lunedì 17 ottobre 2016

Novità per la Guida Vini de Espresso 2017

Aria nuova per la Guida de “I vini italiani de L’Espresso” 2017.

Nonostante sia di recente pubblicazione - è nata nel 2000, - la Guida, diretta da Enzo Vizzari, si ringiovanisce, affianca due curatori, Andrea Grignaffini e Antonio Paolini, e si rinnova radicalmente: non più “generalista” ma “selettiva”. In epoca di Twitter, di social, di nuovi linguaggi sintetici che caratterizzano la comunicazione dei giovani, di informazioni essenziali, la Guida si adegua. Abbandona la vecchia veste tradizionale e punta al consumatore più che agli esperti del settore. Ma va molto oltre. Basta con le classifiche e le votazioni. 


La Guida 2017 lancia una rivoluzione nel modo di approcciare il vino indirizzandosi ad un consumatore che si ritiene oramai maturo per fare le sue scelte in fatto di vino con maggiore consapevolezza e soddisfazione. Il panorama vinicolo italiano proposto in questa guida si restringe notevolmente: l’attenzione dei suoi lettori viene focalizzata su un anno di sensazioni guidate. Non più migliaia di segnalazioni, ma una scelta di cento eccellenze per settore come a dire: abbiamo di fronte un anno, andiamo insieme alla scoperta dei sapori sensoriali di un nostro prodotto di eccellenza che sta conquistando i mercati mondiali ma che è ancora poco conosciuto o non è apprezzato in patria come meriterebbe. Ecco dunque che la Guida 2017 pone l'obiettivo su tre categorie che costituiscono una ponderata scelta professionale oltre che editoriale: tre distinte classifiche ordinate per valore, ma senza punteggio: i “100 vini da bere subito”, vini importanti ed eccellenti, che si possono stappare immediatamente; i “100 vini da conservare”, cioè quelli destinati ad affinarsi e migliorare nel tempo; e, molto utile per le tasche dei consumatori in tempi di crisi, i “100 vini da comprare”, ovvero etichette che per l’ottimo rapporto tra la qualità intrinseca e il prezzo sul mercato, rappresentano la migliore equazione costi-benefici.

 Ma soprattutto i curatori della Guida in questo viaggio attraverso lo stivale si propongono di segnalare ai lettori aree geografiche di produzione che meritano particolare attenzione. Partendo dalla considerazione che al di là dei grandi mostri sacri dell’enologia italiana, come i grandi Toscani, i Bolgheri, i Brunelli e i Baroli riserva 2010, che stanno sugli altari e vi rimarranno a lungo, aspirano alla ribalta anche altre realtà produttive che possono ambire a collocarsi fra i vini di eccellenza della tradizione italiana come alcuni vini della Sardegna, con le sue denominazioni di spicco: Cannonau, Carignano del Sulcis, Malvasia di Bosa, Vermentino di Gallura che rappresentano la vera sorpresa di quest’anno.

Il nucleo centrale della Guida è poi dedicato ai migliori vini delle denominazioni più importanti ordinate per regione, ognuna introdotta da una cartina che evidenzia le principali denominazioni di origine.

L’operazione desiderata è insomma quella di avvicinare il mercato al consumatore e viceversa.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 11 ottobre 2016

A Firenze un club anni Trenta a tutto swing con arredi vintage e fontana d’assenzio





Un club anni Trenta dove ritrovare l’atmosfera del proibizionismo, tra arredi d’epoca, ritmi swing e cocktail d’altri tempi: inaugura mercoledì 12 ottobre alle ore 21 Fumoir, un locale nel locale all’interno dello storico Rex di via Fiesolana, recentemente riaperto in pieno stile vintage. Regina della saletta sarà una scenografica fontana di cristallo dedicata al più misterioso dei distillati: l’assenzio.

Fumoir sarà una sorta di privé first class, all’interno del locale che si ispira al transatlantico Rex, fiore all’occhiello della Marina italiana all’inizio del secolo scorso. Entrare nella saletta sarà come fare un salto indietro nel tempo. Ogni dettaglio del Fumoir ricostruisce un’epoca, a partire dal nome, che riprende esattamente quello del bar che si trovava a bordo del vero Rex, fino ai liquori serviti al banco, passando per gli arredi, tra cui alcuni elementi originali del transatlantico, rintracciati in negozi d’antiquariato in varie parti d’Italia.

Anche la lista dei cocktail è ispirata al menu del Rex datato 1931, recuperato dai gestori del locale e attualizzato dai mixologist di via Fiesolana per renderlo compatibile con i gusti contemporanei. Sulla carta un numero limitato di drink, principalmente a base di aniciati, destinati a cambiare ogni settimana. Previsto poi il servizio “à la ancienne”, grazie alla particolare fontana e a tre tipi di liquore all’assenzio con gradazione alcolica diversa (Pernod Absinthe Supérieure, Vieux Pontalier, La Fede Absinthe Blanche). Da aggiungere, su richiesta, la famosa zolletta di zucchero da incendiare per ottenere l’effetto “flaming” e fare un tuffo nei più tenebrosi caffè parigini frequentati da poeti maledetti e artisti a caccia di ispirazione.

Il Fumoir sarà aperto tutte le sere tranne il venerdì e il sabato dalle 21 in poi, solo su prenotazione (tel. 055 2480331 o sms al 366 3309728). 


Fabrizio Del Bimbo