martedì 7 luglio 2020

Nella Tuscia spicca l'eccellenza della Tenuta Sant'Isidoro

Nell'ambito del tour organizzato  in Tuscia da Daniela Corti Event e Undiscovered Italy Tours, una tappa molto interessante ha visto protagonista  la Tenuta Sant'Isidoro, nata alla fine degli anni ‘30 lungo la costa della Maremma Laziale, ed estesa per una superficie di circa 817 ettari.

Molto interessante la descrizione dell'azienda che ci ha dedicato il Sig. Palombi, ma la chiacchierata informale a tavola con la Sig. ra Simona Bonanni è stata ancor più coinvolgente per il suo entusiasmo e per i tanti progetti narrati. 

Una parte dell’azienda, convertita in “biologico”, è stata destinata all’allevamento allo stato brado di vacche “maremmane”, pecore e cavalli. Non ultimo, ma fiore all’occhiello, è il settore vitivinicolo che investe una superficie di circa 57 ettari, dislocati nella zona collinare a nord, a circa 10 km dal litorale tirrenico, tra i comuni di Tarquinia e Montalto di Castro, e comprende impianti effettuati a partire dalla seconda metà degli anni ‘90 e parte di un appezzamento del 1978 di Trebbiano Toscano.


Le nuove varietà impiantate sono: Montepulciano e Sangiovese, vitigni autoctoni, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Chardonnay, ormai  adattatesi al  territorio. La cantina è stata completamente ristrutturata nel 2001 e attrezzata con macchinari tecnologicamente all’avanguardia. Anche l’imbottigliamento viene effettuato in azienda. Tutto l’investimento è stato effettuato con la supervisione dell'enologo Riccardo Cotarella


(www.santisidoro.net)

Nicoletta Curradi 

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