lunedì 3 febbraio 2020

Il vino toscano protagonista a BuyWine e Anteprime toscane



Il 7 e l’8 febbraio in Fortezza da Basso torna BuyWine Toscana, mentre il 15 febbraio con PrimAnteprima si inaugura la settimana delle Anteprime di Toscana.


Novità 2020: la rassegna cinematografica Ciak and Wine a La Compagnia e il convegno su architettura e vino in S. Apollonia.
L’assessore Marco Remaschi premia la miglior sommelier FISAR e il miglior enologo 2019.
Consegnato un riconoscimento anche alle aziende toscane premiate al Concours Mondial de Bruxelles.

La, Toscana può vantare 59.000 ettari di vigneti, infiniti filari di viti che disegnano panorami famosi in tutto il mondo. Il 95,8% dei vini toscani sono DOP (DOCG e DOC), molto al di sopra della media nazionale ferma al 62%. Il totale del vino prodotto nel 2019 è stato di quasi 2,6 milioni di ettolitri, circa l’11% in più dell’anno precedente. Un risultato in netta controtendenza rispetto al -19% della media nazionale*.  La quantità va di pari passo alla qualità come dimostrano i numerosi premi internazionali assegnati ai nostri vini. Sono state ben 21 le bottiglie Made in Tuscany premiate al Concours Mondial de Bruxelles 2019. Di questo e molto altro si parlerà a BuyWine Toscana (7-8 febbraio) e alle Anteprime di Toscana 2020 (15- 22 febbraio), i due eventi promossi dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzati da PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sistema Toscana.

BuyWine Toscana in programma il 7 e l'8 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze, è la più importante vetrina B2B dei vini a denominazione della Toscana. La 10a edizione vedrà la presenza di 260 aziende vitivinicole selezionate tramite bando regionale e oltre 220 buyer provenienti da 50 Paesi. Oltre ai mercati consolidati quali Canada, USA, Paesi Scandinavi, Brasile, Singapore e Hong Kong, restano stabili le presenze di buyer da Giappone, Taiwan e Corea del Sud. Tra le new entry di quest’anno: Angola, Bulgaria, Repubblica Dominicana, Ecuador, Malesia, Portogallo, Romania e Uruguay. Aumentano del 5% le aziende con certificazione biologica o biodinamica: sono 108, il 41,6 % del totale. Per prepararsi al meglio all’evento i seller toscani hanno partecipato ad una serie di seminari che hanno fornito loro strumenti per un approccio mirato ai mercati esteri e alla comunicazione social del proprio prodotto. Inoltre, per creare maggiori opportunità di business, le agende degli appuntamenti tra buyer e seller vengono generate da un sistema di matchmaking dando priorità alle richieste di incontro ed incrociando i loro rispettivi profili.

Dopo BuyWine è la volta di “PrimAnteprima”, l'anteprima collettiva regionale in programma il 15 febbraio sempre alla Fortezza da Basso (padiglione Cavaniglia) che coincide con l’inaugurazione della Settimana delle Anteprime di Toscana 2020 (15-22 febbraio). PrimAnteprima offrirà la possibilità ad addetti ai lavori e stampa specializzata proveniente da tutto il mondo di degustare le annate appena immesse sul mercato da importanti Consorzi toscani quali: Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Terre di Pisa e Valdarno di Sopra. L’evento clou è in programma alle ore 12 di sabato 15 febbraio: una tavola rotonda a cui parteciperà l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi insieme ad illustri ospiti ed esperti, moderati da Nicola Prudente, alias Tinto, conduttore di Decanter Rai Radio2 e #MPEF La7. Fabio del Bravo di ISMEA presenterà gli ultimi dati sulla produzione vitivinicola in Toscana e le sfide dei mercati; Francesco Mazzei, presidente di Avito parlerà delle prospettive della Toscana vitivinicola; Donatella Cinelli Colombini, presidente del Consorzio Vino Orcia presenterà un progetto innovativo di  marketing territoriale del vino; Roberto Scalacci della Regione Toscana parlerà della nuova Pac 2021-2027. Il prof Attilio Scienza, Ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano, racconterà l'esperimento enologico che ha ripercorso, dopo 2.500 anni, la produzione del mitico vino dell’isola di Chio. Al termine dell’evento sarà proprio il produttore Antonio Arrighi che guiderà la degustazione delle ultime 8 bottiglie di Nesos, il vino marino fatto all'isola d'Elba alla maniera degli antichi greci (posti limitati per la stampa e su prenotazione. Scrivere a m.dellamonica@fst.it). Alle 14.30 si terrà la conferenza di presentazione del Consorzio Vino Toscana per la tutela del vino Toscana IGT. Nel corso della giornata saranno organizzate due degustazioni guidate curate da sommelier FISAR (posti limitati per la stampa e su prenotazione in loco).

Il programma della Settimana delle Anteprime proseguirà con Chianti Lovers a cura del Consorzio Vino Chianti (16 febbraio, Fortezza da Basso), Chianti Classico Collection a cura del Consorzio Vino Chianti Classico (17-18, Stazione Leopolda di Firenze), Anteprima Vernaccia di San Gimignano a cura del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano (19 febbraio, San Gimignano), Anteprima Vino Nobile di Montepulciano a cura del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (20 febbraio, Montepulciano), Benvenuto Brunello 2020 a cura del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (21 e 22 febbraio, Montalcino). Per maggiori info www.buy-wine.it e www.anteprimetoscane.it.

Assoluta novità di quest’anno l’apertura della manifestazione alla città di Firenze attraverso la rassegna cinematografica “Ciak and Wine” che vede in programma tre serate di film a tema e degustazioni guidate al Cinema La Compagnia a cura di Fondazione Sistema Toscana (8-9-10 febbraio) intervallate da degustazione dei vini dei Consorzi: Carmignano, Vino Chianti, Chianti Rufina, Vino Nobile di Montepulciano, Vino Vernaccia di San Gimignano (tutti i giorni dalle 20 alle 21 degustazioni con prenotazione obbligatoria via mail a info@cinemalacompagnia.it). A seguire un excursus tra cantine e architettura che parte dall'Europa per arrivare tra le cantine di design della rete di Toscana Wine Architecture, prendendo in considerazione le cantine che hanno fatto la storia dell'architettura. Di questo parlerà il convegno: “L'architettura del vino nell'era dell'enoturismo” che si terrà venerdì 14 febbraio alle ore 10 presso l'auditorium di Sant'Apollonia (via San Gallo 25, Firenze). L'evento è organizzato dalla rivista “Casabella” con ProViaggiArchitettura, in collaborazione con l'assessorato all'Agricoltura della Regione Toscana.

TOUR PER I BUYER - L’offerta dedicata ai buyer non finisce con la due giorni di BuyWine. Domenica 9 febbraio 140 operatori verranno accompagnati in 7 wine educational  tour alla scoperta del territorio toscano. L’obiettivo è di fargli conoscere il contesto in cui si produce il vino toscano, per avvicinarli alle eccellenze agroalimentari, artistiche, storiche e naturali della nostra regione in modo che tornino nei loro Paesi con un pezzo di Toscana nel cuore. I tour sono organizzati grazie alle Camere di Commercio di Firenze, Lucca, Maremma Tirreno, Massa Carrara e Pisa, e grazie alla fondamentale collaborazione con i Consorzi Chianti, Chianti Classico, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Maremma Toscana, Montecarlo, Morellino di Scansano, Montecucco e Terre di Pisa.

PREMIATI GLI ‘EROI’ TOSCANI DEL VINO - Una Toscana che è sempre più terreno fertile per il sistema vino e sempre più in rosa. L’assessore Remaschi, nel corso della conferenza stampa ha premiato due donne che stanno contribuendo a portare in alto il nome della Toscana: Carlotta Salvini, insignita del titolo Miglior Sommelier d'Italia FISAR 2019 e Barbara Tamburini, vincitrice dell'Oscar del Vino-Premio Giacomo Tachis quale miglior Enologo 2019. Premiate anche le aziende toscane produttrici dei vini medagliati al Concours Mondial de Bruxelles 2019, uno dei più prestigiosi concorsi enologici internazionali e partner da alcuni anni di BuyWine. Nell’ultima edizione ben 21 vini presentati da 15 aziende avevano ricevuto il prestigioso riconoscimento, ecco il dettaglio: 1 medaglia Grand’Oro all’azienda Agricola Poggio Salvi di Jacopo Bonucci & css;  8 medaglie d’Oro alle aziende: Castello Vicchiomaggio, Corte dei Venti, Fattorie Parri Soc Agr di Luigi e Vilma M. Parri S.S., Montemercurio, Società Agricola Bulichella SRL, Società Agricola Fattoria di Piazzano SAS, e 2 medaglie d’Oro all’azienda Eredi Benito Mantellini; 12 medaglie d’Argento alle aziende: Azienda Agricola Balbi - Fattoria Il Capitano, Azienda Uggiano SRL, Bellussi Spumanti SRL, Fattoria Le Bocce - Stefano Farina,  Fattorie Parri Soc Agr di Luigi e Vilma M. Parri S.S., I Balzini Società Agricola SAS, Marchesi Gondi, Montemercurio, Società Agricola Fattoria di Piazzano SAS,   e ben 3 argenti all’azienda Lornano.  

In occasione della conferenza stampa è stato presentato e distribuito ai presenti “Toscana Terra dei vini”, un volumetto in italiano e in inglese che scatta la fotografia aggiornata del sistema vino della nostra regione. La pubblicazione vuole guidare il lettore accompagnandolo alla scoperta  delle sue denominazioni di origine, dalle 11 DOCG, alle 41 DOC fino ai 6 IGT.
Gli organizzatori di BuyWine Toscana e PrimAnteprima 2020 ringraziano gli sponsor di questa edizione: Acqua San Felice, Oga, UPS, Winetrade oltre allo sponsor tecnico FISAR e allo school partner rappresentato dall’Istituto Professionale "Bernardo Buontalenti” di Firenze.

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 13 gennaio 2020

A Firenze la 5/a edizione di Vinoi il 23 e 24 febbraio 2020



Il Salone dei Vini Artigianali, Biologici, Biodinamici e Naturali!
La Quinta Edizione della Degustazione-Evento di ViNoi.

Torna, il 23 e 24 Febbraio, l'appuntamento di riferimento per la Toscana dei Vini Artigiani "di Territorio".iNoi 2020 · Firenze · 5^ Edizione

Il Salone dei Vini Artigianali, Biologici, Biodinamici e Naturali!
La Quinta Edizione della Degustazione-Evento di ViNoi.

Torna, il 23 e 24 Febbraio, l'appuntamento di riferimento per la Toscana dei Vini Artigiani "di Territorio".
Due giorni di Fiera-Mercato con VitiCultori dal Nord al Sud Italia e da Oltre Confine, 
per gli operatori più attenti e per gli appassionati del vino fatto 'secondo Natura'.

Da 5 Anni, il 'primo' evento di degustazione con produttori 'scelti' di piccole aziende vitivinicole orientate al concetto di 'Qualità Naturale', che interpretano in modo autentico il frutto del territorio e dell'annata, preservando la vitalità dei suoli e la fertilità della terra, 
da ogni non-logica di produzione invasiva ed intensiva, dannosa per l'ambiente e per l'uomo, e lontani dalla standardizzazione e dall'omologazione del gusto 'convenzionale-costruito'.
 

Il Salone apre alle Ore 10:00, (Domenica 23 chiusura alle 19:00 e Lunedì 24 chiusura alle 18:00) e si svolge presso l'ICLAB - Intercultural Creativity Laboratory (Viale Guidoni 103, Firenze): location 'open space' multifunzionale,
tra i centri più attivi della città
per gli eventi artistici e creativi, dalla forte vocazione internazionale, vicina all'Aereporto Vespucci e
facilmente raggiungibile con tutti i mezzi (Casello Autostradale Firenze Nord e Linea 2 Tramvia ATAF).
 

Oltre alla degustazione ai banchi d'assaggio, il programma prevede, inoltre, appuntamenti e seminari di approfondimento (a breve comunicati),
vendita diretta al banco dei vini, food corner (già confermati Vineria Sonora Firenze, Gatta ci Cova Lucca e UtopiKo Firenze) e
beve amiche, ovvero un circuito di collaborazioni speciali con enotecari e ristoratori partner, pre e post evento!
 

L'evento, con oltre 45 Aziende, dall'Italia, Germania e Francia, è organizzato da ViNoi
realtà indipendente nella filiera dei Vini Artigiani, Biologici-Dinamici e Naturali… Creativi, per Natura!


Evento FB: https://bit.ly/2N8uxLx

Link & Social
https://www.facebook.com/vinoi.it
https://www.instagram.com/vinoi.it
info@vinoi.it
 






MODALITA' INGRESSI 
INGRESSI — 2 giorni di degustazioni, 17 ore di assaggi e vendita ai banchi, e diverse opzione di accesso all'evento: in #prevendita 'unica' (giornaliera o abbonamento di 2 giorni) su Vivaticket o #bigliettointero. Negli ingressi sono inclusi i calici ViNoi, le sacche porta-calice ed i cataloghi-mappe del salone!
► Domenica 23 Febbraio — Ore 10:00-19:00
- prevendita 'unica' on line, 13€ + ddp
- intero, alla cassa, 20€ (sconto 10% soci FISAR Firenze)
- pass ristoratori-enotecari (2 per p. iva), 10€
► Lunedì 24 Febbraio — Ore 10:00-18:00
- prevendita 'unica' on line, 13€ + ddp
- intero, alla cassa, 18€ (sconto 10% soci FISAR Firenze)
- pass omaggio ristoratori-enotecari (2 per p. iva)
► Abbonamento 2 Giorni, 25€ + ddp
I #pass ristoratori-enotecari e gli #accrediti stampa sono da richiedere a info@vinoi.it entro, e non oltre, il 14 Febbraio.
Le #prevendite 'uniche' e #abbonamento Vivaticket sono disponibili fino al 14 Febbraio al link d'acquisto — https://bit.ly/36O1tRr




 Nicoletta Curradi

giovedì 17 ottobre 2019

La prima vendemmia Unesco del Conegliano Valdobbiadene promette qualità



La vendemmia eroica sulle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità Unesco ha mantenuto le promesse delle analisi
pre-vendemmia.
La prima raccolta dopo il riconoscimento Unesco ha portato in cantina i grappoli dall’acidità e il ph ideali per ottenere un ottimo risultato in bottiglia.

 Si chiude una vendemmia davvero eccezionale sul fronte della qualità per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.  Iniziata con circa dieci giorni di ritardo rispetto agli ultimi anni, e tornando così al periodo tradizionale, la vendemmia 2019, la prima dopo il riconoscimento Unesco, è cominciata sotto il segno della qualità, già evidente dai rilievi pre-vendemmia effettuati dai tecnici del Consorzio di Tutela.
La raccolta è avvenuta in condizioni climatiche ideali come ideale è stato il clima primaverile ed estivo che ha permesso la perfetta maturazione dei grappoli. Le condizioni climatiche dell’anno hanno condizionato sia i tempi della raccolta, sia le caratteristiche organolettiche degli acini. Si registra un PH medio al 3,30 (nel 2018: 3,26) e acidità al 6,55 (nel 2018: 5,92) caratteristiche particolarmente vantaggiose per la produzione di spumanti come il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.
“È stato un mese di lavoro intenso, questo appena trascorso sulle Rive e tra i filari; per noi viticoltori si tratta del momento più importante dell’anno. L’eccellenza qualitativa della vendemmia 2019 ci premia per la fatica di un anno intero ed è il coronamento di un percorso fatto di impegno ma anche di successi che hanno avuto eco internazionale: a partire dal riconoscimento Unesco, passando per i Cinquant’anni della denominazione fino al no al glifosato, che ci ha reso la zona più estesa di Europa a rinunciare al noto fitofarmaco” - afferma Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco.
Per quanto riguarda la quantità raccolta, si evidenzia una diminuzione del 3- 5% rispetto all’anno scorso, dovuta agli episodi grandinigeni, che riporta la raccolta nella media degli anni precedenti al 2018.
Dopo un inverno piuttosto fresco, che ha registrato temperature in linea con il periodo, il territorio ha subìto una primavera più fresca e piovosa della media che ha causato un ritardo nel germogliamento e a seguire in tutte le fasi fenologiche. È seguita un’estate giustamente calda, con un andamento termico tipico della stagione, che ha in parte consentito il recupero fenologico che si era perso nel mese di maggio. Inoltre, anche durante il periodo di raccolto il meteo è stato clemente e ha permesso di portare in cantina grappoli particolarmente sani.
Date le caratteristiche del territorio, contraddistinto da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, nel Conegliano Valdobbiadene sono richieste 6/700 ore per ettaro l’anno di lavoro manuale, rispetto alle medie di 150/200 ore lavoro per ettaro delle zone pianeggianti, dove la meccanizzazione è avanzata. Per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massima ingegnosità dei viticoltori del territorio.
La raccolta, come previsto e come di consueto, ha coinvolto prima la zona più orientale, sui versanti maggiormente esposti al sole, come a San Pietro di Feletto, successivamente la zona più centrale della denominazione: come a Refrontolo, Pieve di Soligo, Col San Martino e anche la pregiata zona del Cartizze e infine quella di Valdobbiadene.

Nicoletta Curradi 

domenica 8 settembre 2019

Lu. Va., una bella realtà vinicola a Modigliana


L'evento Stella dell'Appennino, che si è svolto nei giorni 7, 8 e 9 settembre a Modigliana, ha permesso di conoscere una nuova realtà vinicola: Lu. Va. 

Da due vigne  completamente
diverse fra loro, per terreni, varietà,  altitudine ed esposizione sono  nati   vini    del   tutto  diversi.  È la cifra  di una gestione familiare che  rispetta  terra e vigne.




Lu.Va.  è stata fondata nel 2000 da Luciano Leoni  e Valerio Ciani, conferendo nella nuova società i vigneti rispettivamente del Podere Ceretola e del Podere Cucculia, continuando così un’antica tradizione.

La gestione   dell’azienda   è   a conduzione familiare e questo  consente di seguire in modo diretto  tutte le fasi delle lavorazioni che,  pur svolte con moderne attrezzature, vengono effettuate nel massimo rispetto delle tradizioni, a tutela della qualità e della tipicità dei  vini.

Le proposte sono il frutto di attente valutazioni sempre alla ricerca della massima qualità ottenibile in ogni annata.

Da due vigne completamente diverse fra loro, per terreni, varietà, altitudine ed esposizione, si producono vini completamente differenti, che coprono l’intero arco delle proposte della cucina romagnola, esaltandone i piatti tipici. 

Dalla vigna “Cucculia”, situata a circa 350 metri di altezza nella val Tramazzo, con terreno marnoso/arenario, nascono rossi corposi e longevi. 

Dalla vigna Ceretola, situata a circa 180 metri  ai piedi della Val Ibola, con terreno marnoso/argilloso, scaturiscono bianchi freschi e vivaci.


I vini di Lu. Va. rispecchiano fedelmente le caratteristiche del territorio e  questo fattore garantisce l'alto livello dei prodotti, che sono i seguenti :

- Romagna DOC Sangiovese Modigliana Riserva
Cucco Nero, 2016
- Romagna DOC Sangiovese superiore
Cucco Rosso, 2018
- Romagna DOC Sangiovese Modigliana Il Carbonaro, 2018




Fabrizio Del Bimbo 

martedì 2 luglio 2019

Valentino Tesi è il miglior Sommelier della Toscana 2019



Piazza d’onore per Simone Vergamini mentre sul terzo gradino del podio a pari merito si sono classificati Luca Matarazzo e Daniele Palavisini
Valentino Tesi, sommelier della delegazione di Pistoia è il Miglior Sommelier della Toscana 2019. L’elezione è avvenuta ieri 1 luglio, al termine della finalissima del concorso di AIS Toscana premio “Consorzio Vino Chianti”, tenutasi a Firenze nella Sala del Gonfalone di Palazzo del Pegaso della Regione Toscana.
“Auguro al vincitore di quest’anno lo stesso successo che ha avuto il suo predecessore – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – bissando pochi mesi dopo la sua elezione a Miglior Sommelier della Toscana, con il gradino più alto nella competizione nazionale. L’unico consiglio che mi sento di dare al nuovo ambasciatore della sommellerie toscana è di continuare a trarre soddisfazione da tali esperienze ma al contempo avere il coraggio di rimettersi sempre in gioco, non solo per misurarsi con gli altri, ma anche e soprattutto per migliorare la propria professionalità e cercare di superarsi ogni volta. Solo in questo modo, non sentendosi mai arrivati, si costruiscono i successi giorno per giorno – ha aggiunto Cini – questo concorso è importante per noi e per loro, ma ci sono tante competizioni nazionali che li aspettano. La nostra Scuola Concorsi è una delle migliori e ogni anno ne abbiamo la dimostrazione, con i nostri alfieri che riescono a piazzarsi sempre in posizioni al top”.
L’edizione 2019 del concorso si erge a suggello di una importante collaborazione di AIS con il Consorzio del Vino Chianti, a cui è stata altresì dedicata la Masterclass – guidata dal Campione italiano in carica Simone Loguercio e da Luca Alves Franco del Consorzio Vino Chianti - nella Sala Gigli del Palazzo del Pegaso che ha preceduto la sfida finale per eleggere il Miglior Sommelier della Toscana 2019.
Dopo il saluto portato a nome del Consiglio Regionale della Toscana e del suo Presidente Eugenio Giani da parte del Capo di Gabinetto Paolo Becattini, si è tenuta la proclamazione del Miglior Sommelier della Toscana 2019 premio “Consorzio Vino Chianti”, che tuttavia non è stata l’unico evento della giornata, infatti è stata aperta al pubblico dalle 15.30 e fino alle 19.00 la degustazione libera di selezionati vini del Consorzio Vino Chianti ai banchi d’assaggio nel Corridoio della Sala Barile.
“La collaborazione del Consorzio Vino Chianti con una realtà importante e prestigiosa come AIS è la conferma della crescita qualitativa del nostro prodotto - ha dichiarato il Presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi. Il Chianti si conferma un vino di altissimo livello, capace di migliorarsi e innovarsi grazie ad investimenti mirati e all'uso sapiente delle tecnologie in grado di valorizzarne le caratteristiche uniche. Gli apprezzamenti e i riconoscimenti ottenuti vanno ormai oltre la fama del nome Chianti, e convincono sempre di più un mercato esigente, che cerca l'eccellenza, con il plauso anche degli esperti e degli operatori di settore.”
Tesi ha avuto la meglio al termine della sfida finale che lo ha visto contrapporsi a Simone Vergamini della delegazione di Lucca, a cui è andata la piazza d’onore dopo una serie di prove di riconoscimento alla cieca di alcuni vini, tecniche di servizio e decantazione, fino alla prova finale di comunicazione. Terzo gradino del podio a pari merito per Luca Matarazzo anch’egli della delegazione di Lucca e Daniele Palavisini della delegazione Valdelsa.
“Ho coronato un percorso che sognavo da anni – ha commentato il vincitore Valentino Tesi – ovvero diventare il miglior sommelier della mia regione. Lo ritengo oltremodo un privilegio, poiché considero la Toscana una delle prime tre regioni al mondo per importanza vitivinicola. Esserne ambasciatore mi riempie di orgoglio ma soprattutto mi ripaga di tanti sacrifici fatti per studiare, allenarmi e prepararmi. Mi sento inoltre fortunato, da toscano, ad aver avuto come guida dei grandi maestri della sommellerie, a partire dalla Scuola Concorsi: ognuno di loro mi ha trasmesso un qualcosa che messo insieme mi ha permesso di arrivare a questo punto”.
Il titolo di Miglior Sommelier della Toscana non è l’unico titolo che si è aggiudicato nella sua carriera il vincitore di questa edizione: nel suo palmares infatti, può vantare tra l’altro, anche il primo Master Chianti Classico vinto lo scorso febbraio in occasione dell’anteprima alla Stazione Leopolda e il titolo di vicecampione italiano, alle spalle dell’altro toscano Simone Loguercio nel Premio Trentodoc Miglior Sommelier d’Italia 2018.
La proclamazione del Miglior Sommelier della Toscana 2019 premio “Consorzio Vino Chianti” non è stato l’unico evento della giornata:  in Sala Gigli del Palazzo del Pegaso si è svolta una Masterclass dedicata ai vini del Consorzio Vino Chianti guidata dal Campione italiano in carica Simone Loguercio,.
La Masterclass si è basata su unadegustazione orizzontale di Riserva 2015 Vino Chianti delle 
7 sottozone. Ecco le note di degustazione :
Colli aretini
Territorio storico a 300 mt di altezza. Colore luminoso, fresco balsamico con note di cacao, tannino levigato, sapore schietto e generoso. È in linea con il DNA del Chianti. 
Colline pisane.
 Territorio costiero non blasonato a 100 mt di altezza. 
Morbido al naso, profumo di erbe aromatiche e marasca tannino meno invasivo sapido. 
Montespertoli Docg.
Territorio più nuovo e ristretto, profumo di ribes ciliegie sotto spirito, avvolgente. Vivacità e tensione
Montalbano.
Territorio alto con grandi escursioni termiche ma grande sole. Profumo floreale di giaggiolo, ribes e ciliegia. Elegante. 
Rufina. 
Sangiovese e colorino. Profumo di lampone, ciliegia, menta, rosmarino, cuoio. Finezza e longevità 
Colli senesi
 Corposo. Profumo di fiori, viola mammola iris glicine naso perfetto 
Colli fiorentini
Naso fine di frutto fresco non pienamente maturo, tostatura legno non invadente, tannino ben levigato. Equilibrio e freschezza.


Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 21 giugno 2019

Turismo nell'area vino Chianti, un settore strategico in crescita


Una crescita del 10% in un anno se guardiamo agli arrivi, dell’8% sulle presenze. E’ il turismo nell’area vino Chianti che cresce, attrae e si conferma settore strategico. I numeri li ha messi nero su bianco la ricerca Wine Monitor Nomisma per Consorzio Vino Chianti, presentata oggi a Firenze, che ha tracciato tendenze e profili di chi sceglie l’enoagriturismo. Dall’indagine svolta su un campione di 800 persone, tra 18 e 65 anni, è emersa una fotografia abbastanza nitida: uomo, tra i 35 e i 44 anni, livello di istruzione e reddito medio alto. Un intervistato su 4 ha dichiarato che gli piacerebbe fare una vacanza per visitare cantine e vigneti. La Toscana resta la regione in vetta alle preferenze, citata dal 21% degli intervistati, e il territorio di produzione vino Chianti si rivela destinazione preferita con il 37% delle risposte.
Secondo la ricerca Nomisma, nel 2018, nell’area di produzione vino Chianti si sono registrate più di 1.230.000 arrivi (42% italiani e 58% stranieri), il 9% sul totale della Toscana che sfonda quota 14 milioni. Le presenze sono state quasi 3,5 milioni (44% italiani e 66% stranieri), il 7% sul totale regionale. Dal confronto tra il 2017 e il 2018 emerge una crescita più marcata dell’enoagriturismo, il doppio o più, rispetto al già buon risultato del +4% nelle presenze e negli arrivi in regione. L’aumento più marcato si registra sugli stranieri, il 13% in più rispetto al 2017. 



“I vini Dop della Toscana sono un’attrazione forte e consolidata per il turismo, soprattutto internazionale - dichiara Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -  Le tendenze ci offrono una visone ottimistica per il futuro, un terreno favorevole per implementare le strategie di promozione e valorizzazione del prodotto alla luce anche dei dati sulle esportazioni, sia nel mercato europeo che extraeuropeo”
"Il vino in Toscana rappresenta un elemento di eccezionale attrazione per la storia che rappresenta e la qualità riconosciuta in tutto il mondo - commenta Stefano Ciuoffo, assessore regionale al Turismo -  Chianti è sinonimo di quel concetto del ‘buon vivere toscano’ che diventa l’elemento ricercato per un turista maturo con la voglia di scoprire una terra al di fuori di un mordi e fuggi stereotipato. Un turista che vuole vivere un’esperienza anche attraverso il gustare un ottimo vino e il toccare con mano dove questo nasce. Anche per questo l’offerta turistica in loco si è andata strutturandosi offrendo a questo pubblico esigente e fidelizzato che spesso torna per la seconda e terza volta. È un driver importantissimo per far conoscere la Toscana"
I vini rossi Dop della Toscana infatti  sono leader in Europa. Un valore complessivo delle esportazioni nel 2018 pari a  518,6 milioni di euro, contro i 273,7 del Veneto e i 242 milioni del Piemonte in tutti i principali mercati, in particolare in  Germania, UK, Francia, Paesi Bassi e Belgio. Crescono le esportazioni di vini rossi Dop della Toscana anche nei paesi extra Ue. Un aumento in molti casi superiore alla media nazionale: dal 2013 al 2018 l’export ha fatto registrare un più 17% negli Usa (più 12% il dato nazionale) e ben +47% in Svizzera (è del 16% la crescita italiana). Bene anche il Canada, con un aumento del 16% contro il 10% della media nazionale. La Toscana conquista la vetta della classifica per valore dei vini rossi esportati rispetto a quelli veneti e piemontesi nei principali mercati, compresi Giappone e Cina, con un valore nel 2018 pari rispettivamente a 14,2 milioni di euro e 10 milioni di euro.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 19 giugno 2019

Paladin ha aderito a Life Vitisom con le sue aziende



Promuovere una gestione sostenibile del suolo in viticultura, attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e scale-up di una tecnologia per la concimazione organica del vigneto: questo è il principale obiettivo di Life Vitisom, progetto – a cui Casa Paladin ha aderito come partner con tutte le sue aziende (Bosco del Merlo in Veneto, Castello Bonomi in Lombardia, Premiata Fattoria di Castelvecchi in Toscana) – curato dal dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Consorzio Italbiotec, l’Università degli Studi di Padova e Sata Studio Agronomico. “L’utilizzo di questa tecnologia assolutamente innovativa – spiega Lucia Paladin, appassionata produttrice – consente di migliorare la qualità dei suoli dei vigneti in termini sia di struttura del terreno che di contenuto di materia organica e di biodiversità, con evidenti ritorni positivi anche sulla qualità delle viti e delle uve”. La promozione dell’uso razionale di concimi organici consente infatti di conservare e restaurare la sostanza organica nei suoli vitati, in linea con quanto riportato nel protocollo UE per la coltivazione integrata e bio.



L'azienda Paladin ha presentato il 18 giugno scorso alla Fattoria di Castelvecchi I risultati del progetto durante una giornata di convegno.
Anche questo è fare “Viticoltura Ragionata”: significa interpretare il vigneto come un ecosistema in equilibrio ed agire al suo interno avendo sempre come obiettivo quello di preservarne la caratteristiche con azioni minime, puntuali e specifiche.




Nicoletta Curradi