milione 400 mila bottiglie , distribuite sul mercato estero per il 60%  e su quello  italiano per il 40%.

Una nuova etichetta entra a far parte della gamma di Baby Super Tuscan delle Tenute: il Syrah e Merlot, un blend di 60% uve Syrah e 40% uve Merlot. Una quarta proposta di “vino frutto” che vede anche l’inserimento di un nuovo vitigno nell’offerta dell'Azienda: il Syrah.
Il Syrah è un vitigno di origine orientale giunto in Europa a seguito delle Crociate con note sensoriali molto forti. Le uve Syrah sono caratterizzate da un profumo intenso e fruttato con una nota distintiva di pepe nero e hanno trovato la loro ideale collocazione prima in Francia e, successivamente, in Sicilia. Da qui hanno scoperto nuove realtà territoriali in Italia, dalla Puglia all’Agro pontino, fino ad arrivare in Toscana, in particolare nella zona di Cortona. La Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute ha voluto esplorare le potenzialità di quest’uva nella sua tenuta di Vigne a Porrona, in Maremma. Grazie al clima caldo e assolato, i vigneti di Porrona esaltano le caratteristiche di questo vitigno regalando un’uva dagli aromi potenti.​
Nel Syrah e Merlot, Il Syrah offre creatività, originalità, note speziate di pepe nero tipiche del vitigno e viene armonizzato dal Merlot con morbidezza e rotondità in un unicum sensoriale per un vino ampio e avvolgente, di un rubino intenso con riflessi viola.

La gamma BST parte dalle due versioni classiche, un blend tradizionale di Sangiovese e Cabernet Sauvignon più pacato, per i palati più classici, e un Cabernet Sauvignon e Merlot in cui viene spinto l’acceleratore sensoriale con armonie più invadenti per arrivare, oggi, a un’ulteriore evoluzione delle note fruttate con il Syrah e Merlot.​
In aggiunta, un Sauvignon in purezza che esprime tutta la sua lucentezza e luminosità sensoriale in un vino di bevuta più facile e fresca.
Tre rossi e un bianco che racchiudono la tradizione toscana interpretandola in chiave innovativa. Una gamma di vini intelligenti, caratterizzata da coppie di vitigni internazionali che affinano esclusivamente in acciaio dando luce a vini piacevoli, freschi, perfetti per aperitivi o da abbinare a finger food e street food.
  1. Il Syrah e Merlot, con la sua intensità, completa la gamma dei Baby Super Tuscan preannunciandosi un altro vino “nato già grande”. 


Ecco le note di degustazione :
B.S.T.
SYRAH E MERLOT
Toscana IGT
L’IDEA
Sono denominati BABY SUPER TUSCAN perché, a differenza dei loro cugini “Senior” Super Tuscan,
affinano esclusivamente in acciaio, tecnica che rende questi vini piacevoli, freschi e di pronta beva,
caratterizzati da note fruttate e morbidi al gusto
L’UVA
Vitigni: Syrah 55% - Merlot 45% provenienti dalle nostre tenute
IN CANTINA
Vinificazione: le uve vengono raccolte al raggiungimento della perfetta maturazione. La 
fermentazione a 28°C e la macerazione sulle bucce avvengono in acciaio
Maturazione: sempre in acciaio, è caratterizzata da travasi molto frequenti e ossigenanti
Affinamento: almeno 2 mesi in bottiglia
IL VINO
Degustazione: rosso porpora intenso con riflessi viola di giovinezza brillanti; al naso tipica
spaziatura di cannella, pepe nero e frutta rossa di mora, ribes, susine; in bocca piacevolmente 
scorrevole con corpo e struttura fragranti, leggero tannino dilavante a sottolineare la piacevole 
gioventù
A tavola: tutto ciò che è di colore rosso, ideale per un happy hour, originale e sorprendente con 
Pizza Napoletana a condimenti mediterranei, salumi, finger food e street food
Prima vendemmia: 2019
Temperatura di servizio: da 15°C a 18°C



 Nicoletta Curradi