mercoledì 23 dicembre 2009

Un libro per Natale e non solo...Florence and Wine


Firenze è l'unica tra le grandi città d'arte a presiedere un territorio ad altissima vocazione vitivinicola.

Nelle campagne della provincia fiorentina la vite rappresenta oggi un elemento importantissimo del paesaggio e quindi dell'economia agricola; e lo è stato anche nei secoli passati, contribuendo a costruire una tradizione che segna in modo forte la storia della città, della sua campagna, e gli stessi stili di vita dei suoi abitanti e di coloro che intorno a essa gravitano.

Un volume che prende le mosse da un'analisi della diffusione della vite nelle campagne fiorentine; prosegue con un rapido excursus attraverso gli sviluppi di natura commerciale che ha avuto il vino negli ultimi secoli; descrive le odierne produzioni, le doc e docg presenti nella provincia ed elenca le aziende produttrici del territorio.

L'andamento cronologico della narrazione è intervallato e arricchito da approfondimenti sui vitigni, sulle cantine storiche delle aziende e quindi sulle antiche famiglie del vino, sugli usi e costumi quali le buchette o tabernacoli del vino.

Un libro ricco di dati, ma piacevole da leggere e da consultare, che fornisce una chiave di lettura senza dubbio particolare per la conoscenza del territorio, con una sezione interamente dedicata agli itinerari enoturistici.

Il volume è attualmente in distribuizione presso i punti informativi e le sedi Apt e nelle librerie internazionali.

L’edizione italiana del volume Florence and Wine sarà disponibile a partire dalla primavera 2010.

Testi a cura di Sandro Bosticco
Apt Firenze - Edizioni Aida (2009)
Formato 11,8x20,5
Pagine 96
Testo inglese
Euro 8,00

martedì 22 dicembre 2009

Le più antiche immagini del Chianti? Sono nel Castello di Brolio!


E' stato presentato sabato 19 dicembre presso le Cantine Barone Ricasoli di Gaiole il volume “Le più antiche immagini del Chianti. L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584”, curato da Francesca Marchetti e Donatella Tognaccini e pubblicato dal Centro di Studi Storici Chiantigiani.

Il libro illustra la stampa conservata presso il castello di Brolio nella quale si trova appunto raffigurato l’albero genealogico della famiglia Ricasoli fino al 1584.

Gli autori sono due incisori piuttosto famosi all’epoca: don Vito Falcini dell’abbazia di Vallombrosa, autore tra l’altro dell’incisione della celebre mappa di Firenze del cartografo Stefano Buonsignori, e don Epifanio d’Alfiano, anch’esso frate vallombrosano.

I due incisori realizzarono la stampa a partire dal disegno fatto dallo storico Scipione Ammirato, che fu incaricato di ricostruire l’albero genealogico di famiglia da Giuliano Ricasoli (1553-1590), paggio presso la corte medicea e in seguito ambasciatore del Granducato a Vienna.

La stampa presenta l’albero con i classici medaglioni con all’interno riportati i nomi dei vari rappresentanti della famiglia Ricasoli a partire dal fondatore Geremia, ma l’interesse del disegno sta soprattutto nella raffigurazione delle 42 località comprese tra Chianti e Valdarno che si trovano alla base dell’albero, e sulle quali si concentra l’attenzione delle due ricercatrici.

Si tratta infatti della prima rappresentazione di località toscane ancora oggi esistenti, e che erano a vario titolo collegate alla famiglia Ricasoli.

L’interesse dello studio dunque è tutto di indole iconografica, e Francesca Marchetti e Donatella Tognaccini hanno messo a confronto le rappresentazioni presenti sulla stampa con quelle che dei medesimi luoghi è possibile rintracciare nelle Mappe dei Capitani di Parte Guelfa, realizzate tra il 1580 e il 1595 al fine di ripartire le spese di manutenzione delle strade pubbliche.

Nella stampa Ricasoli i luoghi sono rappresentati in funzione dell’importanza che essi rivestivano per il casato, e alcuni di questi come Brolio, Meleto e Cacchiano appaiono proprio per questo delineati in maniera più particolareggiata di altri. Il castello di Brolio per esempio stupisce per la fedeltà con la quale sono realizzati i potenti bastioni quattrocenteschi a difesa del maniero; gli stessi bastioni che ancora oggi possiamo ammirare.

Le Mappe dei Capitani di Parte Guelfa invece rispondevano a esigenze più prosaiche, e nascevano da schizzi presi sul luogo e rielaborati in seguito, e a volte a distanza di anni. Chiese, case e palazzi vi assumono dunque una forma stereotipata, a parte rare eccezioni.

Nonostante le finalità fossero così diverse, è tuttavia possibile rintracciare similitudini tra la stampa Ricasoli e le Mappe dei Capitani di Parte Guelfa nelle rappresentazioni di alcune località, come nei casi del castello di Vertine e della Badia a Coltibuono.

L’interesse e il fascino del volume sta tutto in questi confronti, ai quali è stata poi aggiunta la fotografia dei luoghi così come appaiono oggi, a distanza di quasi 500 anni.

Il libro si conclude con due appendici che hanno rispettivamente per soggetto due grandi personaggi: Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci.

Quest’ultimo nel 1502 circa realizzò la famosa carta “Toscana e Umbria” con prospettiva a volo d’uccello nella quale sono evidenziati in maniera particolare i fiumi e i corsi d’acqua. Leonardo infatti stava studiando un progetto idrico per regimentare le acque in modo da migliorare l’irrigazione delle terre.

In questa carta si trovano citati anche luoghi come Brolio, Cacchiano, Vertine, San Polo, Gaiole, San Leolino e Radda, tutti presenti nella stampa Ricasoli. Tuttavia, vista l’estensione del territorio compreso nella mappa, è chiaro che le località segnalate risultano assai schematizzate e non certo utili a fornirne una vera e propria rappresentazione.

Assai curiosa invece è l’appendice dedicata a Galileo, peraltro imparentato alla lontana con i Ricasoli grazie al suo antenato Lodovico che aveva sposato Niccolosa Ricasoli.
Il giovane Galileo era amico di Giovanbattista dei Ricasoli di Cacchiano, morto pazzo nel 1590.
La sorella ne impugnò il testamento e nei processi che ne seguirono Galileo venne citato come testimone e quindi interrogato per capire quando fossero comparsi i primi segni di squilibrio mentale in Giovanbattista.
Proprio nel corso di queste testimonianze emerse un episodio accaduto alla villa della Torricella, presso Nebbiano, che vide Galileo vittima di uno scherzo di Giovanbattista che rischiò di finire in tragedia per il grande scienziato. L’episodio è assai gustoso e riporta alla luce un momento inedito della vita privata di Galileo che strappa un sorriso divertito.
Ma la presenza dei Ricasoli nella vita di Galileo non si limitò agli anni giovanili e agli scherzi un po’ azzaardati, perché proprio Orazio (nipote proprio di quel Giuliano Ricasoli che ordinò la realizzazione dell’albero genealogico di famiglia) fu - secondo quando scrive Luigi Passerini nella sua “Genealogia e storia della famiglia Ricasoli” del 1861 – “uno dei pochi fedeli amici che consolarono gli ultimi giorni del vecchio sublime nel suo ritiro di Arcetri”.
 
Francesca Marchetti – Donatella Tognaccini
“Le più antiche immagini del Chianti.
L’albero genealogico dei Ricasoli in una stampa del 1584”
 

giovedì 10 dicembre 2009

Il matrimonio fra cinema e vino in un coortometraggio


Un filmato che riunisce alcune tra le più belle scene che, nel corso degli anni, hanno celebrato il matrimonio fra Nettare di Bacco e Grande Schermo.

Un viaggio lungo quanto la storia del cinema, fatto scorci, immagini e protagonisti indimenticabili.

Questo è Winefilm, un progetto di Massimo T. Mazza con Studio Doni & Associati di Firenze (www.donieassociati.it), da anni leader internazionale nell’immagine e nella comunicazione del vino e Mediateca Regionale Toscana Film Commission (www.toscanafilmcommission.it).

Un documentario affiancato e reso ancor più esclusivo da una piccola pubblicazione, che raccoglie le testimonianze “a tema” rilasciate da alcuni dei volti più di noti di Hollywood alla giornalista Silvia Bizio, corrispondente a Los Angeles per La Repubblica.

Fra questi il regista Francis Ford Coppola, che svela com'è nata la sua avventura di produttore di vini in California; un inedito George Clooney, che si confida grande amante della cucina e soprattutto dei vini italiani; Meryl Streep, che racconta il personaggio di Julia Child, mitica chef protagonista del suo ultimo film “Julie & Julia”. confrontandolo con il suo rapporto “privato” con la cucina; e poi altri grandi nomi, una decina di esclusivi vis-à-vis che impreziosiscono WINEFILM, rendendolo un lavoro unico nel suo genere.

E da dove, se non dalla Toscana, poteva arrivare un'intuizione del genere? Terra fertile di vino e arte, di luoghi e suggestioni che, nel tempo, hanno saputo stregare alcuni dei più grandi registi del mondo.

Bellezza e tradizione insomma, un connubio che ben racconta la filosofia che da anni guida il lavoro di Simonetta Doni, la “designer del vino” che dal suo studio di Firenze collabora con alcune delle più importanti aziende vinicole del panorama internazionale, disegnando etichette e vesti grafiche delle bottiglie. Una specializzazione che rende la sua professionalità unica, capace attraverso lo studio, il bagaglio di esperienza e la capacità creativa di creare un autentico valore aggiunto al prodotto: il valore della bellezza.

La prima assoluta della pellicola Winefilm, non a caso scelta come ambasciatrice di toscanità e Italian Style nella recente trasferta americana Wine&Fashion organizzata dalla Regione Toscana, si è svolta martedì 8 dicembre nella splendida cornice della Terrazza degli Uffizi a Firenze, con il suo affaccio mozzafiato su Piazza della Signoria.


Per informazioni
Doni&Associati
Firenze - Via Guelfa 85 nero
Tel. +39 055 268023
info@donieassociati.it
www.donieassociati.it

lunedì 7 dicembre 2009

Le guide del 2009 incoronano il vino del Mugello


Punteggi alti e giudizi unanimemente positivi: così le più importanti Guide dei Vini appena uscite in Italia descrivono i Pinot Neri del Podere Fortuna, azienda mugellana in crescita nell’olimpo dei migliori vini italiani.

Nello specifico la guida del Gambero Rosso riconosce al Podere Fortuna la scheda grande e la seconda finale consecutiva per i tre bicchieri (con il Fortuni 2006).

La guida de L’Espresso, che è stata la prima a riconoscere nel 2007 il livello raggiunto dal Pinot Nero mugellano, ha confermato anche quest’anno le tre bottiglie al Fortuni 2006 e le due bottiglie al Coldaia 2006.

Duemilavini 2010, guida ufficiale dell’AIS – Associazione Italiana Sommelier -  assegna, invece, quattro grappoli sia ai due Pinot Neri, Fortuni 2006 e Coldaia 2006, che al Passito del “Campo de’ Tre Filari 2006”. 

Un passito da tenere sotto osservazione visto che anche “I Vini di Veronelli”, guida “storica” del vino italiano, gli assegna ben 91/100,  punteggio molto alto in assoluto,  ma che alla prima uscita è veramente un risultato inconsueto.

“I giudizi delle guide ancora una volta premiano il nostro lavoro - dice Alessandro Brogi proprietario del Podere Fortuna - e ci stimolano, insieme al nostro agronomo ed enologo Andrea Paoletti, a proseguire nella continua ricerca della qualità che caratterizza tutti gli aspetti del nostro lavoro, dalla cura maniacale dei vigneti alla corretta interpretazione dell’annata al momento della vinificazione”.

Intanto sarà possibile per tutti degustare i vini del Podere Fortuna (insieme agli altri vini toscani che hanno ottenuto i quattro e cinque grappoli di Duemilavini) domenica 13 dicembre  al Grand Hotel di Firenze per ”Eccellenza di Toscana 2010” organizzata dall’AIS Toscana.
 

Anche l’Enoteca Italiana incontra i Vignerons D’Europe


Nell'ambito di “Vignaioli & Vignerons” l’evento internazionale in programma in Toscana dal 4 al 13 dicembre in cui, per la prima volta in Italia, al centro della ribalta ci sarà la cultura del vino e il suo rapporto con il territorio. Protagonisti mille Vignerons d’Europe provenienti da 20 Paesi che risponderanno all’appello della Regione Toscana e di Slow food insieme ad importanti personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell’agricoltura, per discutere di sostenibilità ambientale, sociale ed economica della vitivinicoltura, nonché di qualità della produzione enologica europea.

L’Enoteca Italiana, con il supporto di Buonitalia Spa del Ministero delle Politiche Agricole, cura una parte del programma con una serie di iniziative per i vignerons.

Si inizia martedì 8 dicembre con una serie di tour, riservati ai vignerons, alla scoperta di alcuni dei migliori terroir senesi e toscani.

Mercoledì 9 dicembre i vignaioli faranno tappa a Siena. Primo appuntamento  alle 10.30 presso l’Università per Stranieri per la presentazione del progetto “Vino e Lingua” rivolto ai produttori europei. Alle 15,30 presso l’Enoteca Italiana Enoteca Italiana – Fortezza Medicea (Bastione San Filippo) si tiene in collaborazione con l’Arsia il convegno dal titolo: “Biodiversità in viticoltura: la valorizzazione dei vitigni autoctoni - Presentazione dei risultati della ricerca ed esperienze di regioni Europee a confronto”. L’incontro sarà presieduto dal direttore dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini e parteciperanno il presidente dell’Enoteca Italiana Claudio Galletti con l’assessore Agricoltura, Caccia, Aree Protette, Turismo della Provincia di Siena, Anna Maria Betti. A seguire degustazione di circa 30 vini prodotti da vitigni autoctoni.
Alle 20 Galletti insieme al Segretario Generale dell’Ente Vini, Fabio Carlesi faranno gli onori di casa presentando la mostra multimediale “Parladivino e degustazioni libere con schede tecniche tradotte in più lingue.

Giovedì 10 dicembre, sarà protagonista all’Enoteca Italiana “Terra madre”, la rete delle comunità del cibo voluta da Slow Food che festeggia i suoi venti anni. Alle 18 un video proiettato al Bastione San Filippo presenterà “Terra madre”, seguirà una cena al ristorante Millevini con una selezione di prodotti della rete delle comunità del cibo in collaborazione con Slow Food Toscana (Marco Minetto 338/6496083) Sabato 12 dicembre  si conclude la visita dei vignerons a Siena con un Happy Wine aperto al pubblico che prevede una degustazione di vini e prodotti tipici al semplice costo di 5 euro (dalle 18 alle 22).

Vignerons d’Europe fa parte del ricco calendario di appuntamenti dedicati alla cultura del vino a 360° di “Vignaioli & Vignerons”, l’evento promosso da Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Arsia e Slow Food, offerti al pubblico in location e luoghi esclusivi, tappe di un viaggio che, per dieci giorni, toccherà tutta la Toscana, alla scoperta dei suoi tesori e dei suoi segreti enologici.
 
 
 

Natale e Cantine 2009


Lo scorso weekend, il 5 e 6 dicembre, si è svolta presso l'Hotel Cellai di Firenze la manifestazione, organizzata da ONAV, "Le degustazioni di Natale e Cantine 2009" 3° edizione. Presenti 26 aziende in totale.
Tra i vini proposti Montesodi DOCG 5 annate, Brunello di Montalcino (verticale storica dei decenni '70 e '90) e Ripa delle More. Il 6 dicembre sono stati presentati anche i 7 migliori oli nuovi selezionati nel 2009 per Seventop 2° edizione. Tra le aziende premiate va citata la Fattoria di Fiano, situata a Certaldo e gestita dal oltre 60 anni da Ugo Bing. Tra i suoi prodotti il Fianesco IGT e Chianti Colli Fiorentini oltre all'olio extravergine d'oliva.
L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino, organizza dall'8 gennaio 2010 fino al 20 marzo un corso di assaggiatore in 18 lezioni. Per info: 055/9065208 www.onav.it

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 4 dicembre 2009

Degustazioni gratuite al museo di San Casciano


Al ricco calendario di iniziative che coinvolge i comuni toscani vocati alla produzione del vino e alla coltivazione della vite anche San Casciano offre il proprio contributo.

“Vignaioli & Vignerons”, evento internazionale in programma dal 4 al 13 dicembre
ideato e promosso da Regione Toscana e Slow Food, sarà al museo civico di San Casciano (via Lucardesi) domani sabato 5 e domenica 6 dicembre.

A “Vignaioli & Vignerons” l’amministrazione comunale offre un ‘brindisi’ al sapore di vino e olio.

Nel week-end che è alle porte e con il quale inizia a propagarsi la calda atmosfera natalizia il museo offre la possibilità di degustare alcune delle eccellenze prodotte nel territorio sancascianese.

Accanto alla nota stele etrusca dell’arciere o tra le straordinarie opere d’arte del medioevo e del rinascimento toscano, quali la Madonna di Ambrogio Lorenzetti e il fonte battesimale del maestro di Cabestany, si potrà degustare vino Chianti classico e olio extravergine Chianti Classico Dop.

L’iniziativa va sotto il nome di “Vino e Olio al Museo” ed è organizzato da Strada del Vino e dell'Olio Chianti Classico in occasione della manifestazione “Vignaioli & Vignerons”.

Le degustazioni si terranno dalle 15 alle 19 e si ripeteranno il 12 e il 13 dicembre nelle stesse fasce orarie.
Info: 055 8256259.

“Si tratta di un’iniziativa - dichiara Renzo Masi, assessore al Turismo e alle attività produttive - che accogliamo con favore non solo perché rende omaggio ad un aspetto saliente dell’identità del nostro territorio, quel mix di tradizioni, storia e paesaggio che rende unico le nostre terre e soprattutto il Chianti, ma anche perché ben si allinea a quella che è la nostra idea di museo: un museo non musealizzato, un luogo vivo, fucina di eventi e iniziative legate al territorio”.
Le degustazione e l’ingresso al museo sono gratuiti.
 

giovedì 3 dicembre 2009

Parte la sfida fra Porto e Vinsanto a Montefollonico


Per il sesto anno consecutivo i migliori produttori di Vinsanto toscano si danno appuntamento a Montefollonico.

Da sabato 5 a martedì 8 dicembre, torna nell’incantevole borgo medievale, la suggestiva manifestazione “Lo gradireste un goccio di vinsanto?” organizzata dal Comune di Torrita di Siena.

Simbolo dell'ospitalità toscana e antico rito dei giorni della festa, il Vinsanto a Montefollonico continua a essere il simbolo di un modo di essere e di vivere la propria terra. Per celebrare il re dei vini da meditazione, quest’anno sarà allestita una sfida dal sapore unico con un’altra delle produzioni mondiali di eccellenza, il Porto.

Martedì 8 dicembre si terrà l’evento “Il Vinsanto e il Porto: due culture e due tradizioni a confronto”.
L’incontro si terrà nella cornice del Teatro Bruno Vitolo, alla presenza del primo consigliere dell’Ambasciata del Portogallo a Roma. Il convegno “Comunicare il territorio: il vinsanto tra strategia di comunicazione e difesa dell’identità locale” vedrà invece la partecipazione, fra gli altri, del Sindaco di Torrita di Siena Giordano Santoni, Paolo Malacarne assessore al turismo, Giovanna Russo Sociologa e specialista di comunicazione, consumi e marketing, Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena, Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena e Augusto Tocci conduttore della rubrica "Dal bosco alla tavola" all'interno del programma Unomattina di Rai Uno.

«Quattro giorni dedicati al Vinsanto - dichiara Paolo Malacarne assessore al turismo del comune di Torrita di Siena – in cui Montefollonico si aprirà ai turisti e agli estimatori del nobile vino da meditazione, offrendo appuntamenti culturali e di approfondimento scientifico sulle caratteristiche del vinsanto. Quest’anno ospite d’eccezione sarà il Porto. Una scelta che, oltre a rappresentare un ottimo abbinamento tra vini, è anche un modo assolutamente originale per conoscere e avvicinare due culture e due territori».  


Gli appuntamenti della manifestazione follonichese arricchiranno la quattro giorni di festa, a partire da sabato 5 dicembre con lo spettacolo “Silent Nights”.

Domenica 6 dicembre sarà la volta delle degustazioni di Vinsanto accompagnate a pecorini e prodotti tipici della tradizione senese.

Lunedi 7 sarà la volta della mostra fotografica dedicata al porto e alle zone di produzione tipiche del vino portoghese.

Tanti i prodotti dell’eccellenza enogastronomica disponibili a Montefollonico, tra i quali spiccano i vini da meditazione dei produttori locali, che partecipano al concorso “Il miglior vinsanto fatto in casa”, premiato martedì 8 dicembre alle ore 18 presso il Teatro Bruno Vitolo.

Ecco l'Atlante degli spumanti d'Italia


Dopo più di un anno e mezzo di lavoro, esce sul mercato editoriale l'Atlante degli Spumanti d'Italia - Metodo Classico.

Si tratta di un'opera importante e completa (2 volumi indivisibili: "Metodo Classico di Territorio" e "Metodo Classico di Vitigno' per un totale di 656 pagine in prestigioso cofanetto) che riteniamo possa contribuire a fornire chiarezza e un'ulteriore promozione al movimento produttivo delle bollicine italiane.

Un lavoro di grande pregio, in conformità agli alti standard qualitativi delle pubblicazioni della nostra casa editrice.

Il lettore potrà scoprire in quest'opera le migliori aziende produttrici di Spumante Metodo Classico - interpretate da Andrea Zanfi con la sua solita metodologia originale - e attingere altresì le informazioni complete sulla produzione degli Spumanti, sui territori, sui vitigni utilizzati, sulle fasi della vinificazione, le caratteristiche dei vini selezionati, la degustazione e molto altro...
Hanno collaborato per i testi inseriti all'interno del doppio volume, il prof. Attilio
Scienza dell'Università di Milano, la Ager s.c. Agricoltura e Ricerca, Giampietro
Comolli del "Forum degli Spumanti d'Italia", gli enologi Stefano Capelli e Mattia Vezzola.

Un libro da leggere, da consultare, da tenere in biblioteca, ma anche semplicemente da sfogliare e da gustare con gli occhi - grazie anche alle centinaia di splendide fotografie inedite di Giò Martorana.
Un nuovo ed importante tassello che consente a tutti i lettori, siano essi semplici appassionati o professionisti del mondo del vino, di avere una fotografia dettagliata del movimento spumantistico italiano e dei suoi protagonisti.