giovedì 25 novembre 2010

Alla Stazione Leopolda la IX Selezione dei Vini di Toscana


Parte dal Buy Wine, l’avventura delle 960 etichette che hanno superato la IX Selezione dei Vini di Toscana, il concorso enologico basato sul metodo dell’Union International des Oenologues e organizzato, ogni due anni, dall’Agenzia Toscana Promozione in collaborazione con l’Enoteca Italiana di Siena, l’Associazione Enologi Enotecnici Italiani e l’Istituto per il Commercio con l’Estero. Una prima prova, quella del workshop internazionale in programma fino a domani alla Stazione Leopolda di Firenze, che inaugura ufficialmente il tour mondiale della nuova squadra che per due anni sarà la testimonial dell’enologia toscana nel mondo.
I 960 vini usciti dalle cinque sessioni di analisi sensoriali che, dal 19 al 21 novembre, hanno visto impegnati, presso l’Hotel Garden di Siena, 77 commissari internazionali (enologi, sommelier e giornalisti) saranno utilizzati, infatti, da Toscana Promozione in iniziative pensate per sviluppare nuovi contatti con operatori di catene specializzate, buyer, importatori e rappresentati del cosiddetto canale HoReCa (Hotel, Restaurant, Café). Il tutto per spingere sempre di più l’enologia toscana sui mercati internazionali. E dopo la tappa fiorentina – che vede la presenza di oltre 50 buyer internazionali – la IX Selezione dei Vini di Toscana volerà a New York per l’Italian Wine Week e poi a Londra per un altro workshop appositamente pensato per i vini del concorso toscano.
Con il 70% dei vini promossi (960 su 1364) e 260 etichette premiate con menzione speciale (37,5% dei selezionati) per aver raggiunto o superato quota 85 punti, la nona edizione della Selezione dei Vini di Toscana conferma, una volta di più, l’eccellenza dell’enologia regionale. Eccellenza che proprio in questi mesi ha ottenuto valutazioni estremamente positive dalla Guida dell’Espresso “I vini d’Italia 2011” (41 vini segnalati di cui ben 6 con tre stelle su un totale di 14 a livello nazionale), 23 vini premiati con ‘tre bicchieri” - massima valutazione del Gambero Rosso - e 36 che si sono aggiudicati la chiocciola di Slow Wine 2011. Per non parlare della “Top 100” 2011 di Wine Spectator dove, su 19 vini italiani in classifica, 15 sono toscani, di cui due nei primi dieci: rispettivamente all’8° e 10° posto.
Ma uno dei dati più interessanti emerso dall’edizione 2010 della Selezione è forse quello geografico: ad uscire vincenti dal concorso regionale, infatti, non sono unicamente le province storiche dell’enologia toscana, Firenze e Siena, ma anche quelle che da minor tempo si sono affermate in questo campo di produzione. Province che, di edizione in edizione, partecipano alla Selezione dei Vini di Toscana con un numero sempre maggiore di aziende e di vini. La Selezione, che oggi è il primo concorso in Italia su base regionale, secondo solo a quello organizzato dal Vinitaly che, però, è su base internazionale, non è infatti un appuntamento riservato solo ai grandi produttori ma anche ai piccoli, che spesso nascondono veri e propri gioielli dell’enologia del territorio ma che non hanno la possibilità di pubblicizzare. La prova del crescente interesse da parte di tanti produttori tradizionalmente “estranei” alle grandi kermesse sta nel fatto che dalla prima edizione della Selezione, le aziende iscritte - e di conseguenza i vini presentati - si sono moltiplicate esponenzialmente, passando dalle 120 del 1989 alle 467 del 2010.
Infine, due dati che, pur non legandosi alle categorie ufficiali ammesse alla Selezione dei Vini di Toscana, fanno ben sperare per il futuro del settore vinicolo toscano in termini di qualità e competitività: il 16% delle etichette selezionate rientrano nella categoria fuori concorso dei “Vini dei Giovani”, pensata dagli organizzatori per premiare la passione e l’attenzione degli enologi e dei produttori che hanno meno di quaranta anni. Mentre oltre il 22% fanno parte di quella dei “Vini delle Donne”, a testimonianza di come negli ultimi anni la presenza femminile nel mondo del vino stia crescendo in modo esponenziale. Una vera e propria rivoluzione che ha portato una ventata di grazia e creatività in un ambiente, fino a qualche tempo fa, tutto al maschile.


Fabrizio Del Bimbo

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