Si e` svolta il 18 gennaio scorso la Prima del Torcolato, vino prodotto in provincia di Vicenza, detto anche vino Pasquale, perché anche se non si fa verso Pasqua d'agnello, si serba fino ad allora l'uva appiccata all'aria. IL Vinsanto si fa pure a Verona e a Brescia: ma questo vino vicentino non somiglia né all'uno né all'altro.
Al Torcolato, vino bevuto dall'antichità sia dalle famiglie ricche che da quelle più umili, sono stati attribuiti molti riconoscimenti ad iniziare dal 1909 quando, presentato da Arnaldo Carli all'Esposizione di Lonigo, vinse la medaglia d'oro. Nel 1980 varca il confine nazionale raggiungendo l'America, nel 1983 conquista un articolo sulla rivista "Gourmet", e nel '93 è presente anche sul "The New York Times".
Vediamo di aoorofondirne la conoscenza.
Si ottiene dal vitigno Vespaiola, uva particolarmente amata dalle vespe in quanto ricca di zucchero; in minore quantità possono concorrere Tocai, Garganega, Pedevenda o Durella.
La vendemmia è accurata, selezionando i migliori grappoli che vengono fatti appassire per alcuni mesi. L'appassimento rappresenta una fase molto importante: essa avviene in locali ben areati e asciutti e i grappoli vengono legati a degli spaghi e attorcigliati, cioè "torcolati", a travi di legno. Durante questo periodo, gli acini perdono buona parte dell'acqua in essi contenuta favorendo la concentrazione zuccherina.
Successivamente le uve subiscono una lenta torchiatura che permette di ottenere un mosto dorato.
Lenta è anche la fase di fermentazione, dopo la quale il vino viene posto in piccoli botti di rovere dove rimane per un periodo che può andare da un anno a 24 mesi per i vini di ottimo livello.
E' bene sottolineare che da 100 chilogrammi di uva si ottengono circa 25 litri di vino.
La zona di produzione è la Breganze, DOC dal 1995, che si estende per 15 km. a nord di Vicenza, comprendendo la città di Breganze, che da il nome e rappresenta il centro della DOC, Marostica e Bassano del Grappa ad est, e Thiene ad ovest.
I terreni collinari che ospitano le viti sono vulcanici morenici e tufici, ma si possono trovare coltivazioni anche in zone pianeggianti dove il terreno è piuttosto ciottoloso e ghiaioso e che, talvolta, fornisce vini migliori.
Proprio a Breganze, dal 1996, grazie alle nove aziende che hanno costituito il Consorzio Tutela Vini DOC Breganze, si tiene ogni anno la cerimonia pubblica chiamata "La prima del Torcolato". Si svolge nella piazza principale di Breganze e consiste nella torchiatura delle uve già appassite destinate alla produzione del Torcolato.
Il torcolato si presenta con un giallo dorato caldo dai riflessi ambrati. All'olfatto è fine e complesso con intensi profumi di frutta matura, esotica, albicocca secca e confettura, si possono riconoscere sentori di miele di acacia e leggera vaniglia.
Il gusto è dolce ma non stucchevole, la buona acidità mitiga la dolcezza e i tannini ceduti dal legno si fondono perfettamente con l'alcol che può variare tra gli 11 e i 13°. Presenta una lieve nota amarognola nel finale, ma del tutto piacevole.
Un vino come si suol dire "da meditazione", che accompagna molto bene la pasticceria secca ma anche tartine al patè de foie gras e formaggi erborinati, stagionati e saporiti.
Nicoletta Curradi
giovedì 5 febbraio 2015
martedì 27 gennaio 2015
Il 14 febbraio l'Anteprima Vino Chianti 2015 all'Ex- Manifattura Tabacchi
Firenze – 14 Febbraio 2015. L’Anteprima Chianti si rinnova completamente: una nuova edizione per questa manifestazione dedicata al vino Chianti che, con il consueto evento propone una novità, il coinvolgimento del grande pubblico accanto agli appuntamenti per la stampa. Per la prima volta, la sessione di degustazione fino ad oggi appannaggio soltanto dei giornalisti apre le porte, con oltre cento aziende che presenteranno i loro prodotti non ancora sul mercato, in anteprima appunto. E per la prima volta, una nuova location: il grande spazio dell’Ex-Manifattura Tabacchi, archeologia industriale degli anni ’40 considerata tra le più belle manifatture tabacchi d’Italia, esempio di razionalismo italiano, ospiterà il Chianti con i consorzi delle maggiori menzioni specifiche, una Toscana quindi compatta, forte che si presenta alla città di Firenze.
Un spazio ricco di fascino e attrattiva, poco conosciuto e frequentato dalla stessa città gigliata ma considerato dal FAI tra i luoghi del cuore, l’ex-Manifattura Tabacchi si colorerà di Chianti per il giorno di San Valentino regalando al grande pubblico un’imperdibile opportunità di vivere un’esperienza unica, in una location incomparabile parlando di Chianti, di un vino e della sua storia, di un territorio enologico immenso e vario, della sua cultura enogastronomica che lo rende forte e riconoscibile ovunque nel mondo.
Dalle 16 alle 22, gli amanti del Chianti o meglio i #Chianti lovers (seguici su Facebook, Instragram e Twitter) potranno assaggiare e conoscere più da vicino il Sangiovese, vitigno principe del Chianti, assieme ad alcune storiche ricette della tradizione gastronomica toscana e ai prodotti del territorio, grazie anche alla preziosa collaborazione con Slow Food Toscana. Dalle 19, Dj set, Chianti e musica, una binomio perfetto, in un percorso sensoriale dove le note del vino e le noti musicali si fondono insieme per emozionare.
Questo ruolo, per una delle denominazioni più estese e conosciute d’Italia, in qualità d’ambasciatore del Made in Italy, sta al passo con la filosofia di stile e d’immagine che da anni accompagna il consorzio nei suoi eventi e manifestazioni. La partenza è avvenuta con il restyling del marchio: con la C che ricorda uno smile, strizzando l’occhio al mondo dei giovani pur restando fedele alla propria storia, per arrivare ad oggi, in un’evoluzione naturale, in un luogo speciale dove celebrare un evento per la città.
Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti, afferma: “Per la prima volta, si apre al pubblico: è una grande sfida certamente ma siamo sicuri che sia la strada giusta da percorrere: il Chianti è un vino pop, vogliamo fare in modo che tutti possano apprezzare e godere di questa denominazione. Il fatto stesso che tutti i maggiori consorzi di sottozona siano riuniti gioverà alla manifestazione e chi ci visita, si troverà di fronte un panorama esteso ma chiaro di ciò che questa regione vuole offrire, una promozione che va quindi a favore di ogni singola azienda”.
Nello stesso modo la pensano anche i Presidenti degli altri tre consorzi, Fiorentini, Rufina e Senesi: la novità di poter stare insieme darà nuova linfa al comparto vinicolo, sia da un punto di vista di immagine che di mercato.
Tre consorzi che hanno molto da raccontare: il Consorzio Chianti Colli Fiorentini nasce nel 1994 e rappresenta ad oggi la quasi totalità della produzione con 27 aziende associate, il prodotto, di grande equilibrio, con profumi freschi e fruttati, leggermente tannico; il Consorzio Chianti Colli Senesi, sebbene la sua fondazione risalga al 21 febbraio 1977, la sua reale nascita avviene nel 2001, una bella realtà di 300 soci. Il Sangiovese di queste zone, capace di esprimersi in molteplici forme, a seconda dei terreni e del microclima in cui viene allevato, regala struttura e profumi. Il Chianti Rufina, fondato nel 1980: 20 le aziende che lo costituiscono, è la più piccola delle sette sottozone e grazie al suo microclima e al territorio, il vino che qui si produce è elegante, con una personalità decisa, caratterizzato da una singolare longevità.
Conclude: “Il Consorzio vuole promuovere la diffusione della cultura e della storia che sta nel bicchiere. Vuole esprimere un territorio e la sua forte identità in modo che tutti possano fruirne, vuole esprimere qualità e al contempo emozioni forti e vere, durature, tutti elementi che si ritrovano in questa nuova edizione dell’Anteprima Chianti 2015”.
Ingresso 10€Prevendite su: boxofficetoscana.it
Info: consorziovinochianti.it
Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi
martedì 20 gennaio 2015
Firmino Miotti, eccellenza di Breganze
L’azienda Firmino Miotti di Breganze (VI) rappresenta una autentica tradizione di famiglia che Firmino Miotti si è trovato a gestire, facendo tesoro degli insegnamenti del nonno, fin da giovanissimo (negli anni ‘50) in seguito alla scomparsa del padre. Firmino Miotti è un grande amante della terra e un lavoratore instancabile, un agricoltore d’altri tempi. Ha fatto della vigna la sua casa salvaguardando soprattutto le vecchie varietà della zona (Gruajo, Groppello, Pedevendo, Sampagna). La profonda e sincera amicizia con lo scrittore Virgilio Scapin, che nel suo libro “I Magnasoete” (1976, Giorgio Bertani Editore, Verona) racconta proprio la vita di Firmino e Pina, la qualità dei prodotti e l’ospitalità tipica dei titolari dell’azienda hanno reso questo luogo di lavoro un vivace centro culturale e mondano, frequentato da buoni bevitori e personaggi legati alla cultura e allo spettacolo vicentino e italiano (Ugo Tognazzi, Monica Vitti, Marcella Pobbe…). La figlia Franca si occupa con piglio deciso della cantina. Prodotto in Italia nella sola zona di Breganze, il Torcolato è ottenuto da una sapiente scelta e da una estrema cura dei grappoli di uve di vespaiola per l’85% con il restante tocai e pedevenda che, per appassire, vengono attorcigliati (intorcolà) a degli spaghi in ambiente arieggiato. Solo i grappoli migliori, i più spargoli vengono raccolti per l’appassimento. E’ dopo Natale che il dolce Torcolato viene finalmente consacrato in vino. La produzione è limitata sia per la scarsa resa sia per la cura tipicamente artigianale che questo vino richiede. La fermentazione avviene con tempi molto lunghi, può durare alcuni mesi fino ad arrestarsi spontaneamente lasciando il vino ancora dolce. Rimarrà a riposare in vasche di acciaio per alcuni anni prima di venire imbottigliato. Il Torcolato è un vino dolce prodotto con l’uva appassita utilizzando solo i grappoli migliori, più spargoli o aperti e deposti in un unico strato di cassette basse in modo da poter essere trasportati senza alcun danno. Vengono poi nuovamente scelti e appesi con degli spaghi alle travi delle soffitte. E’ questo sistema di conservazione dell’uva che ha dato il nome al vino. Per appenderli i grappoli sono attorcigliati, avvolgendoli, attorno a una coppia di spaghi. Questo attorcigliare, avvolgere, era nel dialetto locale “intorcolare” di cui il nome Torcolato. E’ importante che la soffitta o il locale in cui le uve sono lasciate a riposare per cinque mesi sia ben aerato. Si presenta di un colore giallo paglierino scuro con riflessi dorati. Odorando il bicchiere si sentono note di miele, frutta matura o passa, fico, albicocca, dattero. Al palato ha una gradevole dolcezza, il vino lascia la bocca asciutta e sazia. Si avvertono gradevolis note fruttate, con ricordi di agrumi canditi e la spiccata acidità modera la sensazione dolce e viceversa. In bocca è complesso ed equilibrato, dolce, non dolce. Ampio, lungo ed avvolgente. E’ molto interessante il suo potenziale d’invecchiamento. E’ eccellente anche da solo, ma ben si sposa con formaggi erborinati o molto saporiti,con piatti a base di fegato, a fine pasto esalta la piccola pasticceria e i dolci secchi. Bouquet: Equlibrato, ampio e complesso. Vendemmia 2005 Imbottigliamento 2009 Affinamento 2 anni in bottiglia N° bottiglie prod 4.000 Tipologia Vino bianco dolce fermo Temp di servizio 10° Vitigni Vespaiolo, Tocai nostrano e Pedevenda Abbinamento Dolci, formatti, patè di fegato Altri vini prodotti dall'azienda Miotti - Vespaiolo - Pedevendo - Gruaio - Groppello - Cabernet - Merlot
Analizziamo un altro prodotto dell'azienda, il Pedevendo. PEDEVENDO Il vitigno proviene dal colle di Santa Lucia – Breganze. Il t erreno è di tipo vulcanico. La tipologia del vino è frizzante secco. Vitigni: 100% pedevenda, uva rarissima del vicentino coltivata quasi esclusivamente dalla nostra azienda da più di un secolo. Il Pedevendo è un vitigno di buona vigoria vegetativa e produzione costante. Il grappolo è medio ed ha un buccia dal colore verde-giallastro. Matura tardi e ama i terreni collinari argilloso-calcarei, resiste bene ai freddi e alle malattie e ha, anche nelle annate più calde, una buona acidità fissa. In una interessante pubblicazione del 1754 scritta da Aureliano Acanti (pseudonimo di Valerio Canati), opera poetica che rappresenta una sorta di guida enologica della provincia di Vicenza, troviamo citati trentacinque vini prodotti nel vicentino e di Breganze. Il Pedevendo vi appare più volte come “grato Pedevendo” …”egli è un ber di paradiso: questo raro pedevendo è stupendo è d’incanto….. Alcool: 11,5% Vinificazione: vendemmia scelta con casse da 10 kg, pressatura soffice e fermentazione a temperatura controllata a 18° gradi Il vino, completa una parte di fermentazione in bottiglia, diventando un vino vivace sur lie. Per questo motivo in bottiglia presenta un leggero fondo, si consiglia la scaraffatura. Caratteristiche: Alla vista si presenta paglierino con riflessi verdolini, con piccole bollicina di lunga persistenza. Al naso si alternano profumi di frutta fresca, mentre in bocca la buona acidità sostenuta dalla leggera gasatura lo rende piacevole, vivace, ideale in ogni occasione, immancabile dopo una giornata di lavoro. Da aperitivo è capace di farti sentire in vacanza. Quando la stappi ti mette di buon umore e sta molto bene accompagnato da fritture di pesce. E’ leggero e di grande bevibilità. Temperatura di servizio: 8° C. Nicoletta Curradi
giovedì 8 gennaio 2015
A Breganze i primi 20 anni della Prima del Torcolato
18 gennaio 2015 “Prima” del Torcolato D.O.C. Breganze Vendemmia 2014 Ventesimo Anniversario |
Il 2015 della D.O.C. Breganze inizia come da tradizione con la “Prima del Torcolato” che quest’anno rivestirà un’importanza storica per tutta la denominazione, in quanto si celebreranno i vent’anni dall’ottenimento della D.O.C. per il vino Torcolato, emblema dell’antica tradizione vitivinicola della zona. Fervono i preparativi per la manifestazione di domenica 18 gennaio, quando le uve appassite dell’autoctona Vespaiola verranno finalmente spremute in un torchio d'epoca, ancora attorcigliate ai lunghi “ròsoli” (spaghi) con i quali sono state appese nei fruttai delle cantine e dove hanno perso gran parte dell’acqua contenuta, concentrando al proprio interno tutti i profumi, gli aromi e gli zuccheri della Vespaiola più bella raccolta nell’ultima vendemmia. Ogni acino regalerà in poche gocce di mosto tutta la dolcezza e la freschezza che renderanno unico il Torcolato di quest’annata. Ogni produttore socio del Consorzio di Tutela porterà alla “Prima” un po’ delle sue uve, per produrre un mosto unico, che unisce tutti i produttori del rinomato vino “dolce-non-dolce” vicentino color oro. La piazza di Breganze inizierà ad animarsi sin dalle 14:00 con i Ballincontrà che si esibiranno in danze tradizionali e, dalle 14:30, sarà possibile partecipare al “Brindisi in campanile”, una visita guidata alla spettacolare torre Diedo con il brindisi di Torcolato “in quota”. Alle 14:45 la sfilata per le vie del centro storico di Breganze della Magnifica Fraglia del Torcolato darà il via ufficiale alla manifestazione. Le celebrazioni dei vent’anni della D.O.C. Torcolato inizieranno con la consegna degli attestati di benemerenza alle sei storiche cantine che raggiungono la XX vendemmia D.O.C.. Successivamente verrà riempita con i Torcolati degli attuali 14 soci del Consorzio di Tutela una “Balthazar”, bottiglia di 12 litri, realizzata dal mastro vetraio Massimo Lunardon, che verrà venduta in beneficenza: sarà una bottiglia speciale, unica ed irripetibile! La ribalta del palco verrà ceduta quindi alla Magnifica Fraglia del Torcolato D.O.C. Breganze, che consegnerà ai genitori dei bimbi nati nell’anno 2014 e residenti a Breganze una bottiglia di Torcolato speciale, ancora vuota, che andrà a contenere il nettare spremuto dal torchio della Prima: naturalmente le bottiglie verranno riconsegnate nel gennaio 2016, dopo la fermentazione e l’affinamento come previsto dal disciplinare. Si procederà poi con la proclamazione dell’Ambasciatore del Torcolato nel Mondo 2015, verrà premiato il vincitore del concorso “Realizza l’etichetta della Prima del Torcolato Vendemmia 2014” e saranno nominati i nuovi confratelli della Magnifica Fraglia del Torcolato. Ospite della Prima quest’anno sarà il sommelier Alessandro Scorsone. Fruttaio Tour® tra le cantine Verrà riproposto anche quest’anno il Fruttaio Tour®, l’apertura al pubblico delle cantine con visite guidate e degustazioni, così da vedere dove e come nasce il nostro Torcolato! Apertura il mattino dalle 10 alle 13 e nel pomeriggio dalle 17 alle 19. Cantine Aderenti: Tenuta Bastia di Montecchio Precalcino e Cà Biasi, Beato Bartolomeo, Col Dovigo, Maculan, IOMazzuccato, Miotti Firmino ed Eredi Vitacchio Guerrino a Breganze. «Anonima Magnagati» Parteciperà alla manifestazione anche la rinomata compagnia teatrale vicentina Anonima Magnagati che, nel pomeriggio allieterà la “Prima” con un simpatico intrattenimento teatral-enologico e la sera sarà protagonista, alle ore 20:45 al Cinema Verdi, dello spettacolo "Fioidepadana" (Info e prenotazioni: Ass.ne Strada del Torcolato e dei vini di Breganze Tel. 0445 300595 Cel. 348-3028340). Durante la Prima del Torcolato si potranno degustare ed acquistare i Torcolati di tutti i produttori associati al Consorzio Tutela Vini DOC Breganze e sarà presente una mostra-mercato dei prodotti tipici della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze. Inoltre in piazza dalle 11:30 sarà possibile degustare le Fettuccine alla Breganzese, con sugo di Toresan, a cura dei ristoranti della Strada del Torcolato. Fabrizio Del Bimbo |
giovedì 11 dicembre 2014
Food Contest con Vernaccia di San Gimignano
Il10 dicembre, si e` svolta la presentazione della fase finale del food contest lanciato dal Consorzio della Denominazione San Gimignano: una gara di abbinamento della Vernaccia di San Gimignano con ricette originali per il prossimo Natale riservata ai food blogger.
La a Firenze presso l'Hotel Bernini in Piazza San Firenze: oltre all'e-book che raccoglie tutte le ricette e` presentazionestataentata la giuria tecnica che decreterà il vincitore della sfida:
Simona Beltrami, sommelier e proprietaria insieme al marito, lo chef Marcello Trentini, del ristorante stellato Magorabin di Torino
Stefano Campatelli, Direttore del Consorzio della Denominazione San Gimignano
Leonardo Romanelli, noto giornalista e blogger enogastronomico fiorentino
Enrico Panero, chef del ristorante DaVinci di Eataly Firenze
La location non è stata scelta a caso: infatti, a seguire si e` tenuta l'edizione natalizia di God Save the Wine, organizzata da Firenze Spettacolo e Andrea Gori, con degustazione di Vernaccia di San Gimignano e tanti altri vini.
Nicoletta Curradi
venerdì 28 novembre 2014
Il leone rampante del Consorzio Chianti Colli Fiorentini ruggisce da 20 anni
Il bollino Anniversary 1994 2014, coniato per il ventennale del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, sarà apposto per un intero anno sulle etichette della denominazione. Ed è simbolo della festa grande vissuta in questi giorni in casa del Consorzio Chianti Colli Fiorentini che compie i suoi primi vent'anni.
Dal 1994 al 2014, venti anni di attività dedicati alla valorizzazione e alla tutela delle denominazioni di origine Chianti Colli Fiorentini e Vin Santo del Chianti Colli Fiorentini, contraddistinte dal marchio del leone araldico che sorregge un calice di vino, rivisitazione del celebre Marzocco donatelliano.
Per celebrare l'importante compleanno il Consorzio Chianti Colli Fiorentini ha coniato un apposito bollino con impresso un leone rampante incorniciato da una filigrana dorata che riporta la dicitura Anniversary 1994 - 2014. Questo bollino sara' apposto per un intero anno sulle etichette della denominazione in vendita.
Riconosciuta e delimitata nel 1932, la Docg Chianti Colli Fiorentini comprende 18 Comuni, tra questi anche Firenze, e prevede un rigoroso disciplinare di produzione mirato a preservare le qualità di eccellenza di un vino da secoli noto e apprezzato. Custodi di questa nobile tradizione - le cui testimonianze risalgono allepoca romana - sono le 26 aziende agricole del Consorzio, che rappresentano la quasi totalità della produzione di Chianti Colli Fiorentini.
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini è nato il 20 settembre 1994 con lo scopo di valorizzare il territorio e la Docg. Il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dal 14 dicembre 2004 ne ha esteso le funzioni affidandogli il compito di tutelare le denominazioni Chianti Colli Fiorentini e Vin Santo del Chianti Colli Fiorentini. Una mission che ha coinvolto e che coinvolge tuttora un intero patrimonio fatto di territorio, tradizione, cultura e economia e che si rispecchia nelle attività di promozione e valorizzazione portate avanti dal Consorzio sin dalla sua fondazione.
Siamo orgogliosi di tagliare il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva e operativa sul nostro territorio afferma Marina Malenchini, presidente dal 2003 del Consorzio Chianti Colli Fiorentini venti anni nel corso dei quali il Consorzio è cresciuto e ha portato avanti numerose iniziative per la promozione della denominazione. Adesso siamo pronti per le prossime sfide. Il mio augurio è che le nuove leve possano prendere le redini di questa denominazione, in vigna e non solo.
Il Chianti Colli Fiorentini si caratterizza per il suo corpo mai eccessivo, colori brillanti, profumi freschi e un grande equilibrio. Un vino che si declina in diverse sfumature ed interpretazion, senza mai perdere di vista la propria origine e la personalità del Sangiovese, vitigno principe della denominazione a cui il Chianti Colli Fiorentini unisce altri vitigni autoctoni toscani, dal Canaiolo al Colorino.
Info: www.chianti-collifiorentini.it
Info: www.chianti-collifiorentini.it
Fabrizio Del Bimbo
mercoledì 26 novembre 2014
IX edizione del Florence Wine Event al Tepidarium nel Giardino dell’Orticultura
protagonisti
i giovani produttori e nuove aziende
il 29 e 30 novembre al
Tepidarium nel Giardino dell’Orticultura
Tanti gli Extraevent fra cui il Bordelli Contest con Marco Vichi, cooking show, corsi di educazione sensoriale e sfide tra grappe
Firenze ospiterà quest’anno il Florence
Wine Event, giunto alla sua nona edizione. La kermesse dedicata ai vini di
qualità, con la direzione generale di Riccardo Chiarini e la segreteria
organizzativa di Claudia Tartani, si terrà il 29 e 30 novembre nel
meraviglioso Tepidarium del Roster, nel giardino dell’Orticultura di
Firenze, e sarà l’evento di chiusura della Biennale Enogastronomica
Fiorentina.
Parteciperanno all’evento sia grandi aziende leader del settore che
produttori più piccoli, tutti però contraddistinti dall’ottima qualità dei loro
prodotti. Questa edizione è dedicata in particolare ai giovani
produttori che faticosamente e con tanto sacrificio affrontano il mercato
enologico. Oltre 50 aziende, provenienti dal territorio fiorentino e toscano ma
anche da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte e Puglia, attendono i
palati degli eno-appassionati per proporre i loro vini migliori: blend
eccezionali poco conosciuti, molti biologici e biodinamici.
Oltre a assaggiare il
pubblico potrà comprare il suo vino preferito direttamente dai produttori.
Alle postazioni, come da tradizione del Florence Wine Event, saranno
presenti gli stessi produttori che presenteranno al pubblico i vini e
saranno disponibili a raccontare la loro storia e i territori per far
conoscere e apprezzare al meglio ciò che si gusta nel bicchiere.
Anche in questa
edizione non solo vino ma anche olio,
grappe, pane, aceto balsamico di Modena, salumi Renieri e golosità artigianali
di qualità.
Tornano anche gli Extraevent tanto apprezzati dal
pubblico. Quest’anno il sabato un affascinante corso di educazione sensoriale anche per bambini e una sfida fra
grappe toscane e piemontesi. La domenica invece un cooking show vegano con lo chef del ristorante Le fate Cristian Giorni, ancora sfida tra grappe e infine l’evento
più atteso: la premiazione del Bordelli Contest. Un capitolo dell’ultimo libro dello
scrittore fiorentino Marco Vichi Fantasmi del passato è ambientato nella
cantina dell’azienda vinicola de I
Balzini di Barberino Val d’Elsa, da sempre presente al Florence Wine Event,
e gli stessi vini sono spesso protagonisti delle cene a casa del commissario.
Da qui nasce l’idea di eleggere il miglior commissario Bordelli. Chi si sente
commissario Bordelli nell’anima e nel fisico affronti una spietata giuria
e partecipi iscrivendosi al concorso (scaricare la scheda di adesione sul
sito http://www.florencewinevent.com/eventi). Domenica 30, alle 17, al Tepidarium tutti i partecipanti al
concorso sfileranno davanti alla giuria composta dallo stesso Vichi,
giornalisti, ammiratrici di Bordelli e forse chissà, anche da un vero
commissario. Il Bordelli che sarà eletto avrà gloria per una sera e brinderà
con i vini dei Balzini vinti. Non un solo Bordelli ma tre: i primi tre
classificati riceveranno in premio vini Balzini. Durante la serata l'attore
Lorenzo Degli Innocenti leggerà alcuni brani dell'ultimo romanzo di Vichi.
Del Bimbo Fabrizio
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