lunedì 28 marzo 2011

Monterinaldi festeggia i suoi 50 anni con "Mezzosecolo"


Cinquant'anni e non sentirli a Monterinaldi, una delle aziende agricole del Chianti Classico più note. 50 anni da festeggiare con un novo prodotto: il vino "Mezzosecolo".

Un vino questo che racchiude in se il senso del lavoro svolto dalla famiglia Ciampi in questo lasso di ltempo. Un vino che è un Chianti Classico di concezione moderna che raccoglie l'eredità della tradizione senza dimenticare il passato.

Un'eredità fatta di amore per il territorio e per i suoi prodotti d'eccellenza, vini che raccontano storie, sensazioni, cultura.

L'occasione fiorentina della presentazione del nuovo "Mezzosecolo" alla stampa è stata quella giusta per rinfrescare la memoria su tutti i prodotti della gamma: Castello di Monterinaldi Chianti Classico, Castello di Monterinaldi Chianti Classico Riserva e Pesanella Igt.

Vini che tornano a sapere di sapori veri, dove si perde traccia della forzatura tostata. Del resto la famiglia Ciampi, fin dal 1961 ha deciso di fare dalla sua azienda un'azienda all'avanguardia che però non vuole perdere tracce col passato del territorio. Un'azienda che apre le sue porte al pubblico per degustazioni e visite guidate alle cantine ogni giovedì alle 16,45 quando per "Il giovedì di Monterinaldi" è possibile dedicarsi anche a sfiziose degustazioni a tema con abbinamento cibo e verticali storiche.

Il Chianti Classico d'annata dal bel colore tipico e limpido si presenta come un tipico Classico dove il tannino emergenti ben si sposano con una gradevolezza. Un vino molto beverino e profumato.

Il Chianti Classico Riserva è un eccellente Riserva dove alla robustezza si abbina una forter presenza di profumi del sottobosco. Buona struttura, grande vino importante.

Pesanella igt, molto vivace e ricco sia nella colorazioe che in bocca. I profumi di spezia ben si mescolano in bocca con quelli dei frutti. Buona persistenza.

Ed eccoci alla star della degustazione: Il Chianti Classico "Mezzosecolo" che la sua tonalità rubina intensa e rilucente. Elegante e solido con profumi avvolgenti sottili, avvolgenti e ben equilibrati. In bocca è quasi perfetto con i suoi tannini setosi che avvolgono e conquistano.


Ma eccoci ai vini:

giovedì 24 marzo 2011

God Save the Wine al Tepidarium


Prima…Vino – God save the wine” Festival vinoso promosso da Firenze Spettacolo, da Andrea Gori e Promowine ha avuto luogo, con grande affluenza di pubblico, il 23 marzo scorso al Tepidarium di Roster, nello splendido Giardino dell’Orticoltura.
Si è trattato di un’ anteprima dei vini che berremo nei prossimi mesi con una selezione da tutta Italia, da nord a sud, dal Friuli alla Sicilia passando per le migliori realtà toscane,.
Tra queste ultime merita una menzione l’azienda Casavyc di Scansano, in Maremma, zona di frontiera del vino toscano, ricca di boschi e pascoli naturali. La proprietaria Viviana Filocamo produce vino da pochi anni, anche se lo beve da molto e sa bene cosa vuole produrre. Si è messa infatti alla ricerca non del gusto comune, cercando ad ogni costo di piacere a tutti, ma creando dei vini che fossero espressione del territorio, eleganti, acidi e freschi. Producendo vini in quantità limitate è più facile entrare in un mercato di nicchia. Tra i suoi vini c’erano in degustazione al Tepidarium Morellino di Scansano DOCG 2008 e 2009, Up’nDown IGT Toscana 2009 e P.nò IGT Toscana Pinot Nero 2008.
Un altro viticoltore presente a Firenze era
l’azienda agricola Pieve Vecchia, giovane realtà del panorama vitivinicolo toscano dedicata alla produzione di vino e olio, nata alla fine degli anni Novanta da un’intuizione di Vincenzo Monaci e del figlio Marco. Situata a Campagnatico, piccolo borgo medievale nel cuore della Maremma, l’azienda agricola prende il suo nome dal podere della Pieve Vecchia, antico sito archeologico di origine etrusca. Con circa 50 ettari di terreni che comprendono un bella cantina con tecnologia allo stato dell’arte progettata da Enrico Sartori con la supervisione di Cini Boeri, una villa colonica e una cisterna romana risalente al II secolo d.C., l’Azienda Agricola Pieve Vecchia partecipa al Consorzio DOC Montecucco, nato nel 1999 per tutelare la denominazione di origine e valorizzare il lavoro vitivinicolo svolto sul territorio. La famiglia Monaci ha anche recuperato la Locanda del Glicine, oggi relais Charme & Relax con ristirante di qualità. Tra i vini in assaggio c’erano il gradevole, fresco Fermentino DOC Le Sere 2010 IGT e il Montecucco Sangiovese DOC Pieve dei Monaci 2008 IGT Maremma Toscana. Da rilevare che si tratta di vini che vanno per la maggiore negli Stati Uniti di America.
Altra realtà vitivinicola da segnalare è la Fattoria di Pietrafitta, oltre 300 ettari alle porte di San Gimignano, la città turrita più famosa al mondo. Quasi 50 ettari di vigneto la rendono molto importante ed è appartenuta in passato anche a Casa Savoia. I vini in assaggio, tra cui la Vernaccia Borghetto 2009 e La Costa Ris. 2008, oltre a La Sughera Toscana IGT 2007, sono di ottimo livello ed hanno avuto un grande rilancio con l’arrivo di Mario Ercolino in cantina ed un restyling grafico accattivante dovuto a Simonetta Doni.
Ottime proposte, non c'è che dire...!


Fabrizio Del Bimbo

sabato 19 marzo 2011

Strada del 'Recioto'


Gambellarensis itineris: vini e prodotti del territorio della DOC Gambellara in tour.Col primo appuntamento a Mogliano Veneto comincia con il lunedì 28 marzo dalle 16.
Inizia da Mogliano Veneto la rassegna Gambellarensis itineris, voluta e ideata dalla Strada del Recioto e dei Vini Gambellara DOC e dal Consorzio Tutela Vini Gambellara DOC, in collaborazione con AIS Veneto e Slow Food. Sarà Villa Braida, sede di eventi regionali dell’Associazione Italiana Sommelier, ad ospitare la prima tappa del tour lunedì 28 marzo a partire dalle ore 16 per operatori e dalle 18.30 per il pubblico.
Dalle 16 alle 20 sarà attivo un banco d’assaggio con i vini del territorio: Gambellara, Recioto di Gambellara e Vin Santo di Gambellara con la presenza dei produttori. Alle ore 18,30 “Il territorio in un piatto”, la cucina vulcanica del gruppo ristoratori della Strada del Recioto incontra i prodotti tipici del territorio della DOC.
“La nostra intenzione è quella di portare in tour il territorio della denominazione - dichiara Antonio Tonello, presidente della Strada - Non solo vino, quindi, ma ristorazione, prodotti tipici, ospitalità, cultura e paesaggio”
Quella di Mogliano Veneto è solo la prima tappa di un tour che toccherà diverse città del nord-centro Italia. Gambellarensis itineris proseguirà infatti con gli appuntamenti del 4 aprile a Milano Marittima, del 18 aprile in provincia di Padova, del 9 maggio a Venezia, per concludersi il 30 maggio al Ristorante Dolada di Puos D’Alpagno (BL). L’ingresso per il pubblico è a pagamento. È prevista una riduzione per i soci AIS e Slow Food.
Del Bimbo Fabrizio

martedì 15 marzo 2011

A "Terre di Toscana 2011" piccole e grandi eccellenze del vino



Terre di Toscana 2001 si è svolto con grande affluenza di pubblico i giorni 13 e 14 marzo 2011, all’UNA Hotel di Lido di Camaiore. In vetrina il meglio dei vini della Toscana, le grandi e storiche aziende, le nuove emergenti, le piccole familiari, vini imperdibili, vini da ritrovare, vini da scoprire. E’ stato un Terre di Toscana più ampio rispetto alle precedenti edizioni, ma non troppo per non perdere i requisiti di vivibilità, convivialità ed eleganza che hanno reso questo appuntamento tanto apprezzato. Anzi, per mantenerli stavolta era a disposizione l’intero Hotel, riservato in via esclusiva. Qualche azienda in più, per soddisfare le numerose richieste, ma anche molto spazio in più!
Quindi, affluenza di pubblico superiore ad ogni più rosea previsione ed una cena con i vignaioli basata su una cucina elegante e creativa, realizzata con cibi del territorio.
Tra le aziende presenti all’appuntamento, oltre ai nomi storici, spicca.l’azienda CASAVYC, azienda gestita dalla Signora Viviana Filocamo. Vediamo di conoscere meglio questa piccola, ma prestigiosa realtà vinicola. L’azienda è situata a 9 km. da Scansano (GR), in posizione centrale, tra le terme di Saturnia, le spiagge dell’Argentario e il monte Amiata, splendidi luoghi raggiungibili in auto in meno di mezz’ora.
La proprietà è costituita da 60 ettari di terreno dei quali 5 vitati, (in seguito ci saranno altri4 ettari), 2 ettari di oliveto, e circa 25 ettari di terreni seminativi su parte dei quali è previsto l’impianto di nuove vigne e oliveti; mentre il restante terreno è costituito da boschi e macchia mediterranea.
I vigneti, piccole particelle incastonate tra un bosco e l’altro, si trovano ad un’altezza variabile tra i 400 e i 500 metri, esposizione ovest – sudovest, e un sesto di impianto di 6.250 ceppi per ettaro. Dal 2004 sono iniziati i lavori di rinnovamento delle strutture aziendali, la cantina, i locali di servizio, e gli spazi riservati alla vendita diretta. L’idea iniziale della proprietaria è sempre stata quella di produrre un vino di prestigio, che riuscisse a superare l’ambito locale e regionale per cercare un confronto a livello internazionale. Senza dover per forza piacere a tutti.
Vitigni atipici per questo territorio, ma che sembrano nati per dare il massimo proprio in queste condizioni. Syrah, Grenache, Mourvedre, Pinot nero. Vitigni di tradizione francese, ma che hanno la caratteristica di variare sensibilmente in base all’ambiente in cui crescono, dando vini “tipici” nel senso più vero del termine, ovvero portatori di caratteristiche uniche legate al territorio di produzione.
Produrre un Morellino di Scansano che si mantenesse ai livelli degli altri vini dell’azienda era una vera sfida. Un piccolo vigneto molto vecchio convertito ad una gestione mirata a limitare la produzione, stà offrendo un prodotto di rara eleganza, che meritava un invecchiamento in legno e che, dopo un anno in botti di rovere francese da 228 e 400 litri. ha dato vita al O7O7O7, un morellino di forte e originale personalità.
Naturalmente sarà accompagnato da un morellino d’annata che, grazie all’apporto di uve grenache e malbek, e all’affinamento senza uso di legno, sarà una vera sorpresa per la sua morbidezza ed eleganza.
“Piano piano poco poco” è un Sauvignon blanc di rara eleganza, prodotto in pochissime bottiglie da una piccola vigna riparata dal sole e situata tra i boschi.
Non manca poi la produzione di olio extravergine d’oliva, creato integrando il classico blend toscano di Moraiolo, Frantoio e Pendolino, ottimo, ma soggetto a precoce ossidazione, con varietà atipiche che da sempre consentono grandi risultati in altre regioni d’Italia,. Una miscela che ha già suscitato interesse negli esperti del settore che lo hanno assaggiato.
Altra realtà vinicola di nicchia, dalla produzione prestigiosa è Le Polazzine di Montalcino (SI). Il termine polazzine indica le cinciallegre, uccellini vivaci e colorati delle campagne toscane, ma anche appellativo affettuoso per le bambine, come Viola e Sofia, le graziose figlie dei proprietari dell’azienda, Giuseppe e Gigliola Gorelli.
In pieno centro del paese si trova la vineria omonima che propone piatti tipici del territorio accompagnati dai vini di produzione propria. La piccola cantina di località Le Prata presenta il Brunello di Montalcino, invecchiato in botti di rovere di Slavonia, e il Rosso di Montalcino. Viene inoltre prodotto un vino Sangiovese di Toscana “Le Polazzine”, oltre alla tradizionale Grappa di Brunello
Arrivederci a Terre di Toscana 2012!

Fabrizio Del Bimbo