Il settore agrituristico è un'eccellenza nella Toscana. Con il segno più davanti a molte cifre dimostra di godere di buona
salute, nonostante i venti di crisi e una burocrazia asfissiante che costa soldi
e tempo.
Se ne è
parlato al convegno Agriturismo, eccellenza toscana:
passato, presente e futuro, ospitato presso la Fattoria di Maiano a Fiesole
(Firenze). A cura di Agriturist Toscana che questanno celebra i 50 anni di
vita.
Un incontro in
cui sono state approfondite alcune fondamentali tematiche che riguardano il
turismo in campagna che si pone ormai come uno dei settori trainanti
delleconomia toscana e italiana. Un momento di riflessione per fare il punto
della situazione, ma anche per individuare idee, progetti e spunti per lo
sviluppo del settore agrituristico, tra dati, cose fatte, cose da fare,
aspettative, problematiche e uno sguardo al futuro, compresa lExpo 2015 che è
ormai prossima.
Dal 2010
al 2013 cè stato un incremento delle aziende agrituristiche del 9,6 %, mentre i
posti letto sono aumentati del 17,1 %. Gli arrivi del 15 % e i pernottamenti del
12. Oltre 665.000 (solo nel 2013) sono stati gli arrivi negli agriturismi. La
Toscana, subito dopo il Trentino, rappresenta il 24 % della fetta italiana
riferita allattività agrituristica. Sono solo alcuni dei dati snocciolati
durante lincontro, tra laltro assai gremito, che ha visto presenze deccezione al tavolo dei
relatori, coordinato dal giornalista Maurizio Bologni.
Lapertura dei lavori è spettata a
Laura Cresti, Presidente Agriturist Toscana. «È un momento difficile spiega -
per il paese e la gente taglia le vacanze, ma lagriturismo resta sempre un buon
motivo per prendersi una pausa dal lavoro. La nostra è una filosofia di vacanza,
dove le persone vogliono il contatto con la gente della fattoria, con i luoghi e
con i cibi. Ho incontrato Agriturist nel 92 e con lassociazione ho imparato a
fare agriturismo. Adesso abbiamo un nuovo sito internet regionale dove ci sono
tutte le strutture in cui si possono vivere certe emozioni. Ci tengo a
sottolinearlo, la parola agriturismo nasce da Agriturist e cerchiamo sempre di
essere ascoltati dalle istituzioni».
Presente, infatti, Gianni Salvadori,
Assessore all'Agricoltura della Regione Toscana che ha parlato di Passato,
presente e futuro della normativa agrituristica nella Regione Toscana,
descrivendo cosa listituzione fa per mantenere e rassicurare allagriturismo
toscano lattuale eccellenza.
«Lagriturismo
toscano ha sottolineato - ha recuperato una propria autorevolezza ad essere
presente nello sviluppo del tessuto toscano, sotto laspetto economico, sociale
e civile». Nel suo ampio ed esauriente intervento, lAssessore Salvadori ha
toccato più temi. Non ultimo quello del PIT (Piano di Indirizzo
Territoriale) affermando che «non si può dire agli agricoltori cosa si deve
coltivare nella propria terra». La Regione, ha spiegato Salvadori, dopo aver
incontrato le associazioni di categoria, ha regolarizzato e messo in evidenza
lattività didattica che si fa nelle fattorie, nel pieno rispetto delle leggi e
di chi lo fa e non è agricoltore. Ha toccato la questione piscine, per la quale
si augura uno sbocco positivo, chiedendo al mondo agricolo di sostenere le
iniziative legislative in favore della risoluzione delle questioni. Non ha
tralasciato il nodo ristorazione sostenendo: «la legge è chiara, ma la realtà
no. Con buon senso si deve affrontare la questione, altrimenti non se ne esce».
La conclusione dei lavori è toccata
al padrone di casa, ovvero al Conte Francesco Miari Fulcis, Presidente
Confagricoltura Toscana che non ha mancato di mettere il dito nella piaga.
«Basta con adempimenti e burocrazia ha sottolineato. Non si hanno più soldi e
tempo per la promozione delle nostre aziende». In riferimento al Pit sostiene
che non è disponibile a fare il giardiniere del proprio territorio che tutti i
giorni vediamo in giro per il mondo. Ha posto la questione con una domanda: «Se
quando Ricasoli ha cambiato lassetto delle vigne in Toscana, o quando sono
partiti gli agriturismi, ci fossero stati i regolamenti e le leggi di adesso
(vedi Pit) si sarebbe arrivati a quello che si ha oggi?». «Agriturist ha
aggiunto è una pietra miliare nellattività agricola. I prodotti non servono
per sfamare, ma per ricordare certi luoghi o rallegrare la vita e la
polifunzionalità delle fattorie passa proprio dallattività agrituristica».
Ill convegno si è concluso con la
consegna di una targa al merito a Roberto Guicciardini Corsi Salviati, uno dei
padri fondatori di Agriturist.
«Attualmente Agriturist associa circa 2.000 aziende
agricole a livello nazionale (400 in Toscana) che svolgono attività
agrituristica - aggiunge Fabiola Materozzi, responsabile coordinamento
regionale, assistendole sotto il profilo normativo, organizzativo e
promozionale. Un sistema informativo "on-line" fornisce notizie ed aggiornamenti
sui principali aspetti della gestione agrituristica. Insieme a Confagricoltura,
di cui è partner privilegiato. Mentre la crisi continua gli operatori
agrituristici Agriturist Toscana continuano ad investire per mantenere le
l'attività in essere e molto anche con nuovi strumenti di promozione e
comunicazione in vista di Expo 2015».
Nessun commento:
Posta un commento