lunedì 30 novembre 2009

“Vignaioli & Vignerons” in Toscana a dicembre


Mille vignaioli da 20 Paesi - dalla Francia alla Georgia, passando per la Germania fino alla Romania - scambieranno tra loro idee ed esperienze, insieme ad importanti personalità del mondo della ricerca, della cultura e dell’agricoltura, per discutere di sostenibilità ambientale, sociale ed economica della vitivinicoltura, nonché di qualità della produzione enologica europea.

Sono i Vignerons d’Europe che, dal 5 al 7 dicembre, chiamati a raccolta da Slow Food, si danno appuntamento all’edizione n. 1 di “Vignaioli & Vignerons”, dieci giorni di eventi in Toscana dedicati al mondo della vite e del vino.

Dal 4 al 13 dicembre palazzi, cantine, musei e piazze di oltre 60 comuni toscani, ospiteranno incontri, convegni, laboratori, degustazioni, mostre, wine talks e mercati, che animeranno i percorsi a tema della prima manifestazione in Italia dedicata alla cultura del vino nelle sue molteplici espressioni (info: www.vigneronsdeurope.com; www.vignaiolievignerons.it).

“Capace di evocare la storia millenaria della vite e del vino, la Toscana è la sede ideale per ospitare questa manifestazione - sottolinea il presidente della Regione Toscana Claudio Martini - luogo simbolo del forte legame che unisce il territorio ai suoi prodotti, tutta la regione renderà un giusto omaggio al vino e alla sua cultura”.

“Vignerons d’Europe - spiega Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food - è figlio della straordinaria esperienza di Terra Madre. Dopo la prima edizione del 2007 a Montpellier in Francia, Slow Food sentiva l’esigenza di rilanciare con grande energia questo progetto che riteniamo molto importante per il futuro dell’enologia europea e non solo”.

Il tema centrale di Vignerons d’Europe sarà la sostenibilità della produzione vitivinicola.Complice l’attenzione rivolta ai problemi globali causati da cambiamenti climatici e inquinamento, il mondo del vino è attraversato da un dibattito a volte disorganico sul da farsi.

A Vignerons d’Europe i produttori cercheranno una strada comune per gli anni a venire e daranno vita ad una rete europea di vignaioli.

Il 5 e 6 dicembre a Montecatini Terme (Pistoia) - ospiti della città di Montecatini Terme e della Provincia di Pistoia - si svolgeranno seminari e dibattiti. Al termine, i mille vignaioli contribuiranno alla redazione del “Manifesto europeo per una vitivinicoltura sostenibile”, il documento finale la cui presentazione sarà di scena il 7 dicembre a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Sempre a Firenze, in Piazza della Santissima Annunziata, il 7 dicembre, dalle 14.00 fino alle 20.30, i vini dei produttori di Vignerons d’Europe saranno in vendita e in degustazione in un mercato del vino europeo autentico e unico.

Vignerons d’Europe fa parte del ricco calendario di appuntamenti dedicati alla cultura del vino a 360° di “Vignaioli & Vignerons”, l’evento promosso da Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Arsia e Slow Food, offerti al pubblico in location e luoghi esclusivi, tappe di un viaggio che, per dieci giorni, toccherà tutta la Toscana, alla scoperta dei suoi tesori e dei suoi segreti enologici.

Nella manifestazione, i vignaioli e Slow Food Toscana offriranno la propria ospitalità ai vignerons e ai soci delle altre regioni italiane ed europee, con il programma Terra Ospitale, e, tutti insieme, si prepareranno a celebrare il “Terra Madre Day”, la giornata mondiale promossa per il ventesimo anniversario di Slow Food, con centinaia di eventi in tutto il mondo (www.terramadre.org).

Il barbaresco protagonista all’Enoteca Italiana


All’Enoteca Italiana di Siena il barbaresco in degustazione.
L’Ente Nazionale Vini lunedì 30 novembre alle 20,45 apre le porte ad una serata enologica per far scoprire i piaceri dell’eccellenza piemontese.

Le splendide sale della Fortezza Medicea di Siena ospitano i vini de Le tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy, una delle più importanti aziende del Piemonte.

L’enologo Marco Dotta racconterà i profumi e la storia di ben otto barbareschi, dal forte carattere, provenienti tutti dalla famosa tenuta storica.

Per partecipare a “Beviamolo Strano”, questo è il titolo della rassegna di vini d’autore promossa dall’Enoteca Italiana e organizzato dall’Ais Delegazione di Siena, è necessario telefonare al numero 057740334 oppure mandare una email a delegato.siena@aistoscana.it.

“Gli altri appuntamenti enologici –dichiara Leonardo Bartolommei, delegato Ais Siena  - saranno dedicati ai vitigni autoctoni meno conosciuti e si svolgeranno nell’anno nuovo ogni mercoledì, dal 13 gennaio al 10 febbraio”.

“Noi di Enoteca Italiana – conclude Salvatore De Lio manager dell’Ente Nazionale Vini - siamo ben felici di ospitare questa importante iniziativa finalizzata alla diffusione e alla valorizzazione del vino sotto ogni suo aspetto culturale e curioso”.
 

venerdì 27 novembre 2009

A Reggiolo la 1° edizione di Baratto Wine Day



Si svolgerà domenica 29 novembre all'interno della Rocca di Reggiolo (RE) la prima edizione del Baratto Wine Day.
Nata da un ‘idea di Studio Cru di Vicenza, la manifestazione si presenta come uno spazio di condivisione e di libero scambio di bottiglie di vino.
Poche e semplici le regole: ingresso con minimo 6 bottiglie da scambiare e bandito l’utilizzo di denaro. Il resto viene lasciato alla capacità contrattuale dei partecipanti, senza alcun limite, nel vero spirito del baratto.
Il Baratto Wine Day si inserisce in un programma più articolato che prevede i festeggiamenti per il compleanno dell’Acetaia San Giacomo, produttice a Novellara di Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. L'appuntamento è per sabato 28, sempre presso la Rocca di Reggiolo, a partire dalle 22.00.
La domenica invece il grosso del programma: il Baratto Wine Day dalle 10.00 alle 16.00, intervallato alle 13 da un pranzo con alcuni dei produttori più interessanti della nouvelle vague del Lambrusco: Cinque Campi, Le Barbaterre, Vittorio Graziano e Storchi. Sarà un pranzo aperto al dialogo, in cui i produttori si mescoleranno agli ospiti per spiegare e illustrare, in un’atmosfera informale, i loro vini e la loro filosofia produttiva, che li sta portando alla ribalta del mondo un tempo dimenticato del Lambrusco.
A seguire, all’interno della biblioteca civica di Reggiolo, la presentazione del libro dello chef Gianni D’Amato: “Rigoletto: Sinfonie del Gusto”, edito da Gribaudo Editore. A seguire buffet in Rocca per assaggiare alcune delle creazioni del cuoco Reggiano.
Per il pranzo con i produttori, che avrà un costo di 30 €, i posti sono limitati e su prenotazione.
Per maggiori informazioni www.barattowineday.it. Per prenotare il pranzo occorre mandare una mail a info@barattowineday.it oppure telefonare al 392.9286448.

Nicoletta Curradi

mercoledì 25 novembre 2009

Tuscans do it better !


Questo è quanto emerge dalla Top 100 dei migliori vini al mondo stilata ogni anno dalla prestigiosa rivista statunitense Wine Spectator, e il portabandiera del vino italiano è un Chianti Classico: Castello di Brolio 2006 si colloca al quinto posto.

Altre 5 etichette del territorio del Gallo Nero tra i primi 35. Successi che evidenziano quanto affermato poche settimane orsono dall’altro “guru” dell’enologia modiale, Wine Advocate, che posizionava 50 Chianti Classico nell’eccellenza enologica.

La selezione, come ogni anno, è stata rigorosissima: in 12 mesi gli esperti di Wine Spectator hanno testato più di 17.000 vini da cui sono emersi i migliori 100.

Il successo del Castello di Brolio non rimane però isolato. In classifica ci sono 19 vini italiani, uno su cinque, e di questi ben 15 vengono dalla Toscana, ma è il territorio del Chianti Classico a fare la parte del leone con 3 vini tra i primi dieci.

Da segnalare anche la Riserva 2006 di Viticcio che conquista una posizione di grande prestigio nella parte alta della classifica. Un successo straordinario.

“L'indubbia soddisfazione per Barone Ricasoli è rafforzata dal raggiungimento ai vertici mondiali di qualità e apprezzamento per un Chianti Classico, obbiettivo cosi alto mai raggiunto prima, segno del costante innalzamento di qualità, unicità, eleganza di questa meravigliosa Denominazione!” afferma Francesco Ricasoli, Presidente di Barone Ricasoli.

Ma il grande apprezzamento che riscuote il Gallo Nero dalla critica di oltreoceano non è rappresentato solo da “Wine Spectator”. Nel numero di agosto infatti la prestigiosa rivista “Wine Advocate” diretta da Robert Parker ha premiato ben 50 Chianti Classico 2005 e 2006 con punteggi superiori ai 90 punti.

“Questi premi sono il giusto riconoscimento per il nostro Territorio e per i suoi Viticoltori” dice Marco Pallanti Presidente del Consorzio del Chianti Classico. “Sono oramai molti anni che stiamo producendo vini di altissima qualità con una originalità che ci deriva dalla perfetta integrazione dei nostri vitigni sulle belle pendici chiantigiane. Tutto ciò non può che riempirci di orgoglio e farci ben sperare per il futuro. Questa bella notizia arriva in chiusura di un 2009 di grandi riconoscimenti da parte della stampa di tutto il mondo, adesso aspettiamo l’auspicata ripresa del mercato che sembra oramai all’orizzonte. La crisi si può combattere soltanto con la qualità, lo abbiamo sempre detto, e tali risultati non fanno che confermare che nel Chianti Classico operano molti imprenditori capaci che ci credono, raccolgono successi, e che hanno fatto di tutto ciò un “must”.

A Francesco Ricasoli il Premio “Giò Renti”


E' stato consegnato a Siena, nel corso di una cerimonia presso la sede della Camera di Commercio, il Premio Giò Renti a Francesco Ricasoli, presidente di Barone Ricasoli.

Il premio è stato ideato dall’Associazione Enogastronomica Senese ed è intitolato a Giovanni Righi Parenti - grande studioso della cucina tradizionale toscana e considerato un “senatore” della gastronomia italiana del XX secolo – ed è arrivato alla sua terza edizione.

Dopo l’antropologo Alessandro Falassi e lo chef Tony May, l’edizione 2009 ha voluto premiare il fiorentino Francesco Ricasoli, “per il suo importante ruolo a favore della vitivinicoltura toscana e italiana, e per la capacità di valorizzare l’elevato nome e il patrimonio di valori e cultura della dinastia Ricasoli”.

Trentaduesimo barone di Brolio, Francesco Ricasoli ha rilevato l’azienda di famiglia nel 1993, riportandola al centro dell’attenzione vitivinicola nazionale e internazionale.

Ma Francesco ha fatto anche molto di più, perché ha avuto la capacità di ridare all’azienda il suo naturale ruolo di leadership nel campo dell’innovazione e della sperimentazione vitivinicola ed enologica.
A duecento anni di distanza dalla nascita di Bettino Ricasoli - il “barone di ferro” inventore della formula del Chianti Classico - i vigneti e le cantine del castello di Brolio sono dunque tornati a essere all’avanguardia in Toscana e in Italia, e i vini che vi nascono ricevono anno dopo anno i maggiori riconoscimenti dalla stampa italiana ed estera.

Il premio per altro arriva in un anno estremamente significativo per Brolio e per Francesco Ricasoli. L’azienda ha infatti quest’anno celebrato con numerose iniziative i duecento anni dalla nascita di Bettino (1809-1880), e ha anche aperto al pubblico la Collezione Ricasoli, un museo di famiglia che ripercorre i tanti secoli della dinastia.

La premiazione è stata anche occasione per parlare di turismo del vino e presso la Sala Attico della Camera di Commercio di Siena, a partire dalle ore 17.30, si è svolta una tavola rotonda che ha messo a confronto istituzioni e operatori.

Vi hanno preso parte Anna Maria Betti assessore all’agricoltura della provincia di Siena, Massimo Guasconi presidente della CCIAA, Alessandro Falassi dell’Università per Stranieri di Siena, Ettore Silvestri presidente dell’Associazione Culturale Enogastronomica Senese, Andrea Pannocchieschi presidente dell’Agriturist Siena, Francesco Ricasoli e i cugini Giovanni e Marco Ricasoli Firidolfi.

martedì 24 novembre 2009

Da domani il Vinitaly sbarca in Giappone e Corea


Sono il Giappone e la Corea del Sud le tappe conclusive del Vinitaly World Tour 2009 (www.vinitaly.com), in programma rispettivamente domani 25 a Tokyo e venerdì 27 novembre a Seoul con la 4^ edizione di Vinitaly Japan e la 1^ di Vinitaly Corea del Sud, eventi realizzati in collaborazione tra Veronafiere, Buonitalia Spa e ICE.

La tappa coreana è una novità di quest’anno a conferma del sempre maggior interesse nei confronti dell’Estremo Oriente, mercato dove le previsioni di crescita per il consumo di vino sono considerate molto promettenti nel medio-lungo periodo.
Difatti, le aspettative degli operatori italiani per questi due appuntamenti sono alte e la lista dei partecipanti vede oltre una cinquantina di aziende tra le più importanti e attive all’estero, insieme alle collettive dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino della Sicilia, dell’Uvive-Unione Consorzi Vini Veneti Doc, del Consorzio per la tutela del Brachetto d’Acqui, del Consorzio per la tutela dell’Asti e dell’Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi. Presente anche Unaprol, per la presentazione di Portfoil: il salotto di qualità dell’olio extravergine di oliva italiano.

Il programma delle due tappe asiatiche prevede seminari, degustazioni e workshop commerciali dedicati ai principali importatori, distributori, ristoratori, albergatori, nonché alla stampa di settore e di life-style, high end consumer e opinion leader che si svolgeranno presso la prestigiosa location del New Otani Hotel a Tokyo e presso il Grand Hyatt Hotel a Seoul.

Un format, quello ideato da Veronafiere, Buonitalia Spa e ICE, che nella programmazione delle attività 2010 si arricchirà con la realizzazione di educational tour nei luoghi di produzione delle nostre eccellenze alimentari e vinicole.
Gli educational, rivolti agli operatori del settore con particolare riguardo alla categoria dei sommelier, serviranno a far conoscere più approfonditamente le caratteristiche delle produzioni a denominazione made in Italy strettamente legate al loro territorio di origine. (si fa presente per inciso che il format che prevede gli educational, pur in linea generale approvato, non risulta essere stato precedentemente condiviso).

Il Giappone è senza dubbio il mercato più stabile per quanto riguarda le importazioni di vino in Asia. Qui si consuma il 30% di tutto il vino bevuto in Asia, ma ben il 60% del vino d’importazione.

La liberalizzazione della concessione delle licenze per la vendita al dettaglio di alcolici, istituita nel 2006, ha recentemente favorito ed incentivato l’apertura di numerosi negozi che commercializzano vino, dando nuovo impulso al settore in un mercato importante caratterizzato per alcuni anni da una scarsa dinamicità.

Dopo un periodo di relativa stabilità, il recente rapporto condotto da IWSR (International Wine and Spirit Record) prevede che il consumo di vino aumenterà del 7% per arrivare a un volume di 335 milioni di bottiglie entro il 2011. Anche per i vini spumanti le previsioni parlano di un mercato di quasi 35 milioni di bottiglie entro il 2011 (un aumento del 117% rispetto ai valori registrati nel 2002).
I coreani, come i giapponesi, sono molto attenti alla qualità. I vini d’importazione di alta qualità hanno infatti aiutato ad aumentare il profilo e l’appeal di questo prodotto. Dal 2003 il mercato del vino in Corea è cresciuto annualmente del 30%. Oggi è il quinto paese consumatore di vino in Asia, ma si prevede che entro i prossimi cinque anni salirà al terzo posto, alle spalle solamente di Cina e Giappone.
I consumatori coreani sono molto attenti, giovani e qualificati e lasciano ben sperare per gli anni a venire.

Andrea Balleri l'uomo d'oro del 2009


Ancora un successo per il capobarman della Grotta Giusti di Monsummano Terme.
Dopo la vittoria come Miglior Sommelier della Toscana e la piazza d'onore nazionale, arriva nello stesso anno anche il titolo di Miglior Barman
 
Il successo, per il capo barman della Grotta Giusti Natural Spa Resort di Monsummano Terme, è arrivato durante la finale nazionale che si è tenuta a Sorrento dall'8 al 13 novembre e durante la quale si sono svolti i festeggiamenti per il 60° compleanno dell'Associazione Italiana Barman e Sostenitori AIBES.

Il neo campione è capo barman A.I.B.E.S. e sommelier professionista A.I.S. oltre che istruttore di area specifica sala-bar presso l'Istituto per servizi alberghieri e della ristorazione Ferdinando Martini di Montecatini Terme.
 
Ricco il suo palmares di riconoscimenti, sia come sommelier che come barman.
Dal 2004 - anno in cui ha conseguito il diploma A.I.S. - l'attività di sommelier è stata un crescendo di soddisfazioni.
Ha ottenuto la piazza d'onore al Miglior Sommelier di Toscana dal 2005 al 2008 e si è classificato quinto al concorso come Miglior Sommelier d'Italia nel 2007 e nel 2008, prima di aggiudicarsi il titolo di Miglior Sommelier della Toscana e il secondo gradino del podio al concorso per Miglior Sommelier d'Italia nel 2009.
 
Un anno particolarmente ricco di soddisfazioni per Andrea Balleri questo 2009, che si avvia verso la conclusione con un ulteriore successo del barman di Monsummano, primo assoluto al concorso di Miglior Barman dell'anno.
Un grande stile che si intravedeva già dal 2001, quando si è aggiudicato il titolo di campione nazionale al Premio Angelo Zola, seguito nel 2002 dai titoli mondiali Bacardi Martini Grand Prix e John White Course Singapore.

Milano: oggi al via il salone dell'enologia


Oltre 850 espositori provenienti da 28 nazioni su una superficie coperta di 100.000 metri quadrati lordi: questi i numeri dell’edizione 2009 di SIMEI, Salone Internazionale delle Macchine per l’Enologia e l’Imbottigliamento ed ENOVITIS, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura, che si svolge dal 24 al 28 novembre presso il polo espositivo di Fiera Milano a Rho.

Nonostante una contenuta flessione degli spazi espositivi, l’internazionalità della manifestazione però non solo si è mantenuta alta, ma ha addirittura evidenziato una leggera, ma sensibile crescita. A testimonianza del riconoscimento della validità di queste fiere specializzate: appuntamento consolidato e riconosciuto come strategico a livello internazionale, a cui è importante non mancare.
Un risultato importante, che arriva in un anno critico a livello di congiuntura economica-globale

Ma non solo. Anche sul fronte visitatori, Simei ed Enovitis si propongono di mantenere il trend di crescita che ha caratterizzato i Saloni milanesi, di edizione in edizione: quest’anno grazie all’intensa attività svolta dalla segreteria organizzativa, in autonomia e in collaborazione con Ice e Promos (l’Azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali), sono attese le visite di qualificate delegazioni di operatori stranieri (responsabili e tecnici di cantine, di aziende vitivinicole private, di industrie produttrici di bevande eccetera) provenienti da: Repubblica Ceca, Georgia, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Russia (zona di Krasnodar), Kazhakistan, Sud Africa, Usa, Canada, Cile, Vietnam, Israele, Turchia, India, Brasile, Argentina.

“Qualità, ambiente e sicurezza saranno, e già sono – precisa Marzio Dal Cin, presidente di Anformape Associazione nazionale fornitori macchine, accessori e prodotti per l’enologia -, i più forti ‘must’ che guideranno l’operato di tutte le aziende del settore agroalimentare, vino e bevande comprese”.
Per cinque giorni la grande protagonista sarà dunque l’innovazione tecnologica, ma soprattutto la “qualità”. Una “qualità” che, oggi più di ieri, è da intendersi in un’accezione estesa e articolata: qualità dei prodotti, qualità dei processi produttivi, qualità dei valori che caratterizzano sia la capacità di fare innovazione tecnologica, sia di fare impresa in modo responsabile, ecosostenibile ed etico. SIMEI ed ENOVITIS si propongono dunque come risposta a tutte queste esigenze, sia attraverso una ricca e articolata offerta merceologica e un’esposizione razionale degli espositori italiani ed esteri nei diversi padiglioni; sia attraverso occasioni di confronto, formazione e informazione.

Ci sarà infatti spazio per momenti di approfondimento incentrati proprio su sviluppo sostenibile delle produzioni, attenzione all’ambiente, sicurezza per il consumatore.
Location ideale l’innovativa area Simei-Enovitis Forum dedicata a stimolare occasioni di confronto tra gli operatori su questa tematica e allestita negli oltre 2.000 metri quadrati del Pad. 11. In questo Padiglione ha sede l’area dedicata alla stampa internazionale e quella riservata alle diverse delegazioni estere, qui si svolgeranno eventi e animazioni, qui verranno allestiti il Wine bar e l’Oil bar momenti legati alla convivialità e allo svago, ma anche mirati ad attivare un confronto di alto livello sulla qualità delle produzioni.

Tra gli appuntamenti in calendario si segnala mercoledì 25 novembre (ore 9,30-13,00 Sala Gemini, Centro Congressi) il convegno internazionale “Viticoltura ed enologia sostenibili: indirizzi, tecnologie e prospettive”, organizzato da Unione Italiana Vini, con il patrocinio dell’Oiv, e realizzato con la consulenza scientifica di illustri esperti del settore, italiani ed esteri. Moderato da Attilio Scienza, l’incontro, farà il punto sull’attuale gestione del vigneto per capire quali siano i nuovi fattori su cui puntare per ottimizzare l’ecosostenibilità delle produzioni: dal contributo della genomica e del miglioramento genetico, alle operazioni agronomiche e alle lavorazioni meccaniche. Dal vigneto alla cantina, l’attenzione si sposterà quindi all’utilizzo dell’energia e al trattamento degli scarti di produzione. In primo piano diverse case history.

La viticoltura sarà al centro della discussione anche nella prima giornata di fiera – martedì 24 novembre (ore 15.00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad 11) – con il convegno: “Maggiore qualità e minori costi. La vitivinicoltura secondo Telecom Italia” (a cura di Deca).

Appuntamento poi mercoledì 25 (ore 10-13,00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad. 11), con il convegno tecnico realizzato da Unione Italiana Vini in collaborazione con Assovetro, dal titolo “Vetro, sostenibilità ambientale e qualità del prodotto - Il vetro sceglie la sostenibilità ambientale e punta sulla qualità del prodotto e sul riciclo”.
Il vetro sarà protagonista sia dal punto di vista della qualità e dell’ecosostenibilità del prodotto che dell’utilizzo nei diversi mercati, nazionale e internazionale. In particolare verrà presentato un accordo di capitolato, relativo alle bottiglie, a dimostrazione di come la filiera produttiva – produttori e fornitori– siano sempre più disponibili a reciproci impegni per garantire appunto la qualità del prodotto e la sicurezza di chi lo acquista. Tra gli argomenti trattati, naturalmente il riciclo, i controlli, la formazione e alcune case history.


Giovedì 26 novembre (ore 13.00 - Sala Forum SIMEI-ENOVITIS – Pad. 11) i riflettori saranno invece puntati sul mercato delle bevande. Sviluppi nel mercato, soluzioni per imballaggi e confezioni, servizi di protezione per il brand: queste le tre sezioni del workshop – in inglese e italiano - organizzato da Cape Decision.
L’obiettivo dell’evento è di offrire a imprenditori e manager una panoramica completa sul mercato italiano e internazionale delle bevande, con orientamenti specifici rivolti alle opportunità di crescita e innovazione. L’incontro, dal titolo “Prospettive, marketing e tecnologie nel settore delle bevande” si terrà alle ore

La giornata di venerdì 27 (ore 11,00-13,00 Sala Forum SIMEI-ENOVITIS, Pad. 11) vedrà in primo piano invece l’olio, con il convegno realizzato in collaborazione con CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), dal titolo “Olio extravergine di oliva ‘alta qualità’: un nuovo segmento di mercato”.
L’olio extravergine è percepito ancora come una commodity, con difficoltà sempre maggiori, da parte degli operatori del settore, a far accettare al consumatore, differenziali di prezzo nell’ambito della stessa categoria commerciale “extravergine”. Da qui la necessità, che sarà sviluppata nel corso degli interventi del convegno, di far nascere uno strumento che consenta a tutta la filiera olivicola italiana di ribadire e riaffermare le sue competenze sugli extravergini, introducendo una categoria più restrittiva che potrebbe essere definita “Alta Qualità”.


Wine bar e Oil bar
In cinque giorni della manifestazione saranno occasione, anche quest’anno, per degustare e conoscere oltre 100 prestigiose etichette di qualità del nostro migliore made in Italy enologico.
Dal 24 al 28 novembre prossimi a Fiera Milano – polo espositivo di Rho – alcune delle migliori firme della nostra enologia, provenienti da tutte le regioni d’Italia, saranno protagoniste dell’iniziativa Wine bar.

Le degustazioni, gratuite, saranno gestite dagli esperti Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori vino) che saranno in grado di raccontare i segreti del nettare di Bacco in ben 4 lingue.
Offerti da aziende socie di Unione Italiana Vini, dell’Associazione giovani imprenditori vinicoli italiani e dell’associazione Le Donne del Vino, i vini spazieranno dai rossi ai bianchi, senza dimenticare rosati, dolci e bollicine.

Protagonista in fiera negli stessi giorni anche l’iniziativa Oil bar, nata per promuovere la conoscenza del mondo dell’olio extravergine di oliva italiano e gestita dal personale qualificato dell’Onaoo (Organizzazione nazionale assaggiatori di olio d’oliva). Un’opportunità per apprezzare e conoscere la varietà e ricchezza degli aromi, dei profumi e dei sapori di oltre 90 oli di tutta Italia attraverso la degustazione.

Per informazioni
SIMEI - ENOVITIS
Via S. Vittore al Teatro n. 3 - 20123 Milano
Tel. 0039/02/7222281 - Fax 0039/02/866575
E-mail:info@simei.it – info@enovitis.it
Internet: www.simei.it - www.enovitis.it

lunedì 23 novembre 2009

Chianti o Brunello? No, anche vini della Valtellina




Lo splendido centro termale Spa & Benessere del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio (SO) ha ospitato in un’insolita, primaverile serata di novembre, un’originale degustazione di vini della Valtellina, abbinati a piatti tipici preparati da rinomati chef: gli ospiti, rigorosamente in costume da bagno e accappatoio candido, si sono aggirati, curiosi e senza fretta (se no, che benessere sarebbe?) tra i vari banchi di assaggio dei produttori quali Salis, Caven, Balgera, Prevostini, Bettini e molti altri. Dei vini valtellinesi e delle loro qualità organolettiche si era parlato poco prima nel Salone da Ballo dell’Hotel in un interessante convegno condotto dal Presidente del Consorzio Vini Valtellina. L’antico stile dei Romani è stato riproposto oggi come 2000 anni fa: infatti i Bagni di Bormio offrono dal I sec. a.C. la filosofia delle terme romane, insieme a due storici hotels a 5 stelle, riportati pochi anni fa al primitivo splendore. Oltre 70 tipi di pratiche termali, con vasche e piscine all’aperto con acqua calda, accessibili anche sotto una bella nevicata, fanno parte dell’offerta del Gruppo QC Terme, che aprirà il 5 dicembre anche a Monza, e già esiste a Pré St.Didier e a Milano (Info: www.qcterme.it).
Ma torniamo a parlare un po’ dei vini valtellinesi, che raccontano molto di sé e del territorio da cui traggono origine: il Sassella è connotato dalla natura rocciosa della zona, la più nota della Valtellina, nel cuore del versante terrazzato, adattato dall’uomo nei secoli alla coltivazione della vite con il riporto di terra fertile dal fondovalle. L’ottimale esposizione al sole porta a giusta maturazione le uve di Nebbiolo. Inferno è invece il suggestivo nome della più piccola sottozona DOCG Valtellinese: 55 ettari circa di terrazzamenti vitati, molto rocciosi e difficili da raggiungere. Il circuito dell’Inferno unisce il fondovalle con la mezza costa del versante retico. Il vino prodotto qui è considerato il più austero tra i Valtellina Superiore.
I Vinautori, alias Pietro Triacca e Stephan Keller, di Madonna di Tirano, producono vini che non hanno nulla di tradizionale: sauvignon bianco è il vitigno di “Saga”, vino che ben si accompagna ai pizzoccheri valtellinesi. Anche il Nebbiolo vinificato con metodi moderni dà ottimi risultati con il “Virtù”, adatto all’invecchiamento ed abbinabile al taroz, altro piatto tipico locale. L’ultimo prodotto è un Syrah proveniente dal sud della Francia, misto a Nebbiolo: il “Sirano” ha un gusto fruttato e fresco. Invece “Garibalda” intende diventare uno dei migliori Syrah italiani.
L’azienda Conti Sertoli Salis produce il vino più singolare e raro della Valtellina: lo sforzato “Canua”, rosso secco, di corpo, elegante e armonico già dopo 4-5 anni di invecchiamento. Si ottiene dopo un lungo appassimento di uve Nebbiolo Chiavennasca, lasciate fino a gennaio in solaio per concentrare aromi, tannini nobili e zuccheri.
Quindi, non ci sono solo Chianti e Brunello, ma anche un’ottima scelta tra i vini della Valtellina.

Info: www.consorziovinivaltellina.com

Nicoletta Curradi

venerdì 20 novembre 2009

Bologna: 3a rassegna internazionale di vini passiti

Il 28 e 29 novembre tutti gli appassionati convergeranno su Bologna e più esattamente a Villa Edvige Garagnani, via Angelo Masini 11 a Zola Predosa.

Dalle 14,00 alle 23,00 di sabato e dalle 10,00 alle 20,00 di domenica banco d'assaggio di vini passiti e da meditazione italiani ed esteri.

La premiazione dei partecipanti si svolgerà sabato in mattinata.

Prezzo: 15 euro con degustazione libera di tutti i vini partecipanti (oltre 550!), bicchiere e tasca portabicchiere e assaggi di formaggi e di panspeziale

Moltissime anche le attività collaterali fra cui tavole rotonde e degustazioni guidati ed importanti nomi del settore in campo.

Per tutte le info: www.concorsovinipassiti.it

giovedì 19 novembre 2009

Lo Studio Doni & Associati veste il vino Migliara Cortona Syrah

È dello Studio Doni & Associati l'etichetta indossata da Migliara Cortona Syrah dell'azienda "Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano" di Cortona (Arezzo) che ha ricevuto da Wine Spectator, la rivista più autorevole e prestigiosa del settore enologico, 98 punti.

Lo Studio Doni & Associati di Firenze, specializzato in etichette di vino, ha seguito l'intero restyling di questa azienda conosciuta soprattutto per il suo carattere francese.
"Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano", infatti, fin dall'inizio della sua attività, si è ispirato alla Francia - in particolar modo alla Valle del Rodano - sia per volontà del titolare Massimo d'Alessandro, con una forte passione per questo regione vitivinicola, sia per l'attinenza del terreno alla coltivazione di vitigni francesi come il Syrah.
Dal 2007, inoltre, "Tenimenti Luigi d'Alessandro-Manzano" si avvale della consulenza dell'enologa francese Christine Vernay dell'azienda Domaine Georges Vernay.

Seguendo queste linee guida, lo Studio Doni & Associati ha dato vita ad un'etichetta dal carattere francese: la scritta Migliara è stata elaborata in chiave moderna recuperando lo stile degli antichi registri di rendiconto dell'amministrazione della fattoria risalenti all'800, come anche la scelta della bottiglia - una borgognotta pesante - è un chiaro richiamo alla Francia. La scritta Migliara è stata elaborata manualmente, come anche il testo che si legge sull'etichetta.
Il logo di "Tenimenti d'Alessandro-Manzano", un rombo, grazie al completo restyling dell'azienda, è stato reso più snello e semplice, puntando molto sull'effetto luce dato dal colore dorato. La carta utilizzata è una Fasson Centaure Blanc, stampata a tre colori e due lamine a caldo. La capsula che avvolge il tappo, invece, lascia intravedere il sughero, come avviene in molte bottiglie francesi. Il risultato è un prodotto elegante, di grande carattere, dal gusto retrò e moderno al contempo.

Il podere Migliara è una piccola vigna dalla quale provengono alcune delle migliori uve prodotte in azienda: piantata nel 1990 oggi produce un Syrah di altissimo livello, grazie ad un'accuratissima selezione del prodotto.
Il Migliara Cortona Syrah è realizzato attraverso l'aggiunta di una piccola percentuale di uve Viognier al momento del taglio definitivo, secondo il procedimento utilizzato dai migliori produttori del Rodano.