A Greve
in Chianti nei giorni, 14-16 agosto 2015 si sono incontrati gli
accademici delle migliori realtà universitarie americane ed europee
presso il Castello di Verrazzano per il primo
board internazionale istituito dall’omonima
Fondazione.
Il
Comitato Scientifico si identifica come il centro di ricerche per la
politica agroalimentare, il paesaggio e l’ambiente per tramandare
l’avventura del navigatore Giovanni Da Verrazzano a chi ancora non
la conosce e per mantenere viva la memoria della sua figura, non solo
come abile navigatore ma anche come uomo di lettere e di cultura.
Giovanni
da Verrazzano fu il primo a scoprire la Baia di New York (17 aprile
1524) e la Costa Atlantica degli Stati Uniti e il Paese, in suo
onore, decide di intitolargli il Verrazzano
Narrows Bridge, il ponte più lungo del mondo
che - oltre ad essere l’emblema del collegamento tra l’Italia e
l’America - è di fatto il simbolo della Fondazione di Verrazzano.
In cambio, quest’ultima si impegna a creare le condizioni affinché
questo ponte che lega culture ed ambiti diversi sia sempre più
trafficato e che riesca ad esprimere il suo valore storico e
culturale a chi è di passaggio.
Ed
è anche di questo che tratteranno i membri del Comitato Scientifico,
riflettendo in primo luogo sul collegamento di idee ed esperienze fra
docenti americani ed europei, per dimostrare che la distanza
geografica non ostacola la vicinanza “intellettuale” delle realtà
a cui questi illustri personaggi appartengono. Il Ponte di Verrazzano
diventa il ponte culturale tra il Vecchio e il Nuovo Mondo.
Il board, voluto
da Luigi Giovanni Cappellini –
Presidente della Fondazione -
è composto da: Davide
Gaeta, docente di Agribusiness
e di Economia e Politica delle Aziende Vinicole presso la Facoltà di
Economia dell’Università di Verona. Ha inoltre gestito diverse
istituzioni pubbliche e private, organizzazioni politiche e lobby
europee nel settore vinicolo. Julian Alston,
Distinguished Professor
all’University of California Davis,
direttore del Robert Mondavi Institute,
del Centre for Wine Economics
e direttore associato (scienza e tecnologia) dell’UC
Agricultural Issues Centre. Gli ambiti di
ricerca di cui si occupa sono Economics of
Agriculture, Agricultural
Policy e Food Policy.
Kym Anderson, George
Gollin Professor di Economics,
direttore esecutivo del Wine Economics
Research Centre e del Centre
for International Economic Studies
all’Università di Adelaide. Alan
Olmstead,
Distinguished
Research Professor
del Department of
Economics
dell’University of
California Davis e
membro del board
di direttori del National
Bureau of Economic Research. La
ricerca del professor Olmstead si è concentrata sugli effetti dei
cambiamenti tecnologici ed istituzionali sulla crescita produttiva.
Gordon Rausser,
Robert Gordon Sproul e Distinguished
Professor del
Department of
Agricultural and Resource Economics
all’University of
California –
Berkeley. Egli è un economista
internazionale che ha servito il Council of
Economic Advisors sotto la presidenza di
Ronald Reagan, nonché economista capo dell’Agency
for International Development. Daniel
Sumner è il Frank H.
Buck, Jr., e docente nel Department
of Agricultural and Resource Economics
all’University of California Davis
e direttore dell’Agricultural Issues Centre
dell’università. Johan
Swinnen, docente
di Development
Economics e
direttore del LICOS
Center for Institutions and Economic Performance at the University of
Leuven in Belgio,
presidente dell’International
Association of Agricultural Economists (IAAE)
e Senior Researcher
al
Centre for European Policy Studies CEPS a
Bruxelles.
La
sede dell’evento non poteva che essere il Castello di Verrazzano,
nel cuore del Chianti Classico, oggi proprietà della famiglia
Cappellini che fornirà agli illustri Accademici un’accoglienza di
tutto rispetto. A partire dalla cena di benvenuto nell’incantevole
terrazza del Castello a base di prodotti tipici e allietata da musica
classica, per poi passare alla cerimonia d’inaugurazione e alla
cena ufficiale di presentazione del board
al cospetto delle autorità cittadine e della Famiglia.
Il
Castello con la sua suggestiva posizione tra Firenze e Siena diventa
la splendida cornice di un evento internazionale dove il dialogo fra
agronomi, economisti e specialisti sembra ricreare l’atmosfera di
tanti secoli fa, quella che aveva stimolato Giovanni da Verrazzano ad
intraprendere il viaggio che ha “sconvolto” la geografia e la
cultura.
Il
board ed il ponte
altro non sono che il concretizzarsi di un legame culturale e storico
stretto fra americani ed italiani, tramandato da generazioni. Il
ritrovo di persone di spicco in ambiti diversi, infatti, stimolerà e
spingerà la curiosità dei membri del comitato a scoprire nuovi
aspetti della scienza, a viaggiare e a condividere i propri studi, le
proprie scoperte ed, indirettamente, la propria cultura. America e
Italia non sono mai state tanto vicine e si prevede che il rapporto
si intensifichi e si rafforzi negli anni a venire. La possibilità di
avere a Verrazzano il gotha
degli economisti che si mettono a disposizione della Fondazione è e
deve essere inteso non solo come patrimonio della Toscana ma di tutto
il Paese.
Del Bimbo Fabrizio
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