mercoledì 28 febbraio 2024

“Vitae, 10 anni di Eccellenze toscane”




In Camera di Commercio la consegna degli attestati delle cantine stabilmente presenti nella guida “Vita”e da dieci anni con le “Quattro Viti”, organizzata da PromoFirenze. Il 2 e 3 marzo, alla Leopolda, la degustazione dei migliori vini toscani promossa da AIS col patrocinio della Regione Toscana
 
 È stato presentato il 26 febbraio nella Sala delle Esposizioni in Palazzo Strozzi Sacrati presso la Regione Toscana “Vitae, 10 anni di Eccellenze toscane”, evento organizzato da PromoFirenze, in collaborazione con AIS Toscana e con il patrocinio della Regione Toscana.
La premiazione, che si terrà nel pomeriggio di venerdì 1° marzo in Camera di Commercio di Firenze, sarà condotta da Simona Bellocci, giornalista di InToscana, prevede la consegna degli attestati alle aziende vitivinicole presenti per dieci anni consecutivi nella guida “Vitae” dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) con il massimo riconoscimento: le “Quattro Viti”.

Alla presentazione sono intervenuti la vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Stefania Saccardi; il segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Giuseppe Salvini; e il presidente di AIS Toscana, Cristiano Cini.

Sabato 2 e domenica 3 marzo, alla Stazione Leopolda, sarà la volta della 22ma edizione di “Eccellenza di Toscana”, degustazione dei migliori vini del Granducato, saranno presenti oltre 150 produttori di vino e olio e birra per oltre 800 etichette, è organizzata da AIS Toscana, con il patrocinio della Regione Toscana, di Vetrina Toscana con Promozione Toscana Turistica, della Città Metropolitana, del Comune di Firenze ed in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.

“Premieremo venerdì sera – ha detto la vicepresidente Stefania Saccardi – le 50 cantine che costantemente in questi dici anni sono state all’interno della guida con le “Quattro Viti”: ciò dimostra che la qualità e il valore della nostra regione che si estende dalla Maremma alla Lunigiana rappresentano una particolarità straordinaria della Toscana che ha cantine, dalle più grandi alla più piccola, che nel tempo hanno saputo mantenere un livello molto alto. La premiazione avviene nell’ambito di “Eccellenza di Toscana” che si svolge sabato e domenica 2 e 3 marzo alla Leopolda, 150 espositori con tante cantine che attraverso il prezioso lavoro di AIS, ha messo in campo più di 600 professionisti che conoscono in profondità la propria regione e ogni singola produzione vitivinicola di qualità, dall’azienda più rappresentativa alla più piccola cantina del territorio”. 

“Il vino è uno dei grandi ambasciatori della qualità toscana e motore di un’economia diretta e indiretta importante per la nostra regione e per Firenze – ha detto Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio -. Il valore della produzione vitivinicola fiorentina è il 17% dei 2,5 miliardi di valore della produzione agricola toscana: una risorsa importante, da sviluppare e promuovere con cura”.

“AIS oggi rappresenta l’eccellenza nella formazione e nella comunicazione, con oltre 47.000 soci è di fatto il più grande consesso della sommellerie al mondo, ha affermato Cristiano Cini, presidente AIS Toscana. Siamo felici quanto orgogliosi di essere al fianco delle migliori aziende toscane e quest’anno tra le altre attività presenteremo la guida “Eccellenza di Toscana” e grazie alla collaborazione con la Regione Toscana e con la Camera di Commercio di Firenze la manifestazione si arricchirà di un’anteprima con un ulteriore momento celebrativo dedicato ai produttori “Vitae, 10 anni di Eccellenze toscane”, dalla prima edizione – conclude Cristiano Cini - sono stati degustati 15.000 vini, impiegati 650 sommelier degustatori, 100 redattori, 3800 ore di lavoro, tutto per raccontare ogni anno un numero di aziende tra 312 e 366”.

L’anteprima vuole essere un tributo alla qualità di quei vini alla cui base c’è, un progetto enologico che permette di mantenere alti gli standard nel tempo e mette in evidenza oltre alla qualità costante raggiunta dai produttori toscani, anche il fatto che è diffusa su tutto il territorio regionale si va dalla Rufina alla Maremma, da Bolgheri a Carmignano ed è trasversale anche rispetto alle dimensioni delle cantine, si va da produttori più blasonati e con grandi superficie vitate, alle piccole realtà con pochi ettari di vigna, dalla più antica azienda vitivinicola a quelle di ultima generazione. 

Ai produttori premiati, oltre all’attestato, sarà fatto omaggio da parte del Consorzio Vivaisti Toscani una barbatella di Sangiovese CC2000/1. “Le piante sono la sintesi dell'impegno delle varie aziende vivaistiche toscane che sono alla base dell'intera filiera vitivinicola regionale, afferma il Presidente del CTV Marco Mori, Le piante che vi offriamo sono simbolo delle migliori selezioni clonali frutto della ricerca pubblica e privata toscana, dell'impegno nella loro custodia (TOSCOVIT), dell'attività artigianale dei vari vivaisti che offrono servizi di valore come le simbiosi micorriziche che troverete in questo vaso. L'Amministrazione regionale ha compreso quanto sia importante partire col piede giusto e con la necessaria competenza offrendo servizi e contributi per lo sviluppo e la salvaguardia dell'intero settore vivaistico regionale e dell'intera filiera vitivinicola ad esso collegata."

Fabrizio Del Bimbo 
Nicoletta Curradi

domenica 25 febbraio 2024

Valentina Ursic nuova direttrice marketing per Rinaldi 1957



La nuova direttrice marketing entra nella società bolognese di distribuzione di prodotti alcolici dopo anni di esperienza in Italia e nel mondo. Gli obiettivi dichiarati sono rafforzare il settore “wine” ed espandere l’area relativi agli “spirits” soprattutto alla luce delle tendenze emergenti tra i consumatori


Con oltre 20 anni di esperienza nell’ambito wine and spirits accumulati in Italia e nel mondo, Valentina Ursic è stata nominata Direttrice Marketing di Rinaldi 1957, l’azienda bolognese impegnata nella distribuzione su scala nazionale di prodotti alcolici.


L’ingresso di Valentina Ursic in Rinaldi 1957 si allinea con i dichiarati obiettivi aziendali di rafforzamento del settore vini ed espansione dell’area spirits per il 2024. 


Nel campo degli spirits, Rinaldi 1957 si sta muovendo in risposta alle nuove esigenze di un mercato che sempre più desidera cimentarsi e approcciarsi a prodotti di qualità. 


I cosiddetti “novelty seeker” sono infatti mossi dal desiderio di avvicinarsi al mondo degli spirits, come whiskey, grappe, rum, cognac, armagnac che non siano più solo e semplici fine pasto, ma delle vere e proprie “coccole con cui concludere la giornata”, come spiega Valentina Ursic che si dice entusiasta del nuovo incarico e pienamente allineata con quella che è la mission aziendale. 


“Oggi il consumatore non esce per il semplice atto di bere, ma per vivere un’esperienza. In particolare, si sta rafforzando il legame con maitre e  barman che, grazie alla loro conoscenza, sono in grado di fornire anche qualche chicca in più in termini di storytelling”-  spiega Valentina Ursic, che, nella sua idea di innovazione in termini di marketing, ha intenzione per questo di lasciare grande spazio a masterclass ed eventi che avvicinino il consumatore al prodotto, alla sua storia, al suo territorio di origine. 


Di qui, la ricerca di nuove referenze ad hoc da inserire nel portfolio Rinaldi che esaltino proprio la territorialità e non solo nel mondo degli spirits, ma anche nel settore enoico. 


Valentina Ursic, d’altro canto, vanta anche un curriculum di tutto rispetto per quanto riguarda il vino. 


Le sue origini affondano proprio in una famiglia di produttori vitivinicoli sloveni del Friuli e Valentina Ursic è “letteralmente cresciuta con il profumo del mosto” che l’ha portata, nel tempo, a ottenere le qualifiche di sommelier AIS, degustatrice ufficiale AIS e giudice in Friuli Venezia Giulia  nell’assegnazione del premio “Tre Bicchieri” targato Gambero Rosso. 


Ad affiancare Valentina Ursic in questo innovamento del portfolio e della visione, Monica Traversa- nuova Senior Brand Manager- Valentina Tamburi, Brand Manager- e i Brand Ambassador Paolo Vercellis e Carmen Popa. 


“Credo molto nella forza del team e del lavoro di squadra per fare la differenza e ci tengo ad esaltare il contributo di ciascuno” aggiunge ancora Valentina Ursic, che anticipa anche l’ingresso imminente in Rinaldi di un nuovo Brand Ambassador che si occuperà della promozione dei prodotti distribuiti nel Sud Italia e di un nuovo Junior Brand Manager.


Valentina Ursic:


Goriziana classe 1974, diplomatasi in “Scienze diplomatiche internazionali”, si è specializzata successivamente nel settore marketing, digital marketing e comunicazione. Da alcuni anni segue percorsi di crescita personale, che l’hanno portata ad ottenere il titolo di Lifestyle Coach. Proprio per questo motivo nutre profondo rispetto per la vita privata dei membri del suo team di lavoro, lasciandogli il giusto spazio di tempo per coltivare i propri hobby e stare con la famiglia. Tramite alcune piccole sessioni orarie settimanale, Valentina Ursic si impegna nel focalizzarsi sulle soft skills dei membri del gruppo operativo, così da garantire una crescita sul lato professionale e personale.


Oltre alle esperienze in qualità di Brand e Co-Marketing Manager per Stock Spirits Group, si segnalano attività di Marketing & Export Manager presso Tenuta Luisa (2009-2017) e Castello di Spessa(2017-2021). Il citato triennio 2021-2024 targato Distillerie Bonollo Umberto in qualità di Marketing and Digital Marketing Manager è l’ultima esperienza da segnalare prima dell’approdo in Rinaldi 1957.


Rinaldi 1957 è società di distribuzioni di prodotti alcolici situata a Bologna. Per prenotazioni tel. 051 421 7811– info@rinaldi1957.it -https://www.rinaldi1957.it


Nicoletta Curradi 

mercoledì 21 febbraio 2024

Le anteprime toscane chiudono in bellezza con L'altra Toscana



Un grande lavoro di squadra tra i Consorzi di Tutela che aderiscono all’Associazione L’Altra Toscana ha consentito l’organizzazione dell’evento che, per il terzo anno, va a chiudere la Settimane delle Anteprime Toscane. A Palazzo Affari, a Firenze, diciotto Denominazioni hanno portato in degustazione le loro nuove annate: oltre 350 etichette che raccontano sfaccettature diverse, e forse meno conosciute, della Toscana enologica. Una selezione di stampa internazionale e di operatori del settore hanno preso parte alla giornata.



“L’Associazione L’Altra Toscana, ad oggi, rappresenta ben il 40% dell’imbottigliatoregionale”, spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, capofila del progetto. “Siamo entusiasti di vedere tanto interesse, da parte della stampa e degli operatori del settore, nei confronti di un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto, consci di poter arricchire, con le innumerevoli varietà e diversità che ci caratterizzano e con punte di qualità sempre più alte, la proposta enologica regionale.”


 


In degustazioni i vini delle DOP e IGP che molto hanno ancora da raccontare per farsi conoscere: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.


“Speriamo che questa ultima giornata, che va a chiudere una settimana intensa in cui la grande Toscana enologica è stata protagonista, consenta ai nostri interlocutori -dalla stampa ai numerosi sommelier, ristoratori e enotecari, che sono venuti a trovarci – di portare a casa nuovi spunti e suggestioni da mettere nei calici”, conclude Mazzei soddisfatto del lavoro di squadra che vi è dietro a questa giornata.


 


Oltre alla degustazione classica gestita dai sommelier Fisar e presso i banconi consortili, sono stati proposti, durante l’evento, cinque diversi percorsi di degustazione per meglio destreggiarsi tra i numerosi assaggi disponibili: i Bianchi ottenuti da vitigni autoctoni e internazionali, bollicine comprese; il Sangiovese - In questo percorso sono compresi tutti i vini rossi e rosati prodotti con prevalenza del vitigno Sangiovese (minimo 85%); i blend di Sangiovese con i vini rossi e rosati prodotti con l’apporto del vitigno Sangiovese da un minimo del 10 ad un massimo dell’80% in assemblaggio con altre varietà autoctone e/o internazionali; gli internazionali con i vini rossi e rosati prodotti con varietà̀ internazionali, sia in purezza che in blend tra loro e gli altri Autoctoni che comprende tutti i vini rossi e rosati prodotti con varietà autoctone diverse dal Sangiovese, sia in purezza che in blend tra loro (Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Foglia Tonda, Mammolo, Vermentino nero, Canaiolo).


In scena anche un particolare focus “Valdarno di Sopra: dalle modifiche al disciplinare ai vini "Vigna", l’evoluzione di una D.O. basata su vocazione territoriale, viticoltura bio e qualità” con una masterclass dedicata appunto ai vini con menzione “Vigna” e guidata da Daniele Cernilli.


Alle ore 12 la seconda edizione del Premio Torrini – in memoria della giornalista Beatrice Torrini – che è stato assegnato a Danielle Callegari che si è distinta con i suoi scritti sul vino e la viticoltura toscana.


 


La regia de L’Altra Toscana è stata affidata anche quest’anno a Scaramuzzi Team, con sede a Firenze, che vanta una grande esperienza nell’organizzazione di eventi con un focus particolare nel settore del vino.


Come di consueto la Settimana delle “Anteprime di Toscana” è stata inaugurata il 14 febbraio da PrimAnteprima, l'evento promosso da Regione Toscana insieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana. 


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Associazione L’Altra Toscana


Realtà associativa composta da quattordici Consorzi di tutela vitivinicoli, nasce nel 2021 ed è impegnata nell’azione divulgativa, informativa e promozionale in Italia e all’estero sui significati, sulle valenze e sulle realtà delle produzioni dei relativi vini toscani DOP e IGP. Le denominazioni fanno riferimento alle DOP Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano, e alla IGP Toscano o Toscana partecipando a fiere di settore e manifestazioni promozionali. Negli ultimi anni queste Denominazioni hanno interessato - nella maggioranza dei casi - superfici produttive costantemente in aumento con un processo costante di riqualificazione delle produzioni destinate a vini IGT e a vini senza DOP e IGP che sono state indirizzate alla produzione dei vini delle diverse Denominazioni. Si tratta di Denominazioni di costituzione piuttosto recente che stanno piano piano ritagliandosi uno spazio nel panorama vitivinicolo toscano, facendo leva sulla tradizione rurale dei singoli territori e sulle specificità e peculiarità dei vini prodotti e delle varietà di vite utilizzate, e che pesano tutti assieme per circa il 40% sull’imbottigliato regionale.


I migliori vini degustati sono Chianti Rufina Riserva DOCG Vigna alle Stelle Cerrae Electae 2020, Le Mortelle Maremma toscana Rosso Doc Botrosecco 2022, Montecucco Rosso Riserva DOC Colle Massari 2029 



 Fabrizio Del Bimbo 


sabato 2 dicembre 2023

Amara, ecco le idee per il Natale da mettere sotto l'albero




L'edizione speciale al profumo di ginestra e due originalissimi special pack, con Amara e Liquori dell'Etna i profumi e i colori della campagna siciliana arrivano dritti al cuore 


Per un Natale senza stress  ecco le idee da mettere sotto l'albero targate Amaro Amara e Liquori dell'Etna. Tre proposte perfette per chi è stanco delle classiche bottiglie di Natale ma non vuole rinunciare alla comodità e all'eleganza di un regalo con cui brindare. Con l'edizione speciale di Amara Agricolo e le special box di Amara e Liquori dell'Etna trovare il regalo perfetto è semplicissimo.


Amara Agricolo, la special edition per gli intenditori


Nel suo inconfondibile astuccio cartonato e con la sobria eleganza bicromatica che accompagna da sempre il brand AMARA, Agricolo è il primo liquore ottenuto dalla fioritura di ginestra selvatica dell'Etna. Un'edizione speciale di Amara dedicata al lavoro di contadini ed agricoltori che da quattro generazioni si prendono cura degli agrumeti di famiglia alle pendici del vulcano. Un amaro molto equilibrato che alternano le note pungenti della ginestra e la freschezza delle erbe spontanee dell’Etna, di colore giallo ambrato fortemente caratterizzato dai profumi della ginestra appena raccolta, così da conservare tutte le note vegetali e floreali, è un prodotto dalla grande complessità aromatica eppure estremamente gradevole, perfetto da regalare a chi conosce e apprezza già AMARA ma vuole spingersi a cercare qualcosa di insolito. 


Amara Agricolo si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 25 euro


Amara, special pack con Spremiagrumi 


Uno special pack d’eccezione, in questa originale confezione l’artigianalità siciliana di AMARA incontra il design del pluripremiato brand Improntabarre, che ha creato in esclusiva per AMARA un oggetto unico: uno spremiagrumi in ceramica interamente realizzato a mano. Ogni spremiagrumi è un pezzo unico firmato dal noto designer Andrea Branciforti. Una serie di scanalature, anch’esse incise a mano, consentono al succo di arancia di fluire comodamente nel bicchiere. La scelta cromatica dello smalto utilizzato ricorda il colore degli agrumeti di famiglia e dall’ingrediente principale di AMARA: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP.


Amara special pack con Spremiagrumi si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 30 euro

 


Amara, Special pack Rossa Sicily 


Una deliziosa marmellata di Arance Rosse di Sicilia IGP, realizzate con la polpa dei migliori agrumi prodotti in contrada San Martino e tutta la bontà del cioccolato di Modica realizzato in collaborazione con la celebre cioccolateria Bonajuto. Amara celebra così i sapori caldi e intensi della Sicilia, in una box perfetta per i più golosi che si divertiranno a creare gustosi abbinamenti e fantasiose ricette. 


Amara, box degustazione con marmellata e cioccolato si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 35 euro



 


L'edizione speciale al profumo di ginestra e due originalissimi special pack, con Amara e Liquori dell'Etna i profumi e i colori della campagna siciliana arrivano dritti al cuore 


Per un Natale senza stress  ecco le idee da mettere sotto l'albero targate Amaro Amara e Liquori dell'Etna. Tre proposte perfette per chi è stanco delle classiche bottiglie di Natale ma non vuole rinunciare alla comodità e all'eleganza di un regalo con cui brindare. Con l'edizione speciale di Amara Agricolo e le special box di Amara e Liquori dell'Etna trovare il regalo perfetto è semplicissimo.


Amara Agricolo, la special edition per gli intenditori


Nel suo inconfondibile astuccio cartonato e con la sobria eleganza bicromatica che accompagna da sempre il brand AMARA, Agricolo è il primo liquore ottenuto dalla fioritura di ginestra selvatica dell'Etna. Un'edizione speciale di Amara dedicata al lavoro di contadini ed agricoltori che da quattro generazioni si prendono cura degli agrumeti di famiglia alle pendici del vulcano. Un amaro molto equilibrato che alternano le note pungenti della ginestra e la freschezza delle erbe spontanee dell’Etna, di colore giallo ambrato fortemente caratterizzato dai profumi della ginestra appena raccolta, così da conservare tutte le note vegetali e floreali, è un prodotto dalla grande complessità aromatica eppure estremamente gradevole, perfetto da regalare a chi conosce e apprezza già AMARA ma vuole spingersi a cercare qualcosa di insolito. 


Amara Agricolo si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 25 euro


Amara, special pack con Spremiagrumi 


Uno special pack d’eccezione, in questa originale confezione l’artigianalità siciliana di AMARA incontra il design del pluripremiato brand Improntabarre, che ha creato in esclusiva per AMARA un oggetto unico: uno spremiagrumi in ceramica interamente realizzato a mano. Ogni spremiagrumi è un pezzo unico firmato dal noto designer Andrea Branciforti. Una serie di scanalature, anch’esse incise a mano, consentono al succo di arancia di fluire comodamente nel bicchiere. La scelta cromatica dello smalto utilizzato ricorda il colore degli agrumeti di famiglia e dall’ingrediente principale di AMARA: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP.


Amara special pack con Spremiagrumi si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 30 euro

 


Amara, Special pack Rossa Sicily 


Una deliziosa marmellata di Arance Rosse di Sicilia IGP, realizzate con la polpa dei migliori agrumi prodotti in contrada San Martino e tutta la bontà del cioccolato di Modica realizzato in collaborazione con la celebre cioccolateria Bonajuto. Amara celebra così i sapori caldi e intensi della Sicilia, in una box perfetta per i più golosi che si divertiranno a creare gustosi abbinamenti e fantasiose ricette. 


Amara, box degustazione con marmellata e cioccolato si può acquistare nei negozi specializzati o sullo shop dell'azienda al costo di 35 euro

Nicoletta Curradi 

giovedì 9 novembre 2023

Ruffino, verso una sostenibilità sciale, ambientale ed economica

 


 “Se fino ad oggi essere sostenibili voleva dire essenzialmente operare in modo da poter ridurre e finanche annullare il proprio impatto negativo sociale e sull’ambiente, adesso invece siamo chiamati ad anticipare gli eventi. Ad avere un impatto positivo e a un approccio a tutto tondo sul significato di sostenibilità.” Questo l’incipit di Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato Ruffino che presenta l'8 novembre nella Tenuta Ruffino Poggio Casciano il quinto bilancio di sostenibilità del gruppo, certificato e rendicontato attraverso le linee guida internazionalmente riconosciute del Global Reporting Initiative. Un percorso certamente non facile quello della storica azienda toscana ma che non nasce ora: era infatti il 2018 quando l’azienda sviluppò la piattaforma di comunicazione Ruffino Cares, un progetto che si è evoluto negli anni fino a incubare, sviluppare e raccontare oggi tutte le azioni del Gruppo in ambito ESG.


Considerevoli le certificazioni già conseguite in ambito ambientale: la SNQPI e Biodiversity Friend per il 100% dei vigneti di proprietà, ormai prossima anche quella biologica di tutte le tenute, oltre 500 ettari di vigneto, che sarà totalmente conseguita dalla vendemmia 2024. Importanti i progetti per dare valore all’acqua con un risparmio del 50% dei volumi di acqua utilizzati grazie all’irrigazione di precisione rispetto a quella tradizionale, la creazione di 3 nuovi bacini artificiali (e 3 in fase di costruzione) per il collettamento di acqua piovana con cui alimentare i sistemi di irrigazione: obiettivo aziendale è quello di soddisfare il fabbisogno di circa il 60% dei propri vigneti toscani entro il 2025. In ambito produttivo la sostenibilità passa anche dal confezionamento: Ruffino dichiara la totalità del packaging completamente riciclabile, un risparmio di 300 tonnellate di vetro utilizzato rispetto all’anno precedente grazie a un progetto di riduzione del peso delle bottiglie e l’obiettivo di lavorare con carta e cartone interamente certificato FSC entro il 2025.


Una chiosa speciale sulla partecipazione di Ruffino al programma Wine in Moderation (WIM), associazione con sede a Bruxelles volta alla educazione al consumo responsabile di vino, che proprio in questa settimana celebra internazionalmente le giornate WIM. “Ruffino è Ambassador Company di WIM dal 2019 e crede fermamente nei valori portati avanti” prosegue Sandro Sartor “tanto che abbiamo organizzato in questi giorni degli incontri formativi nelle scuole fiorentine e dei comuni di Bagno a Ripoli e Pontassieve condotte da una nutrizionista e un relatore di WIM per educare e rendere consapevoli i ragazzi che si approcciano al mondo del vino.” Il programma della settimana prevede anche una campagna di comunicazione il cui culmine sarà a Palazzo Vecchio, con una conferenza stampa insieme al sindaco della città di Firenze, Dario Nardella. Infine, la cogente questione del gender gap. Ruffino è fra le prima aziende vitivinicole italiane a ottenere la certificazione PDR 125/22relativa alla parità di genere, grazie al rispetto di più parametri, tra i quali la presenza quasi uguale fra uomMiini e donne, pari retribuzione per stessa posizione e presenza di donne nel leadership team aziendale. 

Nicoletta Curradi

venerdì 20 ottobre 2023

È uscita Rosa Rosati Rosé La Guida al Bere Rosa 2024 Sesta Edizione




Si è giunti quest’anno alla sesta pubblicazione di una Guida che in Italia rimane l’unica dedicata ad una sola denominazione, i Vini Rosa. 

Ci si è affidati – per le degustazioni - ad un gruppo di Giudici che hanno sicuramente le caratteristiche per poter degustare i Vini in Concorso, degustatori che fanno parte delle più importanti Associazioni di Sommellerie, dall’Ais all’Onav, dalla Fisar all’Aspi, sottolineando l’importanza di avere in giuria anche Enologi che provengono da tutta Italia, degustatori che fanno parte di organizzazioni come l’OIV e VinoFed, per non 
parlare dei degustatori Internazionali, dalla Francia alla Svizzera alla Germania, senza contare giornalisti enograstronomici ed enoturistici che hanno già segnato le tappe di 
escursioni vinose legate al mondo dei Vini Rosa. 
Se il nostro Concorso riscontra un grande successo tra le Aziende, è proprio grazie a tutti i degustatori che hanno partecipato anche quest’anno alle quattro Commissioni d’assaggio. 
Vini Rosa tra cui Fermi, Frizzanti, Metodo Martinotti e Metodo Classico. Tra questi sono state distribuite 253 medaglie, nelle 4 sessioni di degustazione riunitesi a Riva di Solto Lago d’Iseo il 22 / 23 Maggio e il 20 e 21 Giugno, ed hanno conferito 47 Gran Menzioni, 
151 Rose d’Oro e 55 Quattro Rose su 427 Vini Rosa degustati per la “Guida Rosa Rosati Rosé 2024” questo per sottolineare che la Guida è una selezione accurata di vini che 
vengono proposti dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per la Toscana, il Lazio, e tutte le  regioni Italiane. 

I diversi attestati di premiazione sono stati attribuiti partendo dai punteggi in centesimi 
tra le diverse Rose, con le Quattro Rose, La Rosa d’Oro, e la Gran Menzione.
Premiate anche quest’anno le migliori Etichette, un grazie agli Chef ed ai Ristoratori che 
hanno creato le ricette legate ai Vini Rosa presenti nella loro Carta Vini. 
Anche quest’anno non sono state attribuite le Tre Rose, tutte 
le Aziende hanno avuto dagli 85 punti in su, evidenziando quanto sia stato fatto in vigna e in cantina per una qualità superiore come gli scorsi anni. 
Il ringraziamento va sicuramente a tutti i Produttori che hanno voluto partecipare 
al Concorso dedicato ai Vini Rosa, un grazie a tutti i giudici degustatori, e a tutte le 
persone che fanno parte della Redazione, che con professionalità seguono tutte le fasi della realizzazione della Guida Rosa Rosati Rosé. 

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 19 ottobre 2023

Presentata la guida Slow Wine 2024

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«Valorizziamo l’Italia del vino monopolizzata dalle grandi denominazioni»


In anteprima alla Milano Wine Week, in libreria dall’11 ottobre


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«La guida Slow Wine è come una bottiglia di vino: richiede un anno di lavoro e quando è pronta la apriamo, la annusiamo, cerchiamo gli errori per migliorarci l’anno successivo, e soprattutto ce la godiamo insieme alla nostra comunità, composta da vignaioli, enologi, sommelier, enotecari, osti, professionisti e appassionati». Con queste parole il curatore Giancarlo Gariglio ha presentato a Milano, in occasione della Milano Wine Week, la guida Slow Wine 2024, giunta alla 14esima edizione.


 


«Ci piacerebbe che, sfogliando le pagine della guida, l’appassionato comprendesse come tutta l’Italia del vino vada valorizzata e conosciuta, non fermandosi alle solite blasonate denominazioni – ha aggiunto Gariglio –. In giro per il Paese ci sono produzioni eccellenti che rifuggono da uno stile unificato: la ricchezza sta nella diversità e il valore nella capacità di proteggere la propria unicità salvaguardando l’ecosistema. Vorremmo però anche che il cittadino comune percepisse il baratro climatico sui cui stiamo camminando: una crisi che vignaiole e i vignaioli vivono a loro spese, tra fenomeni climatici estremi, come grandinate distruttive e ondate di calore, e fitopatie, dalla peronospora alla flavescenza». 


 


«Slow Wine non è solamente una guida ma la fotografia di uno dei patrimoni culturali ed economici d’Italia, tutelato da donne e uomini che producono vino nel rispetto della terra e del valore del lavoro» ha ricordato Federico Varazi, vice presidente di Slow Food Italia. «Vignaiole e vignaioli che in vigna e in cantina sono sostenibili, una parola oggi tanto di moda ma che ancora fatica a venire calata nella realtà quotidiana e nelle scelte della politica: lo testimoniamo il rallentamento del Green Deal e della Strategia Farm to Fork e il probabile imminente rinnovo dell’autorizzazione al glifosato». 


 


Durante la presentazione sono stati consegnati i Premi Slow Wine.


 


Il Premio Speciale alla Novità dell’anno è stato consegnato a Marco Schirru, dell’azienda agricola Schirru di Orroli (Sud Sardegna), da Alessandro Talloru ed Elisa Vetrucci (Area Manager Bormioli Luigi) di Bormioli.


 


L’azienda dei fratelli Schirru è una delle realtà più belle emerse nel panorama vitivinicolo italiano in questi anni. Marco e Michele sono poco più che trentenni, ma il rigore con il quale si dedicano ogni giorno al loro progetto agricolo è esemplare e incoraggiante: incentrato sul recupero di vecchie vigne, sorge in una zona aspra ma bellissima e lontana dai centri urbani, dove i due danno voce sincera a un modo di fare agricoltura gentile. Nonostante la giovane età dell'azienda possiamo già parlare di una bella realtà contadina che sta rinvigorendo il tessuto agricolo sardo.


 


Il Premio Speciale per l’Accoglienza in cantina è stato consegnato a Cristina Varchetta, di Cantine degli Astroni di Napoli, da Giulia Corcos, Head of B2B Services di Tannico.


 


In un contesto ambientale e paesaggistico decisamente peculiare, con le vigne – veri e propri fazzoletti di terra strappati all’urbanizzazione – che dominano dall’alto la città di Napoli, Cantine Astroni ha saputo consolidarsi non soltanto come realtà produttiva di prim’ordine, ma anche come azienda particolarmente attiva nell’enoturismo. I percorsi di visita partono dall’area didattica nella vigna Astroni adiacente al bosco omonimo, un tempo riserva di caccia del re Ferdinando di Borbone, oggi Oasi Naturale WWF.


 


Il Premio Speciale al Giovane Vignaiolo è stato consegnato a Edoardo Dottori, dell’azienda agricola Edoardo Dottori di Maiolati Spontini (Ancona), da Mattia Negro, Brand Manager Reale Mutua di Reale Mutua.


 


Edoardo Dottori ha riempito in fretta il foglio bianco che aveva di fronte: l'azienda che porta il suo nome è frutto di una vulcanica passione e, soprattutto, di una conoscenza della materia che nonostante la giovane età è davvero fuori dal comune. Fin dall'infanzia si è nutrito di cultura contadina e viticola nell'areale dei Castelli di Jesi, e in pochissimo tempo, complici anche gli studi universitari in Viticoltura ed Enologia e un dottorato sull'inerbimento delle vigne, si è imposto come protagonista indiscusso nel mondo dei grandi Verdicchi, capace di maneggiare con sorprendente sicurezza, diremmo da vinificatore esperto, una materia prima tanto nobile, nel suo caso frutto di una viticoltura sostenibile, sartoriale, avanguardista.


 


Il Premio Speciale per la Viticoltura Sostenibile è stato consegnato a Chiara Boschis, dell’azienda agricola E. Pira e figli - Chiara Boschis di Barolo (Cuneo), da Ernesto Ghigna, European wine marketing manager di Owen-Illinois.


 


Chiara Boschis è una antesignana e una sperimentatrice. Lo è stata da giovanissima quando si unì al gruppo dei Barolo Boys per rivoluzionare il grande rosso piemontese, e dopo essersi affermata tra i produttori più grandi e conosciuti si è impegnata in un’altra battaglia, quella della sostenibilità e del biologico, convincendo oltre venti colleghi a fare del celebre cru Cannubi un’isola libera da pesticidi ed erbicidi: anche qui le sue convinzioni hanno avuto successo. Camminare tra i suoi filari è un’esperienza che arricchisce l’anima, e che fa comprendere meglio quanto un vigneto possa essere in armonia con la natura.


 


Il Premio Speciale Slow Wine Coalition alla Solidarietà è stato consegnato a Giulio Francesco Bagnale, della cooperativa agricola Arteteke di Barile (Potenza), da Maddalena Schiavone, focal point Slow Wine Coalition.


 


Arteteke non è soltanto un progetto di vino. Anzi, a dirla tutta il vino rappresenta la forma espressiva scelta per dare una possibilità di riscatto ai protagonisti di questa cooperativa agricola, nata nel 2017 con l’obiettivo di reinserire persone fragili e disabili. Qui fare vino, al di là del semplice gesto agricolo e della voglia di recuperare il gusto antico dei vini del Vulture, significa soprattutto prendersi cura delle persone che vivono in una comunità sociale. È questo il vino che unisce e che sostiene, che offre una possibilità, e che fa proprio bene al cuore.


 


Il Premio Speciale alla Carriera è stato consegnato a Francesco Marone Cinzano, della cantina Col d’Orcia di Montalcino (Siena), da Francesco Vitrani di Winterhalter.


 


Francesco Marone Cinzano discende da una famiglia che tanto ha dato al mondo del vino. Dal 1992 è amministratore di Col d’Orcia, una delle cantine di maggior storia e prestigio nel panorama del Brunello di Montalcino, e ha speso molto tempo ed energie nel mettersi a disposizione della collettività dei produttori, ricoprendo la carica di presidente del Consorzio di Tutela ilcinese e lavorando con grande impegno all’istituzione di un biodistretto a Montalcino. Proprio la conversione al biologico di quella che lui chiama la sua fattoria, che ha dato vita a una delle più estese realtà certificate d’Italia, è un merito storico che non potrà essere dimenticato.


 


I numeri di Slow Wine 2024


 


L’11 ottobre arriva in libreria la guida Slow Wine 2024, pubblicata da Slow Food Editore, quest’anno giunta alla quattordicesima edizione. Un vademecum con cui andar per cantine, una bussola per orientarsi nel panorama italiano del vino, una fotografia del settore che allunga lo sguardo su tutto ciò che ruota attorno a un bicchiere: il gusto, naturalmente, ma anche il rispetto dell’ambiente, la tutela della fertilità del suolo, la valorizzazione del lavoro in vigna e in cantina, il ruolo dei vignaioli nelle comunità locali in cui abitano. Ecco qualche numero di Slow Wine 2024:  


 


25100 vini assaggiati


2006 cantine visitate e recensite


1143 cantine certificate biologiche o biodinamiche o in conversione


141 nuove cantine recensite


422 cantine visitabili virtualmente tramite QR Code


oltre 200 collaboratori in tutte le regioni d’Italia


238 Chiocciole assegnate alle aziende che meglio interpretano i valori vicini alla filosofia Slow Food


198 cantine premiate con la Bottiglia, i cui vini esprimono un'eccellente qualità organolettica


799 Top wine


Durante la presentazione di Slow Wine 2024 è stata annunciata la partnership tra Demeter Italia e Slow Food Italia: «Partendo da storie e origini diverse, ci troviamo oggi a condividere gli stessi valori relativi alla salute globale, alla sostenibilità e alla cura delle relazioni – ha spiegato Giovanni Buccheri, direttore di Demeter Italia –. Per questo motivo abbiamo deciso di unire i nostri cammini, nella convinzione che la società civile e la produzione sostenibile debbano rafforzare la loro alleanza lavorando insieme per l’obiettivo comune della salvaguardia del pianeta e di tutti i suoi abitanti. Cammino che ci porterà alla partecipazione a Terra Madre Salone del Gusto 2024, dove ci auguriamo di ritrovare tanti produttori e cittadini interessati a capire cosa è e come si fa l’agricoltura biodinamica».


Nicoletta Curradi 


 


Il prossimo appuntamento con il vino secondo Slow Food sarà la terza edizione di Slow Wine Fair, l'evento dedicato al vino buono, pulito e giusto organizzato da BolognaFiere e Sana, con la direzione artistica di Slow Food, in programma dal 25 al 27 febbraio 2024.