lunedì 17 agosto 2015

IL PRIMO BOARD SCIENTIFICO INTERNAZIONALE PER LA FONDAZIONE GIOVANNI DA VERRAZZANO



A Greve in Chianti nei giorni, 14-16 agosto 2015  si sono incontrati gli accademici delle migliori realtà universitarie americane ed europee presso il Castello di Verrazzano per il primo board internazionale istituito dall’omonima Fondazione. 

 
Il Comitato Scientifico si identifica come il centro di ricerche per la politica agroalimentare, il paesaggio e l’ambiente per tramandare l’avventura del navigatore Giovanni Da Verrazzano a chi ancora non la conosce e per mantenere viva la memoria della sua figura, non solo come abile navigatore ma anche come uomo di lettere e di cultura.
Giovanni da Verrazzano fu il primo a scoprire la Baia di New York (17 aprile 1524) e la Costa Atlantica degli Stati Uniti e il Paese, in suo onore, decide di intitolargli il Verrazzano Narrows Bridge, il ponte più lungo del mondo che - oltre ad essere l’emblema del collegamento tra l’Italia e l’America - è di fatto il simbolo della Fondazione di Verrazzano. In cambio, quest’ultima si impegna a creare le condizioni affinché questo ponte che lega culture ed ambiti diversi sia sempre più trafficato e che riesca ad esprimere il suo valore storico e culturale a chi è di passaggio.
Ed è anche di questo che tratteranno i membri del Comitato Scientifico, riflettendo in primo luogo sul collegamento di idee ed esperienze fra docenti americani ed europei, per dimostrare che la distanza geografica non ostacola la vicinanza “intellettuale” delle realtà a cui questi illustri personaggi appartengono. Il Ponte di Verrazzano diventa il ponte culturale tra il Vecchio e il Nuovo Mondo.
Il board, voluto da Luigi Giovanni Cappellini Presidente della Fondazione - è composto da: Davide Gaeta, docente di Agribusiness e di Economia e Politica delle Aziende Vinicole presso la Facoltà di Economia dell’Università di Verona. Ha inoltre gestito diverse istituzioni pubbliche e private, organizzazioni politiche e lobby europee nel settore vinicolo. Julian Alston, Distinguished Professor all’University of California Davis, direttore del Robert Mondavi Institute, del Centre for Wine Economics e direttore associato (scienza e tecnologia) dell’UC Agricultural Issues Centre. Gli ambiti di ricerca di cui si occupa sono Economics of Agriculture, Agricultural Policy e Food Policy. Kym Anderson, George Gollin Professor di Economics, direttore esecutivo del Wine Economics Research Centre e del Centre for International Economic Studies all’Università di Adelaide. Alan Olmstead, Distinguished Research Professor del Department of Economics dell’University of California Davis e membro del board di direttori del National Bureau of Economic Research. La ricerca del professor Olmstead si è concentrata sugli effetti dei cambiamenti tecnologici ed istituzionali sulla crescita produttiva. Gordon Rausser, Robert Gordon Sproul e Distinguished Professor del Department of Agricultural and Resource Economics all’University of California – Berkeley. Egli è un economista internazionale che ha servito il Council of Economic Advisors sotto la presidenza di Ronald Reagan, nonché economista capo dell’Agency for International Development. Daniel Sumner è il Frank H. Buck, Jr., e docente nel Department of Agricultural and Resource Economics all’University of California Davis e direttore dell’Agricultural Issues Centre dell’università. Johan Swinnen, docente di Development Economics e direttore del LICOS Center for Institutions and Economic Performance at the University of Leuven in Belgio, presidente dell’International Association of Agricultural Economists (IAAE) e Senior Researcher al Centre for European Policy Studies CEPS a Bruxelles. 
La sede dell’evento non poteva che essere il Castello di Verrazzano, nel cuore del Chianti Classico, oggi proprietà della famiglia Cappellini che fornirà agli illustri Accademici un’accoglienza di tutto rispetto. A partire dalla cena di benvenuto nell’incantevole terrazza del Castello a base di prodotti tipici e allietata da musica classica, per poi passare alla cerimonia d’inaugurazione e alla cena ufficiale di presentazione del board al cospetto delle autorità cittadine e della Famiglia.
Il Castello con la sua suggestiva posizione tra Firenze e Siena diventa la splendida cornice di un evento internazionale dove il dialogo fra agronomi, economisti e specialisti sembra ricreare l’atmosfera di tanti secoli fa, quella che aveva stimolato Giovanni da Verrazzano ad intraprendere il viaggio che ha “sconvolto” la geografia e la cultura.
Il board ed il ponte altro non sono che il concretizzarsi di un legame culturale e storico stretto fra americani ed italiani, tramandato da generazioni. Il ritrovo di persone di spicco in ambiti diversi, infatti, stimolerà e spingerà la curiosità dei membri del comitato a scoprire nuovi aspetti della scienza, a viaggiare e a condividere i propri studi, le proprie scoperte ed, indirettamente, la propria cultura. America e Italia non sono mai state tanto vicine e si prevede che il rapporto si intensifichi e si rafforzi negli anni a venire. La possibilità di avere a Verrazzano il gotha degli economisti che si mettono a disposizione della Fondazione è e deve essere inteso non solo come patrimonio della Toscana ma di tutto il Paese.
Del Bimbo Fabrizio

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