giovedì 8 dicembre 2022

Successo per il primo expo del Consorzio Chianti Colli Fiorentini




Un ottimo risultato per la prima manifestazione tutta dedicata al Consorzio Chianti  Colli Fiorentini nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, con 800 partecipanti, 30 giornalisti accreditati dall’Italia e dall’estero e 18 aziende presenti. Il presidente Marco Ferretti ha espresso tutta la sua soddisfazione e pensa già alla seconda edizione.


L’evento è stato pensato e organizzato per far  conoscere le specificità del Chianti Colli Fiorentini e delle suggestive zone in cui si produce.. Una giornata intera dedicata al vino di Firenze per approfondirne la conoscenza, con degustazioni e occasioni di incontro e scambio con i singoli produttori, oltre a momenti specifici dedicati alla stampa e agli operatori di settore.

Un evento in cui sono stati coinvolti i vari attori del mercato del vino, con segmenti dedicati a ciascuna categoria.

L’iniziativa è nata dall’idea e dall’intuizione dei membri del Consorzio Chianti Colli Fiorentini che, in questo modo, hanno avuto la possibilità di poter far conoscere a giornalisti, esperti del settore e semplici appassionati, le qualità e le peculiarità dei vini prodotti e di tutte le attività che quotidianamente queste aziende portano avanti.

La manifestazione ha avuto il patrocinio dei 16 Comuni che ospitano i produttori del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, a dimostrazione dell’alto valore della manifestazione in termini di visibilità e di valore. I Comuni sono: Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Certaldo, Fiesole, Figline ed Incisa Val d’Arno, Firenze, Impruneta, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano Val di Pesa, Scandicci.

I partner dell’iniziativa sono stati: Confesercenti Firenze, The Garden Harry’s Bar Firenze, Verallia, Amorim Cork Italia, Pulltex, Punto Etichette e Fisar Firenze.


  Ecco alcuni dei vini più apprezzati;

     

Valvirginio Collerosso Chianti Colli Fiorentini DOCG 2018


A base di uve Sangiovese e Merlot vendemmiate tardivamente con un affinamento in legno di almeno dodici mesi, al naso mostra aromi fruttati accompagnati da un sottile sentore di tostato che ne esalta la finezza e l'eleganza. Un rosso ampio, con note speziate, tannini morbidi e un finale persistente. Un vino con un ottimo potenziale di invecchiamento.


Chianti Riserva Ugo Bing è un grande vino a base Sangiovese, Merlot e Syrah. L' annata  2016 è calda e avvolgente, con tannini morbidi e finale persistente. Il profumo è fruttato, con note di sambuco, prugna e ciliegia nera. 


Fattoria Torre a Cona


Badia a Corte Chianti Colli Fiorentini DOCG Riserva

Solo da uve Sangiovese provenienti dal  vigneto di Badia a Corte  affina in botte di rovere per 24 mesi. È un vino elegante, di colore rosso rubino scuro, con note di sottobosco e un sapore pieno e fruttato con morbidi tannini e freschezza finale.


Fabrizio Del Bimbo 


lunedì 5 dicembre 2022

Donnas. I vini della Valle d'Aosta tra signorie alpine e dominio sabaudo





Un vino che profuma di fiori e di erbe di montagna, già conosciuto nel medioevo, quando in Valle d'Aosta le signorie alpine affrontavano le sfide sulle franchigie con le comunità di viticoltori e agricoltori. I castelli e l'egemonia politica in Valle d'Aosta da parte delle famiglie come i Savoia e gli Challant fanno da scenario alla diffusione di vitigni come il Donnas e il Nebbiolo (localmente chiamato Picotendro). Nel medioevo, intorno alla coltivazione di queste uve, si cominciarono a creare delle fratture con i viticoltori relative alle franchigie per il commercio dei vini. Il dominio Sabaudo "risolse" in qualche modo la diatriba.

 Il libro appena pubblicato ne ripercorre le tappe storiche soffermandosi sulla conoscenza dei vini locali, proponendo anche un percorso sui luoghi da visitare nell'area del Donnas doc, e focalizzando l'attenzione sulla conoscenza delle erbe di montagna che si ritrovano nel bouquet tipico di questi vini.

L'autrice Elena Erlicher, laureata in filosofia e giornalista, dopo varie collaborazioni con altre testate, oggi coordina la squadra di redazione di Civiltà del bere. E certificata Level 3 del Wine & Spirit Education Trust. 

La prefazione è a cura di Marco Reinotti.



Nicoletta Curradi