Nel cuore verde della Tuscia viterbese, a un passo dall’Umbria ma ancora nel Lazio, Civitella d’Agliano è un piccolo borgo medievale affacciato sulla valle del Tevere che ha ospitato quest’anno la XIX edizione de “Nelle terre del Grechetto".
Con la torre d’avvistamento del suo Castello, da secoli domina l’intera area, un tempo abitata dagli Etruschi che vi hanno lasciato numerose tracce archeologiche, tra cui anfore da vino.
Selvaggio e brullo, il territorio è caratterizzato a livello geomorfologico da fenomeni di calanchismo delle argille e dei tufi che le sovrastano, originatisi dalle eruzioni del complesso vulcanico di Vico e dei monti Cimini. Emblema di questa attività erosiva è la vicina e ben più nota Civita di Bagnoregio, detta “la città che muore”.
Data la tipologia dei suoli, argillosi e vulcanici, la Valle dei Calanchi è da sempre territorio d’elezione per una viticoltura a bacca bianca di qualità, tutta incentrata attorno al vitigno simbolo della zona: il Grechetto.
Come afferma il ricercatore del CNR Stefano Del Lungo, che ha avviato un progetto di ricerca sul vitigno insieme all’azienda Sergio Mottura, leader nella vinificazione del Grechetto, “si tratta di una varietà antica, forse originatasi attorno al IX-X secolo da una forte matrice genetica irpina”.
Il Grechetto, la cui etimologia indurrebbe a pensare a un’uva analoga per profumi a quella ellenica, ma non necessariamente greca d’origine, sarebbe giunto nel Centro Italia dalla Puglia seguendo le vie appenniniche della transumanza, dove circolavano non solo pecore, ma anche beni commerciali.
Qui avrebbe viaggiato in parallelo con suo “cugino” Pignoletto, col quale viene spesso confuso ma con cui condivide solo parte del corredo genetico, che si sarebbe invece indirizzato più verso la costa adriatica.
A Civitella d’Agliano abbiamo avuto modo di assaggiare,61 Grechetto durante "Nelle terre del Grechetto", l'evento organizzato di recente da Carlo Zucchetti e dal suo team proprio nel borgo. È stato possibile anche visitare due importanti realtà vitivinicole del territorio, la cantina Sergio Mottura e la Tenuta Casciani.
Le vecchie annate assaggiate alla cantina Sergio Mottura fanno capire che, per esprimere le sue qualità, il Grechetto ha bisogno di qualche tempo in più.
I vini che ho apprezzato maggiormente nella degustazione professionale:
Grechetto IGT Lazio 3S 2021 Trebotti
Grechetto IGT Umbria 2021 Argylla
Grechetto IGT Umbria Colle Ozio 2021 Leonardo Bussoletti
Montefalco DOC Grechetto Eros 2021 Benedetti & Grigi
Colli Perugini Doc 2021 Goretti
Colli Bolognesi Docg 2021 Pignoletto Superiore Montefreddo Corte d'Aibo
Grechetto IGT Lazio Galante 2020 Podere Grecchi
La degustazione incentrata sulla longevità del Grechetto ha sottolineato la qualità di:
Colli Martani DOC Grechetto Araminto 2010 Colle Uncinano
Grechetto IGP Lazio Poggio Triale 2015 Tenuta La Pazzaglia
Fabrizio Del Bimbo
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