Nello scorso fine settimana
a San Gimignano ha accolto un folto gruppo di buyers statunitensi
a conclusione del progetto promozionale iniziato nel mese di febbraio con il
tour che ha visto protagonista la Vernaccia di San Gimignano in due
degustazioni, a New York e a Chicago.
L'incoming
organizzato dal Consorzio della Denominazione San Gimignano si è svolto con una
due giorni di incontri BtoB con le aziende del territorio, ciascuna delle quali
ha avuto a disposizione il tempo sufficiente per presentare i propri vini in un
ambiente professionale.
L'obiettivo del progetto di accoglienza era quello di fare conoscere il
territorio e il profondo legame che lega i produttori all'ambiente nel quale
operano: in tutto il mondo si produce vino, ma non tutti i vini hanno la stessa
storia e quella di San Gimignano è unica, come spiega la Presidente del
Consorzio Letizia Cesani: “Per promuovere i nostri vini sui mercati
internazionali è fondamentale per una piccola realtà come la nostra fare vedere,
toccare con mano, agli operatori di tutto il mondo come da noi la viticultura
faccia parte della storia del territorio, come nei secoli ha plasmato la
campagna in cui operiamo, ha generato la ricchezza che ha permesso la
costruzione della città di San Gimignano, Patrimonio dell'Umanità Unesco, ha
prodotto l'arte di cui siamo ricchi, ha contribuito alla nascita di uno stile di
vita simbiotico con l'ambiente, basato sul rispetto e non sullo sfruttamento.
Questo i nostri vini raccontano e questo vogliamo che i consumatori di tutto il
mondo sappiano. Gli operatori sono gli intermediari tra noi e i mercati
internazionali, fare capire loro la nostra realtà è uno dei mezzi che abbiamo
per farla conoscere a tutti”.
La produzione di
Vernaccia di San Gimignano, circa 5 milioni di bottiglie l'anno, è
destinata per il 50% all'esportazione, il mercato statunitense è il secondo in
ordine di importanza dopo la Germania, il primo per l'export nei paesi
extracomunitari.
Del Bimbo Fabrizio
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