lunedì 22 giugno 2015

Operatori Usa a San Gimignano




 


Nello scorso fine settimana a San Gimignano ha accolto un folto gruppo di buyers statunitensi a conclusione del progetto promozionale iniziato nel mese di febbraio con il tour che ha visto protagonista la Vernaccia di San Gimignano in due degustazioni, a New York e a Chicago.
L'incoming organizzato dal Consorzio della Denominazione San Gimignano si è svolto con una due giorni di incontri BtoB con le aziende del territorio, ciascuna delle quali ha avuto a disposizione il tempo sufficiente per presentare i propri vini in un ambiente professionale.
  L'obiettivo del progetto di accoglienza era quello di fare conoscere il territorio e il profondo legame che lega i produttori all'ambiente nel quale operano: in tutto il mondo si produce vino, ma non tutti i vini hanno la stessa storia e quella di San Gimignano è unica, come spiega la Presidente del Consorzio Letizia Cesani: “Per promuovere i nostri vini sui mercati internazionali è fondamentale per una piccola realtà come la nostra fare vedere, toccare con mano, agli operatori di tutto il mondo come da noi la viticultura faccia parte della storia del territorio, come nei secoli ha plasmato la campagna in cui operiamo, ha generato la ricchezza che ha permesso la costruzione della città di San Gimignano, Patrimonio dell'Umanità Unesco, ha prodotto l'arte di cui siamo ricchi, ha contribuito alla nascita di uno stile di vita simbiotico con l'ambiente, basato sul rispetto e non sullo sfruttamento. Questo i nostri vini raccontano e questo vogliamo che i consumatori di tutto il mondo sappiano. Gli operatori sono gli intermediari tra noi e i mercati internazionali, fare capire loro la nostra realtà è uno dei mezzi che abbiamo per farla conoscere a tutti”.
La produzione di Vernaccia di San Gimignano, circa 5 milioni di bottiglie l'anno, è destinata per il 50% all'esportazione, il mercato statunitense è il secondo in ordine di importanza dopo la Germania, il primo per l'export nei paesi extracomunitari.

Del Bimbo Fabrizio




sabato 6 giugno 2015

Prestigio e tradizione alla Marchesi di Barolo



Una delle piu` prestigiose aziende vinicole nella Strada del Barolo e` “Antiche Cantine dei Marchesi di Barolo” con sede, nel palazzo prospiciente il Castello dei Marchesi Falletti.
Proprio qui, più di 200 anni fa, iniziò una bellissima storia, quella di una cantina, protetta da dolci colline nel cuore delle Langhe, dove nacque un vino che, alla moda della tradizione francese, fu chiamato Barolo in onore del luogo di nascita.
Nessuno allora poteva immaginare che, un giorno, sarebbe diventato re: il Re dei vini, il vino dei Re.
La storia inizia, più precisamente, nel 1807 quando il Marchese di Barolo, Carlo Tancredi Falletti, prende in sposa a Parigi una nobildonna francese, Juliette Colbert di Maulévrier, pronipote del famoso ministro delle finanze del Re Sole. Fu proprio Juliette ad intuire le grandi potenzialità del vino prodotto a Barolo che, solo dopo una completa fermentazione ed un prolungato affinamento in legno, poteva rivelare tutte le qualità tipiche del suolo e del vitigno: il Nebbiolo, potente ed austero, in grado di durare nel tempo e di esprimere tutte le caratteristiche di questo straordinario terroir.
Nel 1864, con la morte di Juliette, la prestigiosa dinastia dei Falletti si estinse: per perpetuarne il ricordo e l’attività benefica, fu creata, per volontà della Marchesa, l’Opera Pia Barolo nel bellissimo Palazzo Barolo, a Torino.
L'azienda fu rilevata nel 1929 dal Commendator Pietro Emilio Abbona. Da allora le vigne, le suggestive cantine e la sede storica  sono rimaste le stesse. 
Oggi il Presidente dell`azienda e` Ernesto Abbona, marito di Anna, una delle Donne del vino, la quale ha saputo conciliare nei primi anni di matrimonio la sua vita di donna di casa con un lavoro in proprio, fino a quando è nata la necessità di collaborare con il marito alla riorganizzazione delle attività di accoglienza delle cantine Marchesi di Barolo, con la creazione di un ristorante in cui proporre la degustazione dei vini dell’azienda accompagnati dai piatti tipici della cucina piemontese.
E’ di quegli stessi anni la sua adesione al “Movimento Turismo del Vino”, dove viene nominata Vicepresidente, con l’incarico di creare la “Guida del Movimento del Turismo del Vino” pubblicata dal Touring Club Italiano.
Anche all’interno dell’Associazione Nazionale delle Donne del vino, Anna si mette in luce per il carattere aperto e per la grande dedizione al lavoro, ricevendo la nomina di “Donna del Vino”.
Accanto all’attività di pubbliche relazioni, si dedica con passione e competenza alla gestione della rete di vendita della Marchesi di Barolo. 
Nel gennaio 2008 Anna Abbona ed il marito Ernesto hanno acquisito le quote di maggioranza dell’azienda di famiglia. Un passo importante, per il quale Anna si è ulteriormente impegnata, ricoprendo la carica di Amministratore Delegato e occupandosi del rilancio del mercato estero. 
Oggi l’azienda è specializzata nella vinificazione dei Nebbioli e delle più prestigiose uve delle Langhe, provenienti da vigneti propri e da viticultori conferenti selezionati.
Tra i vini prodotti di segnalano i  Barolo Serragrilli 2012.Sarmassa 2011, Cannubi 2011 e il Barbera Peiragal 2013

Fabrizio Del Bimbo