sabato 29 marzo 2014

Elba: Aleatico, il vino di Napoleone

Nel Bicentenario dell'esilio di Napoleone la IV edizione di Elba Aleatico Si racconta che Napoleone, in attesa al largo nella rada di Portoferraio, prima di sbarcare studiasse con attenzione il nuovo piccolo regno che l’avrebbe accolto: l’isola d’Elba. Il 4 maggio 1814 il cannocchiale si soffermò su di una grande vigna cinta da mura. Era “La Chiusa” gestita dalla stirpe dei Foresi fin dal Seicento. Secondo la tradizione, il generale fece ammarare una scialuppa e raggiunse il luogo dove assaggiò un vino dolce rosso rubino che subito gli tirò su il morale. Aveva scoperto l’Aleatico che diventò il suo vino preferito. Quest’anno l’isola d’Elba festeggia il Bicentenario dell'esilio di Napoleone Bonaparte e l’anno napoleonico prenderà ufficialmente il via con un prologo, il 12 aprile, con un convegno storico sul trattato di Fontainebleau, cioè l’atto che consegnò l’Imperatore all’isola. Il 13 Aprile a Portoferraio si terrà la rassegna Elba Aleatico dedicata proprio al “vino dell’Imperatore”. In questa giornata alcuni ristoranti dell’isola che fanno parte della rete di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove i ristoranti e le botteghe che utilizzano i prodotti del territorio, incoronano l’Aleatico come protagonista dei loro menù. Negli ultimi anni, infatti, Vetrina Toscana punta sempre di più alla valorizzazione coordinata della cultura, della promozione turistica e di quella commerciale considerandola una caratteristica vincente delle attività di marketing territoriale. La rassegna Elba Aleatico giunta alla quarta edizione si svolgerà il 13 Aprile nel chiostro del Centro Culturale De Laugier a Portoferraio. L’evento è organizzato dall’AIS delegazione Isola d’Elba e dal Consorzio di Tutela dei Vini Elba DOC con il patrocinio della Provincia di Livorno e del Comune i Portoferraio. In quest’occasione sarà possibile degustare l’Aleatico Passito delle sedici aziende che aderiscono al consorzio, sia in purezza che in abbinamento ai dolci tipici dei pasticceri dell’isola, e al cioccolato. Saranno presentati i vini del Consorzio Elba DOC e dell’Olio Extravergine d’oliva del Consorzio Olivicoltori elbani e si potrà degustare anche della birra all’aleatico oltre ai prodotti tipici della produzione elbana come la palamita sott’olio, la sburrita, il baccalà, il miele, le confetture, le erbe aromatiche www.aleaticoelba.it Fabrizio Del Bimbo

venerdì 28 marzo 2014

Il Museo della Vite e del Vino al castello di Aigle

Un'idea per le vacanze pasquali o comunque di primavera: il cantone di Vaud, quello del lago di Ginevra, in Svizzera, con tante bellezze artistiche, storiche e naturalistiche da visitare. Una piacevole occasione è rappresentata dal Castello di Aigle, che sorge in mezzo ai vigneti di Chablais. La fortezza, fatta erigere nel XIII secolo dai Savoia, venne trasformata più tardi dai bernesi. Il Museo vodese della Vite e del Vino, nella prestigiosa cornice del castello d'Aigle, presenta e illustra circa 2000 anni di storia della vite e del vino, le tradizioni culturali del vino e i mestieri ad esso correlati. Il Museo del vino, nelle sue 17 sale, sottolinea la dimensione culturale della viticoltura e del vino nel Canton Vaud, in Svizzera e nei paesi vicini. Utensili, presse, botti, misure, bottiglie, tappi in sughero, cavatappi, bicchieri, caraffe accompagnano il visitatore dall’uva alla tavola. La visita del museo, che racconta ben 200 anni di storia, è al contempo una visita al castello in questa splendida regione vitivinicola. Orari d'apertura del museo: Aprile, maggio, giugno: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00 - chiuso il lunedì Luglio e agosto: aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 Settembre e ottobre: dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00 - chiuso il lunedì Sabato 3 e domenica 4 maggio prossimi è i programma dalle ore 10 alle 18 Art & Création au Chateau d'Aigl: una quarantina di artisti e artigiani esporranno le lore creazioni nelle più belle sale del castello. Info: www.chateauaigle.ch www.lake-geneva-region.ch Fabrizio Del Bimbo

giovedì 20 marzo 2014

Borgoluce porta al Vinitaly 2014 l'essenza del Prosecco

Al Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona, Borgoluce presenta Rive di Collalto Brut: "Extra Brut" che mostra il gusto naturale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.

Dalle colline di Collalto, a Susegana, Borgoluce presenta al Vinitaly il Rive di Collalto Brut D.O.C.G, una novità che porta alle origini del Prosecco, un Brut Nature in cui si riconoscono, integre, le caratteristiche organolettiche proprie della Glera. Con una gradazione zuccherina di 3 g/l, mostra nella sua naturalezza tutta l'essenza del Prosecco e l'eccellenza del territorio. E' un vino le cui bollicine accompagnano armoniosamente tutto il pasto, la freschezza e la sapidità che lo contraddistinguono esaltano il gusto di ogni pietanza. La contenuta produzione di uve selezionate proviene dalle Rive di Collalto, declivi protetti dalle Prealpi trevigiane, la cui esposizione a sud/sud-est, garantisce profumi floreali intensi. I suoli, prevalentemente calcarei con componenti argillose, conferiscono mineralità, sapidità e struttura agli spumanti. Il 2013 è stato, dal punto di vista climatico, un'annata altalenante: la lunga e fredda primavera, con abbondanti piogge, ha stimolato la crescita vegetativa, l'ingente apporto di acqua è stato controbilanciato da un luglio caldo, in cui i frutti hanno raggiunto una piena maturazione. La contenuta produzione di uva per ceppo ha consentito il raggiungimento di un eccellente tenore grado zuccherino. Gli sbalzi termici di fine agosto e inizio di settembre hanno infine garantito un'ottima acidità ed uno sviluppo aromatico eccellente. Uve sane, con acidità, grado zuccherino e profilo aromatico superiori alla media, hanno permesso di ottenere basi spumante ricche e longeve. I profumi sono delicati e floreali; al palato i vini presentano struttura, sapidità, mineralità e lunghezza. I vini Borgoluce sono aromatici e profumati ma a renderli davvero speciali è la viticoltura praticata nel rispetto dell'ambiente e della comunità, all'insegna della sostenibilità, fil rouge che accomuna tutte le attività aziendali. L'azienda agricola di Susegana adotta infatti il Protocollo viticolo della D.O.C.G. Conegliano Valdobbiadene e pratica la lotta integrata avanzata, per ridurre l'impatto della viticoltura sulla salute ambientale e sociale. Il diserbo è attuato senza prodotti chimici e, a questo scopo, viene utilizzato un tagliaerba Braun Alpha Sensor, dotato di due appendici laterali, dette spollonatori, che sfilano e strappano il cotico erboso. Per contribuire al diserbo naturale, l'allevamento ovino aziendale è messo al pascolo nei vigneti. Con l'uso di un nebulizzatore KWH DUO WING JET, Borgoluce mira inoltre ad un trattamento in vigneto che eviti l’effetto deriva: “grazie a questo innovativo macchinario potremo ridurre di oltre il 30% l’impiego di prodotto chimico, del 90% l’impiego di acqua e di oltre il 40 % l’impiego di carburante”, afferma Lodovico Giustiniani, amministratore dell'azienda agricola. Infine, dal 2013 ha cominciato la conversione al biologico di 3,5 ettari di vigneto. Le risorse naturali vengono utilizzate in modo responsabile per produrre energia a emissioni zero: i reflui zootecnici e i sottoprodotti delle lavorazioni agricole vengono utilizzati per la produzione di biogas, e i residui vengono reimmessi nei campi come concimi organici. L'azienda si prende cura dei milleduecento ettari di terra della tenuta preservandone la biodiversità: la diversificazione delle coltivazioni e l'alternanza delle stesse con aree boschive o di prato, consente la tutela e la valorizzazione delle varietà botaniche presenti e rende la produzione sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Nella tenuta Borgoluce il paesaggio è un'alternanza di vigneti, boschi, verdeggianti pascoli, campi di cereali e oliveti: qui le colline trevigiane si mostrano in tutto il loro rigoglioso splendore e danno origine a vini di grande qualità.

  Fabrizio Del Bimbo