martedì 27 gennaio 2015

Il 14 febbraio l'Anteprima Vino Chianti 2015 all'Ex- Manifattura Tabacchi




Firenze – 14 Febbraio 2015. L’Anteprima Chianti si rinnova completamente: una nuova edizione per questa manifestazione dedicata al vino Chianti che, con il consueto evento propone una novità, il coinvolgimento del grande pubblico accanto agli appuntamenti per la stampa. Per la prima volta, la sessione di degustazione fino ad oggi appannaggio soltanto dei giornalisti apre le porte, con oltre cento aziende che presenteranno i loro prodotti non ancora sul mercato, in anteprima appunto. E per la prima volta, una nuova location: il grande spazio dell’Ex-Manifattura Tabacchi, archeologia industriale degli anni ’40 considerata tra le più belle manifatture tabacchi d’Italia, esempio di razionalismo italiano, ospiterà il Chianti con i consorzi delle maggiori menzioni specifiche, una Toscana quindi compatta, forte che si presenta alla città di Firenze.

Un spazio ricco di fascino e attrattiva, poco conosciuto e frequentato dalla stessa città gigliata ma considerato dal FAI tra i luoghi del cuore, l’ex-Manifattura Tabacchi si colorerà di Chianti per il giorno di San Valentino regalando al grande pubblico un’imperdibile opportunità di vivere un’esperienza unica, in una location incomparabile parlando di Chianti, di un vino e della sua storia, di un territorio enologico immenso e vario, della sua cultura enogastronomica che lo rende forte e riconoscibile ovunque nel mondo.
Dalle 16 alle 22, gli amanti del Chianti o meglio i #Chianti lovers (seguici su Facebook, Instragram e Twitter) potranno assaggiare e conoscere più da vicino il Sangiovese, vitigno principe del Chianti, assieme ad alcune storiche ricette della tradizione gastronomica toscana e ai prodotti del territorio, grazie anche alla preziosa collaborazione con Slow Food Toscana. Dalle 19, Dj set, Chianti e musica, una binomio perfetto, in un percorso sensoriale dove le note del vino e le noti musicali si fondono insieme per emozionare.
Questo ruolo, per una delle denominazioni più estese e conosciute d’Italia, in qualità d’ambasciatore del Made in Italy, sta al passo con la filosofia di stile e d’immagine che da anni accompagna il consorzio nei suoi eventi e manifestazioni. La partenza è avvenuta con il restyling del marchio: con la C che ricorda uno smile, strizzando l’occhio al mondo dei giovani pur restando fedele alla propria storia, per arrivare ad oggi, in un’evoluzione naturale, in un luogo speciale dove celebrare un evento per la città.
Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti, afferma: “Per la prima volta, si apre al pubblico: è una grande sfida certamente ma siamo sicuri che sia la strada giusta da percorrere: il Chianti è un vino pop, vogliamo fare in modo che tutti possano apprezzare e godere di questa denominazione. Il fatto stesso che tutti i maggiori consorzi di sottozona siano riuniti gioverà alla manifestazione e chi ci visita, si troverà di fronte un panorama esteso ma chiaro di ciò che questa regione vuole offrire, una promozione che va quindi a favore di ogni singola azienda”.


Nello stesso modo la pensano anche i Presidenti degli altri tre consorzi, Fiorentini, Rufina e Senesi: la novità di poter stare insieme darà nuova linfa al comparto vinicolo, sia da un punto di vista di immagine che di mercato.

Tre consorzi che hanno molto da raccontare: il Consorzio Chianti Colli Fiorentini nasce nel 1994 e rappresenta ad oggi la quasi totalità della produzione con 27 aziende associate, il prodotto, di grande equilibrio, con profumi freschi e fruttati, leggermente tannico; il Consorzio Chianti Colli Senesi, sebbene la sua fondazione risalga al 21 febbraio 1977, la sua reale nascita avviene nel 2001, una bella realtà di 300 soci. Il Sangiovese di queste zone, capace di esprimersi in molteplici forme, a seconda dei terreni e del microclima in cui viene allevato, regala struttura e profumi. Il Chianti Rufina, fondato nel 1980: 20 le aziende che lo costituiscono, è la più piccola delle sette sottozone e grazie al suo microclima e al territorio, il vino che qui si produce è elegante, con una personalità decisa, caratterizzato da una singolare longevità.

Conclude: “Il Consorzio vuole promuovere la diffusione della cultura e della storia che sta nel bicchiere. Vuole esprimere un territorio e la sua forte identità in modo che tutti possano fruirne, vuole esprimere qualità e al contempo emozioni forti e vere, durature, tutti elementi che si ritrovano in questa nuova edizione dell’Anteprima Chianti 2015”.
Ingresso 10€
Prevendite su: boxofficetoscana.it
Info: consorziovinochianti.it

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

martedì 20 gennaio 2015

Firmino Miotti, eccellenza di Breganze

L’azienda Firmino Miotti di Breganze (VI) rappresenta una autentica tradizione di famiglia che Firmino Miotti si è trovato a gestire, facendo tesoro degli insegnamenti del nonno, fin da giovanissimo (negli anni ‘50) in seguito alla scomparsa del padre. Firmino Miotti è un grande amante della terra e un lavoratore instancabile, un agricoltore d’altri tempi. Ha fatto della vigna la sua casa salvaguardando soprattutto le vecchie varietà della zona (Gruajo, Groppello, Pedevendo, Sampagna). La profonda e sincera amicizia con lo scrittore Virgilio Scapin, che nel suo libro “I Magnasoete” (1976, Giorgio Bertani Editore, Verona) racconta proprio la vita di Firmino e Pina, la qualità dei prodotti e l’ospitalità tipica dei titolari dell’azienda hanno reso questo luogo di lavoro un vivace centro culturale e mondano, frequentato da buoni bevitori e personaggi legati alla cultura e allo spettacolo vicentino e italiano (Ugo Tognazzi, Monica Vitti, Marcella Pobbe…). La figlia Franca si occupa con piglio deciso della cantina. Prodotto in Italia nella sola zona di Breganze, il Torcolato è ottenuto da una sapiente scelta e da una estrema cura dei grappoli di uve di vespaiola per l’85% con il restante tocai e pedevenda che, per appassire, vengono attorcigliati (intorcolà) a degli spaghi in ambiente arieggiato. Solo i grappoli migliori, i più spargoli vengono raccolti per l’appassimento. E’ dopo Natale che il dolce Torcolato viene finalmente consacrato in vino. La produzione è limitata sia per la scarsa resa sia per la cura tipicamente artigianale che questo vino richiede. La fermentazione avviene con tempi molto lunghi, può durare alcuni mesi fino ad arrestarsi spontaneamente lasciando il vino ancora dolce. Rimarrà a riposare in vasche di acciaio per alcuni anni prima di venire imbottigliato. Il Torcolato è un vino dolce prodotto con l’uva appassita utilizzando solo i grappoli migliori, più spargoli o aperti e deposti in un unico strato di cassette basse in modo da poter essere trasportati senza alcun danno. Vengono poi nuovamente scelti e appesi con degli spaghi alle travi delle soffitte. E’ questo sistema di conservazione dell’uva che ha dato il nome al vino. Per appenderli i grappoli sono attorcigliati, avvolgendoli, attorno a una coppia di spaghi. Questo attorcigliare, avvolgere, era nel dialetto locale “intorcolare” di cui il nome Torcolato. E’ importante che la soffitta o il locale in cui le uve sono lasciate a riposare per cinque mesi sia ben aerato. Si presenta di un colore giallo paglierino scuro con riflessi dorati. Odorando il bicchiere si sentono note di miele, frutta matura o passa, fico, albicocca, dattero. Al palato ha una gradevole dolcezza, il vino lascia la bocca asciutta e sazia. Si avvertono gradevolis note fruttate, con ricordi di agrumi canditi e la spiccata acidità modera la sensazione dolce e viceversa. In bocca è complesso ed equilibrato, dolce, non dolce. Ampio, lungo ed avvolgente. E’ molto interessante il suo potenziale d’invecchiamento. E’ eccellente anche da solo, ma ben si sposa con formaggi erborinati o molto saporiti,con piatti a base di fegato, a fine pasto esalta la piccola pasticceria e i dolci secchi. Bouquet: Equlibrato, ampio e complesso. Vendemmia 2005 Imbottigliamento 2009 Affinamento 2 anni in bottiglia N° bottiglie prod 4.000 Tipologia Vino bianco dolce fermo Temp di servizio 10° Vitigni Vespaiolo, Tocai nostrano e Pedevenda Abbinamento Dolci, formatti, patè di fegato Altri vini prodotti dall'azienda Miotti - Vespaiolo - Pedevendo - Gruaio - Groppello - Cabernet - Merlot Analizziamo un altro prodotto dell'azienda, il Pedevendo. PEDEVENDO Il vitigno proviene dal colle di Santa Lucia – Breganze. Il t erreno è di tipo vulcanico. La tipologia del vino è frizzante secco. Vitigni: 100% pedevenda, uva rarissima del vicentino coltivata quasi esclusivamente dalla nostra azienda da più di un secolo. Il Pedevendo è un vitigno di buona vigoria vegetativa e produzione costante. Il grappolo è medio ed ha un buccia dal colore verde-giallastro. Matura tardi e ama i terreni collinari argilloso-calcarei, resiste bene ai freddi e alle malattie e ha, anche nelle annate più calde, una buona acidità fissa. In una interessante pubblicazione del 1754 scritta da Aureliano Acanti (pseudonimo di Valerio Canati), opera poetica che rappresenta una sorta di guida enologica della provincia di Vicenza, troviamo citati trentacinque vini prodotti nel vicentino e di Breganze. Il Pedevendo vi appare più volte come “grato Pedevendo” …”egli è un ber di paradiso: questo raro pedevendo è stupendo è d’incanto….. Alcool: 11,5% Vinificazione: vendemmia scelta con casse da 10 kg, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata a 18° gradi Il vino, completa una parte di fermentazione in bottiglia, diventando un vino vivace sur lie. Per questo motivo in bottiglia presenta un leggero fondo, si consiglia la scaraffatura. Caratteristiche: Alla vista si presenta paglierino con riflessi verdolini, con piccole bollicina di lunga persistenza. Al naso si alternano profumi di frutta fresca, mentre in bocca la buona acidità sostenuta dalla leggera gasatura lo rende piacevole, vivace, ideale in ogni occasione, immancabile dopo una giornata di lavoro. Da aperitivo è capace di farti sentire in vacanza. Quando la stappi ti mette di buon umore e sta molto bene accompagnato da fritture di pesce. E’ leggero e di grande bevibilità. Temperatura di servizio: 8° C. Nicoletta Curradi

giovedì 8 gennaio 2015

A Breganze i primi 20 anni della Prima del Torcolato

18 gennaio 2015
“Prima” del Torcolato D.O.C. Breganze
Vendemmia 2014
Ventesimo Anniversario
 



Il 2015 della D.O.C. Breganze inizia come da tradizione con la “Prima del Torcolato” che quest’anno rivestirà un’importanza storica per tutta la denominazione, in quanto si celebreranno i vent’anni dall’ottenimento della D.O.C. per il vino Torcolato, emblema dell’antica tradizione vitivinicola della zona.

Fervono i preparativi per la manifestazione di domenica 18 gennaio, quando le uve appassite dell’autoctona Vespaiola verranno finalmente spremute in un torchio d'epoca, ancora attorcigliate ai lunghi “ròsoli” (spaghi) con i quali sono state appese nei fruttai delle cantine e dove hanno perso gran parte dell’acqua contenuta, concentrando al proprio interno tutti i profumi, gli aromi e gli zuccheri della Vespaiola più bella raccolta nell’ultima vendemmia. Ogni acino regalerà in poche gocce di mosto tutta la dolcezza e la freschezza che renderanno unico il Torcolato di quest’annata.

Ogni produttore socio del Consorzio di Tutela porterà alla “Prima” un po’ delle sue uve, per produrre un mosto unico, che unisce tutti i produttori del rinomato vino “dolce-non-dolce” vicentino color oro.

La piazza di Breganze inizierà ad animarsi sin dalle 14:00 con i Ballincontrà che si esibiranno in danze tradizionali e, dalle 14:30, sarà possibile partecipare al “Brindisi in campanile”, una visita guidata alla spettacolare torre Diedo con il brindisi di Torcolato “in quota”.

Alle 14:45 la sfilata per le vie del centro storico di Breganze della Magnifica Fraglia del Torcolato darà il via ufficiale alla manifestazione.
Le celebrazioni dei vent’anni della D.O.C. Torcolato inizieranno con la consegna degli attestati di benemerenza alle sei storiche cantine che raggiungono la XX vendemmia D.O.C..
Successivamente verrà riempita con i Torcolati degli attuali 14 soci del Consorzio di Tutela una “Balthazar”, bottiglia di 12 litri, realizzata dal mastro vetraio Massimo Lunardon, che verrà venduta in beneficenza: sarà una bottiglia speciale, unica ed irripetibile!
La ribalta del palco verrà ceduta quindi alla Magnifica Fraglia del Torcolato D.O.C. Breganze, che consegnerà ai genitori dei bimbi nati nell’anno 2014 e residenti a Breganze una bottiglia di Torcolato speciale, ancora vuota, che andrà a contenere il nettare spremuto dal torchio della Prima: naturalmente le bottiglie verranno riconsegnate nel gennaio 2016, dopo la fermentazione e l’affinamento come previsto dal disciplinare.

Si procederà poi con la proclamazione dell’Ambasciatore del Torcolato nel Mondo 2015, verrà premiato il vincitore del concorso “Realizza l’etichetta della Prima del Torcolato Vendemmia 2014” e saranno nominati i nuovi confratelli della Magnifica Fraglia del Torcolato.

Ospite della Prima quest’anno sarà il sommelier Alessandro Scorsone.

Fruttaio Tour® tra le cantine
Verrà riproposto anche quest’anno il Fruttaio Tour®, l’apertura al pubblico delle cantine con visite guidate e degustazioni, così da vedere dove e come nasce il nostro Torcolato! Apertura il mattino dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 17 alle 19.
Cantine Aderenti: Tenuta Bastia di Montecchio Precalcino e Cà Biasi, Beato Bartolomeo, Col Dovigo, Maculan, IOMazzuccato, Miotti Firmino ed Eredi Vitacchio Guerrino a Breganze.

«Anonima Magnagati»
Parteciperà alla manifestazione anche la rinomata compagnia teatrale vicentina Anonima Magnagati che, nel pomeriggio allieterà la “Prima” con un simpatico intrattenimento teatral-enologico e la sera sarà protagonista, alle ore 20:45 al Cinema Verdi, dello spettacolo "Fioidepadana" (Info e prenotazioni: Ass.ne Strada del Torcolato e dei vini di Breganze Tel. 0445 300595 Cel. 348-3028340).

Durante la Prima del Torcolato si potranno degustare ed acquistare i Torcolati di tutti i produttori associati al Consorzio Tutela Vini DOC Breganze e sarà presente una mostra-mercato dei prodotti tipici della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze.
Inoltre in piazza dalle 11:30 sarà possibile degustare le Fettuccine alla Breganzese, con sugo di Toresan, a cura dei ristoranti della Strada del Torcolato.


Fabrizio Del Bimbo