giovedì 18 novembre 2010

Gunter Grass disegna l'etichetta di Nittardi


Günter Grass, Premio Nobel per la Letteratura nel 1999, crea la XXVIII Etichetta Artistica, che ogni anno impreziosisce un limitato numero di bottiglie di Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” rendendole un ambito oggetto da collezione.

Peter Femfert e sua moglie Stefania Canali, proprietari dal 1981 della Fattoria Nittardi, conservano il profondo legame con l’arte che caratterizza la tenuta fin dalle sue origini: in omaggio all’illustre proprietario Michelangelo Buonarroti, ogni anno le etichette e le carte seta che avvolgono le bottiglie sono “firmate” da celebri artisti contemporanei come Valerio Adami, Emilio Tadini, Friedensreich Hundertwasser, Eduardo Arroyo, Mimmo Paladino, Yoko Ono e Tomi Ungerer.

Per il 2010 Peter Femfert e Stefania Canali hanno avuto l’onore di collaborare con Günter Grass, cogliendo l’occasione di far conoscere un aspetto artistico meno noto del grande scrittore tedesco: quello legato alla pittura, che, come lui stesso dichiara, è stata la sua “prima grande passione” per trasmettere anche tramite i colori la sua visione del mondo, che “non è in bianco e nero ma è fatto di tanti punti di colore, tra cui il grigio e il blu, colori che appartengono alla nostra realtà quotidiana”. Non è un caso quindi che i suoi soggetti preferiti, animali, ritratti e ricette, siano legati alla vita di tutti i giorni: quest’ultima, tra le vigne della Fattoria Nittardi, è rappresentata da una lumaca sopra un grappolo d’uva, motivo scelto da Günter Grass per decorare le bottiglie dell’annata 2008 del Chianti Classico “Casanuova di Nittardi”.

La lumaca ha un ruolo molto rappresentativo nell’opera dell’autore: é il suo animale preferito, tanto da dedicargli il titolo di uno dei suoi libri più importanti “Dal diario di una lumaca”. Citando un passo di questo diario, si intuisce quanto lo scrittore si identifichi con l’animale: “io sono l’incarnazione umana della lumaca. Con il mio impeto ad andare avanti, a guardarmi dentro, con la mia tendenza a trascinarmi, con la mia più profonda inquietudine e impazienza, sono una lumaca”.

Lo stretto legame che esiste tra la Fattoria Nittardi e l’arte si può scoprire subito, non appena giunti alla tenuta, situata nel cuore storico della Toscana tra Firenze e Siena: qui, tra 12 ettari di vigneti, 4 ettari di uliveti e 120 ettari di bosco, si trova un pregevole Giardino delle Sculture in cui sono ospitate molte opere di artisti internazionali, tra cui Miguel Berrocal, Horst Antes, Victor Roman, Raymond Waydelich, Friedensreich Hundertwasser. Un sentiero artistico emozionante inserito nella natura di Nittardi, che dimostra la grande passione degli attuali proprietari nell’unire il mondo del vino a quello dell’ospitalità e della cultura.

A confermare tutti questi aspetti, la qualità dei vini Nittardi che negli anni hanno ottenuto molti riconoscimenti a livello internazionale: oltre al Chianti Classico “Casanuova di Nittardi” e alla Riserva “Nittardi”, la Fattoria Nittardi, estesasi all’inizio degli anni 2000 anche in Maremma, produce anche il prestigioso “Nectar Dei” e il fratello minore “Ad Astra”, entrambi IGT Maremma Toscana. Questi vini richiamano a origini molto antiche: nel 1182 quello che oggi è conosciuto come Nittardi era una torre fortificata a Castellina in Chianti chiamata “Nectar Dei”, che nel XVI secolo divenne proprietà di Michelangelo Buonarroti. Nel 1510, mentre era a Roma per realizzare la Cappella Sistina, Michelangelo si fece inviare dal nipote Lionardo come “dono genuino al Papa Giulio II”, alcuni fiaschi del vino Nittardi che lui stesso produceva. La storia si è ripetuta mezzo millennio più tardi, quando le prime bottiglie di vino provenienti dalle vigne della nuova proprietà nella Maremma Toscana, al quale simbolicamente è stato dato il nome di “Nectar Dei”, sono state donate da Peter Femfert a Papa Benedetto XVI. Il Papa ha accettato con gioia l’omaggio, ringraziando con una lettera di suo pugno rivolta direttamente alla famiglia, che, con questo ulteriore gesto, ha dimostrato ancora una volta l’appassionata dedizione per questa tenuta dalla tradizione secolare.

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