venerdì 30 settembre 2011
I vincitori delle borse di studio di Bonaventura Maschio
Bonaventura Maschio al fianco dell’Associazione Italiana Sommelier
Da nord a sud: ecco i nomi dei vincitori delle borse di studio
Per l'ottavo anno consecutivo la Distilleria Bonaventura Maschio di Gaiarine (TV) in collaborazione con l'Ais (l’Associazione Italiana Sommelier) si è fatta promotrice di un'iniziativa particolarmente lodevole, allo scopo di incentivare i giovani sommelier ad approfondire le tematiche legate al mondo della distillazione. Come nel campo dei vini, anche in questo particolare settore l'Italia vanta nel mondo una riconosciuta competenza e un indiscusso primato di tipicità, che anche le nuove generazioni sono chiamate a conoscere e apprezzare.
E ciò soprattutto in un momento nel quale da più parti si invoca la moderazione nell'uso delle bevande alcoliche che in buona sostanza è un invito, da parte delle aziende più qualificate, a bere poco e a bere bene, privilegiando i prodotti migliori.
Bonaventura Maschio ha messo a disposizione tre borse di studio assegnate a tre sommelier (Nord, Centro, Sud) risultati primi nei rispettivi master di specializzazione sulle acquaviti, dal titolo "La ricerca dell'Eccellenza". Lezioni pratiche e teoriche tenute da esperti del settore riguardo la conoscenza dei distillati italiani e stranieri, le tecniche di distillazione in uso, le sperimentazioni che vengono svolte all'interno delle aziende, per finire con l'arricchimento delle competenze professionali nel campo delle degustazioni, alle quali i sommelier sono chiamati.
Una giuria qualificata ha effettuato le selezioni il 27 e 28 settembre, decretando i tre vincitori:
SYLVIE HERIN, di Chatillon (AO)
Chambres d’Hotes di Saint Vincent (AO)
MAURIZIO DANTE FILIPPI, di Montecchio (TR)
Ristorante enoteca Sala della Comitissa di Baschi (TR)
MARCO SCHITO, di Arsoli (RM)
Azienda di distribuzione vini e distillati Baldo Vini di Arsoli (RM)
I tre sommelier che quest'anno si sono aggiudicati le borse di studio, lavorano come professionisti in ristoranti ed enoteche affermate. Verranno premiati in occasione del 45° Congresso Nazionale AIS che si terrà in Puglia a Lecce l'8 ottobre da Andrea Maschio, che rappresenta con la sorella Anna la più giovane generazione nell'azienda di Gaiarine, apprezzata in tutto il mondo per un prodotto d'eccellenza qual è Prime Uve.
Informazioni:
DISTILLERIA BONAVENTURA MASCHIO S.r.l | Via Vizza n. 6 | 31018 GAIARINE (TV) | www.primeuve.com
Nicoletta Curradi
martedì 27 settembre 2011
Grande successo per Wine Town 2011 a Firenze
Firenze, uno spazio tutto da gustare e in cui perdersi grazie al nettare di Bacco, il vino. Bianco, rosso o rosato non importa, purchè di qualità e per tutti. Questa la filosofia di Wine Town che chiude oggi i battenti dopo aver coinvolto migliaia di visitatori in un nuovo modo di intendere il vino e di vivere la città. Vino che ha invaso i chiostri, le logge ed i cortili dei palazzi storici unendo l’arte, la musica ed i sapori alle eccellenze dei vini toscani.
Una formula che ha riscosso grande successo anche in questa seconda edizione dell’iniziativa, che abolisce tensostrutture e i classici tendoni che solitamente ospitano le fiere. Wine Town aveva l’obiettivo di essere molto altro, di mostrare la parte più bella ed inedita di Firenze. E in questi due giorni ha centrato pienamente l’obiettivo.
“Così grazie al vino Firenze si è fatta ancora più bella. Bella perché ha svelato a migliaia di persone i suoi tesori più belli, aprendo le porte dei suoi palazzi rinascimentali, lasciando assaporare ai visitatori un’atmosfera slow e delicata, simbolo del buon vivere all’italiana. Un vero e proprio stile di vita che nel quale si sono calati turisti e cittadini, abbracciando da una parte la grandezza dei vini di Toscana, dall’altra le tipicità locali, certificate e garantite, insomma. Di qualità.
Un cocktail che non poteva non funzionare e che ha incuriosito tante persone. E all'interno della manifestazione che chiude con grande successo, non poteva mancare anche una caccia al tesoro, al Tesoro di Wine Town. Un gioco di intuito, abilità e conoscenza del vino partito da internet e che, nel corso della due giorni, ha portato i partecipanti in giro per la città. A vincere sono stati Christian e Nina Guiggiani, marito e moglie che vivono nel Chianti. Grazie alla loro caparbietà ed all’amore per il vino si sono aggiudicati il primo premio, un motorino. Sulle due ruote, potranno così scorrazzare nei territori dove si produce vino, proprio loro che nel Chianti ci vivono.
Una caccia al tesoro che si è rivelata, insieme alle tante iniziative promosse all’interno di Wine Town, un modo in più per scoprire Firenze, attraverso il vino di Toscana, che tutto il mondo ci invidia. Un vino che, come ha spiegato il presidente di Wine Town Francesco Spanò, tornerà ad invadere, in alcune occasioni dedicate, le città toscane nel corso dell’anno, per poi tornare al quartier generale, nella città del giglio, in vista di una nuova edizione della manifestazione nel 2012.
Nicoletta Curradi
martedì 20 settembre 2011
Torna Wine Town a Firenze
Il 24 e il 25 settembre 2011 nel centro storico di Firenze si terrà Wine Town, un evento dedicato a chi ama il “vino d’autore”. Spettacoli e concerti animeranno le degustazioni di vini di qualità all’interno dei più bei chiostri e spazi interni dei palazzi storici fiorentini, aperti al pubblico esclusivamente per questa occasione, tra cui: il Mercato Centrale, il Cortile Ammannati Palazzo Pitti, Palazzo Corsini Suarez, Palazzo Guicciardini, Palazzo Nonfinito, Palazzo Pazzi Quaratesi, Palazzo Antinori, Palazzo Bartolini Salimbeni, Palazzo Davanzati, Palazzo Gianfigliazzi, il Magistero.
L’evento Wine Town di Firenze è un invito al bere consapevole, alla riscoperta degli antichi valori della convivialità. Nasce dall’unione del vino di qualità all’arte di cui è frutto; una miscela di stili di vita, di cultura e di territorio.
La manifestazione si articola in 10 tracce, ovvero 10 punti di vista per parlare di vino: nell’architettura, nell’arte, nell’archeologia, nel marketing, nella comunicazione, nell’innovazione, nel gioco dei bambini. Non mancheranno inoltre cooking show, riflessioni sul design della bottiglia, sulle nuove tecnologie e un caccia al tesoro lungo le strade del centro storico.
Orari di apertura di Wine Town:
Sabato 24 Settembre 2011 dalle ore 11.00 alle ore 23.00
Domenica 25 Settembre 2011 dalle ore 11.00 alle ore 21.00
Le degustazioni potranno essere effettuate negli orari di apertura della manifestazione, previo acquisto della WineCard. Per maggiori informazioni visitate il sito www.winetown.it
Fabrizio Del Bimbo
sabato 3 settembre 2011
La Vendemmia 2011
Con questa affermazione Diego Monelli di Poggio Rosso commenta la vendemmia 2011: “Certo è che vendemmie fanno pensare che una conduzione agronomica da manuale, fatta di sfogliature e diradamenti, cimature equilibrate, in relazione ad un andamento climatico inaspettato può addirittura dare risultati opposti a quelli previsti. Io, che sto iniziando ad applicare criteri diversi sulla gestione del mio vigneto perché punto molto sulle uve bianche, ho cominciato con lasciare più foglie in pianta, così mi sono trovato con i grappoli protetti dal sole tremendo di agosto. Ma non lo avrei mai immaginato. È veramente paradossale vedere come possano vacillare alcuni fondamentali della viticoltura attuale, quella considerata migliore per la qualità finale”.
“La mia è una storia recente, ma comunque avevo scelto di puntare sui vini rossi, come è tipico di questo territorio della Costa Toscana. Mi sembrava la strada migliore perché, come si dice, se ha funzionato fino ad ora evidentemente un motivo ci sarà -continua Monelli- e quindi ho piantato merlot, cabernet sauvignon e poi sangiovese, che mi piacerebbe produrre in purezza anche se molti mi hanno detto che è una mission impossible. Infine una piccola parte del vigneto l’avevo destinata ai bianchi. Poi, dalle prime vendemmie del vermentino e del viognier ho capito che avrei potuto produrre vini bianchi dal carattere piuttosto diverso rispetto alla media di quelli della mia regione, molto intriganti, e ho iniziato a puntarci di più”.
Così Diego si era avvicinato a questa vendemmia 2011 trattando i suoi vigneti in modo leggermente diverso rispetto alle annate precedenti. “Un elemento che contraddistingue molto la mia azienda è dato dalla particolare condizione geografica e termica di cui gode: la vicinanza al mare, i venti che qui soffiano da tutte le direzioni, un po’ di salsedine in più, terreni che, quest’anno in particolare, si sono mantenuti ricchi di acqua in profondità per le molte piogge che ci sono state fino a primavera, gli sbalzi termici che spingono i precursori aromatici. In più quest’anno ho sperimentato un trattamento diverso sulla parte verde delle piante: ho sfogliato poco per tenere i grappoli un po’ di più all’ombra, fatto poche cimature e lasciato l’inerbimento. Le temperature che dalla metà di luglio sono state leggermente al di sotto della media stagionale avevano riequilibrato un ciclo vegetativo partito in leggero anticipo. L’invaiatura era partita bene e la maturazione era stata favorita da un clima equilibrato. Poi è arrivato il mese di agosto che ha cambiato decisamente percorso e dalla metà in poi il caldo non ha dato più tregua. Ma le mie piante avevano ombra a sufficienza per proteggersi e la giusta umidità dal sottosuolo. Ho iniziato la vendemmia di vermentino e viognier comunque con una decina di giorni d’anticipo, ma le uve hanno retto bene al caldo infinito. Visto quanto è successo, avuto anche parecchia fortuna, lo confesso”.
Vediamo come evolveranno il Phylika (vermentino e viognier) e il Veive (viognier in purezza) di questa vendemmia 2011, che hanno come bagaglio, oltre all’anno in più di invecchiamento dei vigneti, un andamento climatico che nessuno avrebbe mai previsto.
Del Bimbo Fabrizio
“La mia è una storia recente, ma comunque avevo scelto di puntare sui vini rossi, come è tipico di questo territorio della Costa Toscana. Mi sembrava la strada migliore perché, come si dice, se ha funzionato fino ad ora evidentemente un motivo ci sarà -continua Monelli- e quindi ho piantato merlot, cabernet sauvignon e poi sangiovese, che mi piacerebbe produrre in purezza anche se molti mi hanno detto che è una mission impossible. Infine una piccola parte del vigneto l’avevo destinata ai bianchi. Poi, dalle prime vendemmie del vermentino e del viognier ho capito che avrei potuto produrre vini bianchi dal carattere piuttosto diverso rispetto alla media di quelli della mia regione, molto intriganti, e ho iniziato a puntarci di più”.
Così Diego si era avvicinato a questa vendemmia 2011 trattando i suoi vigneti in modo leggermente diverso rispetto alle annate precedenti. “Un elemento che contraddistingue molto la mia azienda è dato dalla particolare condizione geografica e termica di cui gode: la vicinanza al mare, i venti che qui soffiano da tutte le direzioni, un po’ di salsedine in più, terreni che, quest’anno in particolare, si sono mantenuti ricchi di acqua in profondità per le molte piogge che ci sono state fino a primavera, gli sbalzi termici che spingono i precursori aromatici. In più quest’anno ho sperimentato un trattamento diverso sulla parte verde delle piante: ho sfogliato poco per tenere i grappoli un po’ di più all’ombra, fatto poche cimature e lasciato l’inerbimento. Le temperature che dalla metà di luglio sono state leggermente al di sotto della media stagionale avevano riequilibrato un ciclo vegetativo partito in leggero anticipo. L’invaiatura era partita bene e la maturazione era stata favorita da un clima equilibrato. Poi è arrivato il mese di agosto che ha cambiato decisamente percorso e dalla metà in poi il caldo non ha dato più tregua. Ma le mie piante avevano ombra a sufficienza per proteggersi e la giusta umidità dal sottosuolo. Ho iniziato la vendemmia di vermentino e viognier comunque con una decina di giorni d’anticipo, ma le uve hanno retto bene al caldo infinito. Visto quanto è successo, avuto anche parecchia fortuna, lo confesso”.
Vediamo come evolveranno il Phylika (vermentino e viognier) e il Veive (viognier in purezza) di questa vendemmia 2011, che hanno come bagaglio, oltre all’anno in più di invecchiamento dei vigneti, un andamento climatico che nessuno avrebbe mai previsto.
Del Bimbo Fabrizio
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