domenica 25 ottobre 2015

Vini Morini, cuore di Romagna



Una grande distesa di vigneti, che affondano le loro radici nei dolci pendii faentini intorno alla Torre di Oriolo, ecco  il cuore dei Poderi Morini, il cuore della Romagna del vino.

E' un’azienda giovane, appassionata della propria terra che ha scelto di fare il vino per celebrarne al meglio il valore, la tradizione e la cultura.

La produzione e' iniziata nel 1998 e la prima vinificazione è stata realizzata con l’uva simbolo della  terra di Romagna: il Sangiovese. La prima bottiglia prodotta è stata quindi un Sangiovese Superiore Riserva  battezzato “Nonno Rico” in dedica al nonno paterno di Alessandro, il titolare.

Questo vino ha dato, nel corso degli anni, molte soddisfazioni e riconoscimenti rappresentando anche il mezzo attraverso il quale si è fatto conoscere, sul mercato sia italiano che estero, il marchio: Poderi Morini. Così, l’idea iniziale di Natale Morini, importante imprenditore avicolo e agricolo, è diventata una realtà grazie all’entusiasmo, alla serietà ed alla costanza del figlio Alessandro e di sua moglie Daniela che hanno messo anima e corpo nel progetto di produziondne di vini di qualità: ricerca e valorizzazione dei vitigni locali con l’intento di realizzare il sogno di far conoscere e valorizzare la terra di Romagna.

Il fertile terreno dei Poderi Morini è adagiato sullo “spungone” e gode di un microclima che trae benefici tanto dalla brezza adriatica che dai venti che scendono dall’Appennino Tosco Romagnolo. Da queste particolari condizioni ha inizio una parte importante del progetto qualità. Saper fare il vino ha significato per l'azienda dover compiere da subito delle scelte di valore importanti: privilegiare comunque e sempre la qualità; dare risalto alle produzioni autoctone; circondarsi di collaboratori di grande competenza; supportare la produzione con alta tecnologia.

Molti I riconoscimenti ottenuti dal Burson:

2003: Wine Master Challenge – Portogallo – MEDAGLIA DI BRONZO

2014: Concorso Mondiale di Bruxelles - MEDAGLIA D’ORO (punteggio da 86,6 a 92/100) al Bursôn Etichetta Nera 2009


Tra I vini bianchi spiccano Sette note e Cuore matto Albana di Romagna. Tra I rossi l'Augusto Ravenna rosso Igt  (Burson) e il Rubacuori vino rosso passito da uve stramature. Tra gli spumanti si segnala l'ottimo Morose' Spumante Brut Rose'.


AZ.AGR.MORINI ALESSANDRO

Via Gesuita, 4/B – S.Biagio – Faenza

Tel. 335 301131

http://www.poderimorini.com

Nicoletta Curradi

martedì 13 ottobre 2015

Terre da Vino si presenta a Firenze al Mulino

La luna  tra le stelle e' giunta all' 11° tappa: e' il tour itinerante  di Terre da Vino, in cui il vino incontra la gastronomia d’eccellenza. 
Il 12 Ottobre si e' rinnovato l’appuntamento dedicato tai migliori chef d’Italia promosso dalle cantine Terre da Vino, una delle più importanti realtà vinicole italiane. L’iniziativa La Luna tra le Stelle, nel suo undicesimo appuntamento, si e' svolta nella città di Firenze, presso il Mulino di Firenze ****. L’evento consisteva in una grande degustazione che ha visto coinvolti chef d’eccellenza con le loro ricette, grandi vini piemontesi e prodotti di altissima qualità sia salati che dolci. Si e'  trattato di una manifestazione riservata a professionisti dell’enogastronomia, dove non sono mancati  giornalisti di settore e foodblogger, che hanno condivso l’evento in rete.

 Gli chef che hanno partecipato alla serata e proposto le loro ricette sono: Vito Mollica del Il Palagio (Firenze), Silvia Baracchi de Il Falconiere (Cortona), Franca Checchi de Il Romano Ristorante (Viareggio), Luciano Zazzeri de La Pineta (Marina di Bibbona), Luca Cai de Il Magazzino (Firenze), Domenico Macaluso de Il Mulino di Firenze (Firenze), Mauro Forte di Villa Olmi Firenze (Firenze), Luigi Incrocci di Plaza Lucchesi (Firenze). In abbinamento alle proposte degli chef, e' stato  possibile degustare il meglio della produzione firmata TERRE DA VINO, inclusa l’etichetta portabandiera dell’azienda che dà il nome all’evento: il Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falò.  Inoltre tanti Barolo, Nebbiolo, Dolcetto d'Alba e, per finire,Passito e Moscato.
La Luna tra le Stelle è un’idea di TERRE DA VINO realizzata con la collaborazione di importanti partners : I buonissimi e freschi prodotti di Luigi Guffanti Formaggi 1876, Oberto Carni, Acqua Dolomia, le deliziose erbe di Koppert Cress, Otto Chocolates, Torta Pistocchi, I caffè di Leonardo Lelli, Drinkout. TERRE DA VINO - Via Bergesia 6 - I-12060 Barolo (CN) tel. 0173 564611 fax. 0173 564612 www.terredavino.it - info@terredavino.it Terre da Vino e' un'azienda che rappresenta una realtà produttiva con pochi confronti in Italia, situata a Barolo, nel cuore delle Langhe, con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.Una Cantina circondata da pittoreschi vigneti, situata nel territorio unico delle Langhe: una delle più rinomate zone viticole del mondo. Ma anche un'azienda che è baricentro di una realtà produttiva con pochi confronti: oltre 5.000 ettari di vigneto, coltivati da più di 2.500 piccoli viticoltori. Una base imponente che consente una produzione di qualità con punte di eccellenza. Un'ampia gamma di prodotti, da quelli conosciuti in tutto il mondo ai prodotti di nicchia, ma con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.La sede è la Cantina di Barolo, simbolo di un'azienda al passo coi tempi che investe nel futuro, che esprime la passione per un mestiere antico ma in continua evoluzione. 

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

domenica 11 ottobre 2015

Il primo francobollo del Chianti Classico

  


In vista dell'anniversario per i primi 300 anni della denominazione,  nasce il primo francobollo del Chianti Classico, un ricordo per appassionati, collezionisti e semplici visitatori del territorio della Docg toscana. Il consorzio del Gallo Nero ha ottenuto dal Mise l'autorizzazione per emettere un francobollo (in soli 400.000 esemplari) che diventerà un biglietto da visita importante da utilizzare in tutte le occasioni di rappresentanza. Il 10 ottobre presso l'enoteca Gallo nero al Mercato centrale di Firenze, si e' tenuta la cerimonia di annullo del primo francobollo del Chianti Classico, con grande successo di pubblico.  Nell'occasione filatelici e appassionati di vino hanno infatti potuto acquistare e annullare il proprio francobollo. In vista dei 300 anni della denominazione (il granduca Cosimo III dei Medici la 'concesse' delimitando la zona  nel 1716) il Consorzio ha voluto proporre l'emissione di un altro francobollo dedicato alla ricorrenza. "Quale migliore occasione per avvicinarsi a un anniversario così importante come i 300 anni della nostra storia che quella di presentare questo primo francobollo dedicato alla nostra denominazione Chianti Classico - ha sottolineato il direttore del consorzio, Giuseppe Liberatore -. Nell'era della comunicazione online, poter tornare a spedire una cartolina ai propri cari o agli amici, come ricordo e allo stesso tempo prova tangibile di un viaggio emozionale in un territorio unico al mondo è sicuramente una bella opportunità". "Se poi questa cartolina reca un francobollo con l'immagine dei vigneti del Chianti Classico, ecco il souvenir perfetto. Un ricordo per tutti quei visitatori del Chianti Classico che per la prima volta scoprono l'incanto di questo angolo di Toscana".

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 9 ottobre 2015

La nuova Guida Vini d'Italia de L'Espresso 2016

Torna la guida “I vini d’Italia de l’Espresso” con la versione 2016. Le 528 pagine di questa quindicesima edizione raccontano in modo dettagliato l’attività vinicola italiana, con analisi sulla produzione e con una selezione di oltre 20.000 vini tutti rigorosamente provati. Ci sono anche informazioni di carattere generale, con indicazioni sulla conservazione, sul servizio a tavola, sugli abbinamenti, unite alla presenza di un glossario tecnico. Il volume vuole essere una guida indispensabile sia per chi muove i primi passi da appassionato, sia per gli addetti ai lavori. La guida I vini d’Italia 2016 è disponibile da oggi in libreria e in edicola al prezzo di 22 euro, oltre che in versione digitale per smartphone e tablet sull’App store dei dispositivi iOs e Android al prezzo di 7,99 euro.

Il  volume è dedicato alla recensione di vini e aziende, ordinate per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle principali denominazioni di origine. Nella seconda pagina di ogni regione, oltre a un commento riassuntivo sull’andamento degli assaggi, è evidenziata la tabella dei “Migliori acquisti” che segnala i vini dal rapporto qualità-prezzo più favorevoli dell’anno, utile per ricordare che si può bere bene senza spendere più di 15 euro. Le pagine successive sono dedicate alle recensioni dei produttori selezionati e dei loro vini: le aziende di maggiore rilevanza sono segnalate dall’attribuzione di “stelle” (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2016, le “stelle” sono state assegnate a 526 produttori, sei in più rispetto alla guida dell’anno scorso, di cui 18 sono stati classificati con la massima valutazione di “tre stelle”, uno in più rispetto alla scorsa edizione, grazie all’ingresso di Pietracupa, azienda campana che firma da anni vini bianchi (Fiano di Avellino e Greco di Tufo) e rossi (Taurasi) di altissimo livello. Dopo i “Migliori acquisti”, troviamo gli “Outsider”, cioè quei vini che si sono particolarmente distinti negli assaggi, senza raggiungere livelli d’eccellenza.

La massima classificazione è invece costituita da “I Vini dell’Eccellenza”, riconoscibile dal simbolo delle “cinque bottiglie”, corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2016 ne attribuisce 223, evidenziando una flessione rispetto al 2015, quando si era toccata quota 263. Un calo da collegare in parte alle difficoltà innescate, in molte regioni, dai problemi legati alla vendemmia del 2014. Tra le eccellenze, domina il Piemonte: a punteggio pieno con 20/20 c’è il Barolo 2011 di Bartolo Mascarello, storico produttore della denominazione, seguito a 19,5/20 da altri tre vini della stessa regione: il Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2010 di Roagna, il Barolo Riserva Monprivato Cà d’Morissio 2008 di Mascarello Giuseppe & Figlio, il Barolo Riserva Monfortino 2008 di Giacomo Conterno.

La guida 2016 registra un consolidamento qualitativo delle tipologie classiche, sia per i vini rossi sia per i bianchi, con riscontri particolarmente felici per i Brunello di Montalcino (grazie all’annata 2010), per i rossi valdostani, per i Verdicchio. Pareggiano Toscana e Piemonte: la prima ha il numero maggiore di produttori premiati (48 a 27), mentre la seconda ha il numero maggiore di vini premiati (50 a 48). Al terzo posto, sempre per numero di eccellenze, si piazza il Trentino Alto Adige con 24 vini, mentre nell’area meridionale e insulare torna ad essere la Sicilia, con 11 vini di eccellenza, la regione capofila. Circa 50 dei 223 vini premiati come “eccellenti” sono rintracciabili sugli scaffali a prezzi inferiori ai 15 euro: si può bere “alla grande” senza svuotarsi il portafogli.

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo