domenica 25 ottobre 2015

Vini Morini, cuore di Romagna



Una grande distesa di vigneti, che affondano le loro radici nei dolci pendii faentini intorno alla Torre di Oriolo, ecco  il cuore dei Poderi Morini, il cuore della Romagna del vino.

E' un’azienda giovane, appassionata della propria terra che ha scelto di fare il vino per celebrarne al meglio il valore, la tradizione e la cultura.

La produzione e' iniziata nel 1998 e la prima vinificazione è stata realizzata con l’uva simbolo della  terra di Romagna: il Sangiovese. La prima bottiglia prodotta è stata quindi un Sangiovese Superiore Riserva  battezzato “Nonno Rico” in dedica al nonno paterno di Alessandro, il titolare.

Questo vino ha dato, nel corso degli anni, molte soddisfazioni e riconoscimenti rappresentando anche il mezzo attraverso il quale si è fatto conoscere, sul mercato sia italiano che estero, il marchio: Poderi Morini. Così, l’idea iniziale di Natale Morini, importante imprenditore avicolo e agricolo, è diventata una realtà grazie all’entusiasmo, alla serietà ed alla costanza del figlio Alessandro e di sua moglie Daniela che hanno messo anima e corpo nel progetto di produziondne di vini di qualità: ricerca e valorizzazione dei vitigni locali con l’intento di realizzare il sogno di far conoscere e valorizzare la terra di Romagna.

Il fertile terreno dei Poderi Morini è adagiato sullo “spungone” e gode di un microclima che trae benefici tanto dalla brezza adriatica che dai venti che scendono dall’Appennino Tosco Romagnolo. Da queste particolari condizioni ha inizio una parte importante del progetto qualità. Saper fare il vino ha significato per l'azienda dover compiere da subito delle scelte di valore importanti: privilegiare comunque e sempre la qualità; dare risalto alle produzioni autoctone; circondarsi di collaboratori di grande competenza; supportare la produzione con alta tecnologia.

Molti I riconoscimenti ottenuti dal Burson:

2003: Wine Master Challenge – Portogallo – MEDAGLIA DI BRONZO

2014: Concorso Mondiale di Bruxelles - MEDAGLIA D’ORO (punteggio da 86,6 a 92/100) al Bursôn Etichetta Nera 2009


Tra I vini bianchi spiccano Sette note e Cuore matto Albana di Romagna. Tra I rossi l'Augusto Ravenna rosso Igt  (Burson) e il Rubacuori vino rosso passito da uve stramature. Tra gli spumanti si segnala l'ottimo Morose' Spumante Brut Rose'.


AZ.AGR.MORINI ALESSANDRO

Via Gesuita, 4/B – S.Biagio – Faenza

Tel. 335 301131

http://www.poderimorini.com

Nicoletta Curradi

martedì 13 ottobre 2015

Terre da Vino si presenta a Firenze al Mulino

La luna  tra le stelle e' giunta all' 11° tappa: e' il tour itinerante  di Terre da Vino, in cui il vino incontra la gastronomia d’eccellenza. 
Il 12 Ottobre si e' rinnovato l’appuntamento dedicato tai migliori chef d’Italia promosso dalle cantine Terre da Vino, una delle più importanti realtà vinicole italiane. L’iniziativa La Luna tra le Stelle, nel suo undicesimo appuntamento, si e' svolta nella città di Firenze, presso il Mulino di Firenze ****. L’evento consisteva in una grande degustazione che ha visto coinvolti chef d’eccellenza con le loro ricette, grandi vini piemontesi e prodotti di altissima qualità sia salati che dolci. Si e'  trattato di una manifestazione riservata a professionisti dell’enogastronomia, dove non sono mancati  giornalisti di settore e foodblogger, che hanno condivso l’evento in rete.

 Gli chef che hanno partecipato alla serata e proposto le loro ricette sono: Vito Mollica del Il Palagio (Firenze), Silvia Baracchi de Il Falconiere (Cortona), Franca Checchi de Il Romano Ristorante (Viareggio), Luciano Zazzeri de La Pineta (Marina di Bibbona), Luca Cai de Il Magazzino (Firenze), Domenico Macaluso de Il Mulino di Firenze (Firenze), Mauro Forte di Villa Olmi Firenze (Firenze), Luigi Incrocci di Plaza Lucchesi (Firenze). In abbinamento alle proposte degli chef, e' stato  possibile degustare il meglio della produzione firmata TERRE DA VINO, inclusa l’etichetta portabandiera dell’azienda che dà il nome all’evento: il Barbera d’Asti Superiore La Luna e i Falò.  Inoltre tanti Barolo, Nebbiolo, Dolcetto d'Alba e, per finire,Passito e Moscato.
La Luna tra le Stelle è un’idea di TERRE DA VINO realizzata con la collaborazione di importanti partners : I buonissimi e freschi prodotti di Luigi Guffanti Formaggi 1876, Oberto Carni, Acqua Dolomia, le deliziose erbe di Koppert Cress, Otto Chocolates, Torta Pistocchi, I caffè di Leonardo Lelli, Drinkout. TERRE DA VINO - Via Bergesia 6 - I-12060 Barolo (CN) tel. 0173 564611 fax. 0173 564612 www.terredavino.it - info@terredavino.it Terre da Vino e' un'azienda che rappresenta una realtà produttiva con pochi confronti in Italia, situata a Barolo, nel cuore delle Langhe, con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.Una Cantina circondata da pittoreschi vigneti, situata nel territorio unico delle Langhe: una delle più rinomate zone viticole del mondo. Ma anche un'azienda che è baricentro di una realtà produttiva con pochi confronti: oltre 5.000 ettari di vigneto, coltivati da più di 2.500 piccoli viticoltori. Una base imponente che consente una produzione di qualità con punte di eccellenza. Un'ampia gamma di prodotti, da quelli conosciuti in tutto il mondo ai prodotti di nicchia, ma con un'unica filosofia: solo vini del Piemonte, solo vini DOC e DOCG.La sede è la Cantina di Barolo, simbolo di un'azienda al passo coi tempi che investe nel futuro, che esprime la passione per un mestiere antico ma in continua evoluzione. 

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

domenica 11 ottobre 2015

Il primo francobollo del Chianti Classico

  


In vista dell'anniversario per i primi 300 anni della denominazione,  nasce il primo francobollo del Chianti Classico, un ricordo per appassionati, collezionisti e semplici visitatori del territorio della Docg toscana. Il consorzio del Gallo Nero ha ottenuto dal Mise l'autorizzazione per emettere un francobollo (in soli 400.000 esemplari) che diventerà un biglietto da visita importante da utilizzare in tutte le occasioni di rappresentanza. Il 10 ottobre presso l'enoteca Gallo nero al Mercato centrale di Firenze, si e' tenuta la cerimonia di annullo del primo francobollo del Chianti Classico, con grande successo di pubblico.  Nell'occasione filatelici e appassionati di vino hanno infatti potuto acquistare e annullare il proprio francobollo. In vista dei 300 anni della denominazione (il granduca Cosimo III dei Medici la 'concesse' delimitando la zona  nel 1716) il Consorzio ha voluto proporre l'emissione di un altro francobollo dedicato alla ricorrenza. "Quale migliore occasione per avvicinarsi a un anniversario così importante come i 300 anni della nostra storia che quella di presentare questo primo francobollo dedicato alla nostra denominazione Chianti Classico - ha sottolineato il direttore del consorzio, Giuseppe Liberatore -. Nell'era della comunicazione online, poter tornare a spedire una cartolina ai propri cari o agli amici, come ricordo e allo stesso tempo prova tangibile di un viaggio emozionale in un territorio unico al mondo è sicuramente una bella opportunità". "Se poi questa cartolina reca un francobollo con l'immagine dei vigneti del Chianti Classico, ecco il souvenir perfetto. Un ricordo per tutti quei visitatori del Chianti Classico che per la prima volta scoprono l'incanto di questo angolo di Toscana".

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 9 ottobre 2015

La nuova Guida Vini d'Italia de L'Espresso 2016

Torna la guida “I vini d’Italia de l’Espresso” con la versione 2016. Le 528 pagine di questa quindicesima edizione raccontano in modo dettagliato l’attività vinicola italiana, con analisi sulla produzione e con una selezione di oltre 20.000 vini tutti rigorosamente provati. Ci sono anche informazioni di carattere generale, con indicazioni sulla conservazione, sul servizio a tavola, sugli abbinamenti, unite alla presenza di un glossario tecnico. Il volume vuole essere una guida indispensabile sia per chi muove i primi passi da appassionato, sia per gli addetti ai lavori. La guida I vini d’Italia 2016 è disponibile da oggi in libreria e in edicola al prezzo di 22 euro, oltre che in versione digitale per smartphone e tablet sull’App store dei dispositivi iOs e Android al prezzo di 7,99 euro.

Il  volume è dedicato alla recensione di vini e aziende, ordinate per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle principali denominazioni di origine. Nella seconda pagina di ogni regione, oltre a un commento riassuntivo sull’andamento degli assaggi, è evidenziata la tabella dei “Migliori acquisti” che segnala i vini dal rapporto qualità-prezzo più favorevoli dell’anno, utile per ricordare che si può bere bene senza spendere più di 15 euro. Le pagine successive sono dedicate alle recensioni dei produttori selezionati e dei loro vini: le aziende di maggiore rilevanza sono segnalate dall’attribuzione di “stelle” (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2016, le “stelle” sono state assegnate a 526 produttori, sei in più rispetto alla guida dell’anno scorso, di cui 18 sono stati classificati con la massima valutazione di “tre stelle”, uno in più rispetto alla scorsa edizione, grazie all’ingresso di Pietracupa, azienda campana che firma da anni vini bianchi (Fiano di Avellino e Greco di Tufo) e rossi (Taurasi) di altissimo livello. Dopo i “Migliori acquisti”, troviamo gli “Outsider”, cioè quei vini che si sono particolarmente distinti negli assaggi, senza raggiungere livelli d’eccellenza.

La massima classificazione è invece costituita da “I Vini dell’Eccellenza”, riconoscibile dal simbolo delle “cinque bottiglie”, corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2016 ne attribuisce 223, evidenziando una flessione rispetto al 2015, quando si era toccata quota 263. Un calo da collegare in parte alle difficoltà innescate, in molte regioni, dai problemi legati alla vendemmia del 2014. Tra le eccellenze, domina il Piemonte: a punteggio pieno con 20/20 c’è il Barolo 2011 di Bartolo Mascarello, storico produttore della denominazione, seguito a 19,5/20 da altri tre vini della stessa regione: il Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2010 di Roagna, il Barolo Riserva Monprivato Cà d’Morissio 2008 di Mascarello Giuseppe & Figlio, il Barolo Riserva Monfortino 2008 di Giacomo Conterno.

La guida 2016 registra un consolidamento qualitativo delle tipologie classiche, sia per i vini rossi sia per i bianchi, con riscontri particolarmente felici per i Brunello di Montalcino (grazie all’annata 2010), per i rossi valdostani, per i Verdicchio. Pareggiano Toscana e Piemonte: la prima ha il numero maggiore di produttori premiati (48 a 27), mentre la seconda ha il numero maggiore di vini premiati (50 a 48). Al terzo posto, sempre per numero di eccellenze, si piazza il Trentino Alto Adige con 24 vini, mentre nell’area meridionale e insulare torna ad essere la Sicilia, con 11 vini di eccellenza, la regione capofila. Circa 50 dei 223 vini premiati come “eccellenti” sono rintracciabili sugli scaffali a prezzi inferiori ai 15 euro: si può bere “alla grande” senza svuotarsi il portafogli.

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

domenica 27 settembre 2015

In Trentino vini accarezzati dal vento...

Anche in Trentino e' il momento della vendemmia, che quest'anno si preannuncia favorevole e di ottima qualita', viste le condizioni climatiche della passata stagione. Non certo come la vendemmia 2014. La quasi totalita' dei produttori della provincia di Trento aderisce al Consorzio Vini del Trentino, come Villa Corniole,  l'Agraria Riva del Garda e la Cantiba d'Isera. Andiamo a conoscere da vicino queste interessanti realtà' vitivinicole, accarezzate dai venti di montagna o dalle brezze di lago.

Villa Corniole a Verla di Giovo è gestita direttamente dalla famiglia Pellegrini, che coltiva la vite da generazioni, per tradizione, e che ormai da più di un decennio ha intrapreso anche la vinificazione delle proprie uve realizzando una cantina scavata nella roccia porfirica della Valle di Cembra, unica nel suo genere. Nella cantina di montagna la famiglia Pellegrini, oltre a vinificare le proprie uve, vinifica anche quelle di altri famigliari, per un totale complessivo di circa 10 ettari di vigneto. I vini derivano da uve che provengono dalla fertile Piana Rotaliana, dalle Colline Avisiane e dai terrazzamenti di montagna della Valle di Cembra. Sia nel vigneto, rispettando le tradizioni viticole ed il territorio, che in cantina, con l’aiuto dell’innovazione tecnologica, si opera costantemente per ottenere vini di alta qualità, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ottenuti sia in concorsi nazionali che internazionali. L'enologo dell'azienda Mattia Clementi  e' da poco anche presidente del concorso internazionale di Mueller Thurgau che si tiene nel mese di luglio. Mueller Thurgau Petramontis  Uvaggio: 100% müller thurgau Provenienza: piu' vigneti nella parte più in alto della Valle di Cembra, zona particolarmente vocata In Trentino Alto-Adige per la produzione di questo vitigno, tra i 600 e gli oltre 800 m slm Terreno: sciolto di origine porfirica e in parte calcareo. Sistema di allevamento: pergola trentina semplice e Guyot. Vinificazione: le uve vengono raccolte manualmente e in maniera selettiva, la temperatura controllata e l'affinamento avvengono in serbatoi di acciaio inox. Caratteristiche: di colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini, al naso e' fine e intenso con sentori di erbe aromatiche, sambuco, frutta tropicale e agrumi. sapido, minerale, con piacevole acidita' tipiche caratteristiche dei vini di montagna. secco e persistente. Temperatura di servizio : 10-12 

 L' Agraria Riva del Garda, fondata nel 1926 sulle sponde del lago piu' granfe d'Italia, e' cresciuta nel tempo grazie allo spirito e alla passione dei soci. Oggi è un esempio dell'imprenditorialità cooperativa trentina legata al territorio: circa 300 i soci viticoltori e 1200 gli olivicoltori, di cui circa 80 sono soci. Agraria può essere vista come un sistema economico integrato per lo sviluppo del territorio poiché offre consulenza in campagna, fornisce i prodotti per l'agricoltura, lavora, trasforma, commercializza direttamente e valorizza - attraverso attività di promozione e di informazione - i prodotti dei propri soci. Proprio per questi motivi, fa proprio il concetto di filiera corta: dal produttore al consumatore, i cosiddetti prodotti a "Km zero", cioè locali, prodotti sul territorio, dove la qualità e la sostenibilità sono evidenti. Dal 2007 Agraria ha una nuova sede, dove la tecnologia e' al servizio della tradizione, con un punto vendita gestito direttamente in cui si possono trovare le produzioni tipiche locali: il vino, l'olio, il  salumi, carni e formaggi, confetture, mieli e sott'oli. Ottimo il Trentino DOC bianco bíologico 2014.

Nel 1907, quando il Trentino ancora faceva parte dell’Impero asburgico, nasceva ad Isera, fra Trento e Rovereto,  l’omonima Cantina Sociale. Nata per volontà dei viticoltori della zona, la Cantina d’Isera raccoglieva già allora le uve pregiate delle colline basaltiche di Isera, prime fra tutte quelle di Marzemino. Oggi oltre 200 soci, su una superficie di 230 ettari, conferiscono ad ogni vendemmia mediamente 25.000 quintali di uve scelte e pregiate. “Il buon vino nasce in campagna”: questa una delle massime alle quali la Cantina d’Isera si attiene fermamente.  Tra i suoi prodotti spicca il Marzemino d'Isera Etichetta Verde Trentino Superiore - DOC L'Etichetta Verde identifica il vino derivato dalla vendemmia selezionata e dall’accurata vinificazione in rosso delle uve destinate a produrre il Marzemino Superiore d’Isera. Prodotto sui terreni basaltici di Isera a più alta vocazione qualitativa, si caratterizza per la longevità della fragranza tipica del vitigno che esprime il meglio di sé per 2-3 anni. Il colore è rubino, il profumo intenso e delicato, con sentore di viola mammola. Il gusto pieno, armonico, equilibrato, fine, esaltato dal lungo periodo di affinamento. Gli abbinamenti gastronomici ideali sono: primi piatti con sughi di funghi, carni bianche e rosse non arricchite da eccessivi aromi, salumi o insaccati serviti caldi o freddi. Per gustare appieno questo vino consigliamo il servizio in bicchiere grande, possibilmente un’ora dopo l’apertura, ad una temperatura di ca. 16/18°C.  Il Marzemino e' stato perfino reso celebre dal Don Giovanni di Mozart.

www.vinideltrentino.com

Nicoletta Curradi

Nelle foto la titolare di Villa Corniole con l'enologo Clementi,la cantina di Villa Corniole scavata nel porfido

lunedì 17 agosto 2015

IL PRIMO BOARD SCIENTIFICO INTERNAZIONALE PER LA FONDAZIONE GIOVANNI DA VERRAZZANO



A Greve in Chianti nei giorni, 14-16 agosto 2015  si sono incontrati gli accademici delle migliori realtà universitarie americane ed europee presso il Castello di Verrazzano per il primo board internazionale istituito dall’omonima Fondazione. 

 
Il Comitato Scientifico si identifica come il centro di ricerche per la politica agroalimentare, il paesaggio e l’ambiente per tramandare l’avventura del navigatore Giovanni Da Verrazzano a chi ancora non la conosce e per mantenere viva la memoria della sua figura, non solo come abile navigatore ma anche come uomo di lettere e di cultura.
Giovanni da Verrazzano fu il primo a scoprire la Baia di New York (17 aprile 1524) e la Costa Atlantica degli Stati Uniti e il Paese, in suo onore, decide di intitolargli il Verrazzano Narrows Bridge, il ponte più lungo del mondo che - oltre ad essere l’emblema del collegamento tra l’Italia e l’America - è di fatto il simbolo della Fondazione di Verrazzano. In cambio, quest’ultima si impegna a creare le condizioni affinché questo ponte che lega culture ed ambiti diversi sia sempre più trafficato e che riesca ad esprimere il suo valore storico e culturale a chi è di passaggio.
Ed è anche di questo che tratteranno i membri del Comitato Scientifico, riflettendo in primo luogo sul collegamento di idee ed esperienze fra docenti americani ed europei, per dimostrare che la distanza geografica non ostacola la vicinanza “intellettuale” delle realtà a cui questi illustri personaggi appartengono. Il Ponte di Verrazzano diventa il ponte culturale tra il Vecchio e il Nuovo Mondo.
Il board, voluto da Luigi Giovanni Cappellini Presidente della Fondazione - è composto da: Davide Gaeta, docente di Agribusiness e di Economia e Politica delle Aziende Vinicole presso la Facoltà di Economia dell’Università di Verona. Ha inoltre gestito diverse istituzioni pubbliche e private, organizzazioni politiche e lobby europee nel settore vinicolo. Julian Alston, Distinguished Professor all’University of California Davis, direttore del Robert Mondavi Institute, del Centre for Wine Economics e direttore associato (scienza e tecnologia) dell’UC Agricultural Issues Centre. Gli ambiti di ricerca di cui si occupa sono Economics of Agriculture, Agricultural Policy e Food Policy. Kym Anderson, George Gollin Professor di Economics, direttore esecutivo del Wine Economics Research Centre e del Centre for International Economic Studies all’Università di Adelaide. Alan Olmstead, Distinguished Research Professor del Department of Economics dell’University of California Davis e membro del board di direttori del National Bureau of Economic Research. La ricerca del professor Olmstead si è concentrata sugli effetti dei cambiamenti tecnologici ed istituzionali sulla crescita produttiva. Gordon Rausser, Robert Gordon Sproul e Distinguished Professor del Department of Agricultural and Resource Economics all’University of California – Berkeley. Egli è un economista internazionale che ha servito il Council of Economic Advisors sotto la presidenza di Ronald Reagan, nonché economista capo dell’Agency for International Development. Daniel Sumner è il Frank H. Buck, Jr., e docente nel Department of Agricultural and Resource Economics all’University of California Davis e direttore dell’Agricultural Issues Centre dell’università. Johan Swinnen, docente di Development Economics e direttore del LICOS Center for Institutions and Economic Performance at the University of Leuven in Belgio, presidente dell’International Association of Agricultural Economists (IAAE) e Senior Researcher al Centre for European Policy Studies CEPS a Bruxelles. 
La sede dell’evento non poteva che essere il Castello di Verrazzano, nel cuore del Chianti Classico, oggi proprietà della famiglia Cappellini che fornirà agli illustri Accademici un’accoglienza di tutto rispetto. A partire dalla cena di benvenuto nell’incantevole terrazza del Castello a base di prodotti tipici e allietata da musica classica, per poi passare alla cerimonia d’inaugurazione e alla cena ufficiale di presentazione del board al cospetto delle autorità cittadine e della Famiglia.
Il Castello con la sua suggestiva posizione tra Firenze e Siena diventa la splendida cornice di un evento internazionale dove il dialogo fra agronomi, economisti e specialisti sembra ricreare l’atmosfera di tanti secoli fa, quella che aveva stimolato Giovanni da Verrazzano ad intraprendere il viaggio che ha “sconvolto” la geografia e la cultura.
Il board ed il ponte altro non sono che il concretizzarsi di un legame culturale e storico stretto fra americani ed italiani, tramandato da generazioni. Il ritrovo di persone di spicco in ambiti diversi, infatti, stimolerà e spingerà la curiosità dei membri del comitato a scoprire nuovi aspetti della scienza, a viaggiare e a condividere i propri studi, le proprie scoperte ed, indirettamente, la propria cultura. America e Italia non sono mai state tanto vicine e si prevede che il rapporto si intensifichi e si rafforzi negli anni a venire. La possibilità di avere a Verrazzano il gotha degli economisti che si mettono a disposizione della Fondazione è e deve essere inteso non solo come patrimonio della Toscana ma di tutto il Paese.
Del Bimbo Fabrizio

mercoledì 22 luglio 2015

Melodia del Vino il 25 luglio a Rocca di Frassinello


Anche nel 2015 in Toscana si svolgerà Melodia del Vino, il Festival Internazionale che unisce musica classica e sapori del luogo.
 Bellezza dei territori, eccellenza del gusto e genialità dei grandi artisti della musica: questi sono gli ingredienti e le tre colonne portanti della quarta edizione del Festival «Melodia del Vino», la manifestazione che si snoda tra le location più suggestive della Toscana tra degustazioni e concerti.
Un «viaggio» alla scoperta del patrimonio storico, artistico ed enogastronomico della regione tra castelli e tenute del territorio toscano; eventi di grande appeal che hanno condotto gli spettatori in un excursus magico tra vini, colori e paesaggi in luoghi di indiscusso prestigio.
Le edizioni passate del Festival hanno ospitato molti artisti di fama internazionale, all’interno di suggestive location: le tenute e le cantine coinvolte hanno dimostrato di sapere unire tradizione e innovazione.


Data unica nella splendida cornice della Tenuta Rocca di Frassinello, a Gavorrano, nel grossetano per il Festival Melodia del Vino che torna in Toscana quest’estate (25 luglio), unendo l’eccellenza delle note della musica classica a quella del territorio e dei suoi vini più prestigiosi. Qui, in una delle più prestigiose cantine d’autore della regione, si terrà il concerto “Classico in Jazz con echi etruschi” che vedrà protagonisti i musicisti Stefano Cocco Cantini (sassofono e oboe) e Simone Zanchini (fisarmonica e live electronics).
Cantini, ha suonato in tournée, in Italia e all’estero con artisti come Phil Collins, Raf, Laura Pausini e Fiorella Mannoia. Il sassofonista follonichese ha inciso anche numerose colonne sonore di film famosi e si è esibito nei più importanti teatri al mondo.
Simone Zanchini è invece tra i fisarmonicisti più interessanti e innovativi del panorama musicale internazionale: un grande sperimentatore che ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia e all’estero e che ha collaborato con artisti del rango di Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto ed Ettore Fioravanti, solo per citarne alcuni.
Il titolo del concerto è un omaggio alla necropoli etrusca e ai reperti presenti alla Tenuta di Frassinello, un ulteriore e prezioso gioiello che arricchisce di storia la cantina disegnata dall’architetto di fama mondiale Renzo Piano. La serata avrà inizio alle 19 con una degustazione di vini della Tenuta, ottimo preludio allo spettacolo del duo Cantini/Zanchini, in programma alle 20.30.



Programma

Sabato 25 Luglio 2015

Tenuta Rocca di Frassinello – Gavorrano (GR)
Classico in Jazz con echi etruschi
protagonisti:
Stefano Cocco Cantini | sassofoni e oboi etruschi
Simone Zanchini | fisarmonica, live – electronics
La serata si articola come di seguito:
ore 18,30 apertura porte
ore 19 degustazione vini della Tenuta
ore 20.30 concerto
r unire tradizione e innovazione. Melodia del Vino si conferma una manifestazione importante, destinata a diventare un punto di riferimento per tutti i turisti, italiani e stranieri, per gli amanti del territorio e dell’enogastronomia locale.

Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo