sabato 18 febbraio 2023

Successo de L'altra Toscana a Firenze

 L'ultima giornata delle anteprime toscane 2023 è stata dedicata ai consorzi più piccoli: erano oltre 330 le etichette in degustazione delle Dop e Igp Carmignano e Barco Reale, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Suvereto e Val di Cornia, Terre di Casole, Terre di Pisa, Toscana, Valdarno di Sopra. 





I miei migliori assaggi:


Bruni Maremma Toscana Vermentino DOC Perlaia 2022


Terre dell'Etruria Maremma Toscana Ansonica DOC  Tramaglio 202


Fattoria Il Casalone Maremma Toscana Vermentino DOC Leopoldino 2021


Marchesi Gondi Chianti Rufina DOCG San Giuliano 2021


Fazzuoli Toscana Rosso Sangiovese IGT Il Senza Solfiti 2019


Poggio L'Apparita Montecucco Sangiovese DOCG San Gio' ,2019


Basile Montecucco Sangiovese DOCG Carta Canta 2019


“L’anno scorso alla prima edizione de L’Altra Toscana eravamo in 10, quest’anno i consorzi sono diventati 12, a testimoniare la grande poliedricità della proposta enologica dei nostri territori e la forza riconosciuta al nostro progetto. Un progetto che da un lato – con l’unione – dà un impatto di immagine ai vini di questi Consorzi e, dall’altro – con un’offerta unica per varietà – va incontro anche alle esigenze di operatori continuamente alla ricerca di novità da proporre a consumatori sempre più curiosi”, spiega Francesco Mazzei alla guida dell’Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.


Il lavoro di squadra di dodici Consorzi di Tutela e tutte le nuove annate dei rispettivi vini DOP e IGP, hanno raccontato quella Toscana meno conosciuta che va ad arricchire la proposta vinicola della regione. 


“Durante questa giornata ho avuto il piacere di condurre due degustazioni particolarmente interessanti – racconta Gabriele Gorelli, Master of Wine che ha guidato le masterclass. “Una dedicata ai bianchi toscani con un titolo provocatorio: Dreaming of a White Tuscany, che è stata utile non solo per approfondire vini identitari come il Vermentino, Ansonica e Trebbiano ma anche per scoprire i territori che questi vini li producono. La seconda degustazione è stata invece dedicata ai Supertuscan, con nove vini iconici a base di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot: tre varietà tra le più impiantate in Italia e al mondo, ma direi anche inconfondibilmente toscane”.


Fabrizio Del Bimbo 


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