martedì 11 ottobre 2016

A Firenze un club anni Trenta a tutto swing con arredi vintage e fontana d’assenzio





Un club anni Trenta dove ritrovare l’atmosfera del proibizionismo, tra arredi d’epoca, ritmi swing e cocktail d’altri tempi: inaugura mercoledì 12 ottobre alle ore 21 Fumoir, un locale nel locale all’interno dello storico Rex di via Fiesolana, recentemente riaperto in pieno stile vintage. Regina della saletta sarà una scenografica fontana di cristallo dedicata al più misterioso dei distillati: l’assenzio.

Fumoir sarà una sorta di privé first class, all’interno del locale che si ispira al transatlantico Rex, fiore all’occhiello della Marina italiana all’inizio del secolo scorso. Entrare nella saletta sarà come fare un salto indietro nel tempo. Ogni dettaglio del Fumoir ricostruisce un’epoca, a partire dal nome, che riprende esattamente quello del bar che si trovava a bordo del vero Rex, fino ai liquori serviti al banco, passando per gli arredi, tra cui alcuni elementi originali del transatlantico, rintracciati in negozi d’antiquariato in varie parti d’Italia.

Anche la lista dei cocktail è ispirata al menu del Rex datato 1931, recuperato dai gestori del locale e attualizzato dai mixologist di via Fiesolana per renderlo compatibile con i gusti contemporanei. Sulla carta un numero limitato di drink, principalmente a base di aniciati, destinati a cambiare ogni settimana. Previsto poi il servizio “à la ancienne”, grazie alla particolare fontana e a tre tipi di liquore all’assenzio con gradazione alcolica diversa (Pernod Absinthe Supérieure, Vieux Pontalier, La Fede Absinthe Blanche). Da aggiungere, su richiesta, la famosa zolletta di zucchero da incendiare per ottenere l’effetto “flaming” e fare un tuffo nei più tenebrosi caffè parigini frequentati da poeti maledetti e artisti a caccia di ispirazione.

Il Fumoir sarà aperto tutte le sere tranne il venerdì e il sabato dalle 21 in poi, solo su prenotazione (tel. 055 2480331 o sms al 366 3309728). 


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 21 settembre 2016

La guida La Tuscia del Vino 2016 presentata il 1° ottobre a Montefiascone





Sta per uscire   La Tuscia del Vino 2016. Guida ai vini della Provincia di Viterbo e Orvieto curata da Carlo Zucchetti, l’enogastronomo con il Cappello..La seconda edizione di una guida è un po’ come la seconda a teatro: insidiosa. Perché si ha un traguardo da superare – o almeno da eguagliare – e non si può fare affidamento sull’adrenalina del debutto e sull’effetto novità. E' stata affrontata affidandosi al territorio. Alla bella Tuscia enoica che continua a crescere e aggiunge altre 6 cantine alle 72 recensite nel 2015. E all’ampliamento dei confini presi in considerazione. In questa nuova edizione, infatti, si è voluto allargare lo sguardo, ignorare i limiti regionali e tracciare una nuova mappa comprendente i territori dell’Orvieto D.O.C. È stata una scelta ponderata a cui si è arrivati in considerazione delle ragioni storiche – la Tuscia, nome latino dell’Etruria, includeva buona parte dell’attuale Umbria – e delle ragioni geologiche, per la continuità e contiguità dei territori di confine tra le due sponde del Tevere e del Paglia e per quel legame vulcanico intessuto dal complesso dei Vulsini. Abbiamo trattato la zona come un unicum, tralasciando nella divisione in areali i confini amministrativi, proprio a rafforzare la lettura geologica del territorio così come è stata proposta da Sara Ronca del Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza Università di Roma.

La presentazione e premiazione ufficiale de La Tuscia del Vino 2016 si terrà sabato 1° ottobre 2016 presso La Carrozza d’Oro – via Lungolago Montefiascone (VT)

La Tuscia del Vino 2016. Guida ai vini della Provincia di Viterbo e Orvieto curata da Carlo Zucchetti

108 cantine introdotte da una breve descrizione e corredate da informazioni utili: indirizzi, numero di bottiglie prodotte, estensione vitata, enologo e molte altre.

Oltre 500 vini degustati

10 cantine che confermano il cappello, simbolo di coerenza e chiarezza del progetto, 7 quelle che lo conquistano per la prima volta.

44 3Est! i vini che meritano una lunga sosta

9 areali introdotti da una descrizione geologica con lo spunto per la costruzione di percorsi enoturistici.

Le aziende con agriturismo o foresteria e quelle che permettono la visita in cantina

Queste sono le nostre Cantine con il Cappello e i nostri   

 



Le Cantine con il Cappello 

Antonella Pacchiarotti
Grotte di Castro

Barberani
Orvieto

Cantine Neri
Orvieto

Castello della Sala
Ficulle

Cristina Menicocci
Fabrica di Roma

Decugnano de’ Barbi
Orvieto

Falesco
Montefiascone – Montecchio

Le Coste
Gradoli

Occhipinti
Gradoli

Palazzone
Orvieto

Podere Orto
Acquapendente

San Giovenale
Blera

Sergio Mottura
Civitella d’Agliano

Tenuta La Pazzaglia
Castiglione in Teverina

Tenuta Le Velette
Orvieto

Trappolini
Castiglione in Teverina

Trebotti
Castiglione in Teverina



I 3 Est!

Spumanti

Blanc de Blanc Aladoro Vigne del Patrimonio

Brut Metodo Classico 2010 Decugnano dei Barbi

Bianchi

Alma Rei V.d.T. bianco 2015 La Carcaia

Cervaro della Sala I.G.T. Umbria bianco 2014 Castello della Sala

Chardonnay I.G.P. Lazio Manti  2014 Tenuta Ronci di Nepi

Est! Est!!Est!!! di Montefiascone Classico DOP  Foltone 2015 Cantina Stefanoni

Ferentano I.G.P. Lazio bianco 2013 Falesco

Grechetto di Civitella D’Agliano I.G.T. Latour a Civitella 2014 Sergio Mottura

Grechetto di Civitella D’Agliano I.G.T. Poggio della Costa 2015 Sergio Mottura

Grechetto I.G.T. Lazio Brecceto  2014 Trappolini

Grechetto I.G.T. Lazio Poggio Triale 2014 Tenuta La Pazzaglia

Grechetto I.G.T. Umbria Bianco dei Neri 2014 Cantine Neri

Grechetto I.G.T. Umbria Sole Uve 2014 Tenuta Le Velette

Grechetto I.G.T. Umbria Strozzavolpe 2015 Bigi

Le Coste V.d.T. bianco Le Coste

Musco V.d.T. 2013 Palazzone

Nethun I.G.T. Lazio bianco 2015 Muscari Tomajoli

Orvieto Classico D.O.C. Vigneto Torricella 2015 Bigi

Orvieto Classico Superiore D.O.C. Luigi e Giovanna 2013 Barberani

Orvieto Classico Superiore D.O.C. Terre Vineate 2015 Palazzone

Orzalume I.G.T. Umbria bianco 2015 Castello di Corbara

Procanico I.G.T. Lazio 2015 Trappolini

Zero 8 V.d.T. 2015 Marini Georgea

Colli Etruschi Viterbesi D.O.P. Rossetto Il Fedele 2015 Podere Grecchi

Pinot Grigio I.G.T. Lazio Satres 2015 Le Lase

Rossi

Fobiano I.G.P. Umbria rosso 2010 La Carraia

Habemus Etichetta Rossa I.G.T. Lazio rosso 2013 Sangiovenale

Habemus I.G.T. Lazio rosso 2014 Sangiovenale

Lago di Corbara D.O.C. Rosso Polvento 2010 Barberani

Marciliano I.G.T. Umbria rosso 2012 Falesco

Montiano I.G.T. Lazio rosso 2013 Falesco

Pietra Dura I.G.T. Lazio rosso 2012 Bottaccio

Rosso Arcaico V.d.T.      Occhipinti

Sangiovese I.G.T. Lazio Paterno 2013 Trappolini

Sangiovese I.G.T. Lazio rosso Ost 2014 Cordeschi

Sartiano I.G.T. Umbria rosso 2014 Bigi

Soremidio I.G.T. Lazio rosso 2012 Tenuta Sant’Isidoro

Tuscia D.O.C. Sangiovese 2013 Ciucci

Vepre I.G.T. Lazio rosso 2013 Vigne del Patrimonio

Seduzione

Orvieto Classico Superiore D.O.C. Muffa Nobile 2015 Palazzone

Orvieto Classico Superiore D.O.C. Muffa Nobile Calcaia 2013 Barberani

Orvieto Classico Superiore D.O.C. Vendemmia Tardiva Pertusa 2015 Custodi

Aleatico I.G.T. Lazio Idea 2015 Trappolini

Aleatico I.G.T. Umbria passito 2009 Barberani



Fabrizio Del Bimbo

sabato 17 settembre 2016

Artimino brinda ai 300 anni del Carmignano

Ad Artimino, sulle morbide colline del Montalbano, quest’autunno la Storia prende corpo e voce, per ricordare con uno spettacolo teatrale l’eredità culturale lasciata dalla famiglia de’ Medici a Firenze e alla Toscana. Il 25 settembre 2016, andrà in scena la prima del live show “L’eredità dei Medici”, presentato da The Medici Dinasty Show. Un autentico tuffo nella storia, corredato da affascinanti contributi multimediali, musiche, video mapping e costumi d’epoca, ambientato nelle sale della Villa dei Cento Camini, nome con cui è conosciuta la “Ferdinanda”, un tempo dimora di caccia del granduca e oggi patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Un innovativo infotainment che offrirà emozioni e divertimento senza però rinunciare a una precisa ambientazione storica e una funzione didattica, replicato poi venerdì 30 settembre e domenica 2 ottobre. E non è tutto: la Tenuta di Artimino creerà in occasione di questo importante anniversario una preziosa limited edition di 1716 magnum celebrative di Carmignano Riserva 2012 con etichetta ideata da Wessel Huisman, artista olandese legato ad Artimino Contemporanea e alla Florence Biennale. Il 25 settembre i primi 10 esemplari ritoccati di pugno e firmati dall’artista verranno battuti all’asta per beneficenza insieme al dipinto originale di Huisman e il ricavato andrà a finanziare “OENS – Osteopatia e Neuroscienze” per l’acquisto di un endoscopio destinato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.

Di seguito un approfondimento sul 300° anniversario e il dettaglio degli eventi che compongono le celebrazioni di Artimino:

I trecento anni del bando di Cosimo III de’ Medici
Era il 24 settembre del 1716 quando il Granduca Cosimo III emanò il bando Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare quei vini considerati fra i più virtuosi del tempo. Si tratta del primo esempio al mondo del concetto di Denominazione e di disciplinare di produzione, anticipando di circa un secolo le Aoc francesi. Nel documento venivano definite severe norme di vendemmia e produzione e si delimitava la zona del Carmignano; nello stesso anno era uscito un altro bando – “sopra il commercio del vino” – che istituiva la nascita di una Congregazione che vigilasse sulla vendita all’estero di questo vino, già apprezzato fuori confine e considerato “un decoro per la nazione”.
Il live show “L’eredità dei Medici”
La Villa dei Cento Camini, voluta da Ferdinando I nel 1596 e progettata dall’architetto Bernardo Buontalenti, sarà il palcoscenico del live show “L’eredità dei Medici” presentato da The Medici Dynasty Show, che tra fine settembre e inizio ottobre riporterà in vita i personaggi più noti della casata tra le antiche mura della Villa. Lo stravagante granduca Gian Gastone e sua sorella Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina, si ritroveranno insieme per l’ultima volta: dal loro incontro nascerà un flashback che ripercorrerà la gloriosa storia della dinastia, il mecenatismo, le iniziative sociali e le direttive illuminate, non ultime quelle riguardanti il vino e la salvaguardia dei prodotti di qualità. Nelle sale della Villa, l’Eredità dei Medici ripercorrerà una storia affascinante, intrecciando i momenti salienti del periodo mediceo per offrire agli spettatori spunti di riflessione e approfondimento ma anche forti emozioni. Si tratta di un testo teatrale nato da un’ampia ricerca storiografica e dalla professionalità di un’equipe multidisciplinare, con l’obiettivo di far calare gli spettatori all’interno dello spettacolo proponendo un nuovo modo di conoscere la storia di Artimino e il territorio di Carmignano.
La bottiglia celebrativa e l’asta di beneficenza
Artimino celebra il legame tra passato e presente della “sua” denominazione con una serie limited edition di 1716 magnum numerate, create in collaborazione con l’artista Wessel Huisman, che per l’occasione ha rivisitato l’immagine della villa, usata da sempre come marchio distintivo delle etichette della Tenuta. La ricerca artistica del pittore olandese, molto legato ad Artimino, rivela un interesse unico nei confronti della storia, come si manifesta anche nell’opera creata appositamente per l’etichetta della limited edition “300 years Anniversary”. Il vino – un Carmignano Docg 2012 – è conservato in 1716 magnum dalla forma singolare (che richiama quella tondeggiante delle bottiglie dell’epoca), numerate a mano, con etichetta in canvas, packaging elegante e gomma lacca sul collo della bottiglia. Le prime dieci bottiglie, ritoccate di pugno dall’artista, insieme all’opera d’arte originale e ad alcune preziose etichette “sbagliate” saranno battute all’asta il 25 settembre dal battitore Roberto Milani della casa d’aste San Lorenzo: il ricavato sarà devoluto alla raccolta fondi per un endoscopio che permetterebbe di operare alcune forme tumorali del cervello attraverso la cavità nasale anziché con un’operazione alla calotta cranica. Un macchinario innovativo e di estrema importanza, destinato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Promotori del progetto sono il neurochirurgo Lorenzo Genitori e l’osteopata Tommaso Ferroni: i fondi saranno così destinati alla loro società no profit “OENS – Osteopatia e Neuroscienze”.
Il calendario degli appuntamenti
Nel pomeriggio di domenica 25 settembre 2016 si terrà l’asta di beneficenza, seguita da un cocktail di benvenuto, visite guidate della villa e intrattenimento musicale. Dopo l’apericena nelle Cantine Granducali, la prima teatrale di “L’Eredità dei Medici”. Prezzo complessivo: 40 euro Venerdì 30 settembre invece apericena in Villa, nelle Cantine Granducali, e spettacolo “L’Eredità dei Medici”. Domenica 2 ottobre, infine, merenda pomeridiana in Villa per grandi e piccini (con servizio di baby sitting), seguito dallo spettacolo “L’Eredità dei Medici”. Prezzo complessivo: 28 euro. Dopo lo show, inoltre, sarà possibile cenare al ristorante Biagio Pignatta (su prenotazione) con menù di ispirazione medicea. Sconti del 10% per soci Onav – Fisar – Ais – Fis.

Nicoletta Curradi

giovedì 4 agosto 2016

Ottimi auspici per la vendemmia di Conegliano Valdobbiadene

 Conegliano Valdobbiadene: una fotografia dell'andamento stagionale in vista della vendemmia
Ottime premesse di qualità-



 Massimo impegno tra le colline del Conegliano Valdobbiadene in vista della prossima raccolta delle uve: si prevede una vendemmia all'insegna dell'eccellenza qualitativa dei vigneti di alta collina, in virtù della migliore esposizione al sole."I presupposti per un'ottima annata ci sono tutti - afferma Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg - Infatti malgrado le incessanti piogge di maggio e giugno, la vocazione viticola nell'area collinare ha predominato sull'effetto climatico garantendo ad oggi grappoli spargoli con un veloce accrescimento."Il potenziale produttivo delle colline è in linea con quello del 2015, da cui si è ottenuto un millesimo riconosciuto come uno dei migliori degli ultimi anni. Lo staff tecnico del Consorzio sta avviando il costante monitoraggio del grado di maturazione delle uve attraverso il controllo di 20 stazioni di rilievo posizionate nelle diverse aree della Denominazione, di concerto con i tecnici delle cantine sociali e delle aziende associate. Questo lavoro garantisce il perfetto tempismo nel dare il via al lavoro di raccolta che varia ovviamente in funzione della posizione e dell'esposizione dei vigneti."La stagione viticola si è contraddistinta per una fase primaverile ed estiva fresca e piovosa; tale condizione per un vitigno come la Glera e per i vigneti di collina, favoriti da giacitura e terreni ben drenanti, ha posto le basi per una maturazione più lunga e favorevole in termini di qualità e ricchezza aromatica" - dichiara Filippo Taglietti, agronomo del Consorzio."Dalle prime valutazioni tecniche - il presidente Nardi aggiunge - stimiamo che, se non intervengono importanti eventi climatici, la raccolta possa iniziare da metà settembre in poi, leggermente posticipata rispetto all'anno scorso."La vendemmia è vissuta intensamente dalla comunità locale, infatti per una regione vocata da secoli alla viticoltura, in cui ogni famiglia ha una storia da raccontare legata al mondo enoico e dove ogni anno si studiano sistemi particolari e nuovi per supportare il lavoro manuale tra i filari, la vendemmia è il vero e proprio Evento dell'Anno. Nel territorio tra Conegliano e Valdobbiadene, caratterizzato da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, il lavoro nei vigneti richiede infatti annualmente dalle 600 alle 800 ore di attività manuale per ogni ettaro (in pianura la media è di 150 ore circa per ettaro l'anno) e la vendemmia, chiamata per questo "eroica", rappresenta il momento di massima ingegnosità dei viticoltori. Il risultato è sempre ottimale dal punto di vista della raccolta delle uve e, nello stesso tempo, straordinario e unico nel suo genere per un neofito della zona:monorotaie, secchi collegati a carrucole, gerle e cassette portate di mano in mano lungo vigneti non percorribili con mezzi a motore sono i protagonisti dello spettacolo, insieme all'agricoltore. E' un momento in cui si manifestano in modo autentico le radici storiche del territorio. Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è l'ente privato, nato nel 1962, che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Lo spumante prodotto sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene, in provincia di Treviso, ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata nel 1969 e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 2009. Il territorio di produzione comprende 15 comuni: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e Valdobbiadene. Il Consorzio, attualmente presieduto da Innocente Nardi, ha sede in località Solighetto a Pieve di Soligo, raggruppa 183 case spumantistiche e tutte le categorie di produttori (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori). Opera principalmente in tre aree: la tutela del prodotto, la sua promozione e la sostenibilità della produzione, in Italia e all'estero, dove promuove la conoscenza del prodotto attraverso attività di formazione, organizzazione di manifestazioni e relazioni con la stampa. www.prosecco.it

 Nicoletta Curradi

martedì 26 luglio 2016

Assaggio del vino: cambia veste il laboratorio chimico merceologico di Firenze

Dal 20 luglio 2016 il Laboratorio Chimico Merceologico ha cambiato veste in Analytical Food per effetto della cessione del ramo d'azienda al Gruppo Analytical. Quindi, tutte le attività di pertinenza del Laboratorio, i rapporti in essere e ogni nuova attività fanno ora capo al Gruppo Analytical Srl. La nuova veste è stata presentata il 26 luglio al Grand Hotel Baglioni di Firenze.

Il laboratorio chimico merceologico è considerato un’eccellenza sul territorio ed è da molti anni impegnato nella ricerca e nella garanzia di qualità delle filiere viti-vitinicola e olivo-oleicola in un’ottica di miglioramento della qualità delle produzioni. E’ una struttura che soddisfa sia le esigenze dei produttori che desiderano valorizzare i propri prodotti, sia le esigenze dei cittadini e consumatori, che chiedono garanzie e tutela dei prodotti.
Il laboratorio è dotata di personale qualificato in grado di rispondere alle esigenze degli operatori con determinazioni analitiche per il comparto agro-alimentare, ma anche con attività di formazione, di ricerca e trasferimento tecnologico.
Qualsiasi tipologia di cliente, pubblico o privato, può rivolgersi al laboratorio sapendo di trovare:
  • competenze di tipo chimico, chimico-analitico, strumentale;
  • esperienza in analisi sensoriale;
  • esperienza in sistemi di gestione qualità, in particolare auditor/responsabili gruppi di audit di Sistema Qualità;
  • esperienza in legislazione agroalimentare;
  • esperienza e supporto per l’iter di certificazione DOP e IGP;
  • esperienza in presentazione di progetti europei, nazionali e regionali;
  • capacità di effettuare docenze in ambito universitario e divulgativo.
Tra il personale ci sono Chimici e Tecnologi Alimentari iscritti all’ordine nazionale,  assaggiatori di olio di oliva vergine iscritti all’elenco nazionale e capo panel.
Il Laboratorio è dotato di strumentazione tecnica di ultima generazione collocata in una superficie aperta e funzionale di circa 400 mq.
Il laboratorio ha a disposizione due moderne sale di assaggio ed un gruppo importante di assaggiatori esperti nella degustazione di vino ed olio ed altri prodotti ortofrutticoli.In particolare, per l’olio il Laboratorio si avvale di cinque comitati professionali (o panel) autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole per la valutazione organolettica (assaggio) di questo prodotto. I panel di assaggio possono certificare la qualità dell’olio, indicandone i pregi e i difetti e attribuire l’esatta classificazione merceologica (extravergine – vergine – lampante).



Per l'assaggio del vino,  il Laboratorio si avvale della collaborazione di numerosi assaggiatori iscritti all'elenco dei tecnici e degli esperti degustatori di vini DOCG e DOC, che sono convocati in quattro commissioni guidate da esperti enologi.

Analytical FOOD
Via Orcagna 70, Firenze a pochi passi da Piazza Beccaria
Telefono: 055-674027
E-mail commerciale: sales.food@analytical.it
E-mail fornitori: acquisti@analytical.it 

L’orario di apertura al pubblico è dal lunedì al venerdì dalle ore  8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 15.30.

Nicoletta Curradi

mercoledì 20 luglio 2016

Da Johnny Bruschetta anche i vini sono di qualità

I menu vacanzieri del Tuscan bistrot Johnny Bruschetta di via dei Macci a Firenze includono quest'estate anche piacevoli abbinamenti a vini del nostro territorio e non solo, prodotti da aziende di qualità come Castello del Trebbio, Tenuta Casa Dei e Olianas.  

 Il Castello del Trebbio, fondato dalla famiglia de’Pazzi nel XII secolo è di proprietà dei Baj Macario dal 1968. Dal 1995 è gestito direttamente da Anna e Stefano Casadei che hanno trasformato la proprietà in un’azienda moderna e molto dinamica ed orientata a produzioni di alta qualità. L'azienda come le altre di famiglia viene condotta secondo i principi del Biointegrale e i vigneti sono costituiti soprattutto da Sangiovese. Il focus principale dell’azienda è infatti la valorizzazione di questo vitigno: siamo nel cuore del Chianti Rufina, dove il Sangiovese trova la sua migliore espressione in termini di eleganza e longevità. Ricca ed affascinante è la storia che caratterizza il Castello: in cui, nel 1478, fu tramata la famosa “Congiura de’Pazzi”.



La Tenuta Casadei, a Suvereto, nella Toscana meridionale, produce vini di elevato livello qualitativo da varietà internazionali. La joint venture con i Cline ha contribuito a dare nuovo impulso all’azienda, che, da sempre condotta secondo i dettami dell’agricoltura biologica, poi Biointegrale, ha recentemente introdotto i cavalli nella gestione dei vigneti e sta completando la cantina con anfore, cemento e legno.





L’azienda Olianas, a Gergei in Sardegna, è stata fondata da Stefano Casadei insieme ad Artemio Olianas, amico e socio di origine sarda ed imprenditore nella ristorazione fiorentina. L’obiettivo fin dall’inizio è stato produrre vini di elevata qualità e con un fortissimo legame con il territorio d'origine. A tale scopo si è deciso di puntare esclusivamente su varietà autoctone sarde (Cannonau, Bovale,  Carignano, Vermentino e Nasco), sottoposte a rigorosa selezione sia in campo che in cantina, dove si utilizzano anche le anfore, come strumento per l’esaltazione delle loro peculiari caratteristiche. Le  vinificazioni vengono interamente svolte in modo naturale, senza il ricorso a lieviti selezionati o enzimi, che potrebbero contribuire a standardizzare gli aromi ed il gusto dei vini, togliendone tipicità
Tra i vini proposti da Johnny Bruschetta spicca, in abbinamento ai piatti più leggeri,  il Rosato, Cannonau DOC Cannonau 100%, di cui sono prodotte 10.000 bottiglie, a fermentazione attivata in modo naturale, come prevede il metodo biointegrale, utilizzando una “pie de cuve”, senza l’utilizzo di lieviti selezionati e di attivanti. Dopo la fermentazione, circa l’80% del vino rimane in affinamento “sur lie” in acciaio per 5 mesi, mentre il rimanente 20% è affinato in Tonneaux per lo stesso periodo. Successivamente il vino viene chiarificato con bentonite e filtrato mediante procedimento di filtrazione a cartoni.
E' un vino dal grande impatto, sempre bilanciato tra la freschezza di un ottimo vino bianco e la struttura del Cannonau.
La temperatura di servizio consigliata è 8°-10°C.

In abbinamento a piatti dal sapore più deciso si propone invece  Armonia, rosso toscano ottenuto da Merlot + Syrah 50%, altri vitigni a bacca rossa. Di questo vino sono prodotte 50.000 bottiglie. L'affinamento avviene In barrique di rovere francese, di 2° e 3° passaggio, per 10-12 mesi. Segue un ulteriore affinamento in bottiglia da 4 a 6 mesi.
Al naso mostra chiaramente intensi aromi di bacche rosse con punte di vaniglia. Riempie la bocca in modo soffice e morbido al palato con una buona freschezza. Finale leggermente dolce.




Dulcis in fundo, un bicchierino di Vinsanto del Castello del Trebbio...


Nicoletta Curradi
Fabrizio Del Bimbo

giovedì 30 giugno 2016

Distillati Marzadro, un'ottima idea per i cocktails dell'estate

Una serata allegra, ricca di novita' e di emozioni, quella organizzata pochi giorni fa nella sala Win City Sisal di Viale Giovine Italia a Firenze dalla Distilleria Marzadro. 

 Molti ancora credono che la grappa sia un superalcolico per palati forti, adatto solo per le correzioni o per digerire. Tutte credenze sbagliate.  La grappa può entrare a pieno titolo tra gli ingredienti di miscelazione,  contribuendo a creare ottimi e freschi cocktails estivi  


                       Foto di Nicoletta Curradi      

Tra le Grappe Marzadro sono state selezionate il monovitigno di Chardonnay della linea Le Giare, la Grappa aromatizzata alla camomilla, Camilla, e l'immancabile Le Diciotto Lune, prodotto di punta della Distilleria. Grande successo ha ottenuto  anche Anfora, l'ultima nata in casa Marzadro, la Grappa invecchiata in anfore di terracotta.

Tra i cocktails più apprezzati della serata, il Trentin Boulevard, preparato con grappa Le Giare e arancia fresca o essiccata, Le Diciotto Julep con grappa Le Diciotto lune e frutti di bosco frullati, lo Speck-Isis, con grappa Camilla, lime, birra e spremuta di limone. Inoltre gli ospiti hanno avuto la possibilità di gustare un piatto di tagliolini cacio e pepe sfumati alla grappa: una delizia per il palat

Foto di Valerio Ricci

La storia della Distilleria Marzadro vede il suo inizio nel lontano 1949 a Brancolino di Nogaredo, nel cuore della Vallagarina, in Trentino. É una terra suggestiva, solcata da vigneti “allevati” con cura ancestrale, che si arrampicano verso le pendici dei monti, partendo dal fondovalle punteggiato da alberi da frutto. Un inizio pionieristico, fatto di tenacia, caparbietà e molte promesse, nel tempo mantenute. Attilio Marzadro, con la sorella Sabina, è il protagonista di questa storia. Egli ha saputo coltivare al meglio la sua terra per ottenere dai vitigni le vinacce più idonee alla distillazione delle Grappe, facendo propria un’arte secolare. É un uomo di montagna, Attilio Marzadro e come tale ha voluto trasmettere hai figli questa preziosa eredità fatta di intuizioni, entusiasmo e passione; ma anche di sapienza, esperienza e profondo amore per il territorio e la sua cultura.


                                                              Foto di Valerio Ricci

La famiglia Marzadro, oggi allargata a tre generazioni, ha conservato intatto il patrimonio di tradizioni con grande impegno e professionalità, nell’ottica di una innovazione costante. Dietro all’aspetto romantico del recupero e del mantenimento di antiche tradizioni, Marzadro si pone come un’azienda dinamica, in continuo aggiornamento ed evoluzione per operare al massimo delle potenzialità relative alla salubrità ambientale, nell’assoluto rispetto rivolto alla qualità delle materie prime ed ai sistemi di lavorazione.

 Info: wwww.marzadro.com



                                                                 Foto di Valerio Ricci









Fabrizio Del Bimbo