mercoledì 21 settembre 2022

Opera Rosa, il lambrusco rosé più chic e gioioso del 2022




Punta di diamante della produzione biologica della famiglia Montanari: lo spumante Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Opera Rosa




 Si racconta che il Grasparossa sia uno dei vitigni autoctoni più antichi al mondo. Il suo nome deriva, infatti, dalle particolari sfumature rosse che assumono i raspi dei grappoli nella stagione autunnale. Una vocazione cromatica che trova la sua piena realizzazione nel Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Opera Rosa prodotto dell’azienda agricola Opera|02.


Si tratta di un lambrusco rosé brut, biologico, vinificato in bianco, di grande freschezza, con sentori di lampone e un ricordo di macedonia di fragole all’arancia, che ambisce a diventare la bollicina ideale dell’estate, trovando il suo abbinamento perfetto con prosciutto di Modena, culatello, passatelli e tortellini, ma che si sposa magnificamente anche con il pesce o che diventa un perfetto vino da entrée.


Al naso Opera Rosa ha un aroma fruttato e persistente, così come persistente e di grande finezza, risulta il perlage. Insomma, un vino al tempo stesso chic e gioioso, proprio come la sua bottiglia, e che al bicchiere spicca col suo color rosa cerasuolo intenso e costituisce senza dubbio una importante novità nell’offerta enologica di un territorio straordinario, all’interno del quale la tenuta Opera|02 si pone come eccellenza assoluta. 


Qui la vendemmia, anche a causa delle pendenze delle colline, si effettua a mano: i grappoli vengono portati in cantina, che si trova a pochi metri dai vigneti, messi in una pressa soffice a polmone che schiaccia delicatamente l’acino contro la parete. Il mosto rimane a contatto con le vinacce appena due minuti, sufficienti a estrapolare il caratteristico colore rosato. Il mosto così ottenuto va in fermentazione per sei mesi con un metodo charmat a temperatura controllata. 




Ogni passaggio successivo, dall'imbottigliamento all’etichettatura, avviene sempre in azienda. Posta tra le dolci colline di Levizzano Rangone, in uno degli scorci più suggestivi del territorio modenese, la tenuta Opera|02 festeggia quest’anno i suoi primi 20 anni (il suo nome fa infatti riferimento all’anno di fondazione). La famiglia Montanari, la cui passione per l’agricoltura ha origini lontane, ha destinato oggi alla produzione vitivinicola, unicamente con metodo biologico, trenta ettari di terreni. Oltre al Lambrusco Grasparossa, si producono uve di moscato e trebbiano modenese, ma anche il malbo gentile, oggetto di una recente rivalutazione da parte del mondo enologico.


Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Opera Rosa

Vino spumante rosé, biologico

Opera|02

Prezzo: 750 ml 14 euro – formato magnum 1.500 ml 28 euro 




Opera|02 

L'azienda nasce nel 2002, sulle colline di Levizzano Rangone (MO), Opera|02, che prende il nome da “Opera”, un omaggio al grande Luciano Pavarotti, e da “02”, anno di fondazione. 

Opera|02 è frutto di passione, cura e amore per il territorio. Mattia Montanari, giovane imprenditore e fondatore, ha ideato il progetto grazie alla sua passione per il lambrusco, e ha continuato a coltivare la tradizione di famiglia per l’aceto balsamico, uno dei prodotti di eccellenza emiliani.  

La struttura si sviluppa su circa 30 ettari tra terreni coltivati in particolare con metodo biologico. A dominare la collina il Resort con piscina e Ristorante Gourmet/Bistrot che vantano un’eccellenza eno-gastronomica, un elegante design degli spazi, uno spazio relax esterno con piscina, e un basso impatto ambientale, grazie a utilizzo innovativo dei materiali e impiego di fonti rinnovabili. 


Nicoletta Curradi 


sabato 10 settembre 2022

Vino, i 50 anni della Cantina Sociale Colli Fiorentini

 

"È il momento di cambiare marcia sull'energia"


Il presidente Ritano Baragli: “Tante nubi all'orizzonte ma questa realtà è forte”




Investiamo sull'energia perché ora è fondamentale e speriamo che chi governa riesca ad aiutare le imprese a far fronte al caro bollette”. Con questo augurio il presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini, Ritano Baragli, festeggia i primi 50 anni di attività della Cantina Sociale Colli Fiorentini, il principale produttore di vino Chianti al mondo. 


Oggi grande festa a Montespertoli per celebrare il traguardo. Le aziende della Cantina Sociale sono 300: coltivano e tutelano circa 1.500 ettari di paesaggio toscano producendo oltre 100 mila quintali.


“Noi agricoltori siamo i primi a rispettare l'ambiente, lavoriamo con la terra – ha aggiunto Baragli -. Ma l’alto costo dell’energia rende difficile andare avanti, c’è troppa speculazione. Bisogna intervenire. Spero che la politica trovi le soluzioni”. Secondo Baragli uno dei modi per poter uscire dalla crisi “è eliminare la tanta burocrazia che attanaglia le Pmi. I legislatori devono tenerne conto o lo scenario futuro per le campagne sarà di desolazione. L'Europa sta rischiando di rimanere senza cibo o di comprarlo in zone dove non ci sono regole così ferree, come accade da noi. E questo non sarebbe giusto: l'augurio che faccio in questo giorno di festa è di uscire da questo tsunami”. 


Con strategie efficaci e il rispetto dell'ambiente. “Noi vogliamo rifare il centro di raccolta a Gambassi Terme e puntare sull'oleificio. Viviamo un tempo difficile, con molte nubi all'orizzonte ma la nostra cantina è forte”, conclude Baragli.


Fabrizio Del Bimbo