domenica 23 febbraio 2020

A, Vicenza il VII Hills Italian Dry Gin




Il VII HILLS TOUR approda a
VICENZA

LUNEDI' 24 FEBBRAIO 2020
ore 15:00 e ore 18:00

Il barman e global ambassador Federico Leone protagonista a Vicenza di una masterclass accompagnato da due barman d'eccezione, Carmine Angelone e Riccardo Russo e in serata come special guest dietro il bancone del locale Enjoy! Artigiani del Bere, nel nome dell'eccellenza italiana del bere, per presentare il VII Hills Italian Dry Gin


Vicenza al centro del buon bere di qualità, lunedì 24 febbraio, grazie al barman e giramondo romano Federico Leone, global brand ambassador del VII Hills Italian Dry Gin. Un viaggio per parlare del Bel Paese, delle nostre tradizioni, abitudini e passioni, che nel 2014 si trasformano in un coraggioso progetto: riportare nella nostra cultura il Gin, con un sapore tutto italiano.
Alle ore 15:00 Leone terrà una masterclass a ingresso gratuito - fino a esaurimento posti – alla corte di Giacomo Diamante, presso il cocktail bar ENJOY! Artigiani del Bere, in via Carlo Cattaneo, 19 (per informazioni: 3462600559), per il racconto, nella forma del case-history, dell'eccellenza del gin italiano VII Hills, distribuito da Pallini e ispirato fin dal nome dalla città di Roma e dai suoi Sette Colli. Federico Leone, che si divide tra Roma, Rio De Janeiro e Formentera, dopo diciotto anni passati dietro il bancone del bar, presenterà due ospiti d'eccezione, due barman che hanno dettato le nuove regole del bere di qualità a Napoli, diventando punti di riferimento assoluti delle serate nel capoluogo campano. Con Carmine Angelone de La Fesseria e con Riccardo Russo del DopoTeatro – Intrattenimento e Miscele, si racconterà l'Italia in un bicchiere, il rapporto dei due bar con il VII Hills Gin, il suo utilizzo nelle proprie drink list e il sempre crescente successo di questo gin dai sapori romani nella miscelazione. Si tratteranno, nello specifico, le composizioni del gin in questione, le botaniche utilizzate, la storia del gin italiano e le tradizioni del made in Italy. Si farà il punto sull'etica, estetica e modalità della convivialità moderna, del momento dell'aperitivo, delle eccellenze italiane. Un evento che fa parte del VII Hills Tour, che dal gennaio scorso ha già toccato città come Pescara e Genova e che prossimamente vedrà protagoniste, tra le altre, Milano (26 febbraio al The Botanical Club), Bologna (in marzo al Bamboo) e Roma (6 marzo alla Latteria Garbatella).
Quindi, a partire dalle ore 18:00, sempre presso ENJOY!, una grande serata dedicata alla miscelazione e al bere made in Italy, con i drink dei tre barman ospiti che in veste di special guest proporranno cocktail a base VII Hills Gin, dai classici alle rivisitazioni, alle invenzioni stesse del bartender romano e dei due partenopei. Al costo di 8 euro a drink, ecco i sette cocktail che saranno proposti durante la serata: Salad Fizz (VII Hills Italian Dry Gin, Salt Celery Cordial, succo di limone, Sirene Bitter Mediterraneo e soda), Janara (VII Hills Italian Dry Gin, succo di limone, sciroppo di zucchero, Liquore Strega, basilico e Peychaud bitter), Faccia Gialla (VII Hills Italian Dry Gin, succo di limone, miele e Chartreuse giallo), Malèna (VII Hills Italian Dry Gin, mandorla, lime, cetriolo e angostura), Italian Negroni (VII Hills Italian Dry Gin, Italian Bitter, Vermouth rosso italiano, bitter d'arancia), Caffè Corretto (VII Hills Italian Dry Gin, caffè espresso, liquore al caffè, zucchero e Mistrà Pallini) e VII Tonic (VII Hills Italian Dry Gin, Schweppes Tonic e Celery Bitter).

Nicoletta Curradi 

domenica 16 febbraio 2020

Anteprime toscane, in 4mila a Chianti Lovers 2020

122 aziende e quasi 500 etichette, 206 in anteprima del Consorzio Vino Chianti 




Anteprime toscane, in 4mila al "Chianti Lovers"Il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi “Premia la scelta di aprire al grande pubblico"
Firenze, 16 febbraio 2020 - “Chianti Lovers” l'anteprima del Consorzio Vino Chianti, in programma oggi alla Fortezza da Basso di Firenze e realizzata in collaborazione del Consorzio Tutela Morellino, ha confermato il grande successo dell'ultimo anno registrando oltre 4mila presenze.
In vetrina 122 aziende, 488 etichette in degustazione e 206 in anteprima. Protagonisti di questa 6a edizione, realizzata con il cofinanziamento FEASR-PSR 2014-2020 della Regione Toscana. Nella giornata sono state degustate le nuove annate Chianti DOCG 2019 e Riserva 2017 e Morellino di Scansano DOCG Annata 2019 e Riserva 2017. “Ancora una volta la scelta di voler aprire al grande pubblico ha premiato”, ha spiegato Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. Questa è infatti “un'occasione concreta per mettere in contatto le nostre aziende con le persone, che hanno così la possibilità di conoscere e apprezzare cosa c'è dietro ogni etichetta”.
Il 2019 si è rivelato un anno importante anche sul fronte della qualità: “La vendemmia è in linea con le aspettative, abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 10% delle quantità che ci eravamo dati per mantenere i magazzini in linea con l'andamento commerciale. La qualità è ottima. Il merito di tutto ciò è delle aziende che negli anni scorsi hanno fatto importanti investimenti e oggi oltre il 75% dei vigneti è stato rinnovato”.
All'indomani della notizia della scelta del governo americano di escludere l'Italia dai dazi, il Consorzio continua a guardare con grande attenzione all'export. Da qui l'appello alla Regione e al Governo “Abbiamo tirato un sospiro di sollievo che ci permette di guardare con più serenità ai prossimi mesi. E' certo che, anche alla luce di ciò che sta accadendo in Cina, serve maggiore flessibilità nella gestione dei fondi messi a disposizione per la promozione del vino in modo da rispondere tempestivamente a scenari - e questi mesi ne sono una conferma- che possono cambiare all'improvviso. Non possiamo permetterci di restare indietro: poter riadeguare i nostri investimenti in tempi rapidi può significare davvero molto per l'export e bilanci”, conclude Busi.


Migliorata la qualità dei vini in degustazione. In particolare molto apprezzati i vini Chianti DOCG 2019 delle aziende Buccia nera, Fattoria Il Muro, Dianella, Guidi 1929 e Poggio Bonelli. 


Nicoletta Curradi 

venerdì 7 febbraio 2020

La 10/a edizione di BuyWine


Su un totale di 59mila ettari vitati in Toscana 16.720 sono bio e biodinamici
Oltre il 60% delle 260 aziende partecipanti considera il cambiamento climatico un fattore decisivo,
seguito dai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, sempre più attenti a marchi green 


Il vigneto toscano è sempre più verde: su un totale di 59mila ettari vitati in Toscana 16.720 sono coltivazioni bio e biodinamiche. Il dato emerge dalla decima edizione di BuyWine, la più grande vetrina internazionale del vino made in Tuscany, in corso alla Fortezza da Basso oggi e domani, 7-8 febbraio 2020 e organizzata dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze con il supporto di PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana.  Oltre 4mila gli appuntamenti b2b organizzati tra 260 aziende vitivinicole e circa 220 buyers da tutto il mondo, compresi paesi emergenti nel mercato del vino quali Angola, Romania, Malesia, Repubblica Dominicana.


Il posizionamento del vino toscano sui mercati globali passa sempre più attraverso la sfida della sostenibilità, in grado di contrastare le incertezze derivanti da dazi e imposizioni tariffarie di uno degli importatori storicamente più importanti, gli Stati Uniti. Novantasei le aziende organiche e biodinamiche presenti in Fortezza da Basso nei due giorni di BuyWine. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Pisa sui partecipanti alla manifestazione, il 62% delle aziende vitivinicole considera le condizioni climatiche avverse come un fattore significativo per le decisioni produttive, seguito dai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori (57,7%), sempre più attenti a marchi green e produzioni sostenibili. L’innovazione e le nuove tecnologie vengono considerate alleate delle aziende in tal senso.

Nel settore vinicolo da tempo l’attenzione è riposta nel bilanciare la sostenibilità ambientale con la redditività economica e l'equità sociale: non mancano tra le aziende partecipanti a BuyWine quelle certificate anche dal punto di vista della sostenibilità sociale oltre che ambientale.

Tra i driver esterni che possono influenzare la decisione di adottare pratiche più sostenibili il cambiamento climatico, le pressioni normative e gli incentivi come i pagamenti agro-ambientali e le misure di supporto agli investimenti e quindi un miglior accesso al credito. In linea generale la sostenibilità viene percepita come un vantaggio strategico in grado di assicurare maggiori possibilità di penetrazione sul mercato e una migliore reputazione. Un altro fattore vitale sono i cambiamenti nel comportamento dei consumatori, in grado di motivare gli agricoltori a migliorare le loro pratiche agricole per massimizzare i profitti e rimanere competitivi nel settore vitivinicolo. 

Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 6 febbraio 2020

Chianti Classico Collection 2020 il 17 e 18 febbraio



Il 17 e 18  febbraio torna alla Stazione Leopolda di Firenze la “Collection” del Chianti Classico
per presentare a stampa e addetti ai lavori le ultime annate del Gallo Nero nelle tre tipologie
Annata, Riserva e Gran Selezione.
Partecipazione record delle aziende del Gallo Nero.
Per la seconda volta, la “Collection” apre le porte al pubblico finale
nel pomeriggio di martedì 18 febbraio.
Parte con una sfilata di “due” la nuova edizione della Chianti Classico Collection. Siamo nel secondo mese del 2020, due le giornate di apertura e per la seconda volta l’evento apre anche al consumatore finale. Vi partecipano 200 aziende del Gallo Nero e, nell’occasione, si festeggiano i 20 anni della DOP dell’olio Chianti Classico. Per la seconda volta, Giovanni Manetti farà gli onori di casa e darà il benvenuto agli ospiti in qualità di Presidente del Consorzio. Due gli ambasciatori ad honorem del Chianti Classico che verranno nominati nell’ambito dell’evento, due i seminari dedicati agli altri prodotti di eccellenza del territorio chiantigiano, l’olio DOP e il Vin Santo DOC.
Il gioco con il numero 2 si ferma qui e lasciamo agli esperti di numerologia attribuirgli eventuali significati reconditi, ma in realtà la Chianti Classico Collection ha ben altri numeri da mostrare, numeri molto importanti: con l’edizione di quest’anno siamo infatti arrivati alla ventisettesima puntata della presentazione in anteprima dei vini del Gallo Nero, con 740 etichette in degustazione. Un totale di circa 10.000 bottiglie che saranno aperte e servite direttamente dai produttori e da una squadra di 50 sommelier a oltre 300 giornalisti provenienti da 30 diversi paesi del mondo e alcune migliaia di operatori del settore, italiani e stranieri. 56 le anteprime da botte, in degustazione, dell’annata 2019 e 127 le etichette della tipologia premium, il Chianti Classico Gran Selezione.
Ma unico e solo, troneggerà su tutto ancora lui: Il Gallo Nero, marchio e simbolo della denominazione, che per la Collection 2020 si presenta in una veste inusuale, colorandosi di varie tinte. Il claim dell’evento, giocando con un ossimoro, recita “Tutti i colori del Gallo Nero”: a rappresentare non solo i colori del vino, il rosso rubino, il viola dell’uva, il verde delle vigne, ma anche le tonalità dei marroni dei suoli e le sfumature azzurre dei cieli del Chianti. I vari colori intendono anche simboleggiare la varietà del mondo del Gallo Nero, come le diverse annate e le varie tipologie della denominazione ma anche i diversi caratteri dei viticoltori che ogni anno danno un’impronta unica e personale ai loro vini. Insomma, alla Chianti Classico Collection 2020 ci sarà da vederne di tutti i colori….
“Partecipo alla Collection dalla sua prima edizione ma ogni anno è un’emozione nuova” afferma Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico. “Sarà un onore per me accogliere i tanti amici della stampa nazionale e internazionale e del trade che passeranno a trovarci dalla Leopolda. In questi giorni avremo modo di presentare a un pubblico estremamente qualificato il risultato del nostro lavoro. Lo facciamo sempre con grande entusiasmo, e con sempre più coesione, visto il numero sempre più grande si aziende che partecipano all’evento. Siamo consapevoli infatti che la strada della qualità e del rispetto del territorio che ci è stato affidato, sia l’unica possibile, non solo per ottenere grandi vini e i risultati straordinari che pubblico e critica ci attribuiscono ormai da molti anni, ma anche per trarre la massima soddisfazione da quello che facciamo ogni giorno. Quindi è con grande piacere che darò il benvenuto a tutti gli ospiti della Chianti Classico Collection, un evento che cresce ogni anno, non solo in termini di rappresentanza delle aziende partecipanti, ma anche nei numeri e nella professionalità dei suoi ospiti”.
Il programma e l’apertura al pubblico: lunedì 17 febbraio e martedì 18 febbraio saranno dedicati alla stampa e agli addetti ai lavori, con un’apertura eccezionale il martedì pomeriggio: per il secondo anno consecutivo, il consumatore finale potrà accedere il 18 febbraio dalle 14 alle 18.30 comprando un biglietto al costo di 40€ (20€ la quota per i sommelier delle principali associazioni nazionali). Per il pubblico fedele al Gallo Nero quest’anno c’è una novità: una volta all’interno della Leopolda sarà possibile partecipare a delle mini-degustazioni guidate da esperti e giornalisti di settore, come il primo sommelier d’Italia, Valentino Tesi, il noto critico eno-gastronomico Leonardo Romanelli e il comunicatore Filippo Bartolotta (maggiori info su www.chianticlassico.com).
I seminari: come di consueto, la Collection prevede anche alcuni momenti di approfondimento per gli operatori del settore, come i due seminari sulle eccellenze del territorio: la DOP dell’Olio Chianti Classico, da una parte (lunedì 17 febbraio, ore 12 a cura di Fiammetta Nizzi Grifi), e la DOC Vin Santo del Chianti Classico dall’altra (martedì 18 febbraio, ore 13.30, seminario guidato da Filippo Bartolotta).
Olio DOP Chianti Classico: in occasione del suo ventesimo anniversario ll’Olio DOP Chianti Classico verrà data una visibilità particolare con l’allestimento di due banchi di assaggio delle aziende produttrici di DOP Chianti Classico, uno nell’area di degustazione del vino e l’altro nell’area dedicata al food.
Partner della manifestazione sono anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia e dell’industria a questa legata, come alcuni dei migliori prodotti DOP italiani che, sotto il cappello istituzionale di AICIG (l’Associazione Italiana Consorzi  Indicazioni Geografiche), si presentano al pubblico della Collection attraverso incontri e degustazioni a cura di: Consorzio Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP, Consorzio del Prosciutto Toscano DOP, Consorzio di Tutela Oliva da Mensa La Bella della Daunia DOP, Consorzio per la Tutela del Formaggio Mozzarella di Bufala Campana DOP, Consorzio di Tutela Pecorino Toscano DOP, Consorzio di Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP, Consorzio di Tutela del Pomodoro Pachino IGP, Consorzio per la Tutela del formaggio Gorgonzola DOP.
Tra i collaboratori e sponsor della “Collection” ricordiamo RCR, Bagnoli & Baldesi, Club Amici del Toscana, Firenze Parcheggi, Fieramente, l’Acqua di Toscana® San Felice e Pulltex.

Fabrizio Del Bimbo



mercoledì 5 febbraio 2020

Ginepraio gin, il London Dry gin 100 % toscano




Nella splendida cornice del Four Seasons di Firenze, alla presenza del capo barman Edoardo Sandri e di Gabriele Rondani - PR & Marketing Director di “Rinaldi 1957” (società che distribuisce il prodotto in Italia) - è avvenuta la presentazione del nuovo “Opus”, anfora in cocciopesto per l’invecchiamento di cocktail e del Gin Ginepraio Amphora Navy Strenght nella nuova veste grafica.  
Nato da pochi giorni è anche il sito web https://ginepraiogin.com a disposizione degli appassionati del Gin 100% Toscano e 100% Biologico: Ginepraio classico è disponibile ora anche nei formati 20cl e 5cl. 
Enzo Brini e Fabio Mascaretti, ideatori della linea di prodotti Ginepraio hanno presentato queste novità, aiutati da Gregorio Soriente - bartender dell’American Bar dell’Hotel Savoy a Londra - che ha fatto degustare cocktail invecchiati in anfora: nel caso del “French Martini” è stato possibile anche avere una comparazione con una versione non invecchiata. Altro cocktail realizzato è stato il Negroni 1o1, oltre che assaggi lisci delle due versioni di Ginepraio. 

GINEPRAIO
Ginepraio è il London Dry Gin 100 % biologico che parla toscano. Frutto della collaborazione tra Levante Spirits e Distillerie Deta, a Barberino Val d’Elsa in provincia di Firenze, nasce grazie ad un alambicco discontinuo in rame, affettuosamente chiamato Lapo. Ginepraio rispecchia il suo territorio e garantisce la provenienza di ogni ingrediente: il nome è ispirato al vecchio detto “cacciarsi in un ginepraio” (riportato anche in etichetta con la definizione da vocabolario), modo informale per descrivere una situazione complicata da cui è difficile uscire, rimandando alla scommessa di Levante Spirits di scegliere ed utilizzare esclusivamente materie prime rigorosamente certificate toscane e biologiche.
Ginepraio è un gin toscano e la sua territorialità viene garantita esclusivamente con la tracciabilità, a differenza di altri gin in commercio. Infatti la vera rivoluzione di questo prodotto fortemente legato al concetto di terroir e 100% biologico, è il fatto di essere l’unico gin al mondo la cui tracciabilità di alcool e piante territoriali è totalmente certificata da organismi di controllo. 
Sette le botaniche usate, che racchiudono i sentori e i colori del paesaggio toscano, tutte rigorosamente certificate, toscane e biologiche. L’alcool di base, proviene da grano coltivato nella zona del Mugello; mentre le botaniche, fra cui ginepro, rosa canina ed elicriso, provengono dalla Maremma, dalla Val D’Orcia passando per il Chianti. 
Un prodotto per gli amanti del buon bere, attenti alla provenienza di ciò che degustano schietto e senza compromessi, proprio come i Toscani. 

Spirito Toscano
Per la sua realizzazione al Master Distiller si è affiancato Enzo Brini, co-fondatore di Levante Spirits, enologo toscano e proprietario di un’azienda vitivinicola a Montepulciano certificata bio dal 1990. Le infusioni variano dai 7 ai 10 giorni; dopodiché vengono unite e distillate tramite Lapo, l’alambicco discontinuo da 300 l, per poi essere lasciate riposare al buio per 2 mesi prima dell’imbottigliamento. Un gin, quindi, che per le sue peculiarità s’ispira al mondo del vino ed è pensato per gli appassionati del settore. 

Note e degustazione
Il distillato si presenta all’esame visivo limpido come ogni London Dry Gin che si rispetti; all’esame olfattivo emerge la nota artigianale per via di un forte stacco del ginepro selvatico sulle altre botaniche. In un secondo momento, si avvertiranno i sinuosi sentori di rosa canina. In bocca torna spiccato il ginepro; in seconda battuta, oltre alla rosa, si avvertirà la nota balsamica tipica dell’elicriso per un finale persistente dalle note lievemente agrumate.


Mixology
Ginepraio si adatta a ogni preparazione di drink a base gin. Esprime al meglio il suo carattere fortemente distintivo nel Martini Cocktail e nel Negroni (intramontabile classico con il quale si vuole omaggiare il suo inventore fiorentino, il Conte Negroni). Un gin che vuole diventare punto di riferimento per una clientela colta ed esigente, attenta al buon bere e alla territorialità dei prodotti. Perfetto da gustare secco per godere a pieno del suo sapore, con gli aromi floreali e le note agrumate; in miscelazione invece esalta il carattere del drink con cui si sposa, specialmente nel caso di Martini e Negroni. Non per nulla fu proprio del Conte Negroni l’idea di rinforzare il classico Americano con il gin, intuizione che avrebbe dato origine al più famoso aperitivo italiano. Ginepraio ne celebra l’inventore, forte del suo spirito toscano.


Il packaging
La bottiglia scelta per Ginepraio ricorda volutamente una flebo ospedaliera, poiché in passato il gin era usato nella cura delle malattie renali e gastrointestinali. La label riporta la definizione da vocabolario del termine ginepraio, nelle sue due accezioni.


Levante Spirits
Levante Spirits nasce dall’incontro di Fabio Mascaretti ed Enzo Brini a un Master universitario a Firenze. L’amore verso il buon bere e la voglia di fare imprenditoria, li porta a buttarsi in questo progetto. L’azienda s’ispira al vento di Levante, timone di molti marinai ed esploratori. Se allora conduceva a mondi esotici e favoriva scambi di merci, oggi la sua guida regala nuovi stimoli per la produzione di liquori e distillati. Levante Spirits segue il vento della scoperta. Rivisitando le ricette tradizionali di liquori e distillati, offre prodotti dal carattere audace e dal gusto inedito. La sua filosofia è che solo attingendo dalla nostra ricchezza storico-territoriale si possa fare davvero innovazione.


Ginepraio in Italia è venduto e distribuito da Rinaldi 1957 

Nicoletta Curradi 

lunedì 3 febbraio 2020

Il vino toscano protagonista a BuyWine e Anteprime toscane



Il 7 e l’8 febbraio in Fortezza da Basso torna BuyWine Toscana, mentre il 15 febbraio con PrimAnteprima si inaugura la settimana delle Anteprime di Toscana.


Novità 2020: la rassegna cinematografica Ciak and Wine a La Compagnia e il convegno su architettura e vino in S. Apollonia.
L’assessore Marco Remaschi premia la miglior sommelier FISAR e il miglior enologo 2019.
Consegnato un riconoscimento anche alle aziende toscane premiate al Concours Mondial de Bruxelles.

La, Toscana può vantare 59.000 ettari di vigneti, infiniti filari di viti che disegnano panorami famosi in tutto il mondo. Il 95,8% dei vini toscani sono DOP (DOCG e DOC), molto al di sopra della media nazionale ferma al 62%. Il totale del vino prodotto nel 2019 è stato di quasi 2,6 milioni di ettolitri, circa l’11% in più dell’anno precedente. Un risultato in netta controtendenza rispetto al -19% della media nazionale*.  La quantità va di pari passo alla qualità come dimostrano i numerosi premi internazionali assegnati ai nostri vini. Sono state ben 21 le bottiglie Made in Tuscany premiate al Concours Mondial de Bruxelles 2019. Di questo e molto altro si parlerà a BuyWine Toscana (7-8 febbraio) e alle Anteprime di Toscana 2020 (15- 22 febbraio), i due eventi promossi dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzati da PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana.

BuyWine Toscana in programma il 7 e l'8 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze, è la più importante vetrina B2B dei vini a denominazione della Toscana. La 10a edizione vedrà la presenza di 260 aziende vitivinicole selezionate tramite bando regionale e oltre 220 buyer provenienti da 50 Paesi. Oltre ai mercati consolidati quali Canada, USA, Paesi Scandinavi, Brasile, Singapore e Hong Kong, restano stabili le presenze di buyer da Giappone, Taiwan e Corea del Sud. Tra le new entry di quest’anno: Angola, Bulgaria, Repubblica Dominicana, Ecuador, Malesia, Portogallo, Romania e Uruguay. Aumentano del 5% le aziende con certificazione biologica o biodinamica: sono 108, il 41,6 % del totale. Per prepararsi al meglio all’evento i seller toscani hanno partecipato ad una serie di seminari che hanno fornito loro strumenti per un approccio mirato ai mercati esteri e alla comunicazione social del proprio prodotto. Inoltre, per creare maggiori opportunità di business, le agende degli appuntamenti tra buyer e seller vengono generate da un sistema di matchmaking dando priorità alle richieste di incontro ed incrociando i loro rispettivi profili.

Dopo BuyWine è la volta di “PrimAnteprima”, l'anteprima collettiva regionale in programma il 15 febbraio sempre alla Fortezza da Basso (padiglione Cavaniglia) che coincide con l’inaugurazione della Settimana delle Anteprime di Toscana 2020 (15-22 febbraio). PrimAnteprima offrirà la possibilità ad addetti ai lavori e stampa specializzata proveniente da tutto il mondo di degustare le annate appena immesse sul mercato da importanti Consorzi toscani quali: Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. L’evento clou è in programma alle ore 12 di sabato 15 febbraio: una tavola rotonda a cui parteciperà l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi insieme ad illustri ospiti ed esperti, moderati da Nicola Prudente, alias Tinto, conduttore di Decanter Rai Radio2 e #MPEF La7. Fabio del Bravo di ISMEA presenterà gli ultimi dati sulla produzione vitivinicola in Toscana e le sfide dei mercati; Francesco Mazzei, presidente di Avito parlerà delle prospettive della Toscana vitivinicola; Donatella Cinelli Colombini, presidente del Consorzio Vino Orcia presenterà un progetto innovativo di  marketing territoriale del vino; Roberto Scalacci della Regione Toscana parlerà della nuova Pac 2021-2027. Il prof Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, racconterà l'esperimento enologico che ha ripercorso, dopo 2.500 anni, la produzione del mitico vino dell’isola di Chio. Al termine dell’evento sarà proprio il produttore Antonio Arrighi che guiderà la degustazione delle ultime 8 bottiglie di Nesos, il vino marino fatto all'isola d'Elba alla maniera degli antichi greci (posti limitati per la stampa e su prenotazione. Scrivere a m.dellamonica@fst.it). Alle 14.30 si terrà la conferenza di presentazione del Consorzio Vino Toscana per la tutela del vino Toscana IGT. Nel corso della giornata saranno organizzate due degustazioni guidate curate da sommelier FISAR (posti limitati per la stampa e su prenotazione in loco).

Il programma della Settimana delle Anteprime proseguirà con Chianti Lovers a cura del Consorzio Vino Chianti (16 febbraio, Fortezza da Basso), Chianti Classico Collection a cura del Consorzio Vino Chianti Classico (17-18, Stazione Leopolda di Firenze), Anteprima Vernaccia di San Gimignano a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano (19 febbraio, San Gimignano), Anteprima Vino Nobile di Montepulciano a cura del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (20 febbraio, Montepulciano), Benvenuto Brunello 2020 a cura del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (21 e 22 febbraio, Montalcino). Per maggiori info www.buy-wine.it e www.anteprimetoscane.it.

Assoluta novità di quest’anno l’apertura della manifestazione alla città di Firenze attraverso la rassegna cinematografica “Ciak and Wine” che vede in programma tre serate di film a tema e degustazioni guidate al Cinema La Compagnia a cura di Fondazione Sistema Toscana (8-9-10 febbraio) intervallate da degustazione dei vini dei Consorzi: Carmignano, Vino Chianti, Chianti Rufina, Vino Nobile di Montepulciano, Vino Vernaccia di San Gimignano (tutti i giorni dalle 20 alle 21 degustazioni con prenotazione obbligatoria via mail a info@cinemalacompagnia.it). A seguire un excursus tra cantine e architettura che parte dall'Europa per arrivare tra le cantine di design della rete di Toscana Wine Architecture, prendendo in considerazione le cantine che hanno fatto la storia dell'architettura. Di questo parlerà il convegno: “L'architettura del vino nell'era dell'enoturismo” che si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 10 presso l'auditorium di Sant'Apollonia (via San Gallo 25, Firenze). L'evento è organizzato dalla rivista “Casabella” con ProViaggiArchitettura, in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura della Regione Toscana.

TOUR PER I BUYER - L’offerta dedicata ai buyer non finisce con la due giorni di BuyWine. Domenica 9 febbraio 140 operatori verranno accompagnati in 7 wine educational  tour alla scoperta del territorio toscano. L’obiettivo è di fargli conoscere il contesto in cui si produce il vino toscano, per avvicinarli alle eccellenze agroalimentari, artistiche, storiche e naturali della nostra regione in modo che tornino nei loro Paesi con un pezzo di Toscana nel cuore. I tour sono organizzati grazie alle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Maremma Tirreno, Massa Carrara e Pisa, e grazie alla fondamentale collaborazione con i Consorzi Chianti, Chianti Classico, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Morellino di Scansano, Montecucco e Terre di Pisa.

PREMIATI GLI ‘EROI’ TOSCANI DEL VINO - Una Toscana che è sempre più terreno fertile per il sistema vino e sempre più in rosa. L’assessore Remaschi, nel corso della conferenza stampa ha premiato due donne che stanno contribuendo a portare in alto il nome della Toscana: Carlotta Salvini, insignita del titolo Miglior Sommelier d'Italia FISAR 2019 e Barbara Tamburini, vincitrice dell'Oscar del Vino-Premio Giacomo Tachis quale miglior Enologo 2019. Premiate anche le aziende toscane produttrici dei vini medagliati al Concours Mondial de Bruxelles 2019, uno dei più prestigiosi concorsi enologici internazionali e partner da alcuni anni di BuyWine. Nell’ultima edizione ben 21 vini presentati da 15 aziende avevano ricevuto il prestigioso riconoscimento, ecco il dettaglio: 1 medaglia Grand’Oro all’azienda Agricola Poggio Salvi di Jacopo Bonucci & css;  8 medaglie d’Oro alle aziende: Castello Vicchiomaggio, Corte dei Venti, Fattorie Parri Soc Agr di Luigi e Vilma M. Parri S.S., Montemercurio, Società Agricola Bulichella SRL, Società Agricola Fattoria di Piazzano SAS, e 2 medaglie d’Oro all’azienda Eredi Benito Mantellini; 12 medaglie d’Argento alle aziende: Azienda Agricola Balbi - Fattoria Il Capitano, Azienda Uggiano SRL, Bellussi Spumanti SRL, Fattoria Le Bocce - Stefano Farina,  Fattorie Parri Soc Agr di Luigi e Vilma M. Parri S.S., I Balzini Società Agricola SAS, Marchesi Gondi, Montemercurio, Società Agricola Fattoria di Piazzano SAS,   e ben 3 argenti all’azienda Lornano.  

In occasione della conferenza stampa è stato presentato e distribuito ai presenti “Toscana Terra dei vini”, un volumetto in italiano e in inglese che scatta la fotografia aggiornata del sistema vino della nostra regione. La pubblicazione vuole guidare il lettore accompagnandolo alla scoperta  delle sue denominazioni di origine, dalle 11 DOCG, alle 41 DOC fino ai 6 IGT.
Gli organizzatori di BuyWine Toscana e PrimAnteprima 2020 ringraziano gli sponsor di questa edizione: Acqua San Felice, Oga, UPS, Winetrade oltre allo sponsor tecnico FISAR e allo school partner rappresentato dall’Istituto Professionale "Bernardo Buontalenti” di Firenze.

Fabrizio Del Bimbo