mercoledì 29 settembre 2010

Degustazioni "internazionali" a Wine Town


Welcome at Wine Town Firenze. L'inebriante appuntamento, organizzato dal Comune di Firenze e dal Comitato Wine Town Firenze di cui fa parte anche l' A.I.S. Associazione Italiana Sommelier Sezione Toscana, dal 30 settembre al 3 ottobre 2010 invaderà strade e monumenti del capoluogo toscano e parla inglese, grazie alle degustazioni e agli educational in lingua curati dai sommelier di A.I.S.


"Con questa iniziativa - dichiara il Presidente di Ais Toscana Osvaldo Baroncelli" i nostri sommelier saranno a tutti gli effetti i veri comunicatori del vino, capaci non solo di farsi portatori dell'immagine del vino made in Italy con gli estimatori nazionali, ma anche con coloro che - proveniendo dall'estero - il vino italiano lo apprezzano soprattutto per il prestigio e la fama che si è costruito nel mondo. 

Insostituibile e fondamentale, dunque, la partnership di AIS Toscana al progetto.

I sommelier AIS del Granducato, oltre a servire il vino a tutti coloro che prenderanno parte a questo spettacolare evento itinerante articolato tra piazze, monumenti, chiostri, logge, palazzi e giardini nel centro storico di Firenze "ribattezzate" per l'occasione con nomi attinenti all'enologia, proporranno una serie di degustazioni ed educational, un percorso conoscitivo dell'enologia italiana aperto anche a quegli stranieri interessati a saperne di più del vino Made in Italy.

Il primo appuntamento è per venerdì 1 ottobre alle ore 16,00 all'Westin Hotel Excelsior, con un Seminario-degustazione per neofiti in inglese tenuto dal Relatore e Degustatore ufficiale AIS Luigi Pizzolato, sul tema "L'Italia del vino raccontata con 4 etichette: Asprinio d'Aversa 2009, Cabernet Sauvignon 2007 , Amarone della Valpolicella 2006 e Chianti Classico Coltassala 2006;


alle 18,00 sempre di venerdì stessa location, Seminario-degustazione educational a cura del Relatore e Degustatore ufficiale AIS Stefano Sandrucci  sul "Bere consapevole" in inglese per studenti americani che tratterà i fattori di rischio dell'alcool etilico, il modo migliore per consumare il vino, la degustazione come riflessione, l'abbinamento tra cibo e vino, il valore culturale dell'enogastronomia di un territorio e un invito alla moderazione del consumo di alcool.

Si degusteranno: Montecucco Sangiovese Vigne a Porrona DOC 2008, Chianti Classico DOCG 2008, Bolgheri Rosato Scalabrone DOC 2009, Vin Santo del Chianti Classico DOC 2006.


Ancora educational, stavolta bilingue in italiano e inglese, sabato 2 ottobre, su come si degusta e come si abbina il cibo con il vino - oltre a un richiamo al bere consapevole - a partire dalle 10.30 del mattino presso la Biblioteca delle Oblate a Firenze.
Relatore in lingua italiana sarà Stefano Agnoletti, in lingua inglese Leonardo Savelli.
 Dalle 16,00 alle 17,00 seminario con degustazione guidata dal vice campione italiano Cristiano Cini sui vini dolci all'Westin Hotel Excelsior.
Quota di partecipazione di euro 50,00 previa prenotazione.
La degustazione verterà su cinque vini: Sauternes 2001, Eiswein 2008, Tokay Sei Puttonyos 2000, Vin Santo 1999 e Montilla-Morilles Gran Reserva 1979.


Chiusura in bellezza infine, dalle 18,00 alle 19,00 negli stessi locali, con un Seminario-degustazione sul Sangiovese e la sua interpretazione nei vari terroir toscani come il Chianti, Montalcino,Montepulciano e Costa  Tirrenica accompagnati dal Relatore e Degustatore Ufficiale AIS Massimo Castellani. Quota di partecipazione di  euro 20,00 previa prenotazione. Saranno in degustazione: Chianti Classico Riserva Badia a Passignano 2006, Vino Nobile di Montepulciano Riserva Lodola 2005, Brunello Vigna Spuntali 2003, Chianti Rufina Riserva Villa Bossi 2005, Morellino di Scansano Vigne a Porrona DOCG 2009.

Tutti i seminari e gli educational sono soggetti a prenotazione, fino ad un massimo di 60 persone per ogni evento.
 
Per informazioni e prenotazioni: Associazione Toscana Sommeliers - A.I.S. - Via Puccini, 35 - 50041 Calenzano (FI) - Tel. 055 8826803 Fax 055 882079,  ass.toscana@aistoscana.it - www.aistoscana.it

Life of Wine
: viaggio nelle età del vino


Life of Wine "viaggio nelle età del vino", evento unico nel suo genere ed alla prima edizione, entrerà quest'anno nel programma della seconda edizione della Biennale Enogastronomica Fiorentina (www.biennaleenogastronomica.it), manifestazione ideata ed organizzata a Firenze da Studio Umami e Confesercenti e con la direzione artistica di Leonardo Romanelli, che si svolgerà dal 6 al 22 novembre 2010.

Life of Wine è una kermesse ideata da Studio Umami per accrescere la conoscenza del pubblico di enoappassionati e per dare l'opportunità agli addetti al settore (enotecari, ristoratori, sommelier e giornalisti) di comprendere al meglio l'evoluzione dei vini nel tempo.

Sarà una degustazione aperta al pubblico allestita con banchi di assaggio in cui saranno presenti 25 aziende accuratamente selezionate: di uno stesso vino saranno proposte in assaggio due vecchie annate e l'ultima entrata in commercio. Saranno i produttori o gli enologi, ai banchi di assaggio, a spiegare ai visitatori il loro prodotto ed in che maniera lo stesso si evolve con il passare degli anni.

In occasione dell'appuntamento sarà organizzata una commissione di assaggio (ogni azienda potrà scegliere se far degustare o meno i propri vini), costituita da esperti del settore come giornalisti e sommelier. La commissione sarà mista, formata dallo stesso numero di uomini e di donne, così da avere giudizi che possano rappresentare al meglio la totalità dei consumatori.

Il fine sarà quello non tanto di eleggere dei vincitori, ci saranno un primo, un secondo ed un terzo premio -, ma di dare le possibilità ai produttori di far degustare ad un panel di assaggio professionista l'evoluzione dei loro vini, a confronto diretto con altre aziende, e di creare eco a livello comunicativo.

A fine degustazione, alle ore 21, avrà inizio la cena "A tavola con il mio produttore": ogni partecipante avrà la possibilità, previa prenotazione e disponibilità, di cenare al fianco dei suoi produttori preferiti.

I piatti saranno abbinati con le annate più recenti, mentre con la pietanza più importante verrà servita una vecchia annata.

L'ingresso alla degustazione sarà di 20 euro, mentre abbinando anche la cena sarà di 40 euro.

Saranno fatte varie scontistiche tra cui: soci Fisar, Coop, ristoratori, visitatori Florence Wine Event, etc.

Andrea Gori, blogger e sommelier, e Leonardo Romanelli, giornalista enogastronomico, gireranno inoltre un video con la degustazione di tutti i vini presenti. Il filmato sarà poi caricato su youtube e dato in omaggio alle aziende partecipanti.

Life of Wine sarà un evento che si ripeterà ogni anno, un appuntamento unico nel suo genere che darà agli appassionati la possibilità di degustare vecchie annate, difficilmente trovabili e per questo ai più ancora non pienamente comprensibili ed apprezzabili. L'intento è quello appunto di evidenziare l'importanza, ancora poco considerata in Italia a differenza di quanto accade ad esempio in altri paesi come la Francia, di acquistare vini e di conservarli nel tempo così da degustarli nella loro massima espressione.

Le aziende che hanno già aderito sono:

Altesino, Antonelli, Badia a Coltibuono, Boscarelli, Cantine Dei, Capannelle, Casanova di Neri, Castello Banfi, Castellare di Castellina, Castello di Vicchiomaggio, Col d’Orcia, Fenocchio, Il Marroneto, Livio Felluga, Montenidoli, Poggio Argentiera, Ruffino, Salcheto, Selvapiana, Tenuta di Capezzana, Tenuta di Ghizzano

Enoteca Italiana sale in cattedra per insegnare il vino


Un corso per apprezzare e conoscere uno dei prodotti principe del Made in Italy: il vino. Enoteca Italiana apre le sue porte a “Piacere il Vino”, cinque lezioni utili per conoscere il “nettare di bacco” sotto ogni suo aspetto culturale ed enogastronomico.  La prima lezione si svolgerà mercoledì 29 settembre alle 21 presso la sede dell’Ente Nazionale Vini, Fortezza Medicea a Siena.

Quattro i temi trattati: dalla Mesopotamia a Roma, alla California ad oggi; saper leggere l’etichetta; la spumantizzazione (metodo Martinotti-Charmat, metodo Classico) e, infine, degustazione di due vini spumanti. Il corso è organizzato in cinque lezioni (mercoledì 29 settembre, 6, 13, 20 e 27 ottobre) volte ad acquisire le nozioni basi per saper degustare, scegliere e acquistare un buon vino e poterlo abbinare in modo corretto ad un piatto.

Materiale didattico per i partecipanti e dopo le 5 lezioni in aula è prevista una visita in un’azienda vitivinicola con pranzo e degustazione. Al termine del corso, infine sarà consegnato un attestato di partecipazione nominativo.

“Dopo il successo ottenuto nell’edizione passata – spiega Salvatore del Lio, manager dell’Ente Nazionale Vini– noi di Enoteca Italiana abbiamo deciso di riproporre ai tanti eno – appassionati il corso “Piacere il Vino”. Inoltre per quest’anno abbiamo introdotto una novità. In primavera 2011 attiveremo il corso di II livello che svilupperà gli aspetti dell’analisi sensoriale e quindi tutti i partecipanti, anche quelli che hanno aderito alla prima edizione, potranno approfittare di questa nuova offerta per approfondire le nozioni già acquisite”.

“Piacere il Vino”, prevede un ricco programma di degustazioni, storia, analisi e abbinamenti oltre ad importanti momenti di approfondimento per conoscere e la cultura del vino. Il corso vuole essere uno stimolo anche per chi volesse sviluppare una sua passione, è propedeutico ai corsi da sommelier ed è utile per i professionisti come Guide turistiche e personale di servizio di ristoranti ed alberghi.

Per informazioni, costi ed iscrizioni: Niccolò Petrilli, 0577.228843 e-mail enoteca@enoteca-italiana.it.
 
 
 
 

martedì 28 settembre 2010

Riscoprire la storia rurale a Buonconvento...



Il Museo Etnografico della Mezzadria Senese, situato nel cuore del centro storico di Buonconvento, occupa i locali tardo-seicenteschi di un vecchio granaio padronale, costruito a ridosso delle vecchie mura di cinta del paese e di cui si mantengono inalterati sia gli spazi che gli elementi costruttivi. Inaugurato nel 2002, il Museo ha l'intento di documentare e di far rivivere un mondo ormai scomparso attraverso foto d'epoca, oggetti originali, passi letterari, musiche, canti, filmati e documenti d'archivio, il tutto presentato e gestito da apposite postazioni multimediali. Il percorso è un viaggio che rievoca ambientazioni e testimonianze di un complesso sistema sociale ed economico nel quale hanno vissuto la maggior parte delle famiglie toscane fino alla metà del Novecento. Le figure parlanti del padrone, del fattore, del mezzadro e della massaia introducono, dando ognuno il proprio punto di vista, il mondo della mezzadria, con ritmi narrativi e da termini dialettali diversi per sottolineare la distanza anche linguistica dei diversi ruoli sociali. Il secondo piano è occupato dalla suggestiva casa colonica, realmente accessibile, che ricrea l’atmosfera umile di un’abitazione contadina e delle sue tradizioni domestiche. Tra le attività più impartanti del Museo risultano i laboratori didattici, che, dopo dibattiti con gli operatori e incontri con gli anziani, permettono ai bambini delle scuole elementari e medie di ripercorrere, giocando, una delle esperienze fondamentali della cultura storica locale e nazionale.
Il 2010 è stato decretato dalla Regione Toscana l'anno del Mezzadro. Il Consorzio del Vino Orcia, nuova realtà rurale senese, ha deciso di sponsorizzarecon i propri vini la presentazione del restauro del più antico contratto mezzadrile della provincia di Siena. “Il prestigioso appuntamento si inserisce all’interno di Divin Orcia, ha spiegato la Presidente Donella Vannetti, l’evento istituzionale del Consorzio del Vino Orcia che quest’anno ha scelto come location il Museo della Mezzadria Senese, orgoglio di Buonconvento e di tutta Siena. Qui è partita la vita rurale, un’antica tinaia restaurata dalla Fondazione Musei Senesi; e qui ci piace festeggiare il decennale della moderna viticoltura senese oggi rappresentata anche dalla Doc Orcia. Ieri e oggi si fondono in un calice di vino Orcia: questo prestigioso restauro ci offre l’occasione per ripercorrere le nostre radici senesi.”
Il Prof. Gianfranco Molteni, direttore del Museo della Mezzadria, ci ha raccontato un pezzo di storia contadina senese: La mezzadria, è stato il sistema di conduzione della terra che per oltre sette secoli ha caratterizzato le campagne toscane ed ha coinvolto una parte considerevole della popolazione agricola. La lunghezza della durata temporale e l’ampiezza sociale del fenomeno lo rendono un elemento essenziale per capire la nostra storia remota e prossima. Elemento fondamentale della mezzadria era il contratto colonico con cui proprietario del podere e famiglia contadina stabilivano le caratteristiche specifiche di un accordo che a livello generale prevedeva lo scambio tra il capitale fondiario, come la casa colonica e i campi, e lavoro con una suddivisione delle spese, il seme, e degli utili, il raccolto,.nel tempo, a seconda delle condizioni economiche e sociali i vari punti del patto si spostarono a favore, ora del proprietario, ora della famiglia mezzadrile fino alla metà degli anni cinquanta quando il sistema della mezzadria non resse più alle grandi trasformazioni economiche e sociali e finì nel breve giro di un trentennio (1981). E’ difficile dire quando è nata la mezzadria, un termine sicuro è la presenza presso gli archivi dei primi documenti giuridici, infatti erano per lo più stesi da notai, che stabilivano e formalizzavano l’accordo. L’Archivio di stato di Siena ne possiede uno, ad oggi il più antico, che è datato 15 agosto 1221, edito e tradotto da Giuliano Pinto e Paolo Pirillo descrive una situazione ancora generica ma già con i principali punti del patto colonico:” Un documento perciò assai importante che rischiava però di essere perduto nella sua forma originale per i gravi danni arrecati dal tempo. Il museo della mezzadria senese di Buonconvento ( Fondazione musei senesi), le associazioni IDAST e SIMBDEA hanno deciso di intervenire e di partecipare economicamente al restauro che è stato condotto sotto la direzione dell’Archivio di Stato di Siena ( dott.ssa Patrizia Turrini).. Il Consorzio del Vino Orcia ha festeggiato sabato 25 Settembre il Divin Orcia 2010, con il banco d'assaggio dei vini Orcia Doc. Nato nel 2000, Il Consorzio del Vino Doc Orcia rappresenta un territorio vasto incastonato tra le prestigiose realtà del Brunello e del Vino Nobile di Montepulciano: 13 comuni con una varietà pedologica tale da esprimere un’ampia diversità di caratteri nella produzione delle aziende associate. Ricordiamo: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, , Radicofani, San Giovanni d’Asso, San Quirico d’Orcia e Trequanda. Inoltre, parte dei comuni di Abbadia San Salvatore , Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena .Ad oggi la superficie dei vigneti iscritti all’albo della Doc Orcia è pari a 400, di cui 90 ha di viticoltori associati al Consorzio, attualmente costituito da 38 produttori di cui 28 imbottigliatori. Nel 2009 la produzione rivendicata dagli associati del Consorzio è stata pari a 3800 q.li in flessione di circa il 10% rispetto al 2008, mentre il numero delle bottiglie prodotte è rimasto invariato a 160.000 pezzi. Ciò è dovuto all’introduzione dei controlli, che impone dei costi fissi in base alla produzione, per cui i produttori stanno più attenti alle quantità denunciate e evitando o limitando i declassamenti successivi alla denuncia delle uve. È confortante che in un momento di crisi molto accentuata non si assista ad una diminuzione dell’imbottigliato, che invece dovrebbe ulteriormente espandersi con l’approvazione del nuovo disciplinare.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 27 settembre 2010

IL Montecucco incontra il Sudafrica


La Cantina Pieve Vecchia di Campagnatico, ha ospitato sabato 25 Settembre presso i suoi suggestivi spazi nel cuore della DOC Montecucco, l’evento a cura di Andrea Gori, “Il Montecucco alla scoperta del Sudafrica”, degustazione dei vini della Cantina Pieve Vecchia in parallelo con una selezione di vini Sudafricani.

Oltre a Andrea Gori, durante la serata è intervenuto l’enologo di Cantina Pieve Vecchia, Ugo Pagliai: insieme per raccontare, spiegare e comparare i vini provenienti da terre così lontane, come il Montecucco e il Sudafrica. In abbinamento ai vini, sono stati proposti i piatti dello chef della Locanda del Glicine, Daniele Zanzucchi, che per l’occasione proporrà un menù speciale introducendo qualche elemento tipico della cucina sudafricana.

“Il Montecucco alla scoperta del Sudafrica” ha chiuso la serie di appuntamenti proposti con grande successo per l’estate 2010 da Cantina Pieve Vecchia e dalla Locanda del Glicine, tra cui “La Cucina al Centro”, panoramica sulla cucina del Centro Italia organizzata in collaborazione con Davide Paolini, “il Gastronauta ”, e il percorso tra alcuni dei migliori presidi slow food d’Italia alla Locanda del Glicine.

Cantina Pieve Vecchia continuerà nei prossimi mesi a proporre eventi legati all’enogastronomia di qualità, confermando un’attenzione profonda nel far conoscere a un ampio pubblico i segreti e gli aspetti più autentici di questo mondo e un impegno costante nella promozione del territorio e nella valorizzazione dei prodotti tipici d’Italia e non solo.

Tenimenti Angelini alla conquista degli Usa


Tenimenti Angelini, realtà vitivinicola del Gruppo Angelini, ha deciso di puntare su una delle più importanti società di import e distribuzione del vino negli Stati Uniti: ”Vin Divino”, con sede a Chicago, rappresentante di grandi marchi enologici dei principali paesi produttori europei ed extraeuropei.

L’impegno e la presenza dei “Tenimenti” nella società statunitense saranno di primo piano. Vin di Vino va così a rafforzare pesantemente la posizione negli Usa dei grandi marchi del vino che fanno parte di Tenimenti Angelini: l’Azienda Agricola Val di Suga a Montalcino, la Tenuta Tre Rose a Montepulciano e la Fattoria di San Leonino a Castellina in Chianti, nel territorio del Chianti Classico e l’azienda Puiatti, gioiello enologico della DOC Collio, oltre all’azienda marchigiana Collepaglia.

Accanto a un deciso impegno nella produzione dell’eccellenza enologica italiana, il Gruppo Angelini continua così la sua avventura nel vino attraverso altri ambiti del mondo enologico, scegliendo uno dei protagonisti della distribuzione nel mercato statunitense.

Con un portfolio che può già vantare marchi distintivi provenienti da Italia, Austria, Francia, Svizzera, Argentina e Cile, Vin Divino ha recentemente dato nuovo impulso alla sua attività riallineando la distribuzione con nuove posizioni chiave, puntando nel prossimo futuro a estendere il numero di clienti con aziende vinicole di primo piano a livello internazionale.

"Il mercato americano è molto importante e il rapporto con Vin Divino ci fornisce un migliore accesso e una piattaforma su cui realizzare una serie di iniziative strategiche - ha detto Jorge Balleste, presidente della Tenimenti Angelini e consigliere di amministrazione del Gruppo Angelini - L'approccio strutturato e disciplinato di Vin Divino nel mercato e nella qualità del loro portfolio si allinea perfettamente con i nostri valori e la nostra filosofia". Il presidente di Vin Divino, Len Nowicki ha aggiunto: "Siamo felici del nostro rapporto con il Gruppo Angelini. Essi hanno sviluppato aziende di successo in un gran numero di categorie. Ci aspettiamo lo stesso livello di successo dei Tenimenti Angelini nel mercato del vino statunitense”.

Tre bicchieri per il Castello di Brolio


Per la nona volta il Chianti Classico Castello di Brolio, prodotto da Barone Ricasoli, si aggiudica i 3 bicchieri, il massimo riconoscimento della guida “Vini d’Italia” edita dal Gambero Rosso.

Nato nel 1997, Castello di Brolio viene definito da Francesco Ricasoli “l’anima più autentica dell’azienda, della sua lunga storia e della sua idea di continuo perfezionamento, della natura speciale del suo territorio e di ogni singolo vigneto”.

Da sempre frutto di una rigorosa selezione delle uve di vigneti situati tra i 250 e i 450 metri sopra il livello del mare, Castello di Brolio trova dunque la sua unicità nella particolare natura dei terreni – ricchi di scheletro – e nelle splendide esposizioni dei vigneti. Ma a tutto questo va naturalmente ad aggiungersi la volontà di Francesco Ricasoli - espressa fin dal suo ingresso in azienda nel 1993 – di produrre nelle storiche cantine di Brolio un vino di altissimo profilo qualitativo e sensoriale, in grado di dare un forte contributo alla fortuna della denominazione Chianti Classico nel mondo.

E così il Castello di Brolio è “volato” per ben due volte nella First Class delle Singapore Airlines, e a novembre scorso è addirittura salito al quinto posto della “Top 100” di “Wine Spectator”. Mai un Chianti Classico era arrivato a tanto, e dunque questi rinnovati 3 bicchieri sono la conferma italiana della costanza qualitativa di questo grande vino, che da quest’anno fa parte del Progetto Cru insieme al rinnovato Casalferro 100% Merlot e al nuovo Chianti Classico Colledilà 100% Sangiovese.

Il Castello di Brolio 2007 è frutto di un’annata caratterizzata da un inverno mite, da una primavera calda e piovosa e da un’estate che ha fatto registrare una bella escursione termica tra giorno e notte. Vino dai grandi profumi, dunque, e dalla perfetta armonizzazione dei tre vitigni utilizzati: Sangiovese (80%), Cabernet Sauvignon (10%) e Merlot (10%). Le caratteristiche dell’annata e lo spessore del vino promettono un lungo invecchiamento con una complessa evoluzione aromatica.

La premiazione dei 3 bicchieri avverrà il 17 ottobre prossimo presso la Città del Gusto di Roma.

sabato 25 settembre 2010

Ottimistiche previsioni per la vendemmia 2010 Chianti Rufina


Giovanni Busi, Presidente del Consorzio, dichiara: “Quest’anno non c’è stata una primavera ed una estate calda, a parte 15 giorni durante il mese di luglio, per il restante periodo, le temperature sono state normali, con piogge che si sono protratte durante tutta l’estate, e che hanno leggermente rallentato la maturazione dei grappoli prevedendo alla fine di agosto un ritardo della vendemmia. Ad oggi, invece, grazie proprio ad una ripresa della temperatura ed ad una abbondanza di acqua nelle falde, le uve sono tornate ad essere in equilibrio ed, addirittura, si può prevedere un anticipo della vendemmia. In questo modo, si è scongiurato un ritardo della maturazione delle uve nonostante il ritardo nello sviluppo fino al mese di agosto. Infatti, a dimostrazione di quanto detto, ora le uve sono mature, sane, pronte per la vendemmia.

In generale, il vigneto si presenta, nella maggior parte dei casi, ben equilibrato, e salvo imprevisti meteorologici, l’andamento totale preannuncia un’ottima vendemmia.

Nicoletta Curradi

venerdì 24 settembre 2010

I vincitori del concorso Perbacco


I giovani e il vino? Per comunicarlo scelgono l’inglese, consapevoli della sua universalità e capace di raggiungere non solo i propri compagni, ma un più vasto pubblico possibile, ed immagini classiche, come calici, grappoli e bottiglie, ma graficamente ispirate ed elaborate secondo i propri interessi, dall’arte al cinema, dalla musica al web, per tradurre messaggi semplici legati al vino come elemento di  convivialità e prodotto della nostra tradizione.

E’ così per lo slogan di Mirko Rovini, 29 anni di San Miniato Basso (Pisa), l’immagine di Alba Di Gennaro, 21 anni di Mercogliano (Avellino), studente di ingegneria all’Università degli Studi di Salerno, l’immagine con slogan di Gabriele Maurizi, 26 anni di Arezzo, e per lo spot di Elia Agostini, 19 anni di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), studente all’Istituto Statale d’Arte “O. Licini” di Ascoli Piceno: ecco i vincitori di “PerBacco 2010”, il concorso di idee per i ragazzi tra 18 e 30 anni di età, promosso da Enoteca Italiana, quest’anno in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino, per “Vino e Giovani”, la campagna di educazione per le nuove generazioni di Enoteca Italiana e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in partnership con il progetto europeo “WineInModeration. Art de vivre” (info: www.vinoegiovani.it).

“Molto spesso tra generazioni si parlano linguaggi diversi perché legati ad esperienze diverse - spiega il segretario generale di Enoteca Italiana Fabio Carlesi - e tra questi quello dei giovani è sicuramente il più diretto ed incisivo. E l’idea è proprio quella di raggiungere i ragazzi e parlare loro di vino utilizzando il loro stesso linguaggio, accolta con piacere dai giovani di tutte le regioni italiane, tra cui molte ragazze, che hanno presentato oltre 100 idee per comunicare il mondo dell’enologia, singolarmente o insieme ai propri istituti ed università”.

A decretare i vincitori la giuria composta da Omar Calabrese, docente di Semiotica delle Arti del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena, la coordinatrice del progetto “Cultura che nutre” Rosa Bianco, Michele Mariani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Francesca Smacchi del Movimento Turismo del Vino e Patrizia Cantini del “Corriere Vinicolo”, insieme al segretario generale di Enoteca Italiana Fabio Carlesi. I quattro vincitori - che riceveranno in premio 1.000 euro e un weekend da trascorrere nelle cantine del Movimento Turismo del Vino, da Livio Felluga in Friuli Venezia Giulia al Castello d’Albola in Toscana, da Villa Matilde in Campania alla Tenuta Scilio in Sicilia - presenteranno i loro elaborati a novembre, nell’appuntamento del progetto “Vino e Giovani” a Roma.

I vincitori del concorso Perbacco

I giovani e il vino? Per comunicarlo scelgono l’inglese, consapevoli della sua universalità e capace di raggiungere non solo i propri compagni, ma un più vasto pubblico possibile, ed immagini classiche, come calici, grappoli e bottiglie, ma graficamente ispirate ed elaborate secondo i propri interessi, dall’arte al cinema, dalla musica al web, per tradurre messaggi semplici legati al vino come elemento di  convivialità e prodotto della nostra tradizione.

E’ così per lo slogan di Mirko Rovini, 29 anni di San Miniato Basso (Pisa), l’immagine di Alba Di Gennaro, 21 anni di Mercogliano (Avellino), studente di ingegneria all’Università degli Studi di Salerno, l’immagine con slogan di Gabriele Maurizi, 26 anni di Arezzo, e per lo spot di Elia Agostini, 19 anni di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), studente all’Istituto Statale d’Arte “O. Licini” di Ascoli Piceno: ecco i vincitori di “PerBacco 2010”, il concorso di idee per i ragazzi tra 18 e 30 anni di età, promosso da Enoteca Italiana, quest’anno in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino, per “Vino e Giovani”, la campagna di educazione per le nuove generazioni di Enoteca Italiana e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, in partnership con il progetto europeo “WineInModeration. Art de vivre” (info: www.vinoegiovani.it).

“Molto spesso tra generazioni si parlano linguaggi diversi perché legati ad esperienze diverse - spiega il segretario generale di Enoteca Italiana Fabio Carlesi - e tra questi quello dei giovani è sicuramente il più diretto ed incisivo. E l’idea è proprio quella di raggiungere i ragazzi e parlare loro di vino utilizzando il loro stesso linguaggio, accolta con piacere dai giovani di tutte le regioni italiane, tra cui molte ragazze, che hanno presentato oltre 100 idee per comunicare il mondo dell’enologia, singolarmente o insieme ai propri istituti ed università”.

A decretare i vincitori la giuria composta da Omar Calabrese, docente di Semiotica delle Arti del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Siena, la coordinatrice del progetto “Cultura che nutre” Rosa Bianco, Michele Mariani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Francesca Smacchi del Movimento Turismo del Vino e Patrizia Cantini del “Corriere Vinicolo”, insieme al segretario generale di Enoteca Italiana Fabio Carlesi. I quattro vincitori - che riceveranno in premio 1.000 euro e un weekend da trascorrere nelle cantine del Movimento Turismo del Vino, da Livio Felluga in Friuli Venezia Giulia al Castello d’Albola in Toscana, da Villa Matilde in Campania alla Tenuta Scilio in Sicilia - presenteranno i loro elaborati a novembre, nell’appuntamento del progetto “Vino e Giovani” a Roma.

E' conto alla rovescia per la Selezione Toscana


Tre settimane all’alba. C’è ancora tempo fino al 10 ottobre per iscriversi alla IX Selezione dei Vini di Toscana, il concorso con cadenza biennale organizzato da Toscana Promozione e Regione Toscana in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena, l'Associazione Enologi Enotecnici Italiani, le Province, i Consorzi di Tutela, le Camere di Commercio e l'ICE.

Un posto in prima fila nell’entourage organizzativo per la buona riuscita dell’evento è appunto riservato all’Enoteca Italiana di Siena, una realtà che dal 1933 lavora per far conoscere, valorizzare e promuovere i grandi vini e la realtà vitivinicola nazionale in Italia e all'estero.

Il nome dell’Enoteca Italiana è dunque legato storicamente a quello della Selezione, anche perché questa è chiamata a ricoprire un ruolo di primo piano nella gestione operativa del concorso. Sarà infatti un team di professionisti messo a disposizione dall’Enoteca Italiana che si occuperà del ricevimento di tutti i campioni che perverranno nelle prossime settimane a Siena, della loro classificazione, e della prima anonimizzazione degli stessi. Sarà di competenza dell’Enoteca anche la gestione operativa della cantina dei vini messi a concorso.

L‘elevata professionalità e il valore promozionale che da sempre contraddistingue le iniziative sostenute dall‘Enoteca si ritrovano anche nelle parole del Segretario Generale di Enoteca Italiana, Fabio Carlesi: “Per il vino toscano la qualità è un valore imprescindibile, un elemento al quale i vignaioli toscani, lavorano da sempre giorno dopo giorno. La Selezione dei vini di Toscana, il concorso organizzato da Toscana Promozione, da 18 anni guida i produttori verso il raggiungimento di questo obiettivo. Enoteca Italiana, in questo contesto, ricopre un ruolo trainante improntato sulla professionalità, qualità dei servizi ed efficacia promozionale. La nostra competenza - prosegue Carlesi - testimonia il ricco patrimonio enologico italiano custodito nelle nostre sale e riconosce il grande valore di un territorio che da sempre contribuisce, in maniera determinante e in termini di quantità e di qualità, alla produzione vitivinicola toscana. Siamo il più antico ente nazionale per la promozione del vino e dei prodotti tipici del Made in Italy, lo strumento di lancio per il vino toscano nel mondo: ruoli professionali che consolidano la vivace imprenditorialità toscana riconosciuta in tutto il mondo.”

Dell’alto valore del concorso e di chi collabora alla buona riuscita di questo, sono testimoni le numerose domande di partecipazione alla Selezione che continuano a pervenire ogni giorno alla segreteria organizzativa. Per completare l’iscrizione è sufficiente collegarsi al sito internet http://selezionedeivini.toscanapromozione.it, raggiungibile anche attraverso la sezione “iniziative” del sito dell’Enoteca Italiana di Siena.

mercoledì 22 settembre 2010

Torna la tradizione del Bacco Artigiano a Rufina



Una festa per ricordare quello che accedeva nei secoli passati, quando il vino preveniente da Rufina raggiungeva Firenze con una carovana di carri, ognuno con 2000 fiaschi caricati a “cesta” da abili artigiani. Proprio questa secolare tradizione ricorda il “Bacco Artigiano” la manifestazione, giunta alla trentacinquesima edizione, che quest’anno si svolgerà a Rufina dal 23 al 26 settembre. Come consuetudine, poi, sabato 25 settembre a partire dalle 15,30 la manifestazione sconfinerà a Firenze per portare il vino fino in Piazza della Signoria con il corteo storico della Repubblica Fiorentina e del Contado di Rufina.

Andando per ordine, la manifestazione sarà inaugurata giovedì 23 settembre alle ore 17 in Villa Poggio Reale alla presenza del Sindaco di Rufina Mauro Pinzani , l’Assessore alle Attività Produttive Vito Maida, dell’Assessore Regionale Gianni Salvadori, dell’Assessore Provinciale Tiziano Lepri, dal Presidente del Consorzio Chianti Rufina Giovanni Busi e da altre autorità. Subito dopo l’inaugurazione saranno aperte, e chiuderanno domenica in tarda serata tutte le mostre d’arte presenti in calendario, gli stand in piazza Umberto I con gli antichi mestieri, il wine bar e lo stand gastronomico.

Nei quattro giorni di festa numerosi saranno gli eventi, di genere diverso per accontentare tutti i gusti, da quelli culturali, i convegni, musicali, sportivi.


Fabrizio Del Bimbo

venerdì 17 settembre 2010

I turisti amano il vino italiano


I turisti amano il vino italiano. Questo emerge chiaramente dal bilancio stilato da Enoteca Italiana (Siena), il più antico ente nazionale per la promozione del vino Made in Italy, durante il periodo estivo ancora in corso (giugno - agosto), registrando un boom di presenze: quasi 5000 visitatori al mese.

“Un ottimo risultato - spiega Claudio Galletti, Presidente di Enoteca Italiana- che dimostra la voglia di voler scoprire e conoscere le nostre eccellenze. Abbiamo avuto la presenza di francesi, italiani, giapponesi, tedeschi, inglesi, americani, spagnoli, olandesi, scandinavi, affascinati dalla nostra struttura e dalla mostra multimediale, Parladivino con circa 1600 vini di tutte le regioni  italiane in esposizione.  Dell’80% di stranieri, il 30% è rappresentato da francesi, principali acquirenti di partite di bottiglie”.
 
Gli italiani e i giapponesi sono i principali consumatori di vino a bicchiere al Wine Bar e i più richiesti sono i marchi prestigiosi, come il Tignanello, Solaia, Sassicaia, Ornellaia, Biondi Santi, oppure l’Amarone, il Franciacorta, il Nero d’Avola, l’Aglianico e il Vermentino.

La vendita per bottiglia si divide soprattutto tra i grandi vini: Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Chianti Classico, Vernaccia di San Gimignano, Prosecco e Lambrusco, tra i più richiesti, anche se non grandi numeri, i vini prodotti con vitigni autoctoni minori, come (Ansonica, Pecorino, Cortese, Bonarda, Canaiolo, Frappato, Grillo, Pigato, Falanghina, Montepulciano, Negroamaro, Gaglioppo, Primitivo, Ribolla Gialla, Refosco).

I turisti ai quali piace il vino, ma conosco poco le varie tipologie ed i vari vitigni autoctoni, espressione dell’enologia Italiana (circa il 60%) si lasciano guidare dagli esperti sommelier dell’Enoteca Italiana che, dopo aver ascoltato le loro esigenze, li aiutano a scegliere il vino giusto, con il miglior rapporto qualità/prezzo.

Discorso a parte per il ristorante Millevini di Enoteca Italiana, situato nei bastioni di nord-est della Fortezza Medicea di Siena, che con la sua splendida terrazza riesce ad ospitare più di 100 persone. I dati registrano che le preferenze dei commensali a pranzo si indirizzano soprattutto verso bollicine, bianchi giovani e rosati, rossi IGT giovani, preferendo un consumo a bicchiere che permette di abbinare la singola portata al vino giusto. La sera preferiscono anche i rossi che bevono in abbinamento ai piatti del territorio (tagliata, fiorentina, salumi e formaggi), occasione in cui si prende più volentieri una bottiglia. Il problema della patente a punti, comunque, ha inciso in modo sostanziale sul consumo del vino nella ristorazione.
 
Le vendite di bottiglie sono leggermente in calo rispetto agli ultimi anni, circa il 5%, dovuta con tutta probabilità, non solo alla crisi, ma anche alle problematiche di trasporto aereo e ai costi di trasporto via corriere. Gli acquisti di rilievo vengono effettuati dai francesi, olandesi e italiani che si muovono con mezzi propri (auto, camper) in quanto ne fanno un uso immediato nel corso della vacanze oppure come ricordo di un’esperienza. E’ aumentata del 12% la vendita a bicchiere al wine bar, anche perché il cliente è sempre più curioso e con il costo per l’acquisto di una bottiglia riesce ad assaggiare almeno 4/5 tipologie di vino e di diverse regioni provenienza.

Interessante è stata l’esperienza di alcuni turisti olandesi, tedeschi e francesi che, essendo molto curiosi, sono sempre alla ricerca di prodotti di altre regioni. Hanno, infatti, acquistato vino siciliano, pugliese, piemontese e calabrese. Al termine della loro vacanza in Toscana, sono ritornati per comprare altre bottiglie di Nero d’Avola, di Salice Salentino, Barbera e Cirò.

Il lavoro di promozione dell’Enoteca Italiana, riguarda anche mini corsi e degustazioni guidate. Questa tipologia di turisti chiedono mediamente 4/5 vini in degustazione, prediligendo i bianchi del nord, in primis del Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e le bollicine, a cui aggiungono le eccellenze toscane quali il Vino Nobile di Montepulciano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino ma anche vini del centro e del sud come il Moscato di Siracusa, la Malvasia delle Lipari, il Moscato e il Passito di Pantelleria. Molto richiesti sono i corsi di 2/3 ore sul vino con degustazione e l’80% delle domande proviene da stranieri.

Come ogni anno, si è da poco concluso l’evento Enoteca Jazz Club promosso da Siena Jazz che ha visto la presenza di musicisti tra i più importanti a livello nazionale ed internazionale, esibirsi nelle terrazze della splendida sede dell’Ente Nazionale Vini. Gli appassionati che aumentano ogni anno e gli artisti hanno preferito sorseggiare vini rossi robusti, di corpo e distillati, prediligendo quelli invecchiati, con passaggio in barrique.
 

giovedì 16 settembre 2010

Vino al Vino 16° edizione a Panzano


ìDal 16 al 19 settembre saranno di scena alcuni dei più noti interpreti della viticoltura chiantigiana: 19 produttori aderenti all’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti presenteranno i loro vini Chianti Classico e IGT.


Torna il grande vino sulla chiantigiana. Dopo il successo dell ‘ “Expo del Chianti Classico” svoltosi lo scorso fine settimana a Greve, questo week end saranno le eccellenze enologiche di Panzano in Chianti a essere protagoniste nel corso di “Vino al Vino” l’evento organizzato dall’Unione Viticoltori di Panzano in Chianti e dal Consorzio Vino Chianti Classico, con il patrocinio del Comune di Greve in Chianti.

A partire dalle ore 16.00 fino alle 20.00 di giovedì, e dalle ore 12.00 alle ore 20.00 di venerdì, e dalle ore 11.00 alle ore 20.00 di sabato e domenica, nella piazza principale del paese medievale (Piazza Bucciarelli, che si sviluppa a ridosso della direttrice 222 Firenze - Siena), con la formula consolidata dell’acquisto del calice di degustazione (Euro 12.-), sarà possibile percorrere un cammino gustativo di altissimo livello, accompagnati da musicisti jazz che arricchiranno l’esperienza sensoriale e allieteranno i presenti.

“Vino al Vino” si candida anche quest’anno a trasformarsi in una delle più belle cartoline del Chianti nel periodo della vendemmia, grazie a un microcosmo che nasce nella bellezza dei suoi paesaggi ed è cresciuto negli anni con l’entusiasmo e la professionalità di chi da diverse parti del mondo ha deciso di viverci e operare, attraverso una viticoltura virtuosa e di grande qualità: i produttori del Chianti Classico.

Le particolari caratteristiche pedoclimatiche del suo “terroir” e una spiccata sensibilità delle aziende vinicole verso una viticoltura sostenibile, danno alla produzione di questa zona uno stile propriamente “panzanese”, che contribuisce ad arricchire con altre piacevoli sfumature il carattere unico e inconfondibile del Gallo Nero. Sfumature che si possono percepire fino in fondo solo assaggiando questi vini nel loro territorio di produzione, scambiando qualche battuta con i loro artefici, dedicandosi qualche ora nel cuore del Chianti Classico.

Aziende presenti in degustazione:

Candialle, Casaloste, Castello dei Rampolla, Cennatoio, Fattoria La Quercia, Fontodi, Il Molino di Grace, La Marcellina, La Massa, Le Cinciole, Le Fonti, Rignana, Montebernardi, Panzanello, Renzo Marinai, Tenuta degli Dei, Vecchie Terre di Montefili, Vignole, Villa Cafaggio.


Ufficio stampa
Consorzio Vino Chianti Classico
stampa@chianticlassico.com
055 8228522-5

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE VINO AL VINO 2010

Giovedì 16 settembre 2010
Orario apertura padiglioni di degustazione ore 16.00 – 20.00



Venerdì 17 settembre 2010
Orario apertura padiglioni di degustazione 12.00-19.30



Sabato 18 settembre 2010

Orario apertura padiglioni di degustazione 11.00 – 20.00
Intrattenimento di musica jazz dalle ore 18.00 alle ore 20.00



Domenica 19 settembre 2010

Orario apertura padiglioni di degustazione 11.00 – 19.30
Intrattenimento di musica jazz dalle ore 17.30 alle ore 19.30


Nicoletta Curradi