domenica 1 maggio 2016

Con DiVini Etruschi 2016 rivivono i fasti dell'antica Dodecapoli

Si e' appena conclusa l' edizione 2016 di DiVini Etruschi, manifestazione dedicata ai vini della dodecapoli etrusca che si e' tenuta a Volterra il 30 aprile e 1° maggio presso le Logge del Palazzo Pretorio in Piazza dei Priori.


Volterra ha rivissuto i suoi fasti etruschi attraverso il vino, con l'annuale appuntamento con DiVini Etruschi che riunisce, in un esclusivo banco d’assaggio, i vini provenienti dai territori dell’antica Dodecapoli: Volterra, Arezzo, Bolsena, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Orvieto, Perugia, Piombino, Tarquinia, Veio, Vulci.


Nella foto Carlo Zucchetti

DiVini etruschi, evento organizzato da Carlo Zucchetti e Associazione Vignaioli di Volterra, con il patrocinio del Comune, della Cassa di Risparmio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, con il supporto di Slow Food di Volterra e Valdicecina, dell’Associazione Tartufo dell’Alta Val di Cecina, dell’Emporio del Gusto, della Pro Volterra e del Consorzio turistico Volterra Valdicecina ha avuto luogo nelle Logge di Palazzo dei Pretori a Piazza dei Priori che, per l'occasione, somo state invase di gusto e qualità.
E’ in questi spazi, antichi e suggestivi, che è stato possibile assaggiare i vini Etruschi, partecipare ai laboratori del gusto organizzati dalla condotta Slow Food di Volterra e Valdicecina, lasciarsi ammaliare dai prodotti tipici a km 0 della mostra mercato a cura dell’Emporio del Gusto e lasciarsi guidare, in un’analisi sensoriale e culturale sul vino, curata da Carlo Zucchetti.

Il vino prima di tutto, quindi, quello dell’antica Dodecapoli Etrusca, che ha animato il banco d’assaggio. Erano presenti, oltre alle cantine di Volterra con l’Associazione Vignaioli di Volterra (Il Mulinaccio, MonteRosola, Podere Marcampo, Rifugio dei Sogni, Terre de’Pepi): i vini di questo territorio hanno la fortuna di nascere in un terreno ricco di minerali che risente dell'influenza del vicino mare. Degni di nota il Giusto alle Balze, Merlot in purezza, del Podere Marcampo, il Vermentino 2015, appena imbottigliato, di Terre dei Pepi, Crescendo 100% Sangiovese di MonteRosola, Cosimino de Il Mulinaccio, Intensivo Sangiovese 100%  de Il Rifugio dei Sogni.


Nella foto tutte le etichette dei Vignaioli di Volterra

Le altre cantine presenti:

AREZZO Fattoria di Gratena
BOLSENA Villa Puri
CERVETERI Casale Cento Corvi
CHIUSI Colle Santa Mustiola
CORTONA Baracchi
ORVIETO Palazzone
PERUGIA Goretti
PIOMBINO Sangiusto
TARQUINIA Tenuta Sant’Isidoro
VEIO Terre del Veio
VULCI Terre Etrusche Cantina Lotti.


Momebto clou le degustazioni guidate da Carlo Zucchetti, enogastronomo e ideatore del progetto Divini etruschi organizzate in quattro appuntamenti, per approfondire, di volta in volta, attraverso una lettura sensoriale mirata, il legame millenario con la vite allacciato dagli Etruschi, la centralità del Sangiovese, 

Info: www.carlozucchetti.it

Fabrizio Del Bimbo





Nella foto il Palazzo Pretorio a Volterra

venerdì 25 marzo 2016

A Bassano del Grappa (Vi) “Asparagi & Vespaiolo” 2016


“Asparagi & Vespaiolo” 2016
Presentata il 24 marzo
a Bassano del Grappa di Vicenza presso Palazzo Sturm
  
Inizia la stagione degli asparagi  a Bassano del Grappa con l’inaugurazione della rassegna “Asparagi & Vespaiolo”. Il prodotto locale viene valorizzato dall’iniziativa, curata dal Gruppo Ristoratori Bassanesi (ASCOM), attraverso un calendario di serate di gala dedicate all’asparago bianco di Bassano DOP, una per ciascun ristorante. Il Consorzio Tutela dei vini della DOC Breganze collabora all’iniziativa, giunta all’edizione trentasette, curando l’abbinamento dei piatti a base di asparago, elaborati dai migliori ristoranti della zona, con una selezione dei rinomati vini di Breganze, tra i quali spicca naturalmente per gradevolezza il bianco Vespaiolo, fermo o spumante.
Per tutta la durata della rassegna “A tavola con l’Asparago Bianco di Bassano DOP – Asparagi & Vespaiolo”, ciascun ristorante del Gruppo, oltre alle serate di degustazione, avrà anche un menù alla carta dedicato proprio all’aromatico turione primaverile, prodotto tradizionale dell’area pedecollinare del Brenta.
La presentazione della manifestazione è stata presentata  a Bassano del Grappa (VI), giovedì 24 marzo presso palazzo Sturm.
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Del Bimbo Fabrizio

lunedì 15 febbraio 2016

Presto il Chianti patrimonio Unesco



In data odierna, l'Assemblea dei soci del Chianti Classico, ha ufficialmente deliberato l'avvio del processo di inserimento del territorio “Chianti” nella prestigiosa Lista dei territori patrimonio Unesco. Si tratta del territorio geografico del Chianti i cui confini coincidono con quello della produzione del vino Chianti Classico.Il progetto di candidatura sarà incentrato sulla valorizzazione del complesso delle risorse culturali storiche e paesaggistiche del Chianti di cui la componente enologico-produttiva costituisce il risultato più significativo.Il progetto è stato promosso dal Consorzio vino Chianti Classico e sarà seguito dalla Fondazione per la Tutela del Territorio.Il Presidente del Consorzio Sergio Zingarelli dichiara: l'inserimento del Chianti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale Unesco apporterà al territorio e ai suoi prodotti vitivinicoli e turistici un consistente valore aggiunto, in termini di prestigio e notorietà internazionale”.Tessa Capponi, presidente della Fondazione per la Tutela del Territorio Chianti Classico aggiunge: “dovrà essere una candidatura "popolare", sostenuta dal più ampio schieramento di forze sociali economiche, culturali e ambientaliste del territorio”.


Fabrizio Del Bimbo

venerdì 12 febbraio 2016

Il vino protagonista nei post dei turisti in Toscana

 Il vino protagonista del rapporto Sociometrica nei 547.000 post dei turisti in Toscana.
A Firenze i giorni 12 e 13 febbraio Buy Wine apre le anteprime di Toscana.

.Il vino per il piacere del corpo e il Duomo di Firenze per quello dello spirito. Se nel viaggio in Toscana tra i must-see l’esperienza migliore la riserva la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (seguito dalla Piazza Grande di Arezzo), tra gli elementi di cui quell’esperienza si compone è il vino – assieme al cibo - a regalare la maggiore soddisfazione comparata alle attese. Parola dei social user che nell’ultimo anno e mezzo hanno visitato la Toscana, affidando ad oltre mezzo milione di post sul web il racconto delle emozioni suscitate dal loro viaggio. L’estratto di Sociometrica legato al vino e svelato da Toscana Promozione alla vigilia della Borsa ‘Buy Wine’ (12-13 febbraio) – l’appuntamento fiorentino clou del settore con 250 buyer provenienti da 36 Paesi -, vede infatti il prodotto enologico assoluto protagonista tra gli apprezzamenti degli ospiti. Secondo i 547mila post in lingua inglese di ‘Toscana Index’,la parola ‘vino’ è in testa alla classifica di gradimento tra i servizi preferiti dai turisti con 83 punti (su scala a 100), davanti alle spiagge (82), alla cucina, allo shopping, ai musei e agli hotel. E se per l’analisi semantica di Sociometrica ‘Florence’ e ‘Tuscany’ restituiscono il maggior numero di citazioni, queste sono primariamente abbinate a decine di migliaia di richiami al reticolo tematico legato a viaggio-vino-paesaggi-cibo. A eccezione dei trasporti (car, tour, train, bus…), ‘Country-side’, ‘wine’ e ‘restaurant’ sono infatti le parole più abbinate a ‘Tuscany’, ben più di ‘museum’, al diciannovesimo posto. Tutto ciò a conferma di come la parola Toscana sia un vero e proprio brand, capace di evocare non un puro riferimento geografico ma un profilo specifico di vacanza, ancorata al giro in auto, al vino, alla scoperta dei produttori, del buon cibo e a sensazioni specifiche che il territorio può riservare.  


La sesta edizione di Buy Wine (Firenze, 12-13 febbraio), il workshop B2B, organizzato dall’Agenzia regionale Toscana Promozione, favorisce l’incontro tra la Toscana del vino e il trade internazionale, e si tiene ogni anno alla Fortezza da Basso di Firenze. Qui, il 12 e 13 febbraio, 200 produttori toscani incontreranno 240 buyer stranieri tra importatori, distributori, GDO e HoReCa, provenienti da mercati storici, ma anche da piazze “nuove” per un totale di 36 paesi rappresentati. Tra questi un ruolo importante è giocato da Stati Uniti (44), Canada (39), Cina (25), Brasile (12), Australia (12), Giappone (11), Danimarca (10), Germania (8), Corea del Sud (7) e Messico (7) che, complessivamente, rappresentano oltre il 72.9% dei buyer internazionali partecipanti. Per quanto riguarda i produttori, invece, presenti quasi tutte le province della regione. Guidano la classifica per territorio Siena e Firenze, rispettivamente con 68 e 55 aziende, seguite da: Grosseto (26), Livorno (12), Arezzo(17), Pisa (13), Pistoia (3), Prato (3) e Lucca (3). Nato nel 2010, Buy Wine è un evento in costante crescita che, negli anni, si è accreditato come punto di riferimento per i buyer di tutto il mondo interessati al vino toscano. Nell’edizione 2015 sono stati circa 6000 gli incontri di business in agenda che hanno portato, nel 63% dei casi, alla stipula di contratti grazie ai quali il 46% delle aziende toscane partecipanti è riuscita adincrementare il proprio fatturato. Per il quarto anno consecutivo, infine, Buy Wine lancia la volata alle Anteprime di Toscanache, dal 13 al 20 febbraio, vedranno 13 denominazioni presentare, agli operatori e ai giornalisti di settore, i vini nuovi introdotti sul mercato a partire dal 2015. Si inizia a Firenze la collettiva allo Star Hotel Michelangelo, dove il 13 febbraio saranno presenti 8 denominazioni: Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Bianco di Pitigliano e Sovana, Colline Lucchesi e Maremma Doc.Il 14 febbraio, invece, sarà la volta dell’Anteprima del Chianti. Si prosegue poi con la Chianti ClassicoCollection alla Stazione Leopolda di Firenze (15-16/02), l’Anteprima della Vernaccia al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada San Gimignano (17/02) e l’Anteprima del Vino Nobile nella Fortezza di Montepulciano (18/02). Chiude la programmazione diAnteprime di Toscana: Benvenuto Brunello che si terrà il 19 e 20 febbraio presso il Chiostro del Museo di Montalcino.

Fabrizio Del Bimbo

                                                                                             

sabato 30 gennaio 2016

Il 12 e 13 febbraio torna Buy Wine alla Fortezza







Torna il 12 e 13 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze l'appuntamento con Buy Wine, la vetrina del vino toscano dove quest'anno 200 produttori della nostra regione incontreranno 240 importatori e distributori di vino provenienti da 36 paesi per la sesta edizione della manifestazione curata da Toscana Promozione, per favorire l'incontro tra buyer internazionali e cantine.

Buy Wine aprirà inoltre la settimana delle Anteprime di Toscana che, dal 13 al 20 febbraio vedrà 13 denominazioni vinicole presentare a operatori e giornalisti di settore le nuove produzioni. Si inizia a Firenze la collettiva allo Star Hotel Michelangelo, dove il 13 febbraio saranno presenti otto denominazioni: Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Bianco di Pitigliano e Sovana, Colline Lucchesi e Maremma Doc.
Il 14 febbraio, invece, sarà la volta dell'Anteprima del Chianti. Si prosegue poi con la Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda di Firenze (15 e 16 febbraio), l'Anteprima della Vernaccia al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada San Gimignano (17 febbraio) e l'Anteprima del Vino Nobile nella Fortezza di Montepulciano (18 febbraio). Chiude la programmazione di Anteprime di Toscana Benvenuto Brunello, che si terrà il 19 e 20 febbraio presso il Chiostro del Museo di Montalcino.

Fabrizio Del Bimbo

domenica 24 gennaio 2016

Da uve vespaiole non solo vino Torcolato, da Poli l'ottima grappa Barili di Torcolato




.Si e' svolta il 17 gennaio scorso a Breganze (/VI) la 21° Prima del Torcolato, celebre vino passito da uve Vespaiole. Da queste stesse uve, non tutti sanno che si ricava anche un'ottima grappa come quella prodotta dalle distillerie Poli di Schiavon. Questa grappa, prodotta distillando le uve, conferite da 9 cantine, a vapore, e' stata la prima ad essere fatta riposare (elevata) per tre anni in barili di vino Torcolato. Da questo incontro nasce una grappa dall'aroma complesso, sentori di uva passa, fichi secchi e albicocca e sapore fruttato con note di legno tostato.




Conosciamo più' da vicino questa realtà' vinicola; conduzione di tipo familiare, metodo artigianale e cultura sono le tre componenti del noto brand della distilleria di Jacopo, Andrea e Barbara Poli. A Schiavon (Vicenza) si trova la sede dell’azienda e di uno dei 2 Musei della Grappa. La scommessa per il futuro è rafforzare l’export. Poli Distillerie non è soltanto un’impresa produttrice di grappa, ma un pioniere della produzione artigianale di questo distillato tutto italiano. Tutto parte nel 1898 da Giobatta Poli, che ha trasferito da qualche anno la propria osteria da San Luca di Marostica a Schiavon. Poli affianca al lavoro di oste quello di venditore di cappelli di paglia. La sua grande passione è però per le vinacce, che trasforma in grappa a domicilio per i clienti grazie a una distilleria montata su un carretto. Gli subentra il figlio Giovanni, che ricava un impianto di distillazione dalla vaporiera a legna di una locomotiva. Nel corso dei decenni l’azienda cresce, ma il salto di qualità avviene però più di recente, con Antonio Poli figlio di Giovanni, detto “Toni, che nel 1956 modifica l’impianto di distillazione. Sua è l’aggiunta di nuove caldaie, che continua nel 1964 e nel 1983 fino alle dodici attuali che costituiscono l’alambicco in rame “I 12 cavalieri”. Oltre all’alambicco di stile antico, altri due impianti portano avanti la produzione di Poli entrambi con due caldaie a bagnomaria: Athanor del 2001 per distillare uva, frutta e vino; Crysopea del 2009, molto moderno e a sottovuoto, per le vinacce da uve bianche. Poi ci sono i musei a Bassano del Grappa e nella sede di Schiavon. Nel frattempo le redini dell’azienda sono passate ai figli di Antonio, Jacopo Poli, attuale amministratore delegato, e i fratelli Barbara e Andrea, che si sono divisi i compiti. Con loro lavorano una quarantina di persone, tra cui la consorte di Jacopo, Cristina. Per Jacopo Poli i punti di forza sono essenzialmente tre, tutti collegati tra di loro. Il primo è la conduzione familiare. Come afferma, "Il nome della famiglia resta nel marchio. Vuol dire che mettiamo la faccia in ogni fase della produzione e vogliamo per forza che la qualità resti alta". Il secondo è il metodo artigianale. È la classica distinzione tra industriale e artigianale: la prima costa meno, ma la seconda ha quella qualità che fa la differenzia nel gusto e nella conservazione. Non per caso la lavorazione è guidata da cinque principi: la scelta della vinaccia migliore, la distillazione immediata della materia prima, l’uso sapiente delle attrezzature, la costanza e la passione nel lavoro e il rispetto per il prodotto e il consumatore finale». Il terzo è la cultura. Per quanto immateriale possa sembrare, è altrettanto importante. Un consumatore “educato” e ben indirizzato sa come e dove orientare i propri acquisti. Per questo sono stati aperti i due musei della grappa a Bassano e a Schiavon, che attirano migliaia di visitatori ogni anno. In entrambi si mostra e si illustra la produzione della grappa, perché si capisca che non è soltanto uno “scaldabudella” ma una bevanda elaborata e raffinata che può regalare piacevoli gusti e sensazioni. In essa sono racchiuse fatica, tenacia e tanto amore..L'aperitivo della casa “Airone Rosso” è dedicato ad Antonio Poli. I pensieri del figlio Jacopo vanno comunque oltre e guardano all’intero comparto Una scommessa non da poco, per i prossimi anni, è di sfondare nei mercati esteri. Il problema è il fatto che non sia ancora conosciuto a sufficienza: se si riesce ad esportare oltre il 40 per cento dei prodotti in più di 50 paesi, in particolare in quelli di lingua tedesca, a livello nazionale le grappe che approdano all’estero sono soltanto il 10 per cento». Si tratta di una sfida di grande portata, che la distilleria Poli vuole affrontare e vincere. Possono tornare utili i social network, fonora utilizzati in italiano, ma sarà necessario un cambio di passo per raggiungere potenziali clienti esteri.
Info: www.poligrappa.com







Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

venerdì 8 gennaio 2016

Nuovi assaggiatori di grappa e acquaviti a Firenze.


Corsi per nuovi assaggiatori di grappa e acquaviti in arrivo a Firenze, pronti a farsi promotori della ‘cultura del buon bere consapevole’. Al corsi di formazione di primo livello promosso dall’associazione toscana di Anag, Assaggiatori grappa e acquaviti, che si svolgerà dal 4 febbraio al 3 marzo presso il Ristorante “I 5 sensi ” in via Pier Capponi, 3A/r (zona Piazza Donatello). Il corso proporrà cinque lezioni settimanali - nel giorno del giovedì dalle ore 21 alle ore 23 - per conoscere il mondo ‘spiritoso’ dei distillati e favorire un consumo attento alla qualità piuttosto che alla quantità del prodotto, obiettivo primario di Anag e delle sue associazioni regionali e delegazioni provinciali attive in tutta Italia. Le iscrizioni sono ancora aperte  e per partecipare è richiesta l’associazione ad Anag, che è possibile effettuare anche al momento dell’iscrizione. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione ai nuovi assaggiatori. 
Il programma. Il corso di primo livello si aprirà con la consegna del materiale didattico e  l’introduzione alla degustazione attraverso il metodo e la scheda di assaggio adottati da Anag. Le lezioni successive illustreranno i principi della degustazione e l’analisi attraverso vista, olfatto, retrolfatto e  gusto; le norme e i regolamenti che disciplinano la produzione di grappa e acquaviti d’uva e le tecniche della distillazione, con le relative disposizioni legislative. L’ultima lezione sarà dedicata alla “cultura del buon bere”, per conoscere meglio l’alcol e i suoi limiti e promuovere un consumo consapevole. Per informazioni e iscrizioni, è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo anagtoscana@gmail.com oppure contattare il numero 339-5768390.

Anag sui social network. Per conoscere da vicino Anag ed essere sempre aggiornato su attività e corsi di degustazione, è possibile consultare il sito www.anag.it oppure seguire l’associazione sui social network attraverso la pagina Facebook (Assaggiatori grappa e acquaviti - Anag) e il profilo Twitter (@AnagItalia).
Del Bimbo Fabrizio