sabato 25 aprile 2015

Rum, champagne e sigari, una serata Da Burde con Anag

Alla Trattoria Da Burde spazio a rum, sigari e champagne, insieme a piatti della tradizione toscana, con Andrea Gori. Il 24 aprile si e' svolta una serata caraibica-toscana a Firenze, in compagnia di Anag Toscana.

   Alla scoperta della grappa, ma non solo,  in compagnia di Anag. Il 24 aprile la Trattoria Da Burde a Firenze ha ospitato una serata caraibica-toscana promossa in collaborazione con Anag Toscana, che ha visto protagonisti rum, sigari e champagne abbinati a piatti tipici toscani. A guidare la serata Andrea Gori, sommelier, giornalista, scrittore e ristoratore da quattro generazioni a Firenze con la Trattoria da Burde di famiglia.   Nei bicchieri e con abbinamenti sorprendenti, e' stato possibile gustare Champagne Pol Roger Pure, Champagne Jean Milan Rosè, Rhum Guadalupe 1998, Ron Caribbean 2005 e Rum Fiji 2001 - forniti da Samaroli - mentre nei piatti la cucina toscana e' stata protagonista con antipasto con coccoli e salumi toscani, pici al sugo di carne chianina, maialino ai profumi dei Caraibi e crostata di pere e nocciole. In chiusura, l’abbinamento dei distillati con il sigaro toscano originale. 

Anag è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1978, con sede presso la Camera di Commercio di Asti, attiva e presente in diverse regioni e con numerose delegazioni provinciali per promuovere una “cultura del bere” dove qualità e tradizione si uniscono a competenza e  diffusione di un prodotto considerato eccellenza nazionale. I suoi obiettivi prioritari sono divulgare un metodo di valutazione della grappa e delle acquaviti che consenta al consumatore scelte obiettive e ponderate tra prodotti di qualità; stimolare i produttori verso un costante miglioramento dei propri distillati e valorizzare grappe e acquaviti di qualità ottenute secondo usi e tradizioni locali. Negli anni l’associazione si è consolidata come un luogo di confronto e di scambio di passioni comuni e di conoscenze legate al mondo dei distillati alcolici, sia italiani che esteri, ma anche come punto di riferimento per chi vuole imparare a degustare i distillati, con corsi di degustazione ed eventi formativi.  Anag anche sui social network. Per conoscere da vicino Anag ed essere sempre aggiornato su attività e corsi di degustazione dedicati a grappa e distillati, è possibile consultare il sito www.anag.it oppure seguire l’associazione sulla pagina Facebook Assaggiatori grappa e acquaviti - Anag e sul profilo Twitter Assaggiatori Grappa (@AnagItalia). 

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 18 marzo 2015

A Vinitaly l'esperienza ventennale del Consorzio Chianti Colli Fiorentini

Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini sarà presente alla 49esima edizione di Vinitaly, che si svolgerà come di consueto nei padiglioni di Veronafiere dal 22 al 25 marzo. Nello spazio espositivo di circa 70 mq all’interno del padiglione Toscana (Hall 9 | Stand C13), il Consorzio – che ha recentemente festeggiato venti anni di attività – ospiterà i produttori delle 26 aziende agricole della Docg Chianti Colli Fiorentini.

L’appuntamento con il Vinitaly sarà l’occasione per conoscere e degustare le nuove annate della denominazione, e non solo. Ai banchi di assaggio dedicati all’annata 2013 – 2012 per le Riserve – il Consorzio Chianti Colli Fiorentini affiancherà una interessante novità. Durante la quattro giorni veronese sarà infatti possibile degustare alcune tra le etichette più rappresentative delle vecchie annate della Docg: un tuffo nel passato, con una sorprendente incursione sino agli albori del Consorzio, per apprezzare e comprendere come questi vini si siano evoluti e affinati con il passare degli anni
In esclusiva, per celebrare il Ventennale del Consorzio, tutte le nuove etichette saranno inoltre impreziosite da un bollino ad hoc con impresso un leone rampante – marchio storico del Consorzio – incorniciato da una filigrana dorata recante la dicitura “Anniversary 1994 – 2014”. Il prezioso bollino contraddistinguerà per un intero anno tutte le etichette della denominazione
Riconosciuta e delimitata nel 1932, la Docg Chianti Colli Fiorentini comprende 18 Comuni, tra i quali Firenze, e riunisce 26 cantine che rappresentano la quasi totalità della produzione di Chianti Colli Fiorentini. Una realtà produttiva in grande fermento – basata su un rigoroso disciplinare di produzione mirato a preservare le qualità di eccellenza di un vino da secoli noto e apprezzato – che al Vinitaly si alternerà tra la parte espositiva con banchi di assaggio e degustazioni esclusive.
Nel 2014 abbiamo raggiunto il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva e operativa sul nostro territorio, portando avanti numerose iniziative per la promozione della denominazione – spiega Marina Malenchini, presidente del Consorzio Chianti Colli Fiorentini - e anche quest’anno non potevamo mancare al Vinitaly, manifestazione di riferimento dell’universo enologico nazionale e internazionale e da sempre ricca di interessanti occasioni e opportunità. Le attese per questo appuntamento sono sempre elevate e alla luce dei positivi riscontri che stiamo riscuotendo anche sul mercato estero, siamo fiduciosi che possa confermarsi un significativo momento di visibilità e di valorizzazione della denominazione in Italia e oltre confine”.
Per scoprire tutte le novità del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, l’appuntamento è dal 22 al 25 marzo a Veronafiere, Hall 9 | Stand C13.

Nicoletta Curradi

A Vinitaly pacchetti turistici targati Movimento Turismo Vino

A VINITALY PER LA PRIMA VOLTA 48 PACCHETTI ENOTURISTICI TARGATI MOVIMENTO TURISMO VINO. DAL 22 MARZO IL CONTEST #BEVICOSAVEDI SU INSTAGRAM IN COLLABORAZIONE CON INSTAGRAMERS ITALIA

 Parola d’ordine enoturismo: a Vinitaly il Movimento Turismo del Vino presenta i suoi primi pacchetti turistici in vista di Expo 2015 e Cantine Aperte e lancia il challenge fotografico nazionale - al via dal 22 marzo e fino al 22 luglio - in collaborazione con la community Instagramers Italia. Una sfida ‘a scatti’ tra Igers all’insegna di #bevicosavedi per raccontare il vino italiano e le bellezze d’Italia con i suoi paesaggi, monumenti, piazze, vigne e cantine.
Nell’anno dell’Esposizione Universale, il Movimento Turismo del Vino punta infatti a promuovere non solo la conoscenza del vino direttamente nei suoi territori di produzione, ma anche il rilancio dell’enoturismo come esperienza ‘globale’ e occasione per scoprire, sotto il leitmotiv del vino, le storie dei suoi protagonisti, la bellezza dei paesaggi e il patrimonio artistico del nostro Paese. Ed è proprio in vista di Expo 2015 e Cantine Aperte che le cantine MTV hanno scelto di promuovere al salone mondiale del vino i propri pacchetti enoturistici realizzati in collaborazione con tour operator: dal giro del Salento su biciclette elettriche al Girocantine della Lombardia in bus, dalla scoperta delle terre del Verdicchio e del Rosso Conero nelle Marche ai soggiorni tra le verdi colline dell’Umbria, 48 proposte di vacanza targate Movimento Turismo Vino per scoprire il meglio dell’enologia made in Italy tra arte, natura e cibo. Una filosofia che, in un’ottica di offerta integrata valida tutto l’anno, è in linea con una crescente qualità e professionalità nell’accoglienza da parte dei produttori MTV, indispensabile per intercettare i 3 milioni di enoturisti italiani che generano un giro d’affari di 4-5 miliardi di euro l’anno.
A Vinitaly il Movimento Turismo del Vino chiama inoltre a raccolta le tribù di Instragram con il suo primo contest fotografico: #bevicosavedi, questo l’hashtag per partecipare al concorso, scelto da MTV anche per inaugurare il nuovo fil rouge “Bevi cosa vedi e vedi cosa bevi” che accompagnerà gli eventi 2015 dell’associazione e che rappresenta l’evoluzione dello storico motto ‘Vedi cosa bevi’. Il contest prenderà il via ufficiale domenica 22 marzo alle ore 12.30 con il raduno della community Instagramers presso lo stand MTV (Centro Servizi delle Erbe - desk 9) alla presenza, tra gli altri, della presidente del Movimento Turismo Vino, Daniela Mastroberardino, della presidente di Instagramers Italia, Ilaria Barbotti, e dei membri di Igers Toscana, Verona, Veneto, Marche e Umbria.
Info: www.movimentoturismovino.it

Nicoletta Curradi

martedì 17 marzo 2015

Orcia Wine Festival

 
Con assaggi e musica dal vivo a San Quirico, visite alle cantine Orcia, degustazioni itineranti a Bagno Vignoni, cena a Palazzo Chigi. Dal 24 al 26 aprile un festival pieno di suoni e di sapori, che inaugura l’Orcia Wine Class di ONAV con corsi sul vino per turisti

 
Un appuntamento importante per gli amanti del l vino,  invita i wine lovers per un fine settimana grandioso a San Quirico e a Bagno Vignoni in mezzo al paesaggio capolavoro iscritto nel patrimonio dell’Umanità Unesco. <> dice la Sindaco Valeria Agnelli aprendo le porte del palazzo seicentesco cuore del festival. 
Dal 24 al 26 aprile nelle sale affrescate di Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia sarà possibile assaggiare e comprare i vini Orcia incontrando i loro autori. Per chi vuole approfondire ci saranno le degustazioni guidate dagli assaggiatori ONAV Siena su cantine Orcia vecchie e nuove oltre a un’autentica novità: le degustazioni in musica. <> promette l’Assessore Ugo Sani. Ancora cultura e vino nelle degustazioni itineranti che scenderanno nei mulini cinquecenteschi ipogei e sveleranno i segreti del borgo medioevale di Bagno Vignoni con soste rilassanti dedicate al vino.
Da non dimenticare i wine tours nelle cantine; escursioni in bus con visite fra le botti, degustazioni di vino Orcia e di cibi tipici, consiglia la Presidente del Consorzio Orcia Donatella Cinelli Colombini. Sabato sera, l’evento clou con la cena a palazzo Chigi a San Quirico preceduta da un piccolo concerto. Ancora musica e vino, cultura e sapori.
L’Orcia Wine Festival inaugura la scuola di vino per turisti - Orcia Wine Class- tenuta dalla Delegata di ONAV Siena Alessandra Ruggi, all’interno di Palazzo Chigi a San Quirico d'Orcia. <> spiega la Delegata Alessandra Ruggi a cui si deve il progetto.
Un paese intero che fa festa ai suoi vini, proponendoli nelle vetrine, nei ristoranti ma anche in esperienze inedite come i “pentagrammi di vini”;  una festa che scende nelle strade con le bandiere e i tamburi, i costumi storici dei Quartieri della Festa del Barbarossa. Ci saranno mostre, performace pittoriche, défilé di auto d’epoca il sabato mattina e altre iniziative che vanno ad arricchire il programma di un bellissimo fine settimana nella terra dei panorami, dei grandi vini e dell’acqua termale. Non va infatti dimenticato che Bagno Vignoni, nel comune di San Quirico d’Orcia, è  l’unico centro termale medioevale ancora conservato e oggi è fra i luoghi cult del wellness a livello mondiale. Non solo vino dunque all’Orcia Wine Festival!

Breve storia del vino della val d'Orcia  
La denominazione Orcia è nata il 14 febbraio 2000 e comprende le varietà  Orcia ottenuto da uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese e Orcia “Sangiovese” con almeno il 90% di questo vitigno, entrambe anche nella tipologia “Riserva”. La denominazione Orcia comprende le tipologie Bianco, Rosato e  Vin Santo.
I vini nascono in una quarantina di cantine e manifestano l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie. In un’epoca di globalizzazione, il vino Orcia è  ancora un prodotto familiare, fatto da chi vive in mezzo alle vigne, nel rispetto della natura e con ottime competenze di enologia e viticultura. 
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 6 marzo 2015

La Vernaccia di San Gimignano all'attacco dei mercati esteri

 
Si è  conclusa la missione americana della Vernaccia di San Gimignano con 2  eventi, uno a New York presso il Metropolitan Pavillion, l'altro a Chicago, al Warwick Allerton Hotel, che ha visto impegnati tredici produttori di San Gimignano a presentare i propri vini ad operatori, opinion maker e giornalisti di settore.
Successo di pubblico per entrambi gli appuntamenti, che oltre alla degustazione presso i banchi di assaggio dei produttori hanno proposto due seminari introduttivi sul territorio e la denominazione che hanno registrato il tutto esaurito. Condotti da Paul Wenger sia a New York che a Chicago, i seminari hanno permesso a giornalisti e operatori di avvicinarsi in maniera consapevole alla Vernaccia di San Gimignano, una denominazione storica con caratteristiche organolettiche ben definite che la caratterizzano all'interno dell'universo dei vini bianchi.

La missione è stata organizzata dal Consorzio della Denominazione San Gimignano ed è la seconda tappa del programma di promozione della Denominazione sui mercati esteri, iniziato nel mese di gennaio con una manifestazione dello steso tipo a Shangai.
Spiega la Presidente del Consorzio Letizia Cesani: “ La nostra strategia di promozione segue un doppio binario: da una parte consolidare la reputazione della Vernaccia di San Gimignano sui mercati già aperti e di riferimento per le aziende esportatrici, quali quello statunitense per i paesi extraeuropei e quello tedesco per i mercati dell'Unione; dall'altra introdurre la denominazione su mercati emergenti come quelli asiatici, dove la Vernaccia di San Gimignano è meno conosciuta, tramite un' attività didattica e di divulgazione in modo da creare la domanda futura per questo vino.
In questa ottica di promozione si pone anche la partecipazione al Prowein, che si svolgerà a Dusseldorf a metà marzo, che vedrà coinvolte direttamente undici aziende del territorio insieme alle quali il Consorzio avrà uno stand con più di venti etichette di Vernaccia di San Gimignano in degustazione, ma anche l'Anteprima appena conclusa, che ha portato sul nostro territorio oltre sessanta operatori internazionali, altrettanti giornalisti esteri e più di ottanta italiani.
Per noi infatti è fondamentale non limitarsi a portare all'estero la nostra denominazione: riteniamo che i progetti di incoming siano insostituibili e fondamentali per permettere a operatori e giornalisti internazionali non solo di conoscere il territorio di produzione, ma anche il profondo legame che lega la Vernaccia di San Gimignano e i suoi produttori a questo territorio, alla sua cultura e tradizione. Per questo motivo, la missione USA appena svolta si concluderà nel mese di giugno con l'accoglienza a San Gimignano di un gruppo di operatori e giornalisti USA che avranno modo di riassaggiare i vini degustati in questi giorni, di visitare le vigne e le cantine, conoscere le famiglie dei produttori e il nostro stile di vita”.
Del Bimbo Fabrizio 

giovedì 19 febbraio 2015

La Doc Cortona all`Hotel Baglioni di Firenze

Brasile, Corea, Giappone, Usa, Canada, Russia: sono solo alcuni dei paesi di tutto il mondo rappresentati dagli oltre 20 operatori stranieri che sono giunti  a Cortona per conoscere da vicino il territorio dove nasce la prestigiosa Doc. Sarà l’appuntamento finale delle Anteprime di Toscana che Toscana Promozione ha organizzato domenica 15 febbraio all’Hotel Baglioni di Firenze. Oltre 2 mila tra operatori e giornalisti provenienti da tutto il mondo hanno avuto l’occasione di conoscere da vicino i vini di Cortona, grazie alla partecipazione del Consorzio Vini Cortona con le aziende in questa grande occasione di promozione.

"Proseguono le attività divulgative della nostra denominazione - spiega il presidente del Consorzio, Marco Giannoni - e questo è in Toscana uno degli appuntamenti di punta per tutto il settore vino, appuntamento che rappresenta una grande occasione non solo per presentare i nostri vini, ma anche per far conoscere il loro valore aggiunto che è Cortona stessa". Una volta conosciuti i vini in degustazione all’Hotel Baglioni di Firenze, gli operatori, 24 per l’esattezza, provenienti da tutto il mondo sono arrivati a Cortona, partendo proprio da uno dei simboli della storia del borgo toscano in provincia di Arezzo, il Museo dell’accademia eftrusca e della città (Maec). Proprio qui, dopo una visita del museo, hanno potuto degustare i prodotti tipici accompagnati dai vini del territorio nella suggestiva Sala della Roccia.

"E’ qui che si trova il documento più antico relativo al vino prodotto a Cortona - continua Giannoni - ed è da qui che vogliamo far partire il viaggio di questi operatori che poi porteranno i nostri vini, quindi il nostro territorio, in tutto il mondo".

Il vino a Cortona rappresenta sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Doc Cortona le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media oltre un milione di bottiglie all’anno, mentre il valore economico, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano.

A livello di mercati, nel 2014 la bilancia è protesa verso l’estero per il 60% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare.

Costituito nella primavera del 2000, è il Consorzio che svolge la funzione di controllo e tutela dei vini a Doc Cortona e ne diffonde la conoscenza con un’attività culturale, divulgativa e promozionale. Protegge l’immagine e il prestigio della denominazione con continui controlli di qualità e intraprende iniziative di carattere culturale tendenti a far conoscere nel mondo Cortona, il suo territorio ed i suoi vini. Attualmente, le aziende consociate sono 28 e rappresentano la quasi totalità dei produttori. Tra di esse si annoverano marchi nati e radicati nella regione, altri di tradizione più recente e altri ancora di importanza internazionale.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi

mercoledì 18 febbraio 2015

Grande successo per l` Anteprima. della Vernaccia di San Gimignano 2015




Si è chiusa l'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano che ha portato al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada di San Gimignano nei due giorni di manifestazione centinaia di persone tra buyers internazionali, operatori italiani, giornalisti da tutto il mondo, sommeliers e tanto pubblico alla scoperta dell'annata 2014 della Vernaccia di San Gimignano e della 2013 per la tipologia Riserva attraverso più di ottanta etichette proposte dai trentasette produttori presenti.
La giornata di domenica è stata dedicata agli operatori e ai buyers internazionali, più di sessanta provenienti dal Buy Wine organizzato da Toscana Promozione a Firenze il 13 e 14 febbraio: folta la rappresentanza del mondo asiatico, Giappone in testa, ma anche Cina, Hong Kong e India, molti gli europei provenienti dai paesi scandinavi e dal nord ed est Europa, e poi operatori statunitensi, canadesi e dal sud America. Grande l'interesse nei confronti della denominazione riscontrato dai produttori che hanno incontrato i buyers al proprio banco di assaggio, sia da parte degli operatori provenienti dai mercati tradizionali della Vernaccia, quali la Germania, il nord Europa, gli Usa, il Canada, il Giappone, sia dai nuovi mercati, Cina e Sud America in testa.
Lunedì 16 febbraio è stato invece interamente dedicato alla stampa: più di ottanta i giornalisti italiani accreditati appartenenti sia alla stampa di settore che a quella generalista, sessantacinque i giornalisti internazionali: molti americani, russi e giapponesi, e poi rappresentanti di tutti i paesi europei, asiatici e sud americani. Oltre a parlare con i produttori, i giornalisti hanno potuto degustare tutti i prodotti delle nuove annate di Vernaccia di San Gimignano nella sala a loro riservata per la degustazione tecnica con servizio di sommelier.
Come di consueto, nella stessa giornata il Consorzio della Denominazione San Gimignano ha organizzato l'appuntamento annuale del ciclo di degustazioni “Il Vino Bianco e i suoi territori”, giunto quest'anno alla decima edizione.
L'incontro, riservato alla stampa di settore, ha visto in degustazione accanto alla Vernaccia di San Gimignano i vini bianchi di Borgogna:“ La Vernaccia di San Gimignano e i vini della Cote Chalonnaise: cronache dai magazzini del sale”. Condotta da Armando Castagno, redattore della rivista nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier Vitae, la degustazione ha messo in evidenza come queste due tipologie così lontane geograficamente e per vitigno di provenienza, abbiano un'affinità profonda nella 'salinità' che contraddistingue entrambe.
Per la prima volta la degustazione è stata proposta in due appuntamenti, uno in lingua italiana e l'altro in inglese per venire incontro alle richieste sempre crescenti della stampa internazionale. E, novità ancora più importante, per la prima volta le dodici etichette, sei di Vernaccia di San Gimignano e sei di vini della Cote Chalonnaise, sono state degustate coperte, con le due denominazioni mischiate in un ordine di servizio scoperto solo al termine della degustazione. Ed il risultato è stato quello di un grande successo per la Vernaccia di San Gimignano.

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi