Musei piccoli e grandi, luoghi speciali dove si imparano a conoscere aspetti nuovi del proprio territorio o dove si esplorano con sguardi diversi quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Sono i musei che parlano del territorio e delle comunità attraverso gli oggetti, le immagini e le voci di chi li ha creati e usati: mostrano un mondo della cui esistenza, spesso, non si sospetta neppure, fatto di lavoro, di cucina e vino, di feste, di musica, di tecniche e di esperienza, di abiti della festa e di tutti i giorni, di culture lontane arrivate sino a noi in tanti modi. Musei speciali, quelli che gli antropologi chiamano musei DEA, DemoEtnoAntropologici. Il Museo della civiltà del vino Primitivo, ubicato all'interno della Cantina Produttori Vini Manduria, è nato con una forte vocazione alla memoria, dalla voglia, cioè, di non perdere le tracce di un mondo culturale che è stato percepito come in profonda trasformazione, e quindi a rischio di oblìo. Infatti, Il Museo della civiltà del vino Primitivo ci racconta un mondo passato, ma lo fa per l’oggi, perché è oggi che noi ricordiamo, o in alcuni casi scopriamo, diversi e nuovi modi di vivere e di pensare. Questo viaggio nel passato tra vetusti aratri e carri, non è un richiamo nostalgico, una rievocazione di un tempo ormai dimenticato, ma un’analisi attenta al valore culturale e patrimoniale del mondo contadino che la comunità locale possa riconoscere come proprio, in cui ritrovare i tratti caratteristici del patrimonio culturale, quelle pratiche e quel fare artigianale che sopravvivono ancora, da qualche parte, ma in forme diverse rispetto al passato. L'agricoltura come identità di una collettività, come richiamo al suo territorio di appartenenza tutelandone le tradizioni e valorizzandone i prodotti tipici enogastronomici: il Museo della civiltà del vino Primitivo vuole ricordare tutto questo con un percorso aperto al pubblico anche con degustazioni di vino Primitivo di produzione della Cantina accompagnato dai piatti dell’autentica tradizione gastronomica, durante le quali vino e cibo sono illustrati e raccontati come parte della locale storia. Interpretare il piacere della tavola come punto di arrivo di un percorso attraverso antiche usanze, tradizioni, identità, territori. Al Museo ciò che si assaggia viene spiegato, raccontato, per lasciare a chi è curioso qualcosa di più di un sapore: la memoria di un incontro.
Il Museo della Civiltà del Vino Primitivo, ubicato all’interno della della Cantina Produttori Vini Manduria (TA) , unisce rilevanza etnografica e importanza documentaria circa la civiltà contadina del Salento e l’evoluzione culturale e applicativa dei processi di produzione vitivinicola nello stesso territorio. Sotto le ottocentesche volte a stella, e nelle antiche cisterne della Cantina manduriana, infatti, è possibile addentrarsi in due tipi di percorsi di visita del Museo. Se, da un lato, oggetti di vita quotidiana e attrezzi di lavoro del contadino di un tempo narrano la storia sociale e l’economia agraria di queste zone, dall’altro, l’esposizione cronologica di vetusti torchi e contenitori di mosti e vini, unitamente al succedersi di macchinari ed attrezzature per opifici vinari, testimoniano l’evoluzione della tecnologia nei campi della vinificazione e dell’enologia. La ricca galleria di reperti e manufatti, collocabili, nella datazione, tra la seconda metà dell’ ‘800 e i primi del ‘900 (ma il Museo ospita anche un imponente torchio su base in pietra del XVIII secolo), è accompagnata, inoltre, dall’esposizione di diversi documenti originali coevi, riproducenti scritti e immagini relativi al mondo dell’agricoltura e del vino. Tra questi, un editto di Ferdinando I di Borbone del 1823. Al Museo della civiltà del vino Primitivo, meta per enoturisti, scolaresche, e studiosi di demoantropologia, si è accolti con cordiale professionalità e si completa la visita dell’azienda degustando il vino Primitivo doc di produzione. Le ampie sale del Museo diventano un poliedrico contenitore di eventi ospitando meeting, convegni, concerti, rappresentazioni teatrali. Info: www.museodelprimitivo.it Fabrizio Del Bimbo
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