venerdì 28 novembre 2014

Il leone rampante del Consorzio Chianti Colli Fiorentini ruggisce da 20 anni


Il bollino Anniversary 1994 2014, coniato per il ventennale del Consorzio Chianti Colli Fiorentini, sarà apposto per un intero anno sulle etichette della denominazione. Ed è simbolo della festa grande vissuta in questi giorni in casa del Consorzio Chianti Colli Fiorentini che compie i suoi primi vent'anni.

Dal 1994 al 2014, venti anni di attività dedicati alla valorizzazione e alla tutela delle denominazioni di origine Chianti Colli Fiorentini e Vin Santo del Chianti Colli Fiorentini, contraddistinte dal marchio del leone araldico che sorregge un calice di vino, rivisitazione del celebre Marzocco donatelliano.

Per celebrare l'importante compleanno il Consorzio Chianti Colli Fiorentini ha coniato un apposito bollino con impresso un leone rampante incorniciato da una filigrana dorata che riporta la dicitura Anniversary 1994 - 2014. Questo bollino sara' apposto per un intero anno sulle etichette della denominazione in vendita.

Riconosciuta e delimitata nel 1932, la Docg Chianti Colli Fiorentini comprende 18 Comuni, tra questi anche Firenze, e prevede un rigoroso disciplinare di produzione mirato a preservare le qualità di eccellenza di un vino da secoli noto e apprezzato. Custodi di questa nobile tradizione - le cui testimonianze risalgono allepoca romana - sono le 26 aziende agricole del Consorzio, che rappresentano la quasi totalità della produzione di Chianti Colli Fiorentini.
Il Consorzio Chianti Colli Fiorentini è nato il 20 settembre 1994 con lo scopo di valorizzare il territorio e la Docg. Il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dal 14 dicembre 2004 ne ha esteso le funzioni affidandogli il compito di tutelare le denominazioni Chianti Colli Fiorentini e Vin Santo del Chianti Colli Fiorentini. Una mission che ha coinvolto e che coinvolge tuttora un intero patrimonio fatto di territorio, tradizione, cultura e economia e che si rispecchia nelle attività di promozione e valorizzazione portate avanti dal Consorzio sin dalla sua fondazione.

Siamo orgogliosi di tagliare il traguardo di ben quattro lustri di presenza attiva e operativa sul nostro territorio afferma Marina Malenchini, presidente dal 2003 del Consorzio Chianti Colli Fiorentini venti anni nel corso dei quali il Consorzio è cresciuto e ha portato avanti numerose iniziative per la promozione della denominazione. Adesso siamo pronti per le prossime sfide. Il mio augurio è che le nuove leve possano prendere le redini di questa denominazione, in vigna e non solo.

Il Chianti Colli Fiorentini si caratterizza per il suo corpo mai eccessivo, colori brillanti, profumi freschi e un grande equilibrio. Un vino che si declina in diverse sfumature ed interpretazion, senza mai perdere di vista la propria origine e la personalità del Sangiovese, vitigno principe della denominazione a cui il Chianti Colli Fiorentini  unisce altri vitigni autoctoni toscani, dal Canaiolo al Colorino.
Info: www.chianti-collifiorentini.it

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 26 novembre 2014

IX edizione del Florence Wine Event al Tepidarium nel Giardino dell’Orticultura

 

 IX edizione del Florence Wine Event
protagonisti i giovani produttori e nuove aziende
il 29 e 30  novembre al Tepidarium nel Giardino dell’Orticultura

Tanti gli Extraevent fra cui il Bordelli Contest con Marco Vichi, cooking show, corsi di educazione sensoriale e sfide tra grappe      
                                                                                                           
 Firenze ospiterà quest’anno il Florence Wine Event, giunto alla sua nona edizione. La kermesse dedicata ai vini di qualità, con la direzione generale di Riccardo Chiarini e la segreteria organizzativa di Claudia Tartani, si terrà il 29 e 30 novembre nel meraviglioso Tepidarium del Roster, nel giardino dell’Orticultura di Firenze, e sarà l’evento di chiusura della Biennale Enogastronomica Fiorentina.  
Parteciperanno all’evento sia grandi aziende leader del settore che produttori più piccoli, tutti però contraddistinti dall’ottima qualità dei loro prodotti. Questa edizione è dedicata in particolare ai giovani produttori che faticosamente e con tanto sacrificio affrontano il mercato enologico. Oltre 50 aziende, provenienti dal territorio fiorentino e toscano ma anche da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte e Puglia, attendono i palati degli eno-appassionati per proporre i loro vini migliori: blend eccezionali poco conosciuti, molti biologici e biodinamici.
Oltre a assaggiare  il pubblico potrà comprare il suo vino preferito direttamente dai produttori.
Alle postazioni, come da tradizione del Florence Wine Event, saranno presenti gli stessi produttori che presenteranno al pubblico i vini e saranno disponibili a raccontare la loro storia e i territori per far conoscere e apprezzare al meglio ciò che si gusta nel bicchiere.
Anche in questa edizione non solo vino ma anche olio, grappe, pane, aceto balsamico di Modena, salumi Renieri e golosità artigianali di qualità.
Tornano anche gli Extraevent tanto apprezzati dal pubblico. Quest’anno il sabato un affascinante corso di educazione sensoriale anche per bambini e una sfida fra grappe toscane e piemontesi. La domenica invece un cooking show vegano con lo chef del ristorante Le fate Cristian Giorni, ancora sfida tra grappe e infine l’evento più atteso: la premiazione del Bordelli Contest. Un capitolo dell’ultimo libro dello scrittore fiorentino Marco Vichi Fantasmi del passato è ambientato nella cantina dell’azienda vinicola de I Balzini di Barberino Val d’Elsa, da sempre presente al Florence Wine Event, e gli stessi vini sono spesso protagonisti delle cene a casa del commissario. Da qui nasce l’idea di eleggere il miglior commissario Bordelli. Chi si sente commissario Bordelli nell’anima e nel fisico affronti una spietata giuria e partecipi iscrivendosi al concorso (scaricare la scheda di adesione sul sito http://www.florencewinevent.com/eventi). Domenica 30, alle 17, al Tepidarium tutti i partecipanti al concorso sfileranno davanti alla giuria composta dallo stesso Vichi, giornalisti, ammiratrici di Bordelli e forse chissà, anche da un vero commissario. Il Bordelli che sarà eletto avrà gloria per una sera e brinderà con i vini dei Balzini vinti. Non un solo Bordelli ma tre: i primi tre classificati riceveranno in premio vini Balzini. Durante la serata l'attore Lorenzo Degli Innocenti leggerà alcuni brani dell'ultimo romanzo di Vichi.
Del Bimbo Fabrizio

sabato 22 novembre 2014

Agriturismo un'eccellenza toscana





Il settore agrituristico è un'eccellenza nella Toscana. Con il segno più davanti a molte cifre dimostra di godere di buona salute, nonostante i venti di crisi e una burocrazia asfissiante che costa soldi e tempo.
Se ne è parlato al convegno “Agriturismo, eccellenza toscana: passato, presente e futuro”, ospitato presso la Fattoria di Maiano a Fiesole (Firenze). A cura di Agriturist Toscana che quest’anno celebra i 50 anni di vita.

Un incontro in cui sono state approfondite alcune fondamentali tematiche che riguardano il turismo in campagna che si pone ormai come uno dei settori trainanti dell’economia toscana e italiana. Un momento di riflessione per fare il punto della situazione, ma anche per individuare idee, progetti e spunti per lo sviluppo del settore agrituristico, tra dati, cose fatte, cose da fare, aspettative, problematiche e uno sguardo al futuro, compresa l’Expo 2015 che è ormai prossima.

Dal 2010 al 2013 c’è stato un incremento delle aziende agrituristiche del 9,6 %, mentre i posti letto sono aumentati del 17,1 %. Gli arrivi del 15 % e i pernottamenti del 12. Oltre 665.000 (solo nel 2013) sono stati gli arrivi negli agriturismi. La Toscana, subito dopo il Trentino, rappresenta il 24 % della fetta italiana riferita all’attività agrituristica. Sono solo alcuni dei dati snocciolati durante l’incontro, tra l’altro assai gremito, che ha visto presenze d’eccezione al tavolo dei relatori, coordinato dal giornalista Maurizio Bologni.

L’apertura dei lavori è spettata a Laura Cresti, Presidente Agriturist Toscana. «È un momento difficile – spiega - per il paese e la gente taglia le vacanze, ma l’agriturismo resta sempre un buon motivo per prendersi una pausa dal lavoro. La nostra è una filosofia di vacanza, dove le persone vogliono il contatto con la gente della fattoria, con i luoghi e con i cibi. Ho incontrato Agriturist nel ’92 e con l’associazione ho imparato a fare agriturismo. Adesso abbiamo un nuovo sito internet regionale dove ci sono tutte le strutture in cui si possono vivere certe emozioni. Ci tengo a sottolinearlo, la parola “agriturismo” nasce da Agriturist e cerchiamo sempre di essere ascoltati dalle istituzioni».

Presente, infatti, Gianni Salvadori, Assessore all'Agricoltura della Regione Toscana che ha parlato di “Passato, presente e futuro della normativa agrituristica nella Regione Toscana”, descrivendo cosa l’istituzione fa per mantenere e rassicurare all’agriturismo toscano l’attuale eccellenza.  «L’agriturismo toscano – ha sottolineato - ha recuperato una propria autorevolezza ad essere presente nello sviluppo del tessuto toscano, sotto l’aspetto economico, sociale e civile». Nel suo ampio ed esauriente intervento, l’Assessore Salvadori ha toccato più temi. Non ultimo quello del PIT (Piano di Indirizzo Territoriale) affermando che «non si può dire agli agricoltori cosa si deve coltivare nella propria terra». La Regione, ha spiegato Salvadori, dopo aver incontrato le associazioni di categoria, ha regolarizzato e messo in evidenza l’attività didattica che si fa nelle fattorie, nel pieno rispetto delle leggi e di chi lo fa e non è agricoltore. Ha toccato la questione piscine, per la quale si augura uno sbocco positivo, chiedendo al mondo agricolo di sostenere le iniziative legislative in favore della risoluzione delle questioni. Non ha tralasciato il nodo ristorazione sostenendo: «la legge è chiara, ma la realtà no. Con buon senso si deve affrontare la questione, altrimenti non se ne esce».

La conclusione dei lavori è toccata al padrone di casa, ovvero al Conte Francesco Miari Fulcis, Presidente Confagricoltura Toscana che non ha mancato di mettere il dito nella piaga. «Basta con adempimenti e burocrazia – ha sottolineato. Non si hanno più soldi e tempo per la promozione delle nostre aziende». In riferimento al Pit sostiene che non è disponibile a fare il giardiniere del proprio territorio che tutti i giorni vediamo in giro per il mondo. Ha posto la questione con una domanda: «Se quando Ricasoli ha cambiato l’assetto delle vigne in Toscana, o quando sono partiti gli agriturismi, ci fossero stati i regolamenti e le leggi di adesso (vedi Pit) si sarebbe arrivati a quello che si ha oggi?». «Agriturist – ha aggiunto – è una pietra miliare nell’attività agricola. I prodotti non servono per sfamare, ma per ricordare certi luoghi o rallegrare la vita e la polifunzionalità delle fattorie passa proprio dall’attività agrituristica».

Ill convegno si è concluso con la consegna di una targa al merito a Roberto Guicciardini Corsi Salviati, uno dei padri fondatori di Agriturist.

«Attualmente Agriturist associa circa 2.000 aziende agricole a livello nazionale (400 in Toscana) che svolgono attività agrituristica - aggiunge Fabiola Materozzi, responsabile coordinamento regionale, assistendole sotto il profilo normativo, organizzativo e promozionale. Un sistema informativo "on-line" fornisce notizie ed aggiornamenti sui principali aspetti della gestione agrituristica. Insieme a Confagricoltura, di cui è partner privilegiato. Mentre la crisi continua gli operatori agrituristici Agriturist Toscana continuano ad investire per mantenere le l'attività in essere e molto anche con nuovi strumenti di promozione e comunicazione in vista di Expo 2015».

Del Bimbo Fabrizio