Al Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona, Borgoluce presenta Rive di Collalto Brut: "Extra Brut" che mostra il gusto naturale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.
Dalle colline di Collalto, a Susegana, Borgoluce presenta al Vinitaly il Rive di Collalto Brut D.O.C.G, una novità che porta alle origini del Prosecco, un Brut Nature in cui si riconoscono, integre, le caratteristiche organolettiche proprie della Glera. Con una gradazione zuccherina di 3 g/l, mostra nella sua naturalezza tutta l'essenza del Prosecco e l'eccellenza del territorio. E' un vino le cui bollicine accompagnano armoniosamente tutto il pasto, la freschezza e la sapidità che lo contraddistinguono esaltano il gusto di ogni pietanza. La contenuta produzione di uve selezionate proviene dalle Rive di Collalto, declivi protetti dalle Prealpi trevigiane, la cui esposizione a sud/sud-est, garantisce profumi floreali intensi. I suoli, prevalentemente calcarei con componenti argillose, conferiscono mineralità, sapidità e struttura agli spumanti. Il 2013 è stato, dal punto di vista climatico, un'annata altalenante: la lunga e fredda primavera, con abbondanti piogge, ha stimolato la crescita vegetativa, l'ingente apporto di acqua è stato controbilanciato da un luglio caldo, in cui i frutti hanno raggiunto una piena maturazione. La contenuta produzione di uva per ceppo ha consentito il raggiungimento di un eccellente tenore grado zuccherino. Gli sbalzi termici di fine agosto e inizio di settembre hanno infine garantito un'ottima acidità ed uno sviluppo aromatico eccellente. Uve sane, con acidità, grado zuccherino e profilo aromatico superiori alla media, hanno permesso di ottenere basi spumante ricche e longeve. I profumi sono delicati e floreali; al palato i vini presentano struttura, sapidità, mineralità e lunghezza. I vini Borgoluce sono aromatici e profumati ma a renderli davvero speciali è la viticoltura praticata nel rispetto dell'ambiente e della comunità, all'insegna della sostenibilità, fil rouge che accomuna tutte le attività aziendali. L'azienda agricola di Susegana adotta infatti il Protocollo viticolo della D.O.C.G. Conegliano Valdobbiadene e pratica la lotta integrata avanzata, per ridurre l'impatto della viticoltura sulla salute ambientale e sociale. Il diserbo è attuato senza prodotti chimici e, a questo scopo, viene utilizzato un tagliaerba Braun Alpha Sensor, dotato di due appendici laterali, dette spollonatori, che sfilano e strappano il cotico erboso. Per contribuire al diserbo naturale, l'allevamento ovino aziendale è messo al pascolo nei vigneti. Con l'uso di un nebulizzatore KWH DUO WING JET, Borgoluce mira inoltre ad un trattamento in vigneto che eviti l’effetto deriva: “grazie a questo innovativo macchinario potremo ridurre di oltre il 30% l’impiego di prodotto chimico, del 90% l’impiego di acqua e di oltre il 40 % l’impiego di carburante”, afferma Lodovico Giustiniani, amministratore dell'azienda agricola. Infine, dal 2013 ha cominciato la conversione al biologico di 3,5 ettari di vigneto. Le risorse naturali vengono utilizzate in modo responsabile per produrre energia a emissioni zero: i reflui zootecnici e i sottoprodotti delle lavorazioni agricole vengono utilizzati per la produzione di biogas, e i residui vengono reimmessi nei campi come concimi organici. L'azienda si prende cura dei milleduecento ettari di terra della tenuta preservandone la biodiversità: la diversificazione delle coltivazioni e l'alternanza delle stesse con aree boschive o di prato, consente la tutela e la valorizzazione delle varietà botaniche presenti e rende la produzione sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Nella tenuta Borgoluce il paesaggio è un'alternanza di vigneti, boschi, verdeggianti pascoli, campi di cereali e oliveti: qui le colline trevigiane si mostrano in tutto il loro rigoglioso splendore e danno origine a vini di grande qualità.
Fabrizio Del Bimbo
Dalle colline di Collalto, a Susegana, Borgoluce presenta al Vinitaly il Rive di Collalto Brut D.O.C.G, una novità che porta alle origini del Prosecco, un Brut Nature in cui si riconoscono, integre, le caratteristiche organolettiche proprie della Glera. Con una gradazione zuccherina di 3 g/l, mostra nella sua naturalezza tutta l'essenza del Prosecco e l'eccellenza del territorio. E' un vino le cui bollicine accompagnano armoniosamente tutto il pasto, la freschezza e la sapidità che lo contraddistinguono esaltano il gusto di ogni pietanza. La contenuta produzione di uve selezionate proviene dalle Rive di Collalto, declivi protetti dalle Prealpi trevigiane, la cui esposizione a sud/sud-est, garantisce profumi floreali intensi. I suoli, prevalentemente calcarei con componenti argillose, conferiscono mineralità, sapidità e struttura agli spumanti. Il 2013 è stato, dal punto di vista climatico, un'annata altalenante: la lunga e fredda primavera, con abbondanti piogge, ha stimolato la crescita vegetativa, l'ingente apporto di acqua è stato controbilanciato da un luglio caldo, in cui i frutti hanno raggiunto una piena maturazione. La contenuta produzione di uva per ceppo ha consentito il raggiungimento di un eccellente tenore grado zuccherino. Gli sbalzi termici di fine agosto e inizio di settembre hanno infine garantito un'ottima acidità ed uno sviluppo aromatico eccellente. Uve sane, con acidità, grado zuccherino e profilo aromatico superiori alla media, hanno permesso di ottenere basi spumante ricche e longeve. I profumi sono delicati e floreali; al palato i vini presentano struttura, sapidità, mineralità e lunghezza. I vini Borgoluce sono aromatici e profumati ma a renderli davvero speciali è la viticoltura praticata nel rispetto dell'ambiente e della comunità, all'insegna della sostenibilità, fil rouge che accomuna tutte le attività aziendali. L'azienda agricola di Susegana adotta infatti il Protocollo viticolo della D.O.C.G. Conegliano Valdobbiadene e pratica la lotta integrata avanzata, per ridurre l'impatto della viticoltura sulla salute ambientale e sociale. Il diserbo è attuato senza prodotti chimici e, a questo scopo, viene utilizzato un tagliaerba Braun Alpha Sensor, dotato di due appendici laterali, dette spollonatori, che sfilano e strappano il cotico erboso. Per contribuire al diserbo naturale, l'allevamento ovino aziendale è messo al pascolo nei vigneti. Con l'uso di un nebulizzatore KWH DUO WING JET, Borgoluce mira inoltre ad un trattamento in vigneto che eviti l’effetto deriva: “grazie a questo innovativo macchinario potremo ridurre di oltre il 30% l’impiego di prodotto chimico, del 90% l’impiego di acqua e di oltre il 40 % l’impiego di carburante”, afferma Lodovico Giustiniani, amministratore dell'azienda agricola. Infine, dal 2013 ha cominciato la conversione al biologico di 3,5 ettari di vigneto. Le risorse naturali vengono utilizzate in modo responsabile per produrre energia a emissioni zero: i reflui zootecnici e i sottoprodotti delle lavorazioni agricole vengono utilizzati per la produzione di biogas, e i residui vengono reimmessi nei campi come concimi organici. L'azienda si prende cura dei milleduecento ettari di terra della tenuta preservandone la biodiversità: la diversificazione delle coltivazioni e l'alternanza delle stesse con aree boschive o di prato, consente la tutela e la valorizzazione delle varietà botaniche presenti e rende la produzione sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Nella tenuta Borgoluce il paesaggio è un'alternanza di vigneti, boschi, verdeggianti pascoli, campi di cereali e oliveti: qui le colline trevigiane si mostrano in tutto il loro rigoglioso splendore e danno origine a vini di grande qualità.
Fabrizio Del Bimbo
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