martedì 14 luglio 2020

Da OrmaeVinae due vini molto interessanti


Eccellenti gli assaggi che ho avuto l'occasione di effettuare negli ultimi giorni. 


Da OrmaeVinae, azienda di Pontassieve (Consorzio Chianti Rufina) che ancora non conosco e di cui scriverò più ampiamente in un altro articolo, ho ricevuto un vino rosso ed un rosato che mi hanno veramente colpito. 




Ho abbinato il rosso ad un piatto di melanzane alla parmigiana ed è stata una bella esperienza. 

Ecco la scheda del vino:
PRIMÆ IGT Toscana 2017 Produzione:.2.900 bordolese & 125 Magnum 

Singolo vigneto 'Il Monte 1.2 ha
350 m slm/ Sud-Ovest

Terreno argilloso calcareo
50% Sangiovese + 50% Cabernet Sauvignon 

Solo annate selezionate  2017 prima annata
22-24 mesi in botti di rovere: per il 40% in botti da 10hl, per il 40% in barriques di rovere francese, e per 20% in tonneaux di rovere francese. Minimo 6 mesi.


Note di degustazione:
Presenta  un bel colore rosso rubino, intenso e profondo, con sfumature violacee. 

Il profumo è meno intenso all’ inizio, dopo pochi secondi inizia a sentirsi prepotente il frutto a bacca rossa, ciliegia matura e mirtillo. Si avvertono anche sentori di spezie e di legno. 
Il sapore è forte, energico, pur essendo un vino giovane, con grande potenzialità di evolversi ma già piacevole ed equilibrato. Vibrante dall’ inizio alla fine, con tannini delicati. 

Abbinamento: carni rosse, arrosti, ma anche verdure grigliate. 


Il rosato l'ho accompagnato a formaggi di montagna ed è risultata un' ottima scelta.  È comunque perfetto per aperitivi o abbinato a piatti di pesce e frutti di mare.
Ecco la, sua, scheda:

GIOIÈLLÆ IGT Toscana rosato

2018 Produzione 3.000 bottiglie 
100% Sangiovese

Tank di acciaio Inox
4 mesi sui lieviti

Note di degustazione:
Colore rosa salmone chiaro e brillante.

Profumo: note di pompelmo rosso e fragole fresche,
Il sapore è caratterizzato da una fresca acidità  che termina con un

delicato aroma di scorza d'arancia. 
È un vino fresco e molto gradevole, adatto al periodo estivo.


Queste due interessanti esperienze  mi fanno desiderare di visitare presto la cantina in cui questi vini sono nati.

Nicoletta Curradi



giovedì 9 luglio 2020

Dolce Emporio in Fase 3 si assaggia a casa o in San Frediano



Sono riprese le  degustazioni nella storica bottega dell’Oltrarno fiorentino in cui si possono   trovare le eccellenze dell’enogastronomia selezionate dallo chef Fabio Barbaglini.
Sul web invece è possibile ordinare pacchetti già pensati per aperitivi e cene gourmet casalinghe
Consumazioni sul posto, spesa sfiziosa ma anche pacchetti già pensati con tutto l’occorrente per organizzare un aperitivo o una cena gourmet a casa, da ritirare personalmente o farsi recapitare a domicilio: la Fase 3 del Dolce Emporio, storica bottega di San Frediano recentemente riaperta come atelier del gusto, unisce l’insostituibile esperienza dal vivo della ristorazione alle nuove modalità di consumo.
Da giugno attorno allo scenografico bancone, ristrutturato utilizzando materiale d’epoca, è di nuovo possibile degustare le eccellenze della gastronomia italiana selezionate dallo chef Fabio Barbaglini, compresa la linea gourmet Fiori di Spezie, firmata dallo stesso Barbaglini. Foie gras, caffè, biscotti, confetture e preparati dolci e salati, le cui ricette sono state studiate in sinergia con una rete di produttori di alto livello.


Al tempo stesso è possibile comporre la propria spesa sfiziosa in bottega o sul sito web dolcemporio.shop, ritirando sul posto o scegliendo la consegna a domicilio (spedizioni in tutta Italia). A disposizione sul web anche una serie di proposte già studiate per vivere a casa propria l’atmosfera del Dolce Emporio. Tra queste il kit da aperitivo “Un americano a Parigi”, comprensivo di istruzioni per l’allestimento di un aperitivo accompagnato da foie gras e lingue di suocera, quello per la pausa pomeridiana “Un tè con Mussolini”, ma anche combinazioni studiate per risolvere la cena come “Pane, amore e fantasia”, con finocchiona artigianale di cinta senese, Barbera d’Asti superiore e pan d’aria, o “Sabores d’Espana”, che include acciughe del Cantabrico e una bottiglia di Cava, lo spumante catalano.
La ristrutturazione dei locali ha lasciato intatta l’atmosfera del negozio storico, dominato dal calore del legno degli scaffali e del bancone centrale, introducendo l’attenzione alla sostenibilità: il nuovo Dolce Emporio è plastic free e fa uso esclusivamente di stoviglie in materiale compostabile e conferibile nella raccolta dell’organico. Nella stessa direzione va la scelta di dotarsi di un impianto all’avanguardia per servire acqua ultrafiltrata.
Il restyling ha permesso inoltre di creare una zona relax, dove sostare per fare due chiacchiere o leggere un libro. Il nuovo Dolce Emporio, infatti, non si presenta unicamente come boutique dove acquistare produzioni di qualità, ma mira a coinvolgere il quartiere di San Frediano, diventando un luogo di ritrovo, dove conoscere etichette particolari, coccolarsi, regalarsi una pausa o portarsi a casa uno sfizio da condividere.


Già al lavoro a 14 anni, nelle cucine del Lago Maggiore, Fabio Barbaglini, che  lavora qui con la moglie Federica ed una collaboratrice fiorentina, perfeziona gli studi in Svizzera, per poi lavorare in diversi stellati internazionali, fino ad aprire il primo ristorante a 23 anni, il “Caffè Groppi” a Trecate (No), premiato con la stella Michelin nel 2004. Tra le esperienze più significative quella come capo partita all’Antica Osteria del Ponte a Cassinetta di Lugagnano (3 stelle Michelin), ristorante che riaprirà poi nel 2012 in qualità di chef-patron. La filosofia dietro il rilancio de “La Cassinetta” si può sintetizzare in “naturale concezione del gusto”, concetto che tornerà nelle successive esperienze come consulente nel campo della ristorazione italiana e internazionale. Numerosi i riconoscimenti ottenuti nell’arco della carriera, come la stella Michelin del Mont Blanc Hotel Village di La Salle, nel 2011, e il premio per la migliore performance conferito più volte dalla Guida dell’Espresso. Nel 2017 l’approdo a Firenze, dove il progetto si sta ampliando dalla ristorazione alla selezione e vendita di prodotti di alto livello.
Ottimi i vini che ho assaggiato:  Procanico Lazarus 2018  Valle di Lazzaro dell'isola d'Elba,  un bianco Le Piane 2018e un Bordeaux Domaine de Valmengaux 2012.

Dolce Emporio
Borgo San Frediano 128/r - Firenze
Tel. 055 3897066 – info@dolcemporio.shop
lun-sab dalle 10-12.30 e 15.30-21 wwww.dolcemporio.shop

Nicoletta Curradi

Laura Donadoni ha presentato il suo libro a Firenze


Il 7 luglio scorso ha fatto tappa a Firenze il roadshow di presentazione del volume di Laura Donadoni dal titolo "Come il vino ti cambia la vita".



Come afferma l'autrice:
«Il vino può essere quell'elastico che ci riporta indietro. Per me è stato un'occasione di rinascita personale ma può esserlo per chiunque voglia cambiare vita.» Dopo gli inizi come giornalista nella sua Bergamo, Laura Donadoni è stata costretta a trasferirsi in America dove ha ricominciato da zero diventando in poco tempo esperta di vino e sommelier di successo e fondando uno dei wine blog e canali Instagram più seguiti, The Italian Wine Girl. In queste pagine racconta la sua storia insieme a quelle di molti imprenditori e produttori che sono arrivati alla viticoltura da altri settori o che hanno avuto il coraggio di percorrere strade innovative: rimanendo in territori difficili, non cedendo alle sole regole commerciali nella scelta dei vitigni, ma ascoltando soprattutto e sempre il territorio. Vicende appassionanti che possono insegnare qualcosa su noi stessi e che hanno in comune qualcosa di più profondo: la speranza di vedere rinascere un Paese in crisi dove le nuove generazioni stanno intuendo che è possibile ripartire da uno dei nostri beni più preziosi. La prefazione è di Oscar Farinetti.





Laura Donadoni è giornalista professionista, ha diretto la “Voce Di Bergamo” e lavorato in radio a Rtl 102.5 e in tv con il gruppo Mediapason. Nel 2014 si è trasferita in California ma continua a fare la ‘pendolare’ con l’Italia per la sua agenzia di comunicazione che opera negli Stati Uniti ed è focalizzata sulla promozione del vino. È sommelier professionista, wine educator, Vinitaly International Ambassador e, unica donna italiana, membro della prestigiosa associazione internazionale Circle of Wine Writers di Londra.

La presentazione fiorentina si è svolta presso il ristorante Lo Scudo di via dell'Oriuolo ed è stata accompagnata da una degustazione di vini dell'azienda Pietro Beconcini di San Miniato.
La storia di Pietro Beconcini Agricola è iniziata nei primi anni 50.
Leonardo Beconcini è la quarta generazione di vignaioli in famiglia e il suo progetto aziendale prende  corpo nei primi anni 90, e con la prima annata del Sangiovese in purezza nel 1995: il RECISO. Dal 1997 Eva Bellagamba condivide con lui la scelta di gestire la Pietro Beconcini agricola che ad oggi comprende 14 ettari di vigneto in conversione biologica. I più importanti risultati sono stati:
la scelta di incrementare la presenza di Malvasia Nera , fedele compagno di viaggio del Sangiovese e  l’aver individuato la presenza insospettabile a San Miniato di una pianta fantastica che nel 2004 con un’analisi di DNA si rivelò tempranillo. 

L'azienda produce  sette vini rossi e due vinsanto:
Reciso sangiovese in purezza; Maurleo sangiovese e malvasia nera; IXE tempranillo in purezza; VignaleNicchie tempranillo in purezza;
Fresco di nero tempranillo in purezza; Antiche Vie Chianti docg; Pietro Beconcini Riserva Chianti  docg; Caratello Vinsanto doc;
Aria Vinsanto occhio di pernice doc.

Nicoletta Curradi 

martedì 7 luglio 2020

Nella Tuscia spicca l'eccellenza della Tenuta Sant'Isidoro

Nell'ambito del tour organizzato  in Tuscia da Daniela Corti Event e Undiscovered Italy Tours, una tappa molto interessante ha visto protagonista  la Tenuta Sant'Isidoro, nata alla fine degli anni ‘30 lungo la costa della Maremma Laziale, ed estesa per una superficie di circa 817 ettari.

Molto interessante la descrizione dell'azienda che ci ha dedicato il Sig. Palombi, ma la chiacchierata informale a tavola con la Sig. ra Simona Bonanni è stata ancor più coinvolgente per il suo entusiasmo e per i tanti progetti narrati. 

Una parte dell’azienda, convertita in “biologico”, è stata destinata all’allevamento allo stato brado di vacche “maremmane”, pecore e cavalli. Non ultimo, ma fiore all’occhiello, è il settore vitivinicolo che investe una superficie di circa 57 ettari, dislocati nella zona collinare a nord, a circa 10 km dal litorale tirrenico, tra i comuni di Tarquinia e Montalto di Castro, e comprende impianti effettuati a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 e parte di un appezzamento del 1978 di Trebbiano Toscano.


Le nuove varietà impiantate sono: Montepulciano e Sangiovese, vitigni autoctoni, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Chardonnay, ormai  adattatesi al  territorio. La cantina è stata completamente ristrutturata nel 2001 e attrezzata con macchinari tecnologicamente all’avanguardia. Anche l’imbottigliamento viene effettuato in azienda. Tutto l’investimento è stato effettuato con la supervisione dell'enologo Riccardo Cotarella


(www.santisidoro.net)

Nicoletta Curradi